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Problematiche sulla realizzazione dei moduli

Se pensi di realizzare un modulo o lo stai facendo, inserisci qui la tua discussione.

Moderatore: Andrea

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Edgardo_Rosatti
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Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#1 Messaggio da Edgardo_Rosatti »

Ciao a tutti,
apro questa discussione dopo aver avuto l'esperienza col modulare appena passata a Novegro.
Durante la messa a punto degli impianti sono emerse alcune problematiche dovute a diversi fattori che hanno reso difficoltoso il funzionamento del modulare.
Premetto che non è mia intenzione criticare o giudicare l'operato di uno o di tutti, credo solo sia doveroso parlare dei problemi riscontrati e cercare di trovare una soluzione per ogniuno di essi e per far si che in futuro non si ripresentino.
Dopotutto siamo alla nostra prima esperienza di questo tipo e penso che una analisi dei problemi riscontrati non possa che giovare a tutti.

Dopo questa doverosa premessa passo ad elencare in ordine sparso i principali problemi riscontrati:
- blocco elettrico;
- collegamenti elettrici in generale;
- polarizzazione dei deviatoi;
- saldature dei binari sulle testate dei moduli.

Blocco elettrico:
Questo problema mi riguarda direttamente, in quanto ho realizzato le schede dei 4 moduli di blocco che funzionavano a singhiozzo.
Per ora consiglio di non inserire altri moduli di blocco nel modulare per non complicare la risoluzione del problema. Con 4 moduli di blocco possiamo gestire un modulare anche con 5 o 6 nuovi moduli di piena linea senza problemi.
E' mia priorità lavorare per trovare una soluzione usando nuove schede facendo nuovi test più accurati.

Collegamenti elettrici in generale:
Qui i problemi sono diversi. C'è chi ha un solo pannello e chi ha due pannelli per realizzare un modulo.
In entrambi i casi è obbligatorio d'ora in poi rispettare fedelmente gli schemi elettrici ed installare una scheda (piena linea o blocco elettico) su ogni pannello. La scheda è intesa come il rispetto delle connessioni e gli schemi sono pubblici presenti sulle norme e non è obbligatorio installarla, basta rispettare lo schema elettrico presente nelle norme.
Questo per evitare di trovarsi poi con cablaggi fuori norma e fili inutili penzolanti.
Inoltre, i cablaggi elettrici dovrebbero essere fatti subito dopo la posa dei binari e prima di qualsiasi intervento artistico. Dopo un doveroso test elettrico si potrà procedere ad allestire la scenografia del modulo.
Gli accessori come le luci ed il comando deviatoi potranno essere cablati anche in seguito, in quanto non sono critici.
Chi usa due pannelli per un modulo deve predisporre un connettore proprietario che porta i segnali tra i due pannelli in modo sicuro; su questo aspetto magari ne discutiamo meglio in seguito.

Polarizzazione dei deviatoi:
L'argomento riguarda tutti coloro che inseriscono o hanno inserito deviatoi nell'impianto.
A Novegro ho notato che sui deviatoi alcune macchine col passo corto si fermavano perchè non ricevevano più corrente, mentre altre col passo lungo viaggiavano bene. Le abbiamo viste un po' tutti.
Questo problema è dovuto al fatto che i deviatoi Tillig utilizzati hanno generalmente gli aghi ed il cuore isolati dal resto del circuito.
Mi riferisco ai deviatoi con aghi elastici, in quanto i deviatoi con aghi su cerniera sono già polarizzati e non danno problemi.
Anche qui se ne dovrà discutere con calma per trovare le giuste soluzioni al problema.

Saldature dei binari e sulle testate dei moduli:
Per una buona circolabilità dei rotabili è importante che nei punti dove sono saldate le rotaie (testate) non vi sia materiale di saldatura all'interno del fungo della rotaia. Questo provoca spesso un deragliamento dei modelli in quanto il bordino delle ruote trova un ostacolo.
A Novegro abbiamo lavorato col dremel di Carlo R. risolvendo il problema (grazie Carlo) per ottimizzare la circolazione.

Mi scuso per il post lungo, ma penso sia necessario per iniziare a fare il punto sui problemi riscontrati. Se possibile postate solo per dare consigli o critiche costruttive.
Questo ottimizzerà il lavoro di messa a punto.

Solo attraverso una autocritica ed un esame accurato dei problemi riscontrati saremo in grado di migliorarci.

Ciao

Edgardo :grin: :grin: :grin:


ED

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Andrea
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#2 Messaggio da Andrea »

Bravo Edgardo, direi che le tue considerazioni non fanno una piega.
Non mi sento di aggiungere altro in quanto hai fatto una disanima perfeTTa.
:cool:
Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata

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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#3 Messaggio da gavinca »

Vorrei chiarire la problematica della polarizzazione degli aghi che sul mio modulo ha dato problemi a Novegro.
Ho preso spunto dalla guida di Mario (sito CMP) per la polarizzazione del cuore per realizzare questo disegno.

Immagine:
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77,01 KB

Questo è quello che ho capito parlandone con Mauro e Edgardo a Novegro:
Il cuore del deviatoio, in verde, risulta sempre alimentato correttamente dallo switch (o dal motore tillig).

Il problema invece è sugli aghi, in giallo, perchè si dovrebbero alimentare appoggiandosi ai binari, ma non sempre avviene per vari motivi (sporcizia, tracce di vernice, granelli di ballast, ecc)

Ora la soluzione sarebbe quella di alimentare i due aghi con la polarità di riferimento, diciamo blu e rosso nello schema. Se fatto prima della posa dei binari non penso rappresenti un grosso problema, si tratta di saldare 2 cavetti in un punto dell'ago che non interferisca con il passaggio delle ruote (Mauro mi suggeriva vicino al cuore)

Nel mio caso con ballast già posato potrei saldare un ponticello e alimentare gli aghi con l'alimentazione del cuore ?
Oppure è meglio farlo comunque verso la rotaia ?

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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#4 Messaggio da marioscd »

i due aghi in giallo dovrebbero essere collegati elettricamente alla propria rotaia di riferimento attraverso due piccoli ponticelli. Se il deviatoio è già posato con ballast, la soluzione che suggerisco è quella di praticare 4 piccoli forellini con il Dremel all'esterno delle due rotaie principali e dei due aghi in una posizione intermedia (diciamo più o meno appena dopo le controrotaie di sicurezza, in direzione della radice) e di saldare un ponticello elettrico con la stessa tecnica di una normale presa di alimentazione (saldatura RIGOROSAMENTE all'ESTERNO del fungo). Spero di essermi spiegato...

ciao
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#5 Messaggio da Docdelburg »

Carlo, non puoi collegare gli aghi al cuore, perchè il cuore avrà polarità differenti a seconda di come sono posti gli aghi, mentre ogni ago sarà sempre della stessa polarità.
Quello che ti suggerisce Mario è in fondo quello che dicevo io: un forellino alla radice dell'ago, lato controrotaia, con saldatura di un filo. Che poi questo filo tu lo saldi alla rotaia di riferimento o lo colleghi in modo corretto ai fili che alimentano la stessa non cambia nulla.
Il problema si risolve quindi collegando elettricamente ogni ago alla rotaia contro cui dovrebbe eventualmente appoggiarsi, superando quindi i limiti di connessione elettrica dati dal semplice contatto ago-rotaia.
I fili o i ponticelli possono essere adeguatamente saldati in punti esterni comodi da raggiungere (specie sulla rotaia) e possono essere realizzati con fili anche molto sottili.
Mi permetto di accludere un esempio utilizzando un deviatoio hornby che ho in casa.....

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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#6 Messaggio da roy67 »

Se posso permettermi un consiglio.
Premettendo che non conosco nel dettaglio elettrico i deviatoi tillig in scala TT.

Nei Peco in scala H0 del mio plastico, dopo aver appurato la distanza dell'ago dalla rotaia, in modo che non si crei un involontario corto al passaggio del convoglio, prima di installarli sul sughero, ho creato dei contatti elettrici fra cuore ed aghi.
In questo modo gli aghi sono alimentati dallo switch del motore insieme al cuore.

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Fatta in opera diventa più difficoltosa la modifica. La strada migliore diventa quella consigliata da Mario o Mauro
Ciao. Roberto Alinovi - L'uomo non teme ciò che in lui non c'è. (Hermann Hesse)

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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#7 Messaggio da marioscd »

Roberto, il ponticello doppio che collega l'ago con la sua rotaia di contatto ha un vantaggio, rispetto alla tua soluzione, ovvero fa in modo che l'ago non utilizzato all'instradamento sia comunque polarizzato con la stessa polarità della rotaia contigua. Il vantaggio è proprio con le loco che hanno un ruotino anteriore "sballonzolante" come spesso capita alle vaporiere, che, talvolta mette in comunicazione elettrica la rotaia con l'ago. Se l'ago ha la stessa polarità non succede nulla, se l'ago è, viceversa, polarizzato col cuore del deviatoio allora c'è il rischio di corto. (il cuore sarà polarizzato inverso all'ago attivo).

ciao
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#8 Messaggio da Edgardo_Rosatti »

Il rischio di polarizzare cuore e aghi contemporaneamente è proprio quello che dice Mario, cioè una ruota che impegna l'ago aperto può toccarlo casualmente provocando un corto.

La soluzione ideale penso sia di polarizzare un ago per volta, cioè solo quello che è a contatto con la rotaia e mantenere isolato l'ago non utilizzato.
Per fare questo è necessario switchare gli aghi in modo indipendente, mentre il cuore verrà polarizzato nel solito modo.

Nell'unico deviatoio che ho inserito sul modulo ho fatto proprio così, ma ho dovuto utilizzare un relè con doppio deviatore.
Un deviatore per il cuore ed uno per gli aghi.
Inoltre ho utilizzato un microswitch posto sul servo che comanda gli aghi.
In questo modo ho avuto anche il controllo diretto della reale posizione degli aghi tramite led.

Il circuito che ho utilizzato usa un servo con una piccola centralina di controllo:
Polarizzazione.pdf (14,67 KB)

Tutttavia, anche se lo schema è buono, non sempre si adatta ai deviatoi montati nel modulare e francamente direi che è un po' complicato. Visto che ne avevo uno solo mi sono concesso queste complicanze.

Attualmente abbiamo i deviatoi così distribuiti; uno sul modulo di Flavio per l'inserimento dei treni, due su quello di Giuseppe per la comunicazione deposito linea, il mio che porta alla piattaforma girevole ed infine quello di Carlo nella sottostazione.

Il deviatoio di Flavio è motorizzato Tillig, quindi penso che sfruttando le caratteristiche del motore si possa trovare una soluzione. Si tratta solo di studiare le funzioni offerte dai fili del motore stesso.
Mentre quelli di Giuseppe e Carlo hanno un comando a tiretti meccanici.
Qui penso basti lavorare sul commutatore che viene azionato meccanicamente dal tiretto montandone uno a due vie, una per il cuore ed una per gli aghi in modo tale da alimentare indipendentemente cuore ed aghi.

Ciao
Edgardo
ED

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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#9 Messaggio da marioscd »

Edgardo, la doppia polarizzazione è una raffinatezza! Però ti posso assicurare che il sistema del cavallotto sugli aghi è già ampiamente sufficiente ad impedire il problema del corto da... "carrellino agitato"!!
Quello che davvero conta è che i deviatoi siano a cuore polarizzato per avere una maggiore captazione di corrente altrimenti queste "finezze" sono praticamente inutili!

ciao
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#10 Messaggio da gavinca »

Innanzitutto grazie per il chiarimento.
@Mauro: avevo capito il tuo consiglio ma l'accesso sotto il deviatoio è un po' difficoltoso quindi cercavo una soluzione "in superficie" e avevo pensato al cuore perchè è "vicino" agli aghi.
Farò il ponticello verso la rotaia di riferimento: abbiamo già il problema del filorosa non vorrei creare altri cortocircuiti :cool:

Però non penso di essere in grado di forare le rotaie.
Magari con pazienza riesco a scavare nel ballast per farci passare i fili sotto.

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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#11 Messaggio da Docdelburg »

Non me ne vogliate, ma il problema riguarda essenzialmente il funzionamento del corretto tracciato durante le manifestazioni.
Quindi basterebbe elettrificare correttamente l'ago percorso nel corretto tracciato per evitare i blocchi indesiderati.
In sostanza è assai improbabile l'uso dei deviatoi in manifestazione; alla fine i tronchi dei vari moduli hanno essenzialmente significato coreografico. Come si potrebbe altrimenti usarli se non fermando o addirittura invertendo il senso di marcia di tutte le loco nel tracciato principale?

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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#12 Messaggio da marioscd »

gavinca ha scritto:
Però non penso di essere in grado di forare le rotaie.
Magari con pazienza riesco a scavare nel ballast per farci passare i fili sotto.


aspetta! forse mi sono spiegato male... non devi forare le rotaie ma devi praticare un forellino accanto la rotaia in modo da farci passare proprio un filo che andrà sotto il modulo! questo filo andrà poi saldato alla parte esterna del fungo di rotaia. Nessuna grossa complicazione...

ciao
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#13 Messaggio da gavinca »

marioscd ha scritto:
gavinca ha scritto:
Però non penso di essere in grado di forare le rotaie.
Magari con pazienza riesco a scavare nel ballast per farci passare i fili sotto.


aspetta! forse mi sono spiegato male... non devi forare le rotaie ma devi praticare un forellino accanto la rotaia in modo da farci passare proprio un filo che andrà sotto il modulo! questo filo andrà poi saldato alla parte esterna del fungo di rotaia. Nessuna grossa complicazione...

ciao


Sono io che ho capito male !!! :grin: :grin:
Ora è chiaro !!!
Mi sembra corretto anche il ragionamento di Mauro. Nel mio caso il deviatoio è solo scenografico, quindi semplifico lo schema e alimento solo l'ago del corretto tracciato.

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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#14 Messaggio da Edgardo_Rosatti »

Mario, polarizzare il cuore è una stupidata e lo sai, tralatro i cuori dei deviatoi citati nel modulare sono già polarizzati dagli autori dei moduli.
Il problema sono gli aghi che essendo due vanno polarizzati in base alla direzione del deviatoio. Secondo me non è una finezza ma una praticità che esclude interruzioni di corrente o cortocircuiti.
Scusami ma magari non ho capito bene quello che volevi dire e poi va a finire che parliamo la stessa lingua [:I]
Lasciamo perdere il mio schema con la centralina del servo. Se usiamo un doppio commutatore nei comandi con tiretti abbiamo che un commutatore comanda il cuore ed uno gli aghi polarizzandone uno alla volta.

Ciao
Edgardo
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#15 Messaggio da Edgardo_Rosatti »

Docdelburg ha scritto:

Non me ne vogliate, ma il problema riguarda essenzialmente il funzionamento del corretto tracciato durante le manifestazioni.
Quindi basterebbe elettrificare correttamente l'ago percorso nel corretto tracciato per evitare i blocchi indesiderati.
In sostanza è assai improbabile l'uso dei deviatoi in manifestazione; alla fine i tronchi dei vari moduli hanno essenzialmente significato coreografico. Come si potrebbe altrimenti usarli se non fermando o addirittura invertendo il senso di marcia di tutte le loco nel tracciato principale?


Figurati Mauro, la tua è un'ottima osservazione.
Come dici l'importante è polarizzare gli aghi per permettere il transito dei treni in sicurezza durante le manifestazioni.

Tuttavia se riusciamo a gestire i deviatoi in modo da permettere ai treni di manovrare abbiamo più possibilita di "gioco".

Sono sicuro che pian piano troveremo le soluzioni che ci servono.

Ciao
Edgardo
ED

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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#16 Messaggio da marioscd »

Edgardo, non serve polarizzare anche gli aghi! se, semplicemente, li colleghi elettricamente alla rotaia sulla quale si vanno a chiudere hai risolto il tuo problema! cerco di spiegarmi meglio: tu hai due aghi ma solo uno dei due, di volta in volta, concorre all'instradamento in corretto tracciato oppure in deviata. L'ago che viene usato è SEMPRE alimentato con la stessa polarizzazione della rotaia sulla quale esso termina. L'altro ago, quello che non verrà usato per la trazione, rimarrà comunque alimentato. Il busillis è proprio qui... se esso viene alimentato assieme all'altro ago (ovvero se gli aghi vengono polarizzati entrambi alla stessa maniera) abbiamo il rischio di cortocircuiti dati dal dondolio delle ruote delle loco che potrebbero, per un istante, collegare l'ago inutilizzato alla rotaia polarizzata all'opposto. Se, invece, l'ago è indipendente dall'altro e se esso è elettricamente collegato alla rotaia attigua questo rischio non sussiste in quanto ago e rotaia hanno, ovviamente, la stessa polarizzazione! spero di essermi spiegato!

ciao
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#17 Messaggio da Edgardo_Rosatti »

Mario hai ragione ed è proprio quello che dicevo nei miei post, se si alimentano entrambi gli aghi con la stessa polarizzazione del cuore si rischia il corto con le ruote del convoglio (se di metallo), perchè sballonzolando potrebbero toccare ago e contrago contemporaneamente e questo vale anche per i carri trainati.
Mi sa che parliamo la stesa lingua ma non ci capiamo [:I]
Lo schema che ho pubblicato e che tu hai giudicato come una raffinatezza (e ti ringrazio) fa proprio questo.
Cioè alimenta solo un ago alla volta in base alla posizione del deviatoio.
In questo modo il corto accidentale che potrebbe essere causato dalle ruote è scongiurato.

Secondo me, il problema per chi come Giuseppe e Carlo usano i tiretti meccanici, è risolvibile mediante l'uso di un doppio deviatore azionato dal tiretto.
Un deviatore polarizza il cuore e l'altro gli aghi.
Allego uno schemino dell'idea:

Polarizzazioni deviatoio:
Immagine
9,34 KB

Ciao
Edgardo
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#18 Messaggio da Edgardo_Rosatti »

Visto il crescente interesse per il modulare avuto negli ultimi tempi e vista la numerosa adesione di nuovi collaboratori per il nostro progetto, ho pensato di riassumere qui le informazioni necessarie per realizzare gli impianti elettrici dei pannelli per chi si accinge a realizzare un nuovo modulo.

Premetto che sulle norme aggiornate sono presenti tutti gli schemi elettrici per le varie tipologie dei moduli.

Tuttavia, ho notato che c'è sempre un po' di timore nell'affrontare questo problema che del resto è del tutto comprensibile, in quanto tra noi c'è chi non conosce la materia "collegamenti elettrici" e magari ha un po' paura di parlarne per non fare brutta figura.
Il post è rivolto proprio a chi ha questi timori e vuole cercare di dare un aiuto e una base di riferimento per realizzare l'impianto.
Se qualcuno ha esperienza in materia e se la sente, può benissimo dare il suo contributo. Siamo qui per questo.

Iniziamo subito col parlare dei tipi di muduli che sono 2;
- piena linea;
- blocco elettrico;

Tutti i moduli possono essere configurati in modo tale da funzionare in questi 2 modi, questo dipende da come vogliamo allestirli e possono essere di tipi diritto, in curva, in salita o in discesa ecc. Il tipo di tracciato quindi è ininfluente rispetto alla scelta sopra descritta.

Il modulo di piena linea è il più semplice e consente ai treni solo ed esclusivamente di transitare su di essi. L'impianto è dotato di prese di alimentazione per i vari circuiti e di un paio di interruttori chiamati SE ed SI che servono per permettere al modulare di poter essere alimentato con più trasformatori.
Inserire questi interruttori è molto importante, in quanto, col crescere dei moduli non sarà più possibile usare un solo trasformatore e se i pannelli di piena linea (che sono tanti) saranno dotati di questi interruttori avremo la possibilità di gestire meglio questo problema. Anche i moduli di blocco hanno questi interruttori.

Ora vediamo in dettaglio come collegare i fili alle rotaie del modulo di piena linea e dove fare i sezionamenti.

Un modulo standard prevede l'uso di 12 binari Tillig di tipo G1; 6 per linea. Quindi 6 sul binario esterno (binario pari) e 6 su quello interno (binario dispari). Esattamente a metà (ma anche no) del modulo andranno inserite due scarpette isolanti sulle rotaie destre dei binari di corsa.
Per rotaie destre si intende il lato destro del binario in base al senso di marcia del treno.

Questo disegno dovrebbe fugare qualsiasi dubbio:
Collegamenti della piena linea:
Immagine
80,01 KB

Qui le scarpette isolanti evidenziate in rosso non sono proprio al centro e la sua posizione non è critica, in quanto servono solo a isolare elettricamente la linea in caso di necessità.
Chi decide di usare binari flessibili può posarli tranquillamente ed effettuare un taglio col dremel in un punto qualsiasi ed il risultato sarà identico.

Nel disegno sono evidenziati anche i 6 fili che andranno collegati alle rotaie e che saranno poi collegati alla scheda sottoplancia.

Riassumendo, quando si posano i binari andranno realizzati subito i due sezionamenti e collegati i 6 fili alle rotaie come indicato.
Per la lunghezza dei fili vi consiglio almeno 70 cm così da essere comodi nel cablarli alla scheda.

Come vedete non c'è nulla di complicato nel predisporre i cablaggi del tracciato.
Per ora mi fermo qui sperando di aver dato qualche informazione utile, in seguito vedremo come è strutturata la scheda e come farla e parleremo anche del blocco elettrico.
ED

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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#19 Messaggio da roy67 »

Bene Edgardo. Hai fatto bene a pubblicare lo schema. Avevo proprio intenzione di utilizzare i binari flessibili, per evitare tutte le giunzioni dei binari G1.
Ciao. Roberto Alinovi - L'uomo non teme ciò che in lui non c'è. (Hermann Hesse)

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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#20 Messaggio da Marshall61 »

roy67 ha scritto:

Bene Edgardo. Hai fatto bene a pubblicare lo schema. Avevo proprio intenzione di utilizzare i binari flessibili, per evitare tutte le giunzioni dei binari G1.


Ottima scelta Roberto, io mi sono trovato molto bene con i flessibili, dovendo fare un modulo di linea dritto con un bivio continuerò ad usarli...... :wink:

Ciao, Carlo
Carlo - Non esistono problemi, esistono solo le soluzioni. È lo spirito dell'uomo a creare il problema dopo. (Andrè Gide)

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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#21 Messaggio da Marshall61 »

A riguardo della polarizzazione del cuore e degli aghi utilizzando un servocomando, posto le istruzioni del motore Conrad ( alla fine del pdf c'è lo schema), che ha già i collegamenti predisposti a tale scopo.....personalmente credo che opterò per questa soluzione e va bene sia per l'analogico che il digitale..... :cool: :wink:

219998-an-01-fr-command_ai.pdf (153,89 KB)

Ciao, Carlo
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#22 Messaggio da saverD445 »

roy67 ha scritto:

Bene Edgardo. Hai fatto bene a pubblicare lo schema. Avevo proprio intenzione di utilizzare i binari flessibili, per evitare tutte le giunzioni dei binari G1.


Idem come Roberto :wink:

Senti Edgardo, una domanda, che spessore bisogna usare per i fili, nelle norme non c'è nulla in riferimento
e un altra domanda, per le connessioni tra un connettore e l'altro, bisogna sempre usare fili singoli. ?
Grazie. :cool:
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#23 Messaggio da Edgardo_Rosatti »

saverD445 ha scritto:
roy67 ha scritto:

Bene Edgardo. Hai fatto bene a pubblicare lo schema. Avevo proprio intenzione di utilizzare i binari flessibili, per evitare tutte le giunzioni dei binari G1.


Idem come Roberto :wink:

Senti Edgardo, una domanda, che spessore bisogna usare per i fili, nelle norme non c'è nulla in riferimento
e un altra domanda, per le connessioni tra un connettore e l'altro, bisogna sempre usare fili singoli. ?
Grazie. :cool:


Giusto Saverio, di questo non se ne è mai parlato.
Per quanto riguarda la sezione dei fili che vanno dai binari al sottoplancia direi che non è critica, in quanto tutta la corrente passa attraverso i cavi db15 e verrà prelevata dalla condotta. I cavi db15 dovrebbero avere una sezione di 0,25 mm, quindi come minimo direi di rimanere su questa misura.
Nei negozi di elettronica si trovano delle trecciole formate da 12 fili colorati da 0,5 mm molto pratici da usare.

Per le connessioni tra i moduli abbiamo usato dei cavi db15 già cablati lunghi 3 metri che sono venduti dalla Distrelec a circa 3 euro l'uno.
Per questi cavi posso raccogliere le ordinazioni qui e fare un acquisto in blocco. Tenete presente che serve un cavo per modulo anche se formato da più pannelli.

Mentre per chi ha un modulo formato da due o più pannelli dovrà anche utilizzare dei connettori che colleghino i vari fili tra un pannello e l'altro.
In questo caso non è importante il tipo di connettore in quanto servirà solo su quel modulo.

Per dare ulteriori indicazioni posto qualche immagine su come sono strutturati i cablaggi di alcuni moduli appena esposti a Novegro:

Collegamenti modulo linea con un pannello:
Immagine
66 KB

Collegamenti modulo linea con due pannelli:
Immagine
76,42 KB

Nei disegni è evidenziata anche la scheda che ho realizzato e che può essere utilizzata per entrambe le configurazioni.
L'unica differenza per chi usa due pannelli per modulo è che non si deve inserire nessuna scarpetta isolante sulle rotaie, in quanto il sezionamento è dato dalla naturale interruzione delle rotaie tra i pannelli.

La scheda è dotata di una serie di pratici morsetti a cacciavite per cablare i fili verso il modulo e di due connettori db15 per la condotta generale.
Nei morsetti verso il modulo sono previsti tutti i collegamenti necessari all'alimentazione delle rotaie, dei servizi (solo qualche led ed eventuali deviatoi), gli interruttori SE ed SI e i morsetti per alimentare il modulare.

Per completare la descrizione posto anche gli schemi elettrici dei circuiti in questione.

Sezione alimentazioni:
Immagine
26,63 KB

Sezione piena linea:
Immagine
26,57 KB

I due schemi vanno visti come collegati tra loro da un lato qualsiasi della condotta a 15 poli e sono racchiusi in un'unica scheda.
Come noterete, lo schema di alimentazione prevede l'uso di ben 5 trasformatori (4 di linea e 1 per i servizi), in quanto è previsto per poter avere in futuro la possibilità di una doppia alimentazione indipendente con linea aerea.
Attualmente viene usato solo il trasformatore numero 1 per la trazione ed il numero 5 per i servizi.

Roy mi faceva notare che se uno decide di installare molti dispositivi sul modulo come luci o servomeccanismi vari, la sezione dei fili sulla condotta potrebbe non essere sufficiente per la corrente richiesta. In questo caso è possibile usare un alimentatore a parte che fornisca la necessaria corrente in modo indipendente.

Attualmente c'è la possibilità di avere la scheda di piena linea montata e collaudata per chi ne avesse bisogno. La scheda misura 100x160 mm e racchiude tutti i cablaggi, i connettori e gli interruttori SE ed SI. Inoltre è dotata di comodi supporti distanziali per il fissaggio sottoplancia.

Lato componenti:
Immagine

Lato saldature:
Immagine

A destra la scheda di piena linea, a sinistra un prototipo "millefori" completo di condotta.

Chi lo desidera può farsi da sè la scheda usando il master in pdf per la fotoincisione. Queste sono versioni vecchie ma compatibili e recuperate dal forum, per l'ultima versione contattatemi in mp.

Montaggio componenti:
Immagine 201211822338_Modulo_alimentazione_e_piena_linea.pdf

Circuito stampato:
Immagine 2012119215512_Modulo_alimentazione_e_piena_linea_PCB.pdf

Con questo la descrizione della scheda di piena linea è completa e per qualsiasi delucidazione in merito sono qui :grin:
ED

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Edgardo_Rosatti
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#24 Messaggio da Edgardo_Rosatti »

Marshall61 ha scritto:

A riguardo della polarizzazione del cuore e degli aghi utilizzando un servocomando, posto le istruzioni del motore Conrad ( alla fine del pdf c'è lo schema), che ha già i collegamenti predisposti a tale scopo.....personalmente credo che opterò per questa soluzione e va bene sia per l'analogico che il digitale..... :cool: :wink:

219998-an-01-fr-command_ai.pdf (153,89 KB)

Ciao, Carlo


Ciao Carlo e grazie per il pdf con le istruzioni.
Sicuramente ne acquisterò 4 per la stazione, anche se ho visto dai dati che hanno un assorbimento un po' elevato.
1 Ampere mi sembra parecchio per motori così piccoli, comunque vale la pena provarli.

Ciao
Edgardo
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Andrea
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli

#25 Messaggio da Andrea »

Grazie mille Edgardo per l'impegno profuso e per l'esaustiva spiegazione. :cool:
Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata

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