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Ancora sui cavi elettrici

Tutto ciò che è elettricità applicata al fermodellismo.

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g.briotti
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Ancora sui cavi elettrici

#1 Messaggio da g.briotti »

Ci sono molte discussioni relativamente alle scelte dei cavi elettrici e mettendole tutte insieme ci sarebbe da fare una guida notevole, magari inserendo qualche indicazione sulla tipologia di cavo e connettore utilizzato.

Personalmente, ho risolto in questo modo:

1. alimentazione binari per trazione: fili del tipo hifi rosso-nero saldati sotto il fungo e passanti attraverso il piano del plastico. Sottoplancia, un bus analogo collega tutti i punti di contatto tra loro, rispettando ovviamente la polarità;

2. comando scambi: ho i motori PECO ed HORNBY a bobina, quindi con un grosso consumo di corrente allo spunto. Forte delle sperimentazioni condotte da Roberto (roy67) che in alcuni casi è arrivato a misurare 2-3 ampere, ho realizzato le connessioni con cavi tripolari di sezione adeguata: marrone per la deviata, celeste per il corretto tracciato e quello che sarebbe la terra - gialloverde - per il comune;

3. i cavi 1 e 2 li ho attestati sui connettori verdi da PCB, che sopportano anche notevoli amperaggi. Sui moduli, c'è una piastrina pcb su cui sono saldati i connettori femmina e sono attestati tutti i cavi del modulo. Analogamente, i connettori femmina saranno presenti sul pannello di controllo e ci sarà un cavo maschio-maschio per connettere il pannello ai moduli.

Veniamo ora ai dubbi: illuminazione, segnali e retroazione dei deviatoi per illuminare i led sul pannello, in modo da avere presente la posizione effettiva dei deviatoi.

Questi circuiti non dovrebbero avere grossi voltaggi e nemmeno grossi assorbimenti, quindi pensavo, per ragioni di compattezza, di trovare qualche cavo multipolare ad hoc con fili sottili (cavi dati? cavi telefonici?).

Per quello che riguarda i connettori, dovendo portare molti poli, pensavo a connettori D-sub a saldare (non ho la crimpatrice) che portano parecchi poli...

Un modulo, che contiene un piccolo scalo merci, ha di suo 9 deviatoi. Questo significa che per la sola retroazione devo portare al minimo 18 poli + 1 comune. Poi ci saranno i segnali e l'illuminazione...

Quindi le domande:

1. che tipo di cavo consigliate?

2.dovendo inserire delle resistenze sulla retroazione (sul pannello monto dei led) potrebbe bastarne una sola sul comune?

Naturalmente, un parere su quanto fatto fino ad ora per trazione e motori dei deviatoi è ben accetto.

Grazie anticipate.

PS: di seguito un paio di foto esplicative:


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Giuseppe Briotti - I miei rotabili

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Docdelburg
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Re: Ancora sui cavi elettrici

#2 Messaggio da Docdelburg »

Tread interessante Giuseppe!
Sarebbe importante sapere la sezione dei cavi che hai usato per l'alimentazione dei binari, per il bus relativo e per i motori dei deviatoi, caratteristiche non certo secondarie per il tipo di discussione.
Per il resto, quando parli di retroazione, credo di capire che tu intenda una semplice accensione di un led per tratta occupata, da attivare con reed o rilevatore IR. Se così fosse i cavi multipolari per telefonia o reti credo possano andare bene. Nel caso invece avessi dei sensori di assorbimento capita spesso di avere falsi segnali di occupazione o di tratta libera se il cablaggio è troppo lungo e di sezione ridotta.
Di sicuro non conviene usare una resistenza singola sul polo comune per più led; molto meglio che ogni led ( o serie di led) abbia la sua resistenza dedicata.

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roy67
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Re: Ancora sui cavi elettrici

#3 Messaggio da roy67 »

Concordo con Mauro sull'importanza di questo tread.

Quando dobbiamo costruire un impianto elettrico, e di conseguenza stendere i cavi elettrici, dobbiamo tenere sempre presente un informazione di base importantissima:

<font color="red">Ogni filo elettrico porta al massimo 4 ampere per millimetro quadro.</font id="red">

Quindi, dobbiamo tenere sempre in primo pensiero, l'assorbimento elettrico che vi sarà a valle del filo.

Se devo comandare un motore elettromagnetico per deviatoi, con assorbimento 3 ampere, il filo adeguato è da 1 mmq (1 millimetro quadro)

Se i motori son 3, dobbiamo calcolare 10 ampere, quindi una sezione da 2,5 mmq.

Se il motore è un Tillig (con assorbimento di 0,140 ampere) va bene 0,5 mmq

Se devo accendere 20 led... devo fare il calcolo (somma) dei singoli assorbimenti, quindi (per eccesso) 20x0,02=0,4 ampere. Un filo da 0,5 mmq è più sufficiente.

L'importante è che il diametro del filo sia sempre maggiore alla corrente che deve trasportare, altrimenti innesca una resistenza superiore, si scalda e fonde.

Per l'illuminazione, motori tillig e aggeggi vari del mio plastico ho utilizzato un cavo tipo AWS da 24 poli (12 coppie) con sezione 0,5 mmq.
Ogni filo ha colore diverso, partendo dal sinottico con un connettore, lo diramo ovunque, senza problemi perché il colore del filo mi da la certezza di non sbagliare.

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In questo caso la coppia di fili Bianco/bianco-nero è il negativo, la coppia Bianco/bianco-rosso è il positivo.

Per ogni connettore ho fatto una mappa di riconoscimento, ed ogni cavo è stato denominato.

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Docdelburg
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Re: Ancora sui cavi elettrici

#4 Messaggio da Docdelburg »

Ottima puntualizzazione Roberto!
Non credo di uscire più di tanto dall'argomento di questa discussione se mi permetto di chiederti cosa usi nel tratto terminale dei fili elettrici che va fissato nei mammut. Non è argomento trascurabile perchè pur a cablaggio ordinato e riconoscibile spesso si associa un distacco del filo proprio nel punto di serraggio della vite del mammut.

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Sono per caso capicorda a puntale come questi?

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roy67
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Re: Ancora sui cavi elettrici

#5 Messaggio da roy67 »

Bellissima ed importantissima domanda Mauro.

Spesso non ci si pensa, si da per scontato, perché lo sappiamo.. Ma non tutti sanno. Non tutti posso essere a conoscenza dei "piccoli" trucchi.

Quelli che vedi sono "puntalini". Cioè capicorda da "clampare" in testa al filo.
Lo scopo del loro utilizzo è molto semplice:

Quando spelliamo in filo elettrico, i piccoli filini interni non rimanmgono attorcigliati in modo ordinato.

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Anzi, spesso dobbiamo attorcigliarli con le dita per renderli più uniti e compatti

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Ma questa manovra può non essere sufficiente. Qualche piccolo filo potrebbe rimanere "solitario" ed andare a toccare un filo a lato.. causando un corto circuito.

A risolvere definitivamente il problema esistono in commercio i "puntalini".

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Cioè, tubetti di alluminio che vogliono innestati in testa al filo e poi serrati con un apposta pinza

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Dopo di che si taglia con la forbice un eventuale eccedenza di lunghezza

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Et-voilà... Pericolo corto circuito per "filini" volanti scongiurato

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Utilizzandoli si può inserire e disinserire il filo senza che questo, nel tempo si pieghi, usuri, etc.

Per rimasnere nel "seminato" della discussione, metto questa foto.
Trattasi del PCB di pilotaggio itinerari del lato sx della stazione nascosta del mio plastico. Si possono notare i diametri dei fili, da 2,5 mm (quello rosso) che porta l'alimentazione ai motori deviatoi, da 1,5 mm per ogni singolo motore, i fili da 0,5 mm che arrivano dai Reed, ed i cavi AWS per il pilotaggio dei led, relè etc e retroazione al sinottico.

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liftman
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Re: Ancora sui cavi elettrici

#6 Messaggio da liftman »

roy67 ha scritto:

Quelli che vedi sono "puntalini".
Lo scopo del loro utilizzo è molto semplice:

............


Aggiungo che è meno probabile la rottura del conduttore, soprattutto quando per eseguire prove (o ricerca guasti) si è costretti a togliere/mettere più volte il filo nel morsetto.
Ciao!
Rolando

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marioscd
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Re: Ancora sui cavi elettrici

#7 Messaggio da marioscd »

altri piccoli trucchetti per utilizzare i cavi nelle morsettiere (o nei mammut) se non si hanno o non si vogliono usare i puntalini: se il cavetto ha sezione piccolina conviene spelare il trefolo ramato, attorcigliarlo come Roy ha mostrato nella foto sopra e poi piegarlo completamente (180°) in modo che la parte in rame sia parallela all'ultima parte inguainata del filo stesso. Questo trucco fa si che si aumenta la sezione da far "mordere" alla vite una volta che essa viene serrata e si sfrutta la morbidezza stessa della plastica della guaina come "ammortizzatore" del contatto. Uno degli errori più comuni è quello di stagnare il trefolo prima di bloccarlo nel morsetto... sbagliatissimo!!! il punto dove terminerà la saldatura e dove solitamente comincia la guaina diventerà il punto debole del cavo e dopo un po' di flessioni del conduttore è esattamente li che esso si spezzerà! Il sistema del rame ritorto e piegato indietro invece permette di far assorbire le sollecitazioni meccaniche in maniera più morbida e non crea punti deboli nel conduttore. Infine... è sempre meglio usare cavetti a più conduttori in trefolo invece di singolo conduttore (in pratica meglio i cavi per dati che non i vecchi "doppini" telefonici che sono proprio ad anima unica e rigidi).

ciao
Mario Scuderi - C.M.P. Club Modellismo Pavese ...ciò che è piccolo a volte diventa grande...

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dino-michele
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Re: Ancora sui cavi elettrici

#8 Messaggio da dino-michele »

Se non creo problemi e altre discussioni, una spiegazione molto veloce sulla portata dei cavi:

http://www.vitobarone.it/sicurezza/sezione_cavi.htm

Portata dei cavi estratte dalle tabelle CEI-UNEL 35025/1. ( scusate la qualità ma ho dovuto scannerizzare per togliere il nome dell'azienda)
http://img534.imageshack.us/img534/6803/d62e.jpg

Per chi si vuole divertire qui c'è un programma che ti calcola la sezione...
http://www.oppo.it/calcoli/cavi/calcolo ... e_cavo.php



Ciao ciao.
Dino

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g.briotti
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Re: Ancora sui cavi elettrici

#9 Messaggio da g.briotti »

scusate innanzitutto la tardiva risposta, ma ho finito di lavorare adesso (dalle 9 di questa mattina) e pur avendo connettività non ho veramente avuto il tempo materiale di guardare questa discussione.

Innanzitutto, mi scuso per il termine retroazione utilizzato, come si dice.... a sproposito (eh si, son troppo educato). Ero consapevole di utilizzare il termine meno adatto, ma proprio non mi veniva in mente niente di meglio ieri sera. In realtà, semplicemente, ho lo switch montato sul motore del deviatoio che mi deve illuminare i led sul quadro. Basso voltaggio e semplice alimentazione dei led. Niente altro.

Confesso che sono mesi che sto studiando i circuiti di Roberto per rinfrescarmi quel po' di elettrotecnica che ho fatto all'università (sulla programmazione vado decisamente meglio :-) )

Tornando in tema.

Le sezioni che ho adottato, anche dopo qualche consultazione per via informatica con Roberto, anche in altra sede, sono questi:

alimentazione trazione: pendini 0,75 mmq, un pendino ogni metro circa in piena linea, più frequenti se ci sono deviatoi in mezzo, come nello scalo merci. Il bus è da 1,5 mmq. (tenete presente che moltissime loco RR 1:80 di cui ho misurato l'assorbimento a ruote bloccate con la tecnica indicata da Roberto in un suo video).

alimentazione deviatoi: tripolare, come detto, con sezioni da 1,5 mmq per ciascun polo. Nel caso peggiore alimento due deviatoi contemporaneamente, e mai più di due. Il trafo esce a 16 Volt in alternata (30 VA) e mi muove i due PECO o HORNBY senza bisogno di scarica capacitiva.

alimentazione led: qui sto cercando. Il cavo utilizzato da Roberto, AWS da 24 poli (12 coppie) con sezione 0,5 mmq mi sembra perfetto, devo solo vedere quanto costa al metro per "noi mortali" (che son sicuro che Roberto lo acquista in scala industriale :grin: )

Piuttosto... i capicorda!!!!!!!!!! Non so se Roberto si ricorda ma in altra sede gli feci vedere quelle stesse identiche fotografie e dissi: Roberto, c'è qualcosa che mi sfugge... sono sicuro che ho dimenticato qualcosa. Ma tutto funziona.... Roberto, ecco cosa era!!! :grin: :grin: :grin: :grin: :grin: Ovviamente, senza capicorda, ho utilizzato la tecnica indicata da Mario di ripiegare il rame sulla guaina...
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g.briotti
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Re: Ancora sui cavi elettrici

#10 Messaggio da g.briotti »

A proposito... ho copiato e incollato ma... è AWG (american wire gauge) o AWS? :grin:
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Re: Ancora sui cavi elettrici

#11 Messaggio da g.briotti »

Recuperati i capicorda :-)

Mi domandavo se questo tipo di cavo potesse andar bene per i led ed, eventualmente, l'illuminazione. Dovrebbero essere 10 coppie...

https://www.distrelec.it/cavo-dei-dati- ... -mm/511160

Al modico prezzo di 1,31 Eur al metro...
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Re: Ancora sui cavi elettrici

#12 Messaggio da giuseppino »

ciao a tutti
anch'io sto realizzando il cablaggio con cavi di diversa sezione.
Per la trazione sto utilizzando cavi da impianti elettrici domestici 0,75mmq e per gli scambi cavo di rete Ethernet 8 coppie: lo so che la sezione è esigua ma al momento del funzionamento è andato tutto bene considerando che ho anche 3 coppie di scambi che si muovono assieme. SOlo col tempo potrò dirvi se si scaldano o avrò problemi.
Per l'illuminazione e led continuerò ad usare il cavo di rete per la sua immensa comodità: coppie di fili colorate e connessioni immediate mediante plug e pinze crimpatrici.
ciao!!
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Handyman
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Re: Ancora sui cavi elettrici

#13 Messaggio da Handyman »

giuseppino ha scritto:

ciao a tutti
anch'io sto realizzando il cablaggio con cavi di diversa sezione.
Per la trazione sto utilizzando cavi da impianti elettrici domestici 0,75mmq e per gli scambi cavo di rete Ethernet 8 coppie: lo so che la sezione è esigua ma al momento del funzionamento è andato tutto bene considerando che ho anche 3 coppie di scambi che si muovono assieme. SOlo col tempo potrò dirvi se si scaldano o avrò problemi.
Per l'illuminazione e led continuerò ad usare il cavo di rete per la sua immensa comodità: coppie di fili colorate e connessioni immediate mediante plug e pinze crimpatrici.
ciao!!
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Se usi motori magnetici, il problema non sarà il riscaldamento dei fili ma la caduta di tensione quando gli scambi scattano in contemporanea.
Fare, o non fare. Non c'è provare! Ciao, Daniele - "Walser modellistica e fai da te"

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Re: Ancora sui cavi elettrici

#14 Messaggio da roy67 »

g.briotti ha scritto:

A proposito... ho copiato e incollato ma... è AWG (american wire gauge) o AWS? :grin:


Scusami, mi ero perso la discussione.

Sulla fattura è indicato "cavo AWS 12 coppie". Ma lo ordino a 10 matasse da 100 mt per volta.

La "S" sta per "schermato" in quanto è rivestito (internamente) da una calza metallica per proteggere dalle interferenze elettromagnetiche.
E' un cavo che utilizzo per la connessione dei segnali encoder. Ovviamente non è possibile fare giunzioni, perderebbero la schermatura. Tale cavo deve partire dall'encoder ed arrivare dritto all'azionamento.
Quindi me ne avanzano sempre spezzoni da 10-11 metri... che passano ad uso modellistico.... :grin:
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g.briotti
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Re: Ancora sui cavi elettrici

#15 Messaggio da g.briotti »

Dovevo immaginarlo :-D
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Re: Ancora sui cavi elettrici

#16 Messaggio da ptreno49 »

Salve, mi associo alla discussione ed avrei una osservazione da fare:
I puntalini gialli sopportano un cavo piuttosto piccolo ed inoltre non entrano nei corrispettivi femmina dei moduli di retroazione della Uhlenbrok. Bisogna ridurli di calibro.
Ma se portano la corrente dei binari, come si fa a mantenere una corretta sezione ? :sad:
Paolo- La conoscenza è l'insieme dei pareri.

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Re: Ancora sui cavi elettrici

#17 Messaggio da Fabrizio »

Ciao Paolo, non ho capito quale problema hai. Nel senso che il puntalino ha la parte dove va crimpato il cavo troppo piccola mentre la punta metallica troppo grossa? Esistono svariati tipi di puntalini, forse devi cercarne uno adatto.

Per la sezione, se il puntalino non è davvero troppo piccolo rispetto al cavo, solitamente la ridotta sezione rispetto al cavo non provoca significative cadute di tensione essendo la sua lunghezza limitata.
Piuttosto occorre assicurarsi di usare il puntalino giusto, perchè se il contatto meccanico fra puntalino e sede non è buono, allora ci sono problemi.
Fabrizio

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