Al di là della discussione cui ti riferisci (siamo nel frattempo andati un pò più avanti), un binario di stazione, banalizzato o meno, dovrebbe avere nella migliore delle ipotesi tre sensori lunghi mediamente 20-30 cm con interposti tratti di binario normalmente alimentati. Due sensori alle estremità e uno centrale.
In questo modo tu potrai ottenere una discreta gamma di opportunità che ti vado a illustrare.
Prima di tutto uno schema cui fare riferimento
Nella logica dei programmi informatici tipo Rocrail, un convoglio va da un blocco A ad un blocco B o viceversa. Nelle istruzioni che tu darai al programma indicherai che il sensore rosso sarà "enter" nella tratta da A verso B e sarà "in" nella tratta da B verso A. Analogamente gli altri.
Il programma potrà poi essere istruito con la funzione BBT (illustrata nella sezione digitale) a far rallentare in modo progressivo il convoglio che arriva e che deve fermarsi; una volta toccato il sensore "enter" il convoglio rallenterà fino a fermarsi appena toccherà il sensore "in" con precisione nell'ordine di 1-2 cm. Tutto questo riguarda i convogli lunghi che occupano gran parte della lunghezza del binario di stazione.
Il sensore centrale invece servirà a far fermare al centro del binario i convogli molto corti e le auto/elettromotrici brevi. Sarebbe innaturale che una breve automotrice si fermasse in fondo al binario, lontana dalla zona antistante la stazione. A questi convogli darai l'ordine di rispettare la funzione "short-in" così che questo sensore centrale diventi per loro l'equivalente dell'"in" per i convogli lunghi. Anche questi brevi convogli possono essere rallentati progressivamente con la funzione BBT.
In questo modo, anche se con un certo dispendio di sensori, avrai binari di stazione in cui far fermare in modo realistico tutti i convogli, qualsiasi dimensione abbiano.
Spero di averti chiarito i dubbi....
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