Come digitalizzare una loco senza presa NEM
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Come digitalizzare una loco senza presa NEM
Premessa
Per digitalizzare una loco senza presa NEM occorre prima di tutto considerare la presenza dello spazio necessario per alloggiare il decoder all’interno della carrozzeria; capita infatti di dover creare lo spazio necessario arrivando, a volte, anche a fresare parte del telaio.
Si rimanda al termine di questa guida per uno schema con gli ingombri dei decoder più usati.
Occorre poi calcolare quanto assorbe il motore della loco in modo da scegliere un decoder adatto; alcuni tipi di motore come quello delle vecchie Lima e Rivarossi assorbono ben più del 1-1,2 Ampere delle loco recenti, arrivando anche a 1,5-1,7 Ampere. Per calcolare la fame di energia del motore occorrono un tester, un alimentatore per loco e la loco da esaminare. Procedere in questo modo:
- collegare un polo dell’alimentatore a un filo del motore
- collegare l’altro filo dell’alimentatore a un polo del tester
- porre il tester in lettura Ampere in Corrente Continua
- collegare l’altro polo del tester all’altro filo del motore
- dare corrente con l’alimentatore in modo che le ruote della loco si mettano a girare
- bloccare per pochi secondi le ruote della loco; in quel mentre leggere il valore in Ampere relativo all’assorbimento massimo di quel motore.
Fate quindi attenzione che il decoder che andrete a scegliere per quella loco contempli picchi di potenza massima compatibili con le misure eseguite. Per fare un esempio, il decoder di fascia medio/bassa Lenz Standard+ prevede una uscita continua di 1 A e un picco massimo sempre di 1 A mentre il Lenz Silver (di fascia medio/alta) prevede anch’esso una uscita continua di 1 A ma un picco massimo di 1,6 A, più adatto quindi a loco con motori tipo G o simili.
Ogni locomotore può essere munito di decoder a patto che funzioni di base con corrente continua a 12 V.
Segue ....
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Come digitalizzare una loco senza presa NEM
Si procede individuando e isolando i due fili di presa di corrente col contatto delle ruote con i binari; a questi due fili si collegano il filo rosso e il filo nero del decoder. Con questa prima operazione facciamo in modo di portare l’alimentazione in arrivo dal binario direttamente al decoder. Nel caso esistesse un pcb, questo viene escluso di fatto dall’alimentazione. Si procede poi isolando i fili di alimentazione del motore che vanno collegati direttamente uno al filo grigio e l’altro al filo arancio in arrivo dal decoder. Con questa seconda operazione abbiamo collegato il motore direttamente al decoder che ha tutte le componenti elettroniche per gestirne il funzionamento (anche escludendo le componenti presenti sul pcb).
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- Docdelburg
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
Prima di descrivere la procedura di collegamento delle luci al decoder occorre fare due importanti considerazioni che riguardano il tipo di collegamento a massa e il voltaggio idoneo alle sorgenti luminose presenti nella locomotiva.
Il collegamento a massa, a seconda della loco, può essere a “massa bloccata” o a “massa flottante”.
Si definisce a “massa bloccata” quella loco in cui il polo negativo delle luci è di fatto costituito dal telaio metallico mentre è a “massa flottante” la maggior parte delle loco che hanno collegamenti a massa delle luci ben definiti e isolabili non connessi al telaio. Vedremo poi in fase di cablaggio come varieranno i collegamenti a seconda del tipo di massa.
Per quanto riguarda il voltaggio per l’alimentazione delle sorgenti luminose occorre tener presente che con il sistema digitale si passa dai 12 - 14 V massimi del sistema analogico ai 18 – 22 V e questo aumento di voltaggio va calcolato e controllato con opportune resistenze pena la bruciatura delle lampadine e dei led in particolare.
Veniamo ora al cablaggio delle luci per una loco a “massa flottante”, situazione che ricorre solitamente nella maggior parte dei casi (praticamente tutte le loco con motore G). In questa situazione il filo blu del decoder è la massa.
Individuiamo e isoliamo i fili delle lampadine (o dei led) dal pcb; colleghiamo il filo giallo e il filo blu alle luci anteriori e il filo bianco e quello blu alle posteriori. Ricordiamo di inserire le eventuali resistenze.
Il filo giallo alimenterà contemporaneamente le luci bianche anteriori e rosse posteriori (se presenti) e analogamente il filo bianco alimenterà le luci rosse anteriori (se presenti) e bianche posteriori.
Nel caso invece di loco a “massa bloccata” il filo blu va isolato (con del nastro) e al suo posto va messo il filo nero, lo stesso con cui ci si collega ad un polo del binario.
- Docdelburg
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
Rimangono ancora in genere due fili, uno verde e uno viola, corrispondenti alla prima e seconda funzione accessoria. Queste funzioni servono a comandare accessori quali luci supplementari, ganci automatici, sistemi fumogeni e via dicendo. Si collegano all’accessorio con il filo di massa, blu o nero a secondo del tipo di “massa” della loco come avviene per le luci. C’è però una distinzione importante: se si collega il filo verde e/o viola col blu si ha una tensione stabilizzata di 16 – 22 V, se invece si collega il filo verde e/o viola col nero si ha una tensione dimezzata, quindi intorno agli 8 – 11 V.
Arrivati a questo punto non resta che controllare che tutti i cablaggi siano corretti e isolati e che non ci siano cortocircuiti. Porre la loco così digitalizzata, ancora senza carrozzeria, sui binari per un giro di prova.
ATTENZIONE agli eventuali contatti tra fili scoperti del decoder e binari, pena la frittura del decoder!
Ricordate che il decoder nuovo ha come indirizzo CV1=3.
Dimensioni e caratteristiche principali di alcuni decoder per la scala HO (prezzi primavera 2012)
Zimo MX630 - dimensioni 20x11x3.5 mm - max continuo 1 A - costo 33.00 euro
Lenz Standard - dimensioni 25x15.4x3.3 mm - max continuo 1 A - costo 21.00 euro
Esu V4 54611 - dimensioni 23x15.5x5.5 mm - max continuo 1,1 A - costo 34.00 euro
Hornby R8249 - dimensioni 17x10x3.5 mm - max continuo 1 A - costo 14.50 euro
Uhlenbrock 76320 - dimensioni 15.4x10x5 mm - max continuo 1 A - costo 23.00 euro
Digitrax DZ125PS - dimensioni 10.6x8.7x2.86 mm - max continuo 1 A - costo 23.00 dollari
- Fulvio Zanda
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM



ciao
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
Ciao
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
Ho digitalizzato due macchine HLima (la 424 e 445) con Dec ESU Basic.
Sapresti consigliarmi che resistenze mettere in serie ai led presenti di serie? Penso di aver già bruciato quellidella 445 e non vorrei rifarla anche con la 424...
Altra domanda: ho anche una D345 Roco con "motorone". Mi puoi consigliare un buon dec da installare?
Grazie 1000 in anticipo
Saluti
Roberto
- Docdelburg
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
MrPatato76 ha scritto:
....Sapresti consigliarmi che resistenze mettere in serie ai led presenti di serie? Penso di aver già bruciato quellidella 445 e non vorrei rifarla anche con la 424...
Dovresti misurare con un tester la tensione e poi si potrà calcolare precisamente; tieni conto che un led mediamente consuma 18-20mA.
Puoi eventualmente fare delle prove con resistenze di 800-1000 ohm perchè l'uscita luci varia dai 10-11 ai 22-24 V a seconda che la massa sia flottante o bloccata.
MrPatato76 ha scritto:
Altra domanda: ho anche una D345 Roco con "motorone". Mi puoi consigliare un buon dec da installare?
Sulla D345 Roco con motorone ci sono problemi di spazio e problemi di picco massimo perchè il motore è affamato di energia; ti direi di pensare ad un decoder Zimo tipo MX630.
Ecco i dati tecnici:
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- Fulvio Zanda
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
MrPatato76 ha scritto:
Salve Mauro posso chiedere alcuni consigli?
Ho digitalizzato due macchine HLima (la 424 e 445) con Dec ESU Basic.
Sapresti consigliarmi che resistenze mettere in serie ai led presenti di serie? Penso di aver già bruciato quellidella 445 e non vorrei rifarla anche con la 424...
Altra domanda: ho anche una D345 Roco con "motorone". Mi puoi consigliare un buon dec da installare?
Grazie 1000 in anticipo
Saluti
Roberto
Mi permetto di inserirmi sulla richiesta di Roberto.
Per quanto riguarda le resistenze per i led, la cosa più facile è di utilizzare resistenze da 1/4 di Watt, dai 680 ohm a salire.
Con 1 Kohm vai sicuro, ma molto dipende da quale intensità luminosa vuoi ottenere, più sali con il valore di resistenza e più la luce emessa dai led sarà debole.
Normalmente comunque, su quasi tutti i decoder con esclusione forse dei basic, si può diminuire l'intesità luminosa di quell'uscita funzioni e quindi dei led, agendo sui valori della cv dedicata.
Attenzione quella cv con la quale si può diminuire l'intensità , di fatto non riduce la tensione ai capi del led ( che rimane costante nei valori di circa 15-18 volt ) ma effettua un sorto di accensione/ spegnimento ON-OFF continui ad una frequenza direttamente proporzionale al valore della cv.
Il nostro occhi di fatto perecepisce questa sequenza di On-Off , come un riduzione o aumento di luminosità.
Questo a dire che il valore minimo di resistenaza da 680 ohm va sempre considerato.
ci sono poi microressitenze smd, ma in questo caso bisogna verificare la potenza dissipabile in funzione della potenza richeista dal led.
Io ad esempio ho acquistato resistenze smd da 0,1 W. che quindi possono alimentare un unico led.
Per quanto riguarda la 345 con il motorone, io posseggo la versione succesiva già predisposta e quindi non posso darti informazioni da me verificate, ma so per certo che quel motore ciuccia parecchia corrente, e forse se non ricordo male qualcuno ha avuto problemi anche con i lenz Silver.
Dovresti scegliere un decoder di buona potenza sull'uscita motore, con almeno 1,5 A, e forse gli Ulhenbrock hanno queste caratteristiche.
Di contro a maggior potenza corrisponde maggior ingombro del decoder, ma se ben ricordo per fare un bel lavoro la digitalizzazione del tuo modello e la conseguente installazione del decoder, passa dalla fresatura del telaio, per ricavare lo spazio dello stesso.
ciao
- Docdelburg
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
- marioscd
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
ciao
- Docdelburg
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
Fulvio Zanda ha scritto:
Mi permetto di inserirmi sulla richiesta di Roberto....
Più che accordarti il permesso vorrei che ci aiutassi con la tua esperienza a riempire di contenuti quest'area digitale.
- Andrea
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
Docdelburg ha scritto:
...vorrei che ci aiutassi con la tua esperienza a riempire di contenuti quest'area digitale.
Esatto Fulvio, mi è giunta voce che tu sia molto ferrato in materia.
Qui abbiamo bisogno di gente esperta (e simaptica).
Se poi veste anche i colori nerazzurri (...) ancora meglio.

Io nel frattempo sto ragionando su come razionalizzare l'area elettricità & elettronica.
Non è semplice perchè io non mastico molto la materia.
Ma il segreto del successo è circondarsi di buoni collaboratori...

- MrPatato76
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
Ciao
Roberto
- Fulvio Zanda
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
Ci provo, cerco di usare l'unico neurone rimasto anche per tenerlo in esercizio, e qualche volta l'azzecco.
vi posso confermare il mio contributo in questa area ma anche in tutte le altre aree, ma preferireri farlo da soldato semplice.
dopo esperienze di moderatore e staff in altri forum, preferirei non ricoprire per le prossime 4 vite incarichi di questo tipo.
Il meglio di me o forse il peggio, lo dò e l'ho dato quando da perfetto semplice utente, mi permettevo il lusso di far casino ovunque e ogni tanto portare un contributo.
Questo forum sta crescendo, ed ha già raggiunto un ottimo livello ,e con le persone attualmente impegnate nelle varie aree a vario titolo, conoscerà una crescita rapidissima.
Un forum nato come giusto che fosse, per una specifica scala che necessariamente dovrà aprire sempre più a tutte le scale e tutte le " famiglie " di modellismo ferroviario.
Una crescita dettata dalla qualità del forum e dallo spessore tecnico, etico e morale del suo esercito.
Quindi, avanti così.
ciao
- Docdelburg
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
Fulvio Zanda ha scritto:
.
.....
vi posso confermare il mio contributo in questa area ma anche in tutte le altre aree, ma preferireri farlo da soldato semplice.
dopo esperienze di moderatore e staff in altri forum, preferirei non ricoprire per le prossime 4 vite incarichi di questo tipo.
.......
Prendo atto della tua decisione e in ogni caso ti ringrazio per quello che hai fatto e vorrai fare,
- Andrea
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
Tieni presente che l'offerta è sempre valida, peccato che se l'avessi accettata subito, avresti ricevuto un compenso una tantum di 5.000 euro.
Mauro si era scordato di dirtelo.








- Andrea
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
Grazie Mauro.

http://www.scalatt.it/bottega%20plastic ... sa_nem.htm
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM

- gaspare
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
gaspare ha scritto:
ciao mauro molto interessante il discorso decoder volevo farti una domanda magari tu saprai darmi una risposta, cosa significa quando c'e' scritto che il decoder ha la compensazione del carico?
Ciao, la compensazione del carico fa si che la loco mantenga la stessa velocità anche in situazioni di maggior attrito come curve e salite. Può essere paragonata alla coppia di un motore; più il motore ha coppia e più fa fronte, apparentemente senza modificare l'andatura, a sforzi diversi
Pensa a come affrontano la stessa salita una 500 2 cilindri e una Land Cruiser 4200 8 cilindri......
Spero di essere stato abbastanza chiaro.

- patatata
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM



forum.asp?FORUM_ID=44
per la vostra domanda lascio che vi rispondano gli "esperti" del forum



ciao, Alessandro
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Re: Come digitalizzare una loco senza presa NEM
Quello di cui avrete bisogno è assistenza nella scelta di decoder adeguati per ogni loco.
A questo punto, se la cosa vi garba, potreste aprire una discussione per ogni tipo di loco che andrete a digitalizzare; documenterete con qualche foto le caratteristiche dell'impianto interno e vi suggeriremo i vari passi da fare. Ne può venir fuori una bella guida....
