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L'ascensore questo sconosciuto!

Quando non sai dove mettere una discussione ovvero non è fermodellismo.

Moderatori: liftman, Fabrizio

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liftman
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L'ascensore questo sconosciuto!

#1 Messaggio da liftman »

A beneficio di tutti, e collegandomi anche alla recente discussione sull'incidente nell'ascensore della metro di Roma, allego alcuni video che mostrano per quanto possibile il funzionamento di un ascensore, che non è solo un mezzo di locomozione (quello che in assoluto trasporta il maggior numero di passeggeri), ma un concentrato di dispositivi di sicurezza che forse è superato solo dagli aerei.

Qui una panoramica:



qui si può vedere una cabina "bloccata" sulle guide, gli stessi blocchi che intervengono per allentamento o rottura di almeno una fune, o per aumento di velocità. Nel video si può anche vedere cosa significa "caduta libera" e capire quante probabilità di sopravvivenza ci possono essere con una caduta del genere:



il limitatore di velocità, interviene come detto per aumento appunto della velocità di discesa (o salita) della cabina, interrompendo la tensione di alimentazione della manovra sul quadro e facendo intervenire i cosiddetti "apparecchi di sicurezza sulla cabina" che bloccano permanentemente la cabina sulle guide.



e se si rompe una fune che succede? NIENTE! :wink:



gli "apparecchi di sicurezza"


Immagine:
Immagine
77,77 KB

questa è un'immagine di uno dei tanti tipi di "paracadute" per ascensori, questo è monodirezionale non progressivo, ma ne esistono per ogni evenienza, si pensi a dover fermare una cabina che viaggiasse a 15mt/sec, e non si può certo fermarla di colpo...

La freccia rossa indica un rullo in acciaio zigrinato (ma possono essere anche dei cunei) che si muove lungo l'asola, le linee nere indicano il profilo della guida, e la riga rossa inclinata rivela il profilo del blocco in ferro che si trova sotto la piastra imbullonata. Quando il limitatore di velocità si blocca, la fune che viene trascinata dal medesimo e che è collegata ai leveraggi che permettono il movimento del rullo verso l'alto che si incastra letteralmente tra il blocco in ferro e il profilo della guida, e se anche si dovesse rompere il perno che lo trattiene in sede, sarebbe costretto a fare il prorpio sporco lavoro.

Il sistema è talmente "preciso" che basta anche un non perfetto allineamento delle guide sulle giunzioni, un'usura eccessiva dei pattini di scorrimento, o semplicemente che qualche scemo saltelli in cabina (per esempio dei ragazzi che scherzino pesantemente) per far sì che il rullo si avvicini alla guida quel tanto che basta per essere trascinato suo malgrado verso l'alto con conseguente blocco della cabina.

La distanza tra la guida e il rullo, o tra guida e il blocco opposto non supera in genere i 5 mm.

ed ora consigli per gli acquisti :wink:



Spero di aver contribuito a far sì che salire in ascensore non sia per chi legge un "speriamo non succeda niente" [:o)]


Ciao!
Rolando

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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#2 Messaggio da claudio.co958 »

Rolando, ottimo contibuto.

Claudio - Latina


p.s.: soffro di acrofobia, ... meno male che abito per conto mio e al piano terra
Claudio

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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#3 Messaggio da Giannantonio »

Grazie Rolando delle delucidazioni, a grandi linee conoscevo il funzionamento ma ora è tutto molto più chiaro.
Nel condominio dove abito l'ascensore è oleodinamico a sei fermate, suppongo che il "paracadute" abbia
un funzionamento simile, o sbaglio ?
Buona serata.
Giannantonio

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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#4 Messaggio da liftman »

Giannantonio ha scritto:
Nel condominio dove abito l'ascensore è oleodinamico a sei fermate, suppongo che il "paracadute" abbia
un funzionamento simile, o sbaglio ?


si, il paracadute funziona esattamente come per i tradizionali, ma è azionato direttamente dalle funi che si dovessero rompere o allentare dato che la limitazione della velocità avviene mediante una valvola sul pistone (o una strozzatura) che limita direttamente il deflusso dell'olio dal pistone alla centralina idraulica.
Ciao!
Rolando

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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#5 Messaggio da Massimo Salvadori »

Bravo Rolando, grazie !
Massimo Salvadori - la mia collezione in scala TT

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marione
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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#6 Messaggio da marione »

ComplimentoNi !
Ho davvero incrementato il mio livello culturale,
su questo campo a me totalmente sconosciuto !
Grazie

Marione
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Fabrizio
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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#7 Messaggio da Fabrizio »

Rolando, tempo fa, quando eri in pausa per il trasloco, mi è venuta in mente una domanda da farti (ma la domanda è rivolta a tutti coloro che ne sanno).

Mi chiedevo come funzionano gli ascensori nei grattacieli. Ovvero, ovvio che il principio di funzionamento è sempre il medesimo, ma mi chiedevo come sono organizzati. Ovvero, essendo impossibile che un unica cabina parta dal piano terreno per fare tutte le eventuali fermate, ci sono ascensori "veloci" che collegano gruppi di piani e poi ascensori "locali" che collegano i vari piani intermedi tra loro?

Ciao

Fabrizio
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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#8 Messaggio da liftman »

Fabrizio ha scritto:

Rolando, tempo fa, quando eri in pausa per il trasloco, mi è venuta in mente una domanda da farti (ma la domanda è rivolta a tutti coloro che ne sanno).

Mi chiedevo come funzionano gli ascensori nei grattacieli. Ovvero, ovvio che il principio di funzionamento è sempre il medesimo, ma mi chiedevo come sono organizzati. Ovvero, essendo impossibile che un unica cabina parta dal piano terreno per fare tutte le eventuali fermate, ci sono ascensori "veloci" che collegano gruppi di piani e poi ascensori "locali" che collegano i vari piani intermedi tra loro?


Sostanzialmente si, in genere vi sono più ascensori che percorrono solo una parte di un palazzo, ma non è una regola ferrea, dipende anche dal palazzo, e niente toglie che un unico ascensore possa percorrere l'intera altezza senza interruzioni. La "frammentazione" viene fatta anche per non vanificare le velocità (folli... http://www.metaltecna.com/ascensori-da-record/ qua si parla di oltre 1000 metri al minuto, quindi oltre 120kmh [:0] ) raggiunte dagli ascensori, altrimenti per arrivare al 100° piano ci perdi una mattinata... (") [:o)]

(") ovviamente la massima velocità viene raggiunta gradatamente ed altrettanto graduale è il rallentamento, che nei normali ascensori avviene più o meno un metro prima del piano, in caso di velocità maggiori, servono anche decine di metri per rallentare in modo da non doversi legare con le cinture e portarsi appresso la xamamina :wink:



notare il display [:0]
Ciao!
Rolando

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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#9 Messaggio da Fabrizio »

Mi è sorta una curiosità. Il complesso macchina per un ascensore, da installare, per esempio, in un hotel di 7 piani, che potenza potrebbe assorbire? Io penso a 5-8 kW. Pensavo ad un ascensore normale, non a grande capienza e non di quelli veloci.
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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#10 Messaggio da liftman »

Se parliamo di impianti ad argano da 4-5HP tradizionale, credo che si sia molto stretti con 5Kw ma che ci si stia comodi con 8. Ovviamente oltre al motore ci sono altri consumi, meno importanti ma che concorrono al totale.

Gli impianti oleodinamici consumano di più (ovvero hanno bisogno a parità di portata di maggior potenza della pompa rispetto al motore di trazione dell'argano), ma consumano solo in salita, mentre in discesa, potrebbe bastare una batteria (ed è con quella che funziona il riporto al piano in emergenza).

Gli impianti più recenti, hanno approcci diversi e tecnologie decisamente più economiche dal punto di vista dei consumi, ma dati precisi ora come ora non sono in gradi di darli, so per certo però che sono stati introdotti da OTIS impianti con motore monofase con consumi di 500.

Oggi buona parte degli impianti sono dotati di inverter che diminuisce l'assorbimento (soprattutto nello spunto) in maniera significativa (anche del 50%).

L'altezza, influisce poco..
Ciao!
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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#11 Messaggio da Fabrizio »

Grazie Rolando. In effetti non avevo pensato ai servizi ausiliari. Quanto agli impianti ad inverter, è proprio come dici. Il fatto che non abbiano praticamente spunto è un grosso vantaggio per chi si occupa della parte elettrica. Per contro, l'inverter, può dare qualche problema con gli interruttori differenziali, ma ormai la cosa è abbastanza superata.
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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#12 Messaggio da roy67 »

Anche l'inverter è superato.
Oggi i motori brushless, pilotati da drive digitali, sono in grado di accelerare-frenare come impostazioni programmate.
Un sensore che rileva il peso all'interno dell'abitacolo può gestire le rampe in 3 diversi step di accelerazione/frenata, sempre controllate parametricamente, mentre un encoder misura la corda dell'argano, facendo fermare l'abitacolo nel millimetro controllato.

Questo avviene già nelle fresatrici di grande dimensione, ove l'operatore "viaggia" a 3-4, anche 5 mt di altezza, sempre a lato della "linea mandrino".
Se succede su una fresatrice... Volete non l'abbiano studiato per gli ascensori veri, quelli di cui si parla?

I PLC sono ormai alla portata di tutti.
Ciao. Roberto Alinovi - L'uomo non teme ciò che in lui non c'è. (Hermann Hesse)

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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#13 Messaggio da Fabrizio »

Di automazione me ne sono sempre occupato poco, poiché io seguo la parte impiantistica (nel senso che io mi occupo praticamente di portare alimentazione ai vari macchinari/utilizzatori che ci sono all'interno di un edificio). Va da se mi interessa più che altro sapere che problemi mi danno le apparecchiature che alimento sull'impianto di edificio (ai tempi, per esempio, i grossi spunti, oggi molto di più le armoniche e la corrente drenata verso terra dagli apparecchi elettronici in genere). Però, a livello di "hobby" mi piace capire come funzionano i vari azionamenti.

I motori brushless di cui parli, sarebbero praticamente motori a magneti permanenti? Per l'applicazione in ascensore, per esempio, che vantaggio hanno rispetto al motore asincrono trifase?
Fabrizio

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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#14 Messaggio da liftman »

Fabrizio ha scritto: lunedì 24 dicembre 2018, 15:52 Per contro, l'inverter, può dare qualche problema con gli interruttori differenziali, ma ormai la cosa è abbastanza superata.
più che l'inverter in genere sono i filtri antidisturbo (i cavi dai morsetti all'inverter e dall'inverter [passando per i teleruttori] ormai sono sempre cavi schermati) a creare problemi, non per niente durante le prove di isolamento spesso viene consigliato di staccarli
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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#15 Messaggio da liftman »

Se succede su una fresatrice... Volete non l'abbiano studiato per gli ascensori veri, quelli di cui si parla?
[/quote]

confesso di non esser preparato su queste cose.. quando ho smesso ancora la maggior parte di impianti montati (almeno escludendo la triade di multinazionali che influenzano il mercato e i legislatori..) erano perlopiù oleodinamici con "locale" macchina in armadio
DSC44I0001.JPG
roy67 ha scritto: lunedì 24 dicembre 2018, 16:25
anche se credo che i moori brushless siano ampiamente impiegati negli impianti MRL di kone e gli altri compari..

questo viedo è vecchiotto, saranno sicuramente obsoleti... :-D


I PLC sono ormai alla portata di tutti.
i PLC hanno iniziato ad usarli almeno un paio di decenni fa, ora per la maggior parte vengono usate schede dedicate.
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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#16 Messaggio da Fabrizio »

Tipicamente, con gli inverter (alcuni con filtro integrato, altri con filtro esterno) riscontro due differenti problemi: l'assorbimento non è perfettamente sinusoidale, per cui l'interruttore differenziale tradizionale "non immunizzato", legge delle differenze di corrente non nulle istantanee ed interviene, oppure c'è un drenaggio di corrente verso terra. Nel primo caso si usa un interruttore di tipo "immunizzato", ovvero che funziona con un principio diverso ed è in grado di leggere correttamente anche correnti non sinusoidali (entro certi limiti), oppure, nel secondo caso, si usa un interruttore di taglia più grossa (ma non troppo).
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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#17 Messaggio da liftman »

Fabrizio ha scritto: martedì 25 dicembre 2018, 0:27 Tipicamente, con gli inverter (alcuni con filtro integrato, altri con filtro esterno) riscontro due differenti problemi: l'assorbimento non è perfettamente sinusoidale, per cui l'interruttore differenziale tradizionale "non immunizzato", legge delle differenze di corrente non nulle istantanee ed interviene, oppure c'è un drenaggio di corrente verso terra. Nel primo caso si usa un interruttore di tipo "immunizzato", ovvero che funziona con un principio diverso ed è in grado di leggere correttamente anche correnti non sinusoidali (entro certi limiti), oppure, nel secondo caso, si usa un interruttore di taglia più grossa (ma non troppo).
Le mie conoscenze elettroniche sono scarsine, e dovute perlopiù ad esperienze sul campo e letture (quando avevo tempo...) di riviste di elettronica, quindi non posso smentire o confermare :-P Mi chiedo solo a che pro un interruttore di taglia più grossa, dato che la corrente è indipendente dalla tensione e che comunque, almeno per gli ascensori i differenziali sono già ampiamente sovradimensionati.

Sul fatto che il differenziale si accorga di differenze istantanee ed intervenga, credo di non capire.. Io posso pure avere un impianto trifase in casa ed avere dei carichi sbilanciati, se il differenziale si accorge dei carichi istantanei, accendendo un phon o il forno dovrebbe intervenire.. cosa mi sono perso? :-D [101] Il differenziale dovrebbe intervenire per differenze di potenziale verso terra non tra le fasi.
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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#18 Messaggio da Fabrizio »

liftman ha scritto: martedì 25 dicembre 2018, 23:21 ......Mi chiedo solo a che pro un interruttore di taglia più grossa, dato che la corrente è indipendente dalla tensione e che comunque, almeno per gli ascensori i differenziali sono già ampiamente sovradimensionati.
.....
In generale, un apparecchiatura elettronica, può drenare una certa corrente verso terra. Se si usa un interruttore differenziale ad alta sensibilità da 30 mA, è possibile che l'inverter dreni verso terra una corrente superiore. Questo provoca lo scatto del differenziale. A quel punto se ne mette uno da 300 mA (verificando il coordinamento con la resistenza di terra, ma solitamente non ci sono problemi). A quel punto è raro che una sola apparecchiatura dreni verso terra così tanta corrente, quindi il problema è risolto. A dire il vero, mi capitano problemi solo con inverter da più di 15 kW, solitamente per pochi kW la corrente drenata è meno di 30 mA.

liftman ha scritto: martedì 25 dicembre 2018, 23:21 ......

Sul fatto che il differenziale si accorga di differenze istantanee ed intervenga, credo di non capire.. Io posso pure avere un impianto trifase in casa ed avere dei carichi sbilanciati, se il differenziale si accorge dei carichi istantanei, accendendo un phon o il forno dovrebbe intervenire.. cosa mi sono perso? :-D [101] Il differenziale dovrebbe intervenire per differenze di potenziale verso terra non tra le fasi.
Qui il discorso è un po' complesso. Non si tratta di sbilanciamento, ma forme d'onda delle correnti. Detta in parole povere, gli interruttori differenziali tradizionali, sono costruiti per "leggere" forme d'onda sinusoidali (o quasi). Se però l'apparecchio elettronico introduce distorsioni, allora le forme d'onda delle correnti assorbite non sono più sinusoidali. In quel caso l'interruttore non è più in grado di leggerle correttamente e quindi può leggere differenze anche dove non ci sono (oppure non leggerle se ci sono, che è ancora peggio).
Fabrizio

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Re: L'ascensore questo sconosciuto!

#19 Messaggio da liftman »

Fabrizio ha scritto: martedì 25 dicembre 2018, 23:53 Qui il discorso è un po' complesso. Non si tratta di sbilanciamento, ma forme d'onda delle correnti. Detta in parole povere, gli interruttori differenziali tradizionali, sono costruiti per "leggere" forme d'onda sinusoidali (o quasi). Se però l'apparecchio elettronico introduce distorsioni, allora le forme d'onda delle correnti assorbite non sono più sinusoidali.
Questo suppongo derivi da un funzionamento più o meno ottimale dei filtri a monte della "variazione"?
Ciao!
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#20 Messaggio da Fabrizio »

Non sono esperto di elettronica di potenza, ma credo proprio di si. Tanto meglio è progettato il filtro, tanto più la corrente assorbita sarà vicina ad una sinusoide. Poi credo che molto dipenda anche dal fatto che sia più o meno ottimizzato l'accoppiamento tra motore ed azionamento. In linea teorica, un azionamento, dovrebbe essere costruito ad hoc per il suo motore e in questo caso, se si fa tutto bene, si ottengono i migliori risultati in termini di prestazioni ed "inquinamento" armonico. Nella maggior parte dei casi, però, si adottano inverter standardizzati per comandare motori standardizzati ed allora il tutto decade, o meglio, il tutto è comunque abbastanza centrato, ma può capitare qualche incongruenza. Ho comunque notato che, nel tempo, la cosa è migliorata notevolmente.
Fabrizio

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