Si, Fabrizio.
Un potenziometro è "solo" una resistenza variabile. Quindi, a metà della corsa, avremo metà della resistenza massima di targa che il potenziometro stesso può fornire.
Avremo ottenuto solo la riduzione della corrente in transito, con il surriscaldamento e fusione del potenziometro stesso, se applichiamo carichi superiori a 1 watt, ovvero 3-4 led.
Il circuito che ho postato basa il suo funzionamento su un integrato che da la possibilità di "scaricare", attraverso il potenziometro, la tensione in eccesso verso il negativo (Pin "Adjust"). Aumentando o diminuendo il carico resistivo di "scarico" di questo pin, attraverso il potenziometro, avremo più o meno tensione al Pin di uscita "Vout".
Quindi avremo solo la tensione voluta ai capi di uscita output.
Nell'era di internet ci sono tanti "pasticcioni" del web, che pubblicano ogni cosa.
Purtroppo, spesso, si incappa in schemi assurdi. Tanti pensano che una resistenza riduca la tensione.
Non sanno che invece serve un trasformatore
La resistenza riduce la corrente (riduce gli ampere) per piccoli carichi elettrici, creando solo più assorbimento elettrico alla fonte.
Se un motorino elettrico, dotato di resistenza, va più piano è perché il trasformatore a monte fa più fatica....
