Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
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Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
http://www.scalatt.it/forum/topic.asp?r ... 390#103908
relativa ai problemi del materiale rotabile per parlare di un aspetto che è stato introdotto negli ultimi post, cioè: arresti e partenze graduali sui sezionamenti del blocco.
L'idea di base che per ora è del tutto teorica è quella di riprogettare ex novo la scheda del blocco elettrico automatico usando come cuore del progetto il microcontrollore Arduino Nano V3.
Mauro ha introdotto l'argomento e la cosa mi sta stimolando, quindi ho iniziato a fare un po' di ragionamenti che vorrei condividere con voi.
Senza entrare nei dettagli del funzionamento di Arduino, ci sono 2 aspetti importanti che vanno presi in considerazione:
- come fermare gradualmente un treno sul sezionamento;
- come farlo ripartire sempre gradualmente.
La soluzione a questo ci sarebbe e si chiama PWM, per chi non sa cosa sia un PWM, posso dire che è un sistema digitale in grado di variare per es. la velocità di un motore elettrico tramite una serie di impulsi elettrici ad ampiezza variabile.
Arduino è in grado di gestire molto bene questa peculiarità, tuttavia il sistema non è molto compatibile con le moderne loco, in quanto se contengono predisposizioni elettroniche per il controllo DCC funzionerebbero male. Il rischio è di danneggiarle irreparabilmente.
Questa esperienza l'ho avuta proprio a Verona provando a far circolare la loco di Roberto sul modulo servizi con un alimentatore PWM. Per fortuna non si sono verificati danni.
Per approfondimenti sul funzionamento del PWM rimando la consultazione qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Modulazion ... di_impulso
Una soluzione per ovviare a questo inconveniente è quella di usare un filtro R/C o filtro passa basso da collegare direttamente sull'uscita PWM di Arduino e prima dei binari del sezionamento. In questo modo si riesce a trasformare un segnale PWM in un segnale analogico puro (o quasi), senza avere problemi di compatibilità sull'alimentazione delle loco più "esigenti".
Un paio di wiki sui filtri citati:
http://it.wikipedia.org/wiki/Circuito_RC
http://it.wikipedia.org/wiki/Filtro_passa_basso
Ribadisco che siamo ancora in fase teorica e andranno fatte delle prove per valutare se questo sistema sia fattibile. Per ora se qualcuno ha idee o suggerimenti sono aperto a qualsiasi commento o critica.
Nel frattempo il blocco elettrico funzionerà come da progetto originale.
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino

- Fabrizio
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
L'unica cosa che potrebbe dare problemi è il dimensionamento del filtro passa basso. Essendo che in uscita non vorrai un valore fisso di X volt, ma ti servirà un range (0-12V). Con il PWM ottieni una variazione del valore medio di uscita cambiando i tempi di on e off. Non so se questo possa portare a delle differenze sullo spettro armonico del segnale in uscita dal PWM, ma se così fosse, forse ci potrebbe essere qualche problema a dimensionare il filtro. Ma credo che qualcuno in queste cose sia molto ferrato e saprà dirti


- Edgardo_Rosatti
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
Fortunatamente sono ancora in grado di intendere e di volere.. il problema è l'età che avanza e che mi fa fare "cose strane"

- roy67
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
Ma il problema sarebbe molto più semplice se si dotasse il sistema di blocco, nella tratta sezionata, di un circuitino con un "darlington".
Se il segnale è a via impedita il circuito creerà una caduta di tensione proporzionale, simulando l'inerzia di frenata. Nel momento in cui diviene a via libera, il circuito simulerà l'accelerazione.
Credo sia molto più semplice ed economico che dotare di infiniti circuiti ogni modulo di blocco..
Questo è lo schema:
Immagine:
280,55 KB
Se si dota il modulare di infiniti sistemi, conviene allora comandarlo in DCC. A quel punto si semplificano migliaia di cose (sezionamenti agli scali, stazioni, etc).
Sarà sufficiente dotare le locomotive di decoder che supporti la frenata ABC e tutto è risolto.
Il circuito che ho postato (creato dal mitico Trissa) lo userò nel mio plastico per comandare la velocità di rotazione della piattaforma.
Tramite il potenziometro si può regolare la "lunghezza" della frenata/accelerazione.
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
Ad ogni buon conto, ti seguirò con molto interesse nella speranza di incamerare le tue nozioni di elettronica.....


Ciao, Carlo
- buddacedcc
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
L'idea di base che per ora è del tutto teorica è quella di riprogettare ex novo la scheda del blocco elettrico automatico usando come cuore del progetto il microcontrollore Arduino Nano V3.[/quote]
L'arduino non è un microcontrollore ma un sistema/ambiente di sviluppo per principianti basato su microcontrollore Atmel ( PIC per il picduino)
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">
La soluzione a questo ci sarebbe e si chiama PWM... per fortuna non si sono verificati danni.[/quote]
Pilotando un decoder DCC in PWM non lo si danneggia al più quello che può accadere è che il PWM venga interpretato come un cattivo DCC generando quindi nel decoder comportamenti anomali . Scegliendo unafrequenza di PWM opportuna questi problemi "potrebbero" sparire.
Per il resto buon lavoro con il PWM

- Edgardo_Rosatti
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
In merito ai problemi riscontrati a Verona col PWM e alcune loco mi riferivo ad un alimentatore particolare e non al PWM di Arduino, dando per scontato che chi era presente avesse capito di cosa stavo parlando.
Il nostro impianto è analogico e le schede di blocco sono già una realtà. Tuttavia si sta cercando di rendere possibile l'arresto e la ripartenza graduale dei treni dai vari blocchi senza stavolgere l'impianto attuale, in quanto questo implicherebbe una totale riprogettazione di tutti i moduli.
Questo topic è partito da una discussione relativa alle problematiche legate ai vari tipi di ganci che fino ad ora abbiamo usato e che non sono omogenei. Questo causa spesso dei deragliamenti e una delle possibili cause, oltre a questa che è stata individuata è proprio quella del brusco arresto/ripartenza dei treni.
Mi quoto:
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Riprendo il discorso aperto in questa discussione:
topic.a...10390#103908
relativa ai problemi del materiale rotabile per parlare di un aspetto che è stato introdotto negli ultimi post, cioè: arresti e partenze graduali sui sezionamenti del blocco.
[/quote]
Altre cause di questo problema sono le ruote di molti modelli che hanno il bordino alto e che vanno obbligatoriamente sostituite.
L'idea di usare Arduinio nel blocco nasce solo per eliminare tutta la parte elettromeccanica di gestione e per avere anche arresti e partenze graduali.
Ovviamente la mia è solo un'idea che va sperimentata e purtroppo non ho una vera e propria esperienzaa con i PIC per trovare altre soluzioni.
- sma835_47
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
Se il plastico è in DCC allora userei un modulo di frenata o il passaggio in continua o altro.
Il buon Arduino lo impiegherei per altre cose.
Logicamente opinioni personali
Ciao
Saverio
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
roy67 ha scritto:
Ciao Ed. Ne avevo già parlato in un altra discussione, ma non ricordo quale... quindi non la trovo.
Ma il problema sarebbe molto più semplice se si dotasse il sistema di blocco, nella tratta sezionata, di un circuitino con un "darlington".
Se il segnale è a via impedita il circuito creerà una caduta di tensione proporzionale, simulando l'inerzia di frenata. Nel momento in cui diviene a via libera, il circuito simulerà l'accelerazione.
Credo sia molto più semplice ed economico che dotare di infiniti circuiti ogni modulo di blocco..
Questo è lo schema:
Immagine:
280,55 KB
Se si dota il modulare di infiniti sistemi, conviene allora comandarlo in DCC. A quel punto si semplificano migliaia di cose (sezionamenti agli scali, stazioni, etc).
Sarà sufficiente dotare le locomotive di decoder che supporti la frenata ABC e tutto è risolto.
Il circuito che ho postato (creato dal mitico Trissa) lo userò nel mio plastico per comandare la velocità di rotazione della piattaforma.
Tramite il potenziometro si può regolare la "lunghezza" della frenata/accelerazione.
Roberto, benvengano soluzioni come questa.
Credi sia possibile integrarlo in una delle schede di blocco che abbiamo a disposizione per fare dei test?
Ne ho in casa un paio per Fabrizio e Flavio/Adolfo e una potrei "sacrificarla" in nome della "scienza". A Fabrizio gliene devo dare una in quanto il suo modulo è già in avanzata fase di costruzione, per Flavio/Adolfo credo che comprenderanno il sacrificio temporaneo.
Ho anche una scheda di piena linea che mi è avanzata da Verona e potrebbere essere usata temporaneamente al posto di quella di blocco.
Se sei disponibile per fare delle prove potrei spedirtela e con calma provare a valutare una possibile integrazione col circuito di Trissa.
Senza impegno ovviamente e con tutto il tempo che serve.
Attualmente possiamo gestire il blocco usando il sistema attuale.
Per me sarebbe un grande aiuto avere una collaborazione in tal senso e potrebbe essere anche un buon modo per migliorare il sistema.
- roy67
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
Ritengo anche che sia molto semplice modificare la scheda. Per fare i test funzionali sarà sufficiente prelevare il comando di alimentazione linea in uscita dal relè bistabile e pilotare un secondo relè che metta in positivo o negativo il "FET" del circuito.
Se funziona, e ne sono più che convinto, basterà inserire il circuito nella parte di alimentazione linea sezionata di blocco.
Cioè, il relè bistabile comanderà il FET del circuito (per fare ciò bisognerà riprogettare tutti i PCB di blocco... Oppure inserire un PCB aggiuntivo, soluzione migliore

Ovviamente bisognerà rivedere la lunghezza delle tratte sezionate. A Verona ho notato che i convogli si fermavano a pochi cm dal segnale. Se inseriamo un rallentamento progressivo.. Bisognerà allungare la tratta (o accorciare i convogli). Ma questo è un ragionamento da fare poi.
- Edgardo_Rosatti
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino

Una cosa sto notando, mi sconsigliate in molti di non usare Arduino quando invece potrebbe essere la soluzione definitiva per gestire tutto il blocco eliminando competamente relè e dotare l'impianto di arresti e partenze graduali.
Arduino Nano V3 si trova anche a 6 euro e come saprete dispone di 14 porte digitali I/O di cui 6 PWM (out) e di 6 porte di ingresso analogiche.
Le dimensioni del Nano sono quelle di un integrato da 15+15 pin tipo per es. uno Z80 e potrebbe starci comodamente in una scheda formato Eurocard da 16x10 cm., anzi ce ne starebbero anche 2.
Con tutte le porte che ha sarebbe facile collegare i reed del blocco agli ingressi con un fotoaccoppiatore. I segnali li pilota semplicemente a 5 volt con una resistenza senza usare un relè ed i sezionamenti tramite un transistor. Con la la programmazione si imposta una sequenza di comandi strutturati per gestire il blocco con gli interrupt.
Il PWM filtrato con rete R/C può fare le partenze e arresti graduali e basta inserire una fotoresistenza prima del sezionamento per informare Arduino che un treno dovrà fermarsi.
Non dimentichiamo anche la compatibilità verso i moduli che usano lo schema attuale e che andrà rispettata.
In conclusione a me sembra più facile usare questo metodo, ma è solo una mia considerazione personale. I progetti delle schede sono di pubblico domino e non mi dispiacerebbe se qulacuno si mettesse di buona lena per proporre qualcosa di valido in merito

- Edgardo_Rosatti
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
roy67 ha scritto:
Certamente Edgardo che sono disponibile.
Ritengo anche che sia molto semplice modificare la scheda. Per fare i test funzionali sarà sufficiente prelevare il comando di alimentazione linea in uscita dal relè bistabile e pilotare un secondo relè che metta in positivo o negativo il "FET" del circuito.
Se funziona, e ne sono più che convinto, basterà inserire il circuito nella parte di alimentazione linea sezionata di blocco.
Cioè, il relè bistabile comanderà il FET del circuito (per fare ciò bisognerà riprogettare tutti i PCB di blocco... Oppure inserire un PCB aggiuntivo, soluzione migliore)
Ovviamente bisognerà rivedere la lunghezza delle tratte sezionate. A Verona ho notato che i convogli si fermavano a pochi cm dal segnale. Se inseriamo un rallentamento progressivo.. Bisognerà allungare la tratta (o accorciare i convogli). Ma questo è un ragionamento da fare poi.
Giusta considerazione Roberto. Tieni presente anche che in alcuni moduli i segnali sono stati posizionati maluccio e prima della fermata reale del treno. Questo si risolve spostando i segnali più avanti rispetto alla tratta sezionata.
Per lo spazio occupato dal sezionamento non dovrebbero esserci particolari problemi, sono tutti di almeno 30 cm che come misura dovrebbe bastare. Purtroppo su questo aspetto non possiamo fare molto a meno di non intervenire con dremel e saldatore

Per la scheda , se sei daccordo, ti avviso appena pronta per la spedizione, così con calma ti fai un po' di prove.
Ciao
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
Edgardo_Rosatti ha scritto:
.....A Fabrizio gliene devo dare una in quanto il suo modulo è già in avanzata fase di costruzione, per Flavio/Adolfo credo che comprenderanno il sacrificio temporaneo.
....
Edgardo, per la mia scheda non ti preoccupare. Il modulo non è in avanzata fase

Edgardo, io Arduino non lo conosco... è una specie di PLC?
http://it.wikipedia.org/wiki/Controllor ... grammabile
Perché se cosi fosse, allora si che sarebbe la strada da intraprendere (secondo me) un apparecchio del genere su ogni modulo potrebbe anche far si che gli impianti elettrici siano tutti identici e poi la funzione gli viene inserita tramite programmazione. Sarebbe come avere una "centralina" per ogni modulo. Tutti i controllori devono però poter dialogare tra loro. E' possibile mettere in rete più Arduino?
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
Fabrizio Borca ha scritto:
Ciao Edgardo, l'idea è molto bella. Sul come risolvere i problemi del PWM, non mi pronuncio. Sicuramente però qualcuno saprà darti una mano.
L'unica cosa che potrebbe dare problemi è il dimensionamento del filtro passa basso. Essendo che in uscita non vorrai un valore fisso di X volt, ma ti servirà un range (0-12V). Con il PWM ottieni una variazione del valore medio di uscita cambiando i tempi di on e off. Non so se questo possa portare a delle differenze sullo spettro armonico del segnale in uscita dal PWM, ma se così fosse, forse ci potrebbe essere qualche problema a dimensionare il filtro. Ma credo che qualcuno in queste cose sia molto ferrato e saprà dirti( e io spierò per imparare
)
Esatto Fabrizio, da quello che ho capito il dimensionamento del filtro va fatto sulle caratteristiche delle uscite PWM di Arduino (0-5 volt) e tenendo conto della sua frequenza che si aggira intorno ai 500 Hz. I dati in oggetto possono cambiare in base al modello di Arduino usato.
Poi da qui, in uscita dal filtro, usare un transistor per amplificare il segnale elettrico portandolo ad un range 0-12 volt con una corrente tale da poter azionare le loco.
Nel nostro caso non sarà molto critico dimensionare il filtro, in quanto a noi basta che la loco abbia una decelerazione/accelerazione costante con una tensione filtrata il più possibile.
Come vedi stiamo lavorando su più fronti per provare soluzioni diverse e le variabili sono ancora tante. Non so ancora cosa ne verrà fuori, ma ci tentiamo. Per quanto riguarda il blocco, per ora rimane così che va bene.
Ciao
- Fabrizio
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
Certo Edgardo, sperimentare è sempre una buona cosa e poi diverte

Non è anche questo lo scopo del modulare? Si devono divertire a vederlo, ma anche noi a lavorarci sopra

Per le altre soluzioni, non mi saperi esprimere


- roy67
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
Come disse Henry Ford.. "Ciò che non c'è.. Non si romperà"
Quindi, ripeto, Se il sistema è semplice e funzionale, benvenga. Se si complica eccessivamente... Allora conviene ragionare su un sistema DCC.
Le frenate ai blocchi si gestiscono con sistema "DC" oppure "ABC" pilotati direttamente dai decoder e, sui binari, sarà sufficiente pilotare, tramite relè, un segnale asincrono creato con 4 diodi in serie che raddrizano una delle onde quadre. sarà la locomotiva stessa a frenare come da impostazioni parametriche del decoder. Nel mio plastico funziona così tutta la stazione nascosta.. Completamente automatizzata.. e sono i decoder a gestirla, fermando millimetricamente le locomotive su un reed di rilevamento presenza.
Arduino è un otima cosa, ma che utilizzerei per comandare altre apparecchiature e non la trazione del sistema di blocco.
P.S Edgardo: Non spedirmi nulla. Per provare avrei bisogno anche di un modulo con blocchi, reed etc... Che non ho...
Piuttosto posso preparare un "muletto" (circuito di test), affettare una paio di hg di culatello, un paio di bottiglie di lambrusco... E venire a fare prove sui tuoi moduli.

- Edgardo_Rosatti
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
Fabrizio Borca ha scritto:
Edgardo_Rosatti ha scritto:
.....A Fabrizio gliene devo dare una in quanto il suo modulo è già in avanzata fase di costruzione, per Flavio/Adolfo credo che comprenderanno il sacrificio temporaneo.
....
Edgardo, per la mia scheda non ti preoccupare. Il modulo non è in avanzata fase. Volendo, all'occorrenza, si possono anche fare dei collegamenti per renderlo di piena linea senza scheda. Comunque vedi, tu, io fretta non ne ho
![]()
Edgardo, io Arduino non lo conosco... è una specie di PLC?
http://it.wikipedia.org/wiki/Controllor ... grammabile
Perché se cosi fosse, allora si che sarebbe la strada da intraprendere (secondo me) un apparecchio del genere su ogni modulo potrebbe anche far si che gli impianti elettrici siano tutti identici e poi la funzione gli viene inserita tramite programmazione. Sarebbe come avere una "centralina" per ogni modulo. Tutti i controllori devono però poter dialogare tra loro. E' possibile mettere in rete più Arduino?
La scheda di blocco aggiornata devo dartela perchè è tua e alla prossima occasione sostituirà quella vecchia in tuo possesso

Arduino è una piattaforma di sviluppo basata su un microcontrollore AT Mega 328P con porta usb per il collegamento e programmazione tramite un comune PC (Win, Mac o Linux).
http://it.wikipedia.org/wiki/Arduino_%28hardware%29
Lo scopo del suo utilizzo è solo quello di avere delle soluzioni pratiche e pronte all'uso tramite l'uso del suo ambiente di sviluppo IDE.
Non va creata nessuna rete nel modulare, semplicemente si sostituisce la logica a relè delle schede di blocco con uno strumento versatile e pratico anche per chi non ha esperienza in elettronica pura.
Le sue potenzialità, unite agli innumerevoli "shield" prodotti per questa piattaforma, cioè schede pronte all'uso per espandere il sistema Arduino, permettono lo sviluppo e la creazione di una infinità di progetti.
Ci tengo a dire che il sistema di illuminazione del plastico di Carnate del GAS TT esposto nel 2012 a Novegro è stato interamente realizzato con Arduino che gestiva qualcosa come 330 diodi led simulando albe e tramonti e accensioni varie in sequenza di lampioni e edifici.
Arduino è un progetto "open hardware" e tutti sorgenti (schemi elettrici, bootloader e IDE) sono disponibili gratis sul sito ufficiale arduino.cc
E' made in Italy ed è stato realizzato ad Ivrea.
Uno dei suoi ideatori è Massimo Banzi:
http://www.ted.com/talks/massimo_banzi_ ... magination


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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
Parlavo di mettere in rete i vari controllori perché si potesse fare, allora i vari controllori potrebbero dialogare fra loro e scambiarsi le informazioni. Per esempio è possibile mettere i plc (controllori) in rete. Fatto questo è possibile da un certo plc leggere ingressi fisicamente collegati a un plc diverso e usare questo dato per il programma in esecuzione su quel controllore. Oppure a seconda della posizione di una uscita di un certo controllore settare le uscite di un altro (cioè si considerano le uscite di un certo controllore come ingressi di un altro. Ma per fare questo i plc devono essere connessi in rete.
In pratica su ogni piattaforma c'è un controllore, le piattaforme sono collegate solo da un bus di segnale (che connette i vari controllori) e un bus di potenza (alimentazione). La filosofia è quella di limitare il più possibile i cablaggi e le logiche a relè, collegando su ogni piattaforma in modo diretto solo ingressi e uscite al controllore, niente altro. Tutta la logica è poi svolta dal programma interno al plc e i vari plc dialogano fra loro attraverso il bus. Questo permette anche qualsiasi riconfigurazione del sistema "semplicemente" agendo sui vari programmi installati sui controllori. Metto fra virgolette semplicemente, perché semplice non è

Per esempio, nel caso del modulare, per settare al rosso o al verde un sezionamento, bisogna leggere un ingresso (il reed) su un modulo diverso da quello in cui è il controllore. Se i controllori sono collegati in rete, questo si può fare senza nessun cablaggio. Si può anche fare un cablaggio in modo tale che questo reed sia collegato al controllore "giusto", ma lo scopo del plc è proprio eliminare i cablaggi e rendere sempre possibile la riconfigurazione del sistema.
Ora, questo che dico però è una divagazione. Più che altro era una curiosità mia per saperne di più su questo Arduino.
P.S. per la mia scheda ok



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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
[/quote]
Il problema non è in se l'arduino in se ma la superficialità con cui viene usato da molti utenti. Nella mia azienda mi capita di fare colloqui a possibili candidati che si propongono anche come programmatori firmware perchè conosco arduino....solitamente nessuno va oltre la 2 domanda su come funziona l'arduino stesso...in media si scarica del codice si scopiazza si compila ... accende un led e poi cosa fa boh o meglio come funziona sotto?
- roy67
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
buddacedcc ha scritto:
Il problema non è in se l'arduino in se ma la superficialità con cui viene usato da molti utenti. Nella mia azienda mi capita di fare colloqui a possibili candidati che si propongono anche come programmatori firmware perchè conosco arduino....solitamente nessuno va oltre la 2 domanda su come funziona l'arduino stesso...in media si scarica del codice si scopiazza si compila ... accende un led e poi cosa fa boh o meglio come funziona sotto?
Quoto al 1000%
Arduino è un open-souce che va bene per accendere in sequenza dei led, pilotare alcuni servo.. Ma, quando il gioco si fa duro... (qualcuno penserà che.. I duri giocano) Invece rimane il deserto!
Nuccio, è accaduto anche a me. Quando si inizia a parlare di programmazione E-PROM in "ladder diagram" tutti si sciolgono come ghiaccioli nel Sahara.
Un ingegnere elettronico, laureato con 30 e lode, vedendo il cablaggio di un armadio elettrico di mia produzione, esclamò.. "Che bello!"
Come? Non ne hai mai visto uno fatto come si deve?
Ritornando sul "seminato". Cosa comporta l'applicazione di Arduino nella gestione della "trazione" dei moduli (problema principale - i segnali sono molto secondari)?
Siamo sicuri che regga lo spunto d'assorbimento motori in accelerazione almeno da 0,8 ampere per canale?
Sicuramente NO!
Quindi, quanto dovrà essere prodotto/costruito per ovviare al problema (amplificazione segnale)?
Credo quindi che sia più opportuno ragionare su un sistema proporzionale di accelerazione/frenata analogico.
Tanto più considerando che ogni locomotiva avrà un "suo" motore, quindi una taratura PWM "personaizzata", in virtù del rapporto ingranaggi/giri motore (RPM).
E' solo una considerazione... ma non fatta a caso.

- sma835_47
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
Logicamente, quanto sopra è solo un'idea suscettibile di miglioramento.
Saluti
Saverio
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
Fabrizio Borca ha scritto:
Ho dato un veloce sguardo Edgardo (magari poi, nel fine settimana, leggo meglio). Ho visto che Arduino ha dei moduli di input/output, quindi così a prima impressione sembrerebbe possibile usarlo anche come plc. Lui legge gli input, poi il programma che tu metti posiziona di conseguenza gli output (che possono essere digitali o analogici, così come gli input). Credo che sia possibile un funzionamento di questo tipo.
Parlavo di mettere in rete i vari controllori perché si potesse fare, allora i vari controllori potrebbero dialogare fra loro e scambiarsi le informazioni. Per esempio è possibile mettere i plc (controllori) in rete. Fatto questo è possibile da un certo plc leggere ingressi fisicamente collegati a un plc diverso e usare questo dato per il programma in esecuzione su quel controllore. Oppure a seconda della posizione di una uscita di un certo controllore settare le uscite di un altro (cioè si considerano le uscite di un certo controllore come ingressi di un altro. Ma per fare questo i plc devono essere connessi in rete.
In pratica su ogni piattaforma c'è un controllore, le piattaforme sono collegate solo da un bus di segnale (che connette i vari controllori) e un bus di potenza (alimentazione). La filosofia è quella di limitare il più possibile i cablaggi e le logiche a relè, collegando su ogni piattaforma in modo diretto solo ingressi e uscite al controllore, niente altro. Tutta la logica è poi svolta dal programma interno al plc e i vari plc dialogano fra loro attraverso il bus. Questo permette anche qualsiasi riconfigurazione del sistema "semplicemente" agendo sui vari programmi installati sui controllori. Metto fra virgolette semplicemente, perché semplice non è, diciamo possibile. Invece con le logiche cablate questo diventa assai difficile.
Per esempio, nel caso del modulare, per settare al rosso o al verde un sezionamento, bisogna leggere un ingresso (il reed) su un modulo diverso da quello in cui è il controllore. Se i controllori sono collegati in rete, questo si può fare senza nessun cablaggio. Si può anche fare un cablaggio in modo tale che questo reed sia collegato al controllore "giusto", ma lo scopo del plc è proprio eliminare i cablaggi e rendere sempre possibile la riconfigurazione del sistema.
Ora, questo che dico però è una divagazione. Più che altro era una curiosità mia per saperne di più su questo Arduino.
P.S. per la mia scheda okMa non farti problemi se vuoi usarla come cavia in qualche esperimento
, tanto Settembre è lontano
Io con il mio modulo vado davvero molto piano, quindi non vorrei togliere l'opportunità a qualcuno che magari potrà portare qualcosa di più rifinito.
Fabrizio, intanto ti ringrazio per il tuo intervento che mi sembra molto costruttivo. Quello che dici in merto alla possibilità di mettere in rete le varie schede è possibile e anche avveniristico.
Per Arduino esistono degli shield in grado di realizzare questo attraverso tecnologie ben collaudate del tipo Wi-Fi, GSM o Bluetooth.
In pratica sono schede modem che permettono una comunicazione senza fili verso altri dispositivi. Tuttavia è una strada che non ho mai intrapreso e per ora credo che non la intraprenderò, in quanto non ho le conoscienze necessarie per farlo.
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino
buddacedcc ha scritto:
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Arduino è una piattaforma di sviluppo basata su un microcontrollore AT Mega 328P con porta usb per il collegamento e programmazione tramite un comune PC (Win, Mac o Linux).
Il problema non è in se l'arduino in se ma la superficialità con cui viene usato da molti utenti. Nella mia azienda mi capita di fare colloqui a possibili candidati che si propongono anche come programmatori firmware perchè conosco arduino....solitamente nessuno va oltre la 2 domanda su come funziona l'arduino stesso...in media si scarica del codice si scopiazza si compila ... accende un led e poi cosa fa boh o meglio come funziona sotto?
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Noi non siamo in una azienda e non facciamo colloqui. Ho capito cosa intendi, qui ci sbattiamo per fare in modo di trovare soluzioni pratiche e chi lo fa ci mette la faccia.
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Re: Progetto di blocco elettrico aut. con Arduino

io credo in te e ti sono grato per l'impegno che ci metti per portare avanti il discorso di Arduino, seguo sempre il tutto con interesse!!!
Io sono più interessato ai PIC, ma incontro difficoltà perchè ho svolto studi differenti (perito chimico e poi laurea in farmacia), ma mi piace smanettare anche con un pizzico di incoscienza e superficialità d'altronde è un hobby e non un lavoro!!!

Ciao Walter :geek: