Vediamo di capire il perché della precedente affermazione.
Consideriamo che con l’alimentazione digitale la direzione di marcia di una loco è data dal decoder indipendentemente dalla polarità del binario; si può quindi invertire la polarità elettrica delle rotaie senza che la marcia della loco subisca variazioni della direzione di marcia.
Perché il convoglio possa procedere senza creare cortocircuiti occorre che il tratto sezionato dell’anello sia in fase (stessa polarità delle due rotaie) con il binario contiguo là dove transita il convoglio; bisognerà quindi fare in modo che avvenga questa ipotetica sequenza.
- Il convoglio giunge da A e va verso il sezionamento B con deviatoio posto in deviata
- in B il binario di arrivo e il binario isolato dell’anello sono in fase
- il convoglio supera interamente il sezionamento B e percorre l’anello C verso il sezionamento D
- il binario isolato dell’anello C cambia polarità e il deviatoio si dispone in corretto tracciato
- in D il binario isolato dell’anello e il binario di uscita sono in fase
- il convoglio transita oltre il sezionamento D verso A.
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In conseguenza di quanto sopra esposto sono stati prodotti dei dispositivi che invertono istantaneamente la polarità delle rotaie come conseguenza del cortocircuito creato dal contatto delle ruote di un convoglio sui monconi di rotaia in uno dei sezionamenti.
Questi dispositivi funzionano come moduli che ricevono l’alimentazione normalmente applicata ai binari e che la inviano al binario isolato dell’anello gestendone la polarità.
In pratica questo tipo di dispositivo, nel momento in cui una ruota di un rotabile fa da ponte elettrico tra i due monconi di rotaia con polarità differenti in uno dei due punti di sezionamento, percepisce il cortocircuito e in tempi ristrettissimi inverte la polarità del binario che alimenta. I tempi ristrettissimi di reazione del dispositivo evitano che la centrale avverta a sua volta il cortocircuito e vada in blocco.
Di nuovo l’immagine sottostante chiarisce meglio di ogni discorso il funzionamento e il cablaggio di un dispositivo per gestire l’anello di ritorno con il sistema di alimentazione digitale.
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Si accennava poco fa al fatto che il binario isolato dell’anello dovesse contenere il convoglio più lungo circolante; ossia, non possono circolare in un anello di ritorno rotabili più lunghi del binario isolato dell’anello. Queste affermazioni, alla luce di quanto sopra esposto, sono giustificate e comprensibili per il fatto che i dispositivi indicati non possono risolvere il problema cortocircuito se l’effetto ponte elettrico avviene contemporaneamente nei due sezionamenti, come nel caso di un convoglio troppo lungo rispetto al binario isolato dell’anello o di due convogli che transitano contemporaneamente sui sezionamenti dello stesso anello.
Uno dei dispositivi più conosciuti e usati è il modulo Lenz LK200.