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I giovani, il linguaggio, la scrittura e internet

Quando non sai dove mettere una discussione ovvero non è fermodellismo.

Moderatori: liftman, Fabrizio

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marione
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I giovani, il linguaggio, la scrittura e internet

#1 Messaggio da marione »

Internet ha rivoluzionato il linguaggio sopratutto dei giovani che sono sempre più portati ad abbreviare e ad usare segni come x al posto di 'per' anche nelle parole per esempio xo (però), se non addirittura xkè (perchè). TV1MB sembra una targa automobilistica. E' il modo in cui i giovani si dicharano amore. La traduzione, infatti, è: ' ti voglio un mondo di bene!'. Non tutti amano le sigle, ma la maggior parte di loro le usano, e non solo loro, visto che anche i più grandicelli hanno adottato il linguaggio abbreviato sopratutto negli sms o nelle chat. 'Cmq' invece di comunque,'gg' al posto di oggi,'nn' per scrivere non, però '',domani,'dm' e così via.
C'è poi anche chi per risparmiare caratteri nella scrittura degli sms inserisce le parole senza spazi. Ad esempio scrive:"ComestaiTuttoBeneOggiVadoAFareUnGiroAlMare...".
Anche navigando negli originali blog personali on line, sempre più diffusi fra i giovani, si scopre che questa sorta di nuovo linguaggio ha ben piantato le sue radici. Intere frasi dove le lettere k ed x fanno da caratteri trainanti. Frase trovata in un blog:"Ringrazio anke ki ha cercato di darmi qualche consiglio", oppure: 'sono contenta xkè oggi al saggio sn venute tante xsone'.
Frasi arricchite anche dalle 'emoticon', (faccine), disegnini che indicano il sorriso, e tante altre espressioni animate che condiscono i discorsi sia nei messaggi al cellulare sia negli altri mezzi di comunicazione tramite internet. Il tutto solo tra amici e per informazioni informali. I giovani di domani si troveranno alle prese con una lingua di molto abbreviata rispetto al passato perchè i mezzi elettronici, come le e-mail, usate anche per lavoro, richiedono un linguaggio veloce ed immediato.
Sia che si parli al cellulare, sia che si mandino delle e-mail o degli sms, il nostro modo di rivolgersi agli altri è certamente mutato rispetto al passato, diventando paradossalmente più semplice e più complesso nello stesso tempo. La possibilità di parlare con qualcuno, non solo in sua presenza ma anche in sua assenza, ci permette di realizzare il nostro pensiero, senza deterrente che le reazioni altrui possono esercitare.
Diventa quindi più facile comunicare quello che vogliamo dire, costretti anche dalla sintesi delle caratteristiche del mezzo usato. Fino a che punto le nostre parole riusciranno utili, gradite o sgradite al destinatario fantasma, spesso impossibilitato a farci conoscere le sue reazioni?
Le cose poi si complicano se il cellulare serve per inviare i famosi messaggini. Certo anche qui può arrivare la risposta, ma tutto si svolge quasi fra due fantasmi senza voce. Frasi brevi, parole contratte, assenza di articoli e preposizioni, un cocktail esplosivo in cui il rancore diventa palpabile e insuperabile molto più di quanto lo sarebbero state in una lettera o in una telefonata. Non ho nulla contro l'uso di questi marchingegni, ai quali peraltro è ormai impossibile sottrarci. Credo però che valga comunque la pena di riflettere sull'influenza che possono avere nei nostri rapporti.
L'italiano sopratutto per quest'ultima violenza, soffre; vuoi per l'obbligo di comprimere tutto in un messaggino telefonico, vuoi per i cinguettii di twitter, vuoi per la presenza quotidiana di facebook. Così la nostra lingua si piega sotti i colpi inferti dal modernismo responsabili, indubbiamente di un complotto contro il bel parlare di Dante. Se il latino è una lingua morta, l'italiano è moribondo. Martoriato da troncature, torturato dall'inglese, imbruttito dalle storpiature, impoverito nella sua versatilità, maltrattato dalla sintesi mancante.
L'abitudine al linguaggio frammentato, rapido e spesso volgare, con poca attenzione alla costruzione, evitando persino la mail perchè troppo lunga, è una situazione imbarazzante. Si può scrivere in modo corretto e comprensibile. Si può anche fare un tema in linguaggio degli sms, può essere divertente, ma bisogna anche saper scrivere una lettera, un articolo, una relazione di lavoro col linguaggio appropriato. La lingua è come un raffinato software che ha molti usi e funzioni. Più ne conosciamo più siamo capaci di fare cose utili e belle. Imparare a scrivere con la stessa logica dei grandi è utilissimo e neppure troppo difficile. Per non parlare del Padre della lingua italiana: Dante, capace di sintetizzare in tre righe concetti che nei romanzi di oggi occupano un capitolo. Amor, ch'a nullo amato amar perdona, mi colse del costui piacer si forte, che come vedi ancor non mi abbandona. Amor condusse noi ad una morte. (Inf. Canto V). Il punto fondamentale è però sentire la lingua come qualcosa di nostro, un'eredità che viene dai secoli e da personaggi grandissimi e allo stesso tempo che diventa strumento di comunicazione delle emozioni, dei concetti, dei progetti e del futuro che vogliamo costruire.
A forza di abbreviare termini, storpiare parole e frasi, succede che magari ti abitui talmente tanto da convincerti che sono corretti.

Marione


Mario Mancastroppa

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liftman
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Re: I giovani, il linguaggio, la scrittura e internet

#2 Messaggio da liftman »

Solo un appunto... la storpiatura (che di questo in sostanza stiamo parlando) del linguaggio scritto è frutto del limite di 140 caratteri che corrispondono ad un SMS, da qui la "necessità" di risparmiare caratteri preziosi per poter scrivere un numero maggiore di parole.

A me, quando leggo parole scritte in SMSese (o bimbominkiese...) mi si drizzano i pochi capelli rimasti sulla capoccia.. Lasciamo perdere i vari "se io avrei" o i "c'è l ai" che si entra leteralmente in un campo minato :wink: E' la dimostrazione che qualcosa (!) nel nostro paese non funziona come dovrebbe.

Se qualcuno è particolarmente masochista, guardi qualche puntata di un qualsiasi telequiz per rendersene conto. L'SMSese sarebbe il meno, se poi si fosse perfettamente in grado di sapere di cosa si parla. :cool:
Ciao!
Rolando

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coccinella56
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Re: I giovani, il linguaggio, la scrittura e internet

#3 Messaggio da coccinella56 »

Se fosse solamente un modo per comunicare piu' veloce ed immediato penso non ci sarebbe nulla di sbagliato, purtroppo mi pare che l' smsese sia diventato un linguaggio vero e proprio, inoltre, a furia di scrivere in questo modo, troppi giovani non sanno piu' a cosa serva la h e non riescono a costruire un discorso finito.
Immaginate di leggere un libro scritto in questo modo, si, forse sarebbe piu' veloce arrivare all'epilogo, ma quale frase ci potrebbe rimanere per sempre impressa nella memoria?
Io trovo un piacere immenso nel leggere e soprattutto nel passare daI classici agli autori moderni con tutto quel che c'e'nel mezzo, per molte persone, compresi alcuni giornalisti televisivi, sarebbe un modo per imparare un poco meglio la nostra bella lingua.
Ciao Valerio.

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liftman
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Re: I giovani, il linguaggio, la scrittura e internet

#4 Messaggio da liftman »

coccinella56 ha scritto:

Immaginate di leggere un libro scritto in questo modo...



Brrrrr... [:0]
A me viene mal di testa, duro quasi meno fatica a leggere un testo in inglese (che capisco un po' ma non l'ho mai studiato) che in SMSese. Preferisco 500 pagine prolisse a 300 condensate...
Ciao!
Rolando

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Giacomo
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Re: I giovani, il linguaggio, la scrittura e internet

#5 Messaggio da Giacomo »

Per forza gente.... se si mettono i cellulari in mano a bambini di 10 anni come si può poi pretendere che imparino a comunicare e scrivere bene? Sarei curioso di leggere qualche tema di Italiano (ma li fanno ancora i temi a scuola?) di qualche studente contemporaneo.... oddio, anche parecchi giornalisti (che per mestiere dovrebbero saper scrivere come si deve) hanno un concetto (e una conoscenza) della lingua a dir poco particolare.... i cosiddetti social-network (spero si scriva così...) non aiutano certo, anche perchè ormai vengono usati in maniera ben diversa da quello che dovrebbe essere il loro scopo, purtroppo lo vivo sulla mia pelle perchè, benchè non usi facebook (e nemmeno ho intenzione...) ne twitter ne altri, uso solo Whatsapp, sono insistentemente subissato di messaggi assolutamente inutili, spesso ripetitivi e assurdi, che mi intasano il telefonino.... ma quanto è più salutare leggersi un bel libro... anche senza andare a scegliere autori "pesanti"....
Giacomo - free climber modellista, attore, motociclista ecc ecc...

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Edgardo_Rosatti
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Re: I giovani, il linguaggio, la scrittura e internet

#6 Messaggio da Edgardo_Rosatti »

IMHO (ops, ho usato un acronimo In My Honest Opinion), In Mia Onesta (H)Opinione.
E' una questione puramente di contesto e niente altro.
In passato, l'uso di termini contratti (acronimi) veniva usato...
Se in una chat, forum, social o qualsiasi altro gruppo di discussione come un semplice blog vengono tollerate forme linguistiche non grammaticamente corrette è perchè viene accettato come tale perchè fanno parte della "cultura" di internet.

Personalmente non mi piacciono molto, tuttavia do atto che tali contrazioni sono parte della nostra evoluzione.
I bimbi minxia? Sono più in gamba di quello che pensiamo e saranno il nostro futuro :wink:
ED

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Pierluigi1954
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Re: I giovani, il linguaggio, la scrittura e internet

#7 Messaggio da Pierluigi1954 »

Sono arrivato al punto di odiare i cellulari, ogni secondo della giornata vedo persone con sto "coso" in mano, lo stesso in auto. Odio gli sms, se ho bisogno di comunicare telefono, non ho mai mandato un sms in vita mia........e me ne vanto.
Ho un figlio di 24 anni a cui è vietato di usare il cellulare a tavola e ogni giorno sono discussioni..........sono vecchio? Probabilmente si........e me ne vanto.
I giovani sono il nostro futuro?.......Mah!!!
Mia nipote, V anno di liceo classico, gli dico: "Assaggia questo prosciutto di Parma", lei mi risponde: "Ma perchè si chiama di Parma?, "perchè viene dalla zona di Parma" Le rispondo, e lei candidamente: "Ma dov'è Parma?"................

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Re: I giovani, il linguaggio, la scrittura e internet

#8 Messaggio da Fabrizio »

eh....non ci sono più le stagioni di una volta :twisted:

Dai, pur non essendo proprio dell'ultima generazione, concedetemi la battuta :wink: Scherzi a parte, mi piace il discorso di Edgardo e credo che, in fondo, ogni generazione abbia avuto e avrà le sue mode, usi, costumi e peculiarità. Alcune buone, alcune cattive, ma in fondo, alla fine, il mondo va avanti comunque.

Ciao

Fabrizio
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Re: I giovani, il linguaggio, la scrittura e internet

#9 Messaggio da Giacomo »

Pierluigi... e per fortuna siete di Milano.... Parma non è che sia costì accanto, ma caspita, nemmeno a 2000 km.... mi sà che tra poco i giovani useranno il navigatore anche per andare al bar di fronte a casa..... oddio, dopo aver visto il figlio di mio cugino, quando andava alle medie, usare la calcolatrice per fare una moltiplicazion per 10 non dovrei più stupirmi di niente....
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Re: I giovani, il linguaggio, la scrittura e internet

#10 Messaggio da dany023 »

ciao a tutti, è vero che ogni generazione porta con se qualche novità, ma secondo me si puo parlare di involuzione del genere umano. e se togliessimo dalle mani dei nostri giovani quei bellissimi oggetti altamente tecnologici? non sanno fare più niente e si sentono smarriti. poi sentirli parlare in italiano, una tragedia. anche io da pochi mesi, alla tenera età di 47 anni, mi sono fatto lo smartphone e credetemi, io non ci riesco a scrivere come loro. torniamo ai treni, che è meglio.
Daniele

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Edgardo_Rosatti
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Re: I giovani, il linguaggio, la scrittura e internet

#11 Messaggio da Edgardo_Rosatti »

Fabrizio ha scritto:

eh....non ci sono più le stagioni di una volta :twisted:

Dai, pur non essendo proprio dell'ultima generazione, concedetemi la battuta :wink: Scherzi a parte, mi piace il discorso di Edgardo e credo che, in fondo, ogni generazione abbia avuto e avrà le sue mode, usi, costumi e peculiarità. Alcune buone, alcune cattive, ma in fondo, alla fine, il mondo va avanti comunque.

Ciao

Fabrizio


Infatti :twisted: la mia voleva solo essere una bonaria provocazione.

Internet è stato inventato da persone che ora hanno come minimo 60 anni (con tutto il rispetto per i sessantenni) e probabilmente non si immaginavano uno sviluppo come quello attuale (o forse se lo immaginavano ma non fino a questo punto).
I social network sono un fenomeno di massa ed è inutile stare qui a disquisire su come si parla e della grammatica usata. Io posso dire "a me mi piace" o "siccome che", oppure pkè al posto di perchè.
Sicuramente sono forme grammaticali sbagliate e scorrette e nessuno lo mette in dubbio.
Tuttavia, quello che voglio evidenziare è che lo sviluppo di internet, soprattutto negli ultimi anni, ha permesso a molte persone di avere una finestra verso un mondo virtuale fatto da persone reali tramite i social.
Poi dipende dalle persone stesse che si relazionano scrivere in modo corretto.
E poco conta criticare chi scrive "o avuto" piuttosto che "ho avuto" solo perchè sbaglia a non inserire una acca nel verbo. Su questo forum ho letto tanti stafalcioni che farebbero inorridire qualsiasi professore di grammatica e non mi sono mai permeso di muovere critiche in tale senso.
Le persone vanno rispettate anche se sbagliano a scrivere e vanno capite nel contesto di quello che scrivono.

Ovviamene IMHO :wink:
ED

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liftman
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Re: I giovani, il linguaggio, la scrittura e internet

#12 Messaggio da liftman »

Edgardo_Rosatti ha scritto:

E poco conta criticare chi scrive "o avuto" piuttosto che "ho avuto" solo perchè sbaglia a non inserire una acca nel verbo. Su questo forum ho letto tanti stafalcioni che farebbero inorridire qualsiasi professore di grammatica e non mi sono mai permeso di muovere critiche in tale senso.


Un refuso capita a tutti, ci mancherebbe. Se leggi "c'è n'è vorrebbero milioni di bravi a scrivere", si capisce subito che non è un refuso, ma una reale incapacità di scrivere correttamente. Questa affermazione avvalorata ANCHE da quello che si sente uscire dalla bocca di tutti, anche da chi, come chi (stra)parla in TV, che dovrebbe dare l'esempio.

<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">

Le persone vanno rispettate anche se sbagliano a scrivere e vanno capite nel contesto di quello che scrivono.

Ovviamene IMHO :wink:
[/quote]

Su questo non ci piove :geek:
Ciao!
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coccinella56
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Re: I giovani, il linguaggio, la scrittura e internet

#13 Messaggio da coccinella56 »

Edgardo tutto vero, anche per me e' una questione di contesto, quando sono con i miei amici d'infanzia la lingua usata e' il nostro dialetto, al di fuori di questa cerchia usare questo linguaggio sariebbe una follia.
Ciao Valerio.

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