Fabrizio Borca ha scritto:
Qualche tempo fa mi chiedevo cosa succede se viene a mancare l'alimentazione elettrica mentre l'ascensore funziona. C'è un dispositivo inerziale che riporta la cabina al piano inferiore più vicino o si rimane inesorabilmente chiusi dentro?
Se si, come si viene tirati fuori?
Si, esistono dispositivi atti allo scopo, ma se non è cambiato qualcosa negli ultimi 3 anni (e non credo) non sono obbligatori, quindi la stragrande maggioranza ne è sprovvista.
Per gli impianti oleodinamici, è semplice, ed infatti attualmente credo che tutti gli impianti recenti siano dotati di "riporto al piano in emergenza", dal momento che basta una comune batteria da 6-35v (a seconda della tipologia dell'impianto), che alimenta una manciata di relè, e l'apertura della valvola di discesa, la quale spesso ha un doppio avvolgimento per poter funzionare a 12 (o 24) volts (mentre la normale tensione, oscilla tra 48 e 110), purchè il 4° polo dell'interruttore differenziale a monte dell'impianto, sia chiuso.
Per gli impianti tradizionali, è più complicato, perchè si deve necessariamente muovere un motore trifase, con potenze da 4 a oltre 15 cavalli, quindi servono batterie più corpose, ed un inverter appropriato.
Ovviamente tutto l'impianto, in entrambi i casi, deve garantire il funzionamento dell'allarme, delle relative (se presenti) segnalazioni di avvenuto allarme ai piani, del combinatore telefonico, dell'illuminazione della cabina, se non presente una lampada d'emergenza, e della riapertura delle porte, in caso si impianto con porte automatiche.
Negli altri casi, o se indipendentemente dal fatto che manchi tensione o meno, l'ascensore si blocca tra i piani per un guasto, l'unico modo sicuro di uscire, è premere l'allarme, ed aspettare che o l'addetto alla manutenzione (preferibie) o i vigili del fuoco, vengano ad eseguire le manovre necessarie. A parte il disagio di dover restare in uno spazio relativamente piccolo, magari al buio e con altre persone, il pericolo più grande che può capitare, è un urgente bisogno di andare alla toilet [:o)] nessun problema di caduta, nessun problema di mancanza d'aria (il vano ascensore, è un camino, il ricambio d'aria è maggiore che in un appartamento con finestre chiuse). Tentare di forzare le porte, il più delle volte, porta ad ulteriori danni all'impianto, e le probabilità che si riesca ad uscire autonomamente, sono molto poche, quindi armarsi di pazienza ed aspettare.
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Riguardo al "far da se" o all'intervento dei vigili del fuoco, voglio spendere 2 parole:
Se semplicemente è andata via la luce, vuoi per un temporale o per un black out sulla rete, prima di strapparsi le vesti ed urlare come ragazzini, o spaccare tutto per cercare di uscire (si, succede pure questo...
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) aspettate qualche minuto, magari torna la corrente, e tutto riparte da solo senza nessun intervento.
Se è possibile "scegliere", tra manutentore e VVFF (oggi la maggior parte degli ascensori, consente un collegamento telefonico con un call center, o direttamente con il manutentore, attivabile semplicemente tenendo premuto per qualche secondo il pulsante di allarme), scegliere il primo, prima di tutto, perchè probabilmente conosce l'impianto, poi perchè in ogni caso sa perfettamente dove mettere le mani, e difficilmente crea danni ulteriori (e potete sapere anche entro quanto è possibile l'intervento). i VVFF, sono bravi ragazzi, ma molti, troppi di loro, non hanno nessuna preparazione specifica, quindi può capitare che per una banale mancanza di corrente, vengano fatti danni per svariate migliaia di euro, che poi qualcuno deve pagare, il fatto che l'ascensore non sia nel proprio condominio, non è una buona scusa per fregarsene

in più, l'impianto resterebbe fermo fino alla ripaarazione dei danni.