Una appassionato, tempo addietro, aveva inviato ad Andrea alcune foto di un elettrotreno tipo Etr 200 FS in scartamento TT. Ci abiamo messo un po' di tempo ma siamo riusciti a sapere qualcosa di più, lo scartamento è 10 mm, e il produttore è la ditta Cappa di Milano.
Qualche foto e qualche notizia in più la stiamo raccogliendo per aggiornare la sezione del sito www.scalatt.it intitolata "Grande storia di piccole rotaie"[:I][:I][:I][:I]
Elettrotreno misterioso - i treni Cappa
Moderatore: Andrea
- Massimo Salvadori
- Socio GAS TT
- Messaggi: 2552
- Iscritto il: martedì 1 novembre 2011, 0:01
- Nome: Massimo
- Regione: Lombardia
- Città: Peschiera Borromeo
- Stato: Non connesso
- Andrea
- Socio GAS TT
- Messaggi: 22425
- Iscritto il: mercoledì 26 ottobre 2011, 19:42
- Nome: Andrea
- Regione: Lombardia
- Città: Segrate
- Ruolo: Amministratore
- Stato: Non connesso
Massimo si riferisce a questo articolo:
http://www.scalatt.it/scalatt.htm
Ecco l'elettrotreno misterioso...

http://www.scalatt.it/scalatt.htm
Ecco l'elettrotreno misterioso...
Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata
- Andrea
- Socio GAS TT
- Messaggi: 22425
- Iscritto il: mercoledì 26 ottobre 2011, 19:42
- Nome: Andrea
- Regione: Lombardia
- Città: Segrate
- Ruolo: Amministratore
- Stato: Non connesso
Approfitto per allegare l'articoletto appena ricevuto da Massimo....
I TRENI CAPPA
Nell’immediato dopoguerra, una piccola ditta di Milano, la Società per Azioni Cappa, volle proporre un sistema completo di ferrovia modello in una scala decisamente più piccola della 00/H0. Il rapporto di riduzione scelto era addirittura 1:150, e questo parecchi anni prima che la Arnold lanciasse la scala N in rapporto 1:160.
L’offerta ai potenziali compratori era articolata e completa. Erano proposte scatole complete di veicoli, binari e trasformatore. La scatola più completa comprendeva un gruppo di comando un ovale di binari con due scambi elettromagnetici e relativi cavi di collegamento e tastiera di comando, un treno completo di locomotiva e vagoni, c’era tutto l’occorrente per realizzare un impianto completo.
Il catalogo comprendeva una locomotiva a vapore a tender separato, di pura fantasia, una locomotiva elettrica che vagamente assomigliava alla E.424 e un elettrotreno a tre casse che rispecchiava nell’estetica l’Etr 200. Quest’ultimo era offerto in tre colori: verde, argento e rosso. Tutti i mezzi avevano una lampadina frontale. I vagoni passeggeri erano di tipo americaneggiante, mentre il carro merci a due assi era chiaramente un carro FS con il tipico tetto a pagoda.
Il binario era in metallo, con massicciata incorporata e traversine in rilievo, assomigliava moltissimo al 1° tipo Rokal (vedi Rokal storia di industria…). Una particolarità era che pur essendo con alimentazione a corrente continua si volle adottare la terza rotaia centrale, con una scelta decisamente insolita. Scambio destro e sinistro, elettromagnetici, sganciatore, un solo raggio di curvatura. Lo scartamento era di 10 mm, avvicinando così questa ferrovia modello più ai prototipi della scala TT che a quelli della scala N.
L’ alimentatore merita una breve descrizione. Come i moderni alimentatori (Bühler e Titan) una manopola provvedeva a regolare la tensione (6 Volt corrente continua) e a invertire il senso di marcia. Una spia rossa avvertiva che l’alimnetatore era collegato alla rete di casa, mentre una spia verde indicava che i circuiti elettrici a valle dell’ alimentatore erano perfettamente collegati e funzionanti. Sul lato destro dell’ alimentatore una presa a spina permetteva di collegare elettricamente una o più tastiere di comando degli scambi, realizzando così un sistema tanto semplice quanto elegante.
Questo sistema, peraltro con delle interessanti caratteristiche, non ebbe fortuna, dopo pochissimi anni la produzione cessò.
Bibliografia :
www.scalatt.it
www.rivarossi-memory.it
Collezione dell’ autore
I TRENI CAPPA
Nell’immediato dopoguerra, una piccola ditta di Milano, la Società per Azioni Cappa, volle proporre un sistema completo di ferrovia modello in una scala decisamente più piccola della 00/H0. Il rapporto di riduzione scelto era addirittura 1:150, e questo parecchi anni prima che la Arnold lanciasse la scala N in rapporto 1:160.
L’offerta ai potenziali compratori era articolata e completa. Erano proposte scatole complete di veicoli, binari e trasformatore. La scatola più completa comprendeva un gruppo di comando un ovale di binari con due scambi elettromagnetici e relativi cavi di collegamento e tastiera di comando, un treno completo di locomotiva e vagoni, c’era tutto l’occorrente per realizzare un impianto completo.
Il catalogo comprendeva una locomotiva a vapore a tender separato, di pura fantasia, una locomotiva elettrica che vagamente assomigliava alla E.424 e un elettrotreno a tre casse che rispecchiava nell’estetica l’Etr 200. Quest’ultimo era offerto in tre colori: verde, argento e rosso. Tutti i mezzi avevano una lampadina frontale. I vagoni passeggeri erano di tipo americaneggiante, mentre il carro merci a due assi era chiaramente un carro FS con il tipico tetto a pagoda.
Il binario era in metallo, con massicciata incorporata e traversine in rilievo, assomigliava moltissimo al 1° tipo Rokal (vedi Rokal storia di industria…). Una particolarità era che pur essendo con alimentazione a corrente continua si volle adottare la terza rotaia centrale, con una scelta decisamente insolita. Scambio destro e sinistro, elettromagnetici, sganciatore, un solo raggio di curvatura. Lo scartamento era di 10 mm, avvicinando così questa ferrovia modello più ai prototipi della scala TT che a quelli della scala N.
L’ alimentatore merita una breve descrizione. Come i moderni alimentatori (Bühler e Titan) una manopola provvedeva a regolare la tensione (6 Volt corrente continua) e a invertire il senso di marcia. Una spia rossa avvertiva che l’alimnetatore era collegato alla rete di casa, mentre una spia verde indicava che i circuiti elettrici a valle dell’ alimentatore erano perfettamente collegati e funzionanti. Sul lato destro dell’ alimentatore una presa a spina permetteva di collegare elettricamente una o più tastiere di comando degli scambi, realizzando così un sistema tanto semplice quanto elegante.
Questo sistema, peraltro con delle interessanti caratteristiche, non ebbe fortuna, dopo pochissimi anni la produzione cessò.
Bibliografia :
www.scalatt.it
www.rivarossi-memory.it
Collezione dell’ autore
Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata
- marioscd
- Socio GAS TT
- Messaggi: 4517
- Iscritto il: lunedì 23 luglio 2012, 12:56
- Nome: Mario
- Regione: Lombardia
- Città: Valera Fratta
- Stato: Non connesso
le radici del fermodellismo, quando i trenini erano davvero solo un gioco... interessante, di questa casa e di questi modelli non ne avevo mai sentito parlare.
ciao
ciao
Mario Scuderi - C.M.P. Club Modellismo Pavese ...ciò che è piccolo a volte diventa grande...
- Andrea
- Socio GAS TT
- Messaggi: 22425
- Iscritto il: mercoledì 26 ottobre 2011, 19:42
- Nome: Andrea
- Regione: Lombardia
- Città: Segrate
- Ruolo: Amministratore
- Stato: Non connesso
Approfitto per allegare un paio di foto...
Immagine:

168,19 KB
Immagine:

231,2 KB
Immagine:

168,19 KB
Immagine:

231,2 KB
Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata
- Andrea
- Socio GAS TT
- Messaggi: 22425
- Iscritto il: mercoledì 26 ottobre 2011, 19:42
- Nome: Andrea
- Regione: Lombardia
- Città: Segrate
- Ruolo: Amministratore
- Stato: Non connesso
Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata