-E' quasi terminato il mio castello, poche modifiche mancavano e le foto che ho postato ritenetele valide lo stesso, poco è cambiato, quindi confermo che tra non molto, (tempo disponibene naturalmente ) verrà spedito, anzi forse avrei potuto farlo questa settimana , solo che sembra incredibile ..non sono riuscito a trovare uno scatolone adatto !
- Intanto vediamone la sua storia...e si..c'è anche quella

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- - Il Castello Barbarigo :
- Costruito a metà del XIV secolo per volontà del terribile Duca Amedeo Barbarigo, fu di dominio anche dai suoi discendenti per moltissimo tempo ma teatro di moltissime e violente incursioni da parte di altri popoli ; caduto il loro impero, subì alcune modifiche architettoniche, ben presto si sentì l'esigenza di trasformarlo in un carcere e la cosa si nota specialmente dalle grande facciata del palazzo maggiore per la presenza di numerose aperture inferriate e rimasto così inalterato ; divenne infatti una temutissima prigione che rimase tale e sfruttata per un certo periodo, addirittura anche sotto Napoleone Bonaparte , poi iniziò progressivamente la sua decadenza ed abbandono ; si ricorda che, verso la fine del 1800 subì un violento incendio nelle sale interne dell'edificio maggiore, che aggravò ulteriormente il suo stato, molti antichi reperti militari unici andarono distrutti, fortunatamente non subì danni rilevanti tra le due guerre del secolo scorso, solo una bomba aerea austriaca causò alcuni crolli..
.. ma comunque per mancanza di fondi ben poco era stato fatto per conservarlo ; se ora si presenta in ottimo stato, è dovuto al merito di Carlo Schweitz,
( Merano - 1890 - 1974 )
un famoso storico ed esperto del periodo medievale che vista la sua fama, ebbe l'incarico dagli enti locali della sua salvaguardia ; accettando con molta passione questo difficile compito, dedicò praticamente buona parte della sua vita al Barbarigo, nacque così la Fondazione Culturale Schweitz , con i presupposti di farne un luogo di studio e ricerca storica, le ampie sale avrebbero potuto essere sfruttate per congressi, ma sfortunatamente non fu così, la frequenza di scrittori ed intellettuali fu scarsa, non presero molto in considerazione l'evento, complice ne fu anche lo stato di incuria che gli ambienti offrivano, molte strutture richiedevano di essere migliorate, umidità e freddo nel periodo invernale si facevano sentire, in modo che questo disagio, complicava le cose, inoltre raggiungere il posto era abbastanza scomodo, le vie erano poco curate e ancora non asfaltate ; in un diario , Carlo ne descrive l'amarezza provata di questo periodo, a volte pensava di lasciare l'incarico, tuttavia seppe reagire grazie al suo carattere sempre determinato . Scrisse molti testi importanti su questo castello e che tuttora , divenuto museo di estremo interesse storico, vengono custoditi nella vastissima biblioteca ; un particolare curioso è stato ritrovato tra i suoi scritti o meglio, un breve manoscritto di una leggenda che si tramanda da tempi remoti, come spesso succede nei castelli ; si narra la presenza di uno spirito fantasma nella torre maggiore , ma personalmente da buon intellettuale ne era scettico, anche perchè mai ne ebbe l'esperienza ; era ben felice a rispondere a qualsiasi cosa di questo luogo, ma chi lo interrogava sulla leggenda, nonostante il suo carattere assai cordiale con il quale è ricordato, trovava risposta con una sua espressione di fastidio, detestava l'argomento , aveva la sensazione che l'interesse per il il Barbarigo fosse dovuta solo a questo e non per l'importanza storica, tuttavia ancora oggi la leggenda sopravvive , si pensa sia un nobile o soldato prigioniero e di conseguenza può esserne motivo come ulteriore curiosità turistica. A tal proposito, visto la mancanza di fondi, Carlo Schweitz comprese subito che un ottimo modo via per mantenere questo imponente castello, fosse attirando una fama ed interesse maggiore tramite il turismo ed infatti una certa sua influenza va ricordata anche per aver abilmente interessato le ferrovie locali; non fu facile , in un primo momento non gli prestarono molta attenzione alle proposte ed idee da lui fatte, ma con il passare del tempo, aiutato anche da alcune autorità locali, furono approvate ed il servizio ferroviario fu migliorato in particolar modo con un aumento di carrozze passeggeri e due locomotive elettriche di ottime prestazioni , qualche treno speciale a vapore talvolta ne fa la comparsa in questa bellissima valle .
Prima del suo mandato, infatti , il Barbarigo era ritenuto quasi un rudere, stranamente questa mentalità di scarso interesse, si mantenne diffusa nella regione, volontà di investire denaro non c'era, inoltre mancavano soprattutto idee per un suo riutilizzo, la cosa è stranissima, eppure ciò è stato e rivalutarlo fu un'impresa molto complessa ; subì anche vandalismi e furti ( oggetti in seguito recuperati ) ma almeno le sale più importanti che ora custodiscono rarissimi reperti, pregevoli dipinti medievali di enorme valore, sono state risparmiate ; nel 1969 si potè restaurarlo, terminato nel 1972, Carlo Schweitz fece così in tempo di vederlo finalmente in perfetto ordine, prima della sua morte, la soddisfazzione che provò fu indescrivibile, soprattutto per aver avuto ragione riguardo le sue idee per l'aumento progressivo di afflusso turistico, un suo sogno che realmente si è concretizzato . Gli anneddoti storici o leggendari, sono molti, tra questi si presume anche che lo stesso Amedeo Barbarigo avesse in custodia una preziosa reliquia religiosa, addirittura anche qui si è pensato fosse il Santo Graal , in modo che questo luogo è stato oggetto di ricerche, naturalmente però invane . La sua struttura interna è assai particolare , anzi, assolutamente unica che può far sorgere qualche perplessità ma sicuramente curiosità,dovuta ad un processo architettonico che ha seguito nel tempo moltissimi adattamenti particolari per motivi d'impiego vari, che ora ne formano la caratteristica ed attrattiva turistica . Ora è più facile che questo castello venga ricordato come " Schweitz " anzichè il suo nome di origine e la ferrovia aiuta non poco a mantenerlo in buone condizioni ; è visitabile per tutto il periodo primaverile ed estivo , all'ingresso si nota subito il suo busto di pregevole fattura in marmo bianco .
Grazie dell'attenzione !