Progetto Zen 1:220
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Re: Progetto Zen 1:220
Pensavo di usare i fori sulle traversine, dove ci dovrebbero andare i chiodini 8999 da 0,5 mm di diametro.
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Re: Progetto Zen 1:220
fai attenzione che le traversine sono molto fragili, si spezzano facilmente
Ciao, Salvatore
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Re: Progetto Zen 1:220
Meglio a cavallo con delle rondelline al limite, utilizzo sovente i chiodini in N per i binari in Z della Fleischmann è non ho mai avuto problemi con le traversine.
Per le viti non ho ancora provato
Per le viti non ho ancora provato
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Re: Progetto Zen 1:220
Stavo cercando un'alternativa al binario di sganciamento Marklin 8587 per l'uso manuale, per vari motivi: è molto scomodo comandarlo, non è affidabile ed è anche costoso. Allora ho fatto un mio progettino e ho realizzato un prototipo (sempre in cartone
), di cui questo sotto è il video di funzionamento:

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Re: Progetto Zen 1:220
Una bella idea!
Non sarebbe male avere un progettino
Non sarebbe male avere un progettino
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Re: Progetto Zen 1:220
Il disegnino che ho fatto è impresentabile... stasera lo metterò in bella.
Riguardo il fissaggio dei binari, ho trovato queste micro viti per la scala Z:
http://zscalehobo.com/photos/peter_post/08056_zsh_3.jpg
http://www.peter-post-werkzeuge.de/0000 ... 11dad6.php
http://www.peter-post-werkzeuge.de/0000 ... /index.php
Riguardo il fissaggio dei binari, ho trovato queste micro viti per la scala Z:
http://zscalehobo.com/photos/peter_post/08056_zsh_3.jpg
http://www.peter-post-werkzeuge.de/0000 ... 11dad6.php
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Re: Progetto Zen 1:220
Molto ingegnoso il sistema di sgancia vagoni!!!
Massimiliano![xx [253]](./images/smilies/253.GIF)
Massimiliano
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Re: Progetto Zen 1:220
Grazie per i Link
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Re: Progetto Zen 1:220
Penso che si più chiaro spiegare il mio sganciatore con un commento e delle foto.
Il principio è quello di sollevare con una piastra da sotto un'estremità del carro, quel tanto che basta per far scattare i ganci. Tale piastra, nelle due posizione di riposo, deve stare entro l'altezza delle rotaie, deve essere sufficientemente lunga per abbracciare un carrello a due assi e deve essere un pochino più stretta della distanza tra le ruote (è anche smussata sugli angoli per agevolare l'ingresso delle ruote).
L'asse di rotazione delle due manovelle sta tra le rotaie e le traversine (ho messo del nastro adesivo come isolante). Comunque, la versione definitiva sarà reingegnerizzata.
Il principio è quello di sollevare con una piastra da sotto un'estremità del carro, quel tanto che basta per far scattare i ganci. Tale piastra, nelle due posizione di riposo, deve stare entro l'altezza delle rotaie, deve essere sufficientemente lunga per abbracciare un carrello a due assi e deve essere un pochino più stretta della distanza tra le ruote (è anche smussata sugli angoli per agevolare l'ingresso delle ruote).
L'asse di rotazione delle due manovelle sta tra le rotaie e le traversine (ho messo del nastro adesivo come isolante). Comunque, la versione definitiva sarà reingegnerizzata.
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Re: Progetto Zen 1:220
Un bel progettino, potresti fare delle guide in materiale isolante come i tubetti Evergreen o le guaine termoretraibili per elettronica/elettricità.
Basta incollare nella parte inferiore delle rotaie e far scorrere il filo metallico.
Oltre ad isolare elettricamente evita che la ghiaia possa incollarvisi
Basta incollare nella parte inferiore delle rotaie e far scorrere il filo metallico.
Oltre ad isolare elettricamente evita che la ghiaia possa incollarvisi
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Re: Progetto Zen 1:220
Per la piastra di sollevamento pensavo di utilizzare la vetronite ramata da 0,6 mm, lasciando il rame in tre zone, due vicino alle estremità e una al centro, dove ci salderei tre tubetti in ottone da 0,8x0,4.
Poi, nel vuoto tra le traversine, ci fisserei, alla stessa distanza dei due tubetti alle estremità dalla piastra, due piastrine con tubetti saldati e sagomerei dei fili di acciaio per collegare questi con quelli alle estremità della piastra.
Infine, per il comando, una terza piastrina con tubetto tra le traversine e il filo di acciaio con una estremità infilata nel tubetto al centro della piastra di sollevamento e l'altra uscente di lato nello spazio tra la rotaia e le traversine (essendo da un solo lato non ci sarebbe un corto circuito) poi piegato per creare la levetta di comando.
Poi, nel vuoto tra le traversine, ci fisserei, alla stessa distanza dei due tubetti alle estremità dalla piastra, due piastrine con tubetti saldati e sagomerei dei fili di acciaio per collegare questi con quelli alle estremità della piastra.
Infine, per il comando, una terza piastrina con tubetto tra le traversine e il filo di acciaio con una estremità infilata nel tubetto al centro della piastra di sollevamento e l'altra uscente di lato nello spazio tra la rotaia e le traversine (essendo da un solo lato non ci sarebbe un corto circuito) poi piegato per creare la levetta di comando.
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Re: Progetto Zen 1:220
***vetronite ramata da 0,8 mm***
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Re: Progetto Zen 1:220
Soluzione tecnica mi piace
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Re: Progetto Zen 1:220
Sto continuando a cercare di fare tutti i comandi in manuale sul mio Zen. Stasera ho saldato un anellino sul deviatoio curvo. Siccome questo sarà posizionato in un punto difficilmente accessibile, all'anellino ci collegherò un'astina di filo di acciaio o due cavetti di nylon per il comando in remoto.
Il materiale della levetta del deviatoio curvo si presta benissimo per la saldatura a stagno, sembra di rame, mentre quello dritto è in plastica e quello inglese è color acciaio e non so se è saldabile.
Una nota riguardo il taglio del policarbonato col seghetto alternativo: è necessaria la presenza della sua pellicola protettiva sul lato superiore (dove escono i trucioli), altrimenti si forma una bava fusa che grippa la lama. Nella foto sotto ho fatto diversi tagli di prova. In sequenza da destra: uno con la sua pellicola, poi con il nastro di carta, quello trasparente da cancelleria e infine senza nastro, con la lama grippata e spezzata (ho visto che col policarbonato quando è lunga si spezza molto facilmente).
Il materiale della levetta del deviatoio curvo si presta benissimo per la saldatura a stagno, sembra di rame, mentre quello dritto è in plastica e quello inglese è color acciaio e non so se è saldabile.
Una nota riguardo il taglio del policarbonato col seghetto alternativo: è necessaria la presenza della sua pellicola protettiva sul lato superiore (dove escono i trucioli), altrimenti si forma una bava fusa che grippa la lama. Nella foto sotto ho fatto diversi tagli di prova. In sequenza da destra: uno con la sua pellicola, poi con il nastro di carta, quello trasparente da cancelleria e infine senza nastro, con la lama grippata e spezzata (ho visto che col policarbonato quando è lunga si spezza molto facilmente).
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Re: Progetto Zen 1:220
Ho convertito alla filosofia Zen anche i sezionamenti: ho montato un interruttore a slitta su una piastrina forata, che a sua volta fisserò con due microviti vicino al sezionamento. Il tutto sarà colorato in nero.
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Re: Progetto Zen 1:220
Grazie per la condivisione delle tue modifiche, molto interessanti da tenere a mente


Roby - In ogni fermodellista in enne c'è un po di masochismo.
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Re: Progetto Zen 1:220
Ho fatto il montaggio di prova della struttura, ancora grezza:
Poi, ho prodotto la seconda versione dello sganciatore, più semplice:
https://youtu.be/3HP8liuf9HM
La linguetta è in Polikristal da 0,75 mm, la leva è in filo da 0,35 mm preso da un cavo per stendere il bucato
, mentre i due manicotti isolanti sotto le rotaie sono dei pezzettini di guaina di filo elettrico.
Nella versione definitiva, la linguetta, sagomata un po' diversamente, sarà lunga quanto l'intero binario 8503 e fissata con una sola microvite in corrispondenza del foro di una traversina.
Poi, ho prodotto la seconda versione dello sganciatore, più semplice:
https://youtu.be/3HP8liuf9HM
La linguetta è in Polikristal da 0,75 mm, la leva è in filo da 0,35 mm preso da un cavo per stendere il bucato
Nella versione definitiva, la linguetta, sagomata un po' diversamente, sarà lunga quanto l'intero binario 8503 e fissata con una sola microvite in corrispondenza del foro di una traversina.
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Re: Progetto Zen 1:220
Imponente il complesso della elicoidale, mentre l' idea dello sgancia vagoni fatto da se mi piace per l' inventiva che costo.
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Re: Progetto Zen 1:220
Tutto molto bello e ben studiato
Massimiliano![xx [253]](./images/smilies/253.GIF)

Massimiliano
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Re: Progetto Zen 1:220
Bravo Stefano, originale e funzionale lo sgancia vagoni. Saluti. Egidio. ![xx [51]](./images/smilies/51.GIF)
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Re: Progetto Zen 1:220
Altri piccoli passi verso la meta.
Sono riuscito a forare il piccolo perno di comando dei deviatoi, in plastica trasparente dura (foro da 0,5 mm), per poterci collegare un'astina:
Ho poi fissato un paraurti direttamente al binario (la vite standard di fissaggio è enorme e di colore chiaro), per poter poi fissare quest'ultimo sul piano con le microviti (le lo già ordinate). Ho usato un filo di colore rosso per evidenziarlo in foto:
Infine, ho modificato il comando dello sgancia-vagoni. Adesso è del tipo "a pulsante", più comodo:
https://www.youtube.com/watch?v=dm26N_WPdWQ
Sono riuscito a forare il piccolo perno di comando dei deviatoi, in plastica trasparente dura (foro da 0,5 mm), per poterci collegare un'astina:
Ho poi fissato un paraurti direttamente al binario (la vite standard di fissaggio è enorme e di colore chiaro), per poter poi fissare quest'ultimo sul piano con le microviti (le lo già ordinate). Ho usato un filo di colore rosso per evidenziarlo in foto:
Infine, ho modificato il comando dello sgancia-vagoni. Adesso è del tipo "a pulsante", più comodo:
https://www.youtube.com/watch?v=dm26N_WPdWQ
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Re: Progetto Zen 1:220
Ho finito la costruzione della struttura. Il passo successivo sarà il suo smontaggio e rifinitura dei bordi del policarbonato e varie. Poi la rimonterò una spira alla volta con i binari.
Sotto, alcuni particolari.
Barra di irrigidimento (da un elettrodo inox satinato con spugna abrasiva) fissato con morsetti (da mammut):
Ganci e supporti da muro (li ho costruiti per un rapido smontaggio):
Attacchi per l'alimentazione (sotto - uso due colonne per portare la corrente al livello di ogni stazione):
Mi sono arrivate le viti per il fissaggio dei binari. Sono da 0,9 mm e ho visto che se faccio dei fori da 0,8 col trapano ci scivolano dentro perché il policarbonato si fonde. Dovrò farli a mano o usare punte più piccole.
Infine, ho deciso di non usare delle foto come sfondo, almeno per il momento, però ho comunque trovato un modo per usare le immagini di Google Street View.
Dopo aver posizionato nel punto desiderato Pegman (l'omino in basso a destra su Maps), si può scaricare l'intera immagine panoramica (in formato equirettangolare) col programma StreetViewGrabber, impostandolo alla massima qualità:
Una foto del porto di Ancona:
Poi si può usare un programma di fotoritocco per ritagliare e correggere le distorsioni (io uso Gimp)
Sotto, alcuni particolari.
Barra di irrigidimento (da un elettrodo inox satinato con spugna abrasiva) fissato con morsetti (da mammut):
Ganci e supporti da muro (li ho costruiti per un rapido smontaggio):
Attacchi per l'alimentazione (sotto - uso due colonne per portare la corrente al livello di ogni stazione):
Mi sono arrivate le viti per il fissaggio dei binari. Sono da 0,9 mm e ho visto che se faccio dei fori da 0,8 col trapano ci scivolano dentro perché il policarbonato si fonde. Dovrò farli a mano o usare punte più piccole.
Infine, ho deciso di non usare delle foto come sfondo, almeno per il momento, però ho comunque trovato un modo per usare le immagini di Google Street View.
Dopo aver posizionato nel punto desiderato Pegman (l'omino in basso a destra su Maps), si può scaricare l'intera immagine panoramica (in formato equirettangolare) col programma StreetViewGrabber, impostandolo alla massima qualità:
Una foto del porto di Ancona:
Poi si può usare un programma di fotoritocco per ritagliare e correggere le distorsioni (io uso Gimp)
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