Rocrail – impariamo giocando
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Rocrail – impariamo giocando
Condividendo questo mio percorso spero di poter aiutare chi ha o ha avuto difficoltà di approccio con questo software che si trova gratuitamente in rete.
Anche se questa discussione non ha la pretesa di essere una guida chiedo a tutti di limitarsi alle domande, ai contributi e alle osservazioni essenziali e inerenti le problematiche che si verranno a creare.
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Inutile dire quali centrali, quali decoder e quali sensori; c’è l’imbarazzo della scelta. La centrale deve essere in grado di collegarsi al personal computer con una porta seriale (ormai obsoleta) o, meglio, con una porta USB. I sensori dovranno essere collegati alla centrale e/o al pc essenzialmente con due tipi di bus, Xpressnet (Roco, Lenz, Marklin) o Loconet (Digitrax, Intellibox, ClaudiaCS). Ma di questo parleremo a tempo debito.
Per ora proviamo a fare qualche simulazione con il solo programma sul pc; per scaricare il programma si parte dal sito ufficiale:
http://wiki.rocrail.net/doku.php
Una volta scaricato e lanciato il programma avremo una prima videata (che si ripresenterà ad ogni avvio) con la richiesta di una offerta per sostenere il progetto; cliccate su “OK” e passate oltre. Un domani, se userete il programma, sarebbe opportuna una donazione, seppur modesta.
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Il programma appena scaricato è predisposto per un funzionamento dimostrativo con centrale virtuale.
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Viene raffigurato un semplice ovale con raddoppio di binario; sono presenti due blocchi principali (02 e 03) e due blocchi intermedi di transito (01 e 04). Ci sono poi una serie di sensori che fanno capo ai vari blocchi.
In questa demo i sensori sono virtuali e quindi si simula l’occupazione di quella tratta cliccandoci sopra col mouse a simulare appunto il transito di una loco.
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Per usare una delle due loco presenti nel riquadro a sinistra fare click col tasto destro del mouse su uno dei blocchi e scegliere la funzione apposita
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Assegnata una loco ad un blocco dare alimentazione al tracciato e attivare l’automazione (due icone in alto cerchiate in rosso); con un doppio click del mouse sul blocco occupato dalla loco si dà avvio alla dimostrazione. Fare attenzione che la loco sia disposta nella direzione giusta (freccetta nera ad un bordo del blocco sennò intervenire col tasto destro del mouse e correggere l’orientamento)
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Per vedere avanzare la loco occupando via via i vari blocchi fino a tornare ad uno dei due binari di partenza occorre cliccare col mouse sui vari sensori in senso antiorario in rispetto alla direzione imposta alla loco dal tracciato. Attivate in sequenza un sensore e disattivate quello precedente; vedrete i vari blocchi cambiare di colore (segno di occupazione) fino ad arrivare al blocco finale dell’itinerario preordinato.
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La dimostrazione sembra banale, ma se ripetuta vi permette di capire la semplice logica presente nella demo; ci sono quattro itinerari in senso antiorario che partono in varia combinazione dal blocco 02 e 03 e a questi tornano passando per blocchi intermedi 01 e 04. La sequenza degli itinerari è casuale.
Il programma quindi ragiona per blocchi; un itinerario è il percorso che va da un blocco di partenza ad un di arrivo, transitando attraverso eventuali blocchi intermedi, disponendo i deviatoi in modo opportuno e seguendo il movimento del convoglio man mano che i sensori ne segnalano la presenza. Fino a quando l’itinerario non è stato percorso fino in fondo il programma impedisce l’esecuzione di altri itinerari che vengano in conflitto con quello attivo. Una volta raggiunto il blocco finale il programma arresta lo loco per un tempo x e distrugge l’itinerario percorso permettendo l’esecuzione di altri itinerari.
Nel caso inseriste entrambe le loco avreste solo un’alternanza della marcia delle due loco con percorso obbligato in quanto l’unico blocco libero cui arrivare è quello da cui la loco è partita.
Prendete confidenza con questi meccanismi così potremo cominciare presto a pensare a qualcosa di man mano più complesso.
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Re: Rocrail – impariamo giocando
Dopo aver provato con la demo proviamo a costruire il nostro piano binari con cui faremo le prove che ho in mente. Per prima cosa occorre aprire un piano nuovo intonso e per fare questo procedere in questo senso:
lanciare Rocrail ed entrare nel programma
cliccare su “File” e quindi su “Proprietà di Rocrail”
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Si aprirà una videata con nella prima riga il file relativo al pannello del tracciato in uso.
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cliccando sull’icona con i tre puntini indicata in rosso si aprirà una schermata per individuare un nuovo pannello negli archivi del pc
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A questo punto create una nuova cartella all’interno dell’archivio di Rocrail (io la nomino GasTT)
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Aprite quindi la nuova cartella e scrivete “plan” in basso nel campo “nome file”; completate la procedura cliccando su “Apri”
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Il risultato dovrebbe essere la presenza del nuovo file nel pannello del tracciato nella videata iniziale
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Date quindi “OK” e uscite dalla procedura; non preoccupatevi se vedrete ancora il tracciato demo iniziale. Occorrerà chiudere Rocrail e rilanciarlo per rendere effettivo il cambiamento del file del pannello del tracciato. Rilanciando infatti Rocrail dovremmo avere un piano vuoto e assenza di loco.
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Re: Rocrail – impariamo giocando
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Nei prossimi interventi vedremo come costruirlo dal nulla.
Tale tracciato, con 5 blocchi, permette più di 10 itinerari diversi, accetta fino a tre loco presenti che si muovono in sincronia, comanda in alcuni itinerari anche due segnali e il movimento di un passaggio a livello. Si dovrà anche gestire la corretta polarizzazione dei cuori di un deviatoio inglese doppio e ci sarà un sensore (S9) che, una volta sensibilizzato, dovrà compiere un'azione particolare quale ad esempio attivare il fischio della loco. A mio parere è una piccola palestra in cui riprodurre gran parte delle funzioni tipiche di un plastico sia che lo si voglia far funzionare in manuale, in semiautomatico che in automatico.
Il che vuol dire che anche nel funzionamento manuale il software assume la funzione di sistema di sicurezza come al vero, impedendo ad esempio l'invasione di una tratta per cui sia attivo un itinerario programmato ma percorso in manuale.
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Re: Rocrail – impariamo giocando
Il programma informatico lavora con un canale di azione e un canale di informazione (o retroazione o feedback). L’azione si esplica mandando comandi ai vari decoder, mentre l’informazione è costituita dai segnali inviati dai sensori. Siamo quindi nel pieno della gestione digitale, anche se occorre ricordare che digitale e automazione sono due cose ben distinte.
Come ebbi a dire in altra discussione, la similitudine più calzante è quella di un centralinista (software) che ha a disposizione una serie di operatori sparsi sul tracciato (decoder), ciascuno con un proprio numero di telefono cellulare a cui comunicare ordini e una serie di sentinelle (sensori) pronte a segnalare gli eventi.
I decoder comandano qualsiasi cosa elettrica, dai motori (delle loco e degli accessori), ai segnali luminosi fino ai circuiti elettronici attuativi. I sensori rilevano un cambiamento di stato come ad esempio l’assorbimento elettrico su un tratto sezionato di una rotaia ad opera del motore di una loco o dell’illuminazione di una carrozza o per la presenza di un asse dotato di resistenza; oppure l’attivazione di una ampolla reed ad opera di un magnete posto sotto ad un rotabile o ancora per l’interruzione di un fascio luminoso o a raggi infrarossi tra due fotocellule.
Nel predisporre il tracciato, sia fisicamente sul plastico sia sul piano di lavoro del programma informatico, si dovrà studiare l’allocazione dei vari sensori in modo che si possano individuare dei tratti di binario che formino dei blocchi; un esempio classico di blocco è un binario di stazione o un tronchino del deposito.
Un blocco, per il programma, è individuato da uno o più sensori e corrisponde quindi ad una porzione del tracciato in cui un convoglio può arrivare, sostare e da cui può partire per altre destinazioni.
Il programma informatico, individuati i blocchi, generalmente stabilisce, in base ai binari esistenti, tutte le possibili combinazioni di itinerari; cerca cioè di collegare i vari blocchi tra loro in tutti i modi possibili e per farlo stabilisce una serie di itinerari disponendo in modo opportuno i deviatoi esistenti.
Sarà invece cura dell’utente stabilire il significato e la funzione di ogni singolo sensore.
Se avete provato il video della demo cui accennavo all’inizio della discussione, avrete visto che ogni blocco ha due sensori di riferimento; il primo sensore, se attivato, informa il programma che il convoglio in arrivo è entrato nel blocco (e la cosa è segnalata con un primo cambio di colore). L’attivazione del secondo e ultimo sensore nel senso di marcia, informa che il convoglio è interamente nel blocco e che quindi si può distruggere l’itinerario d’arrivo liberandolo per altri possibili itinerari.
In un caso simile, di un blocco con due sensori, generalmente il programma viene istruito per rallentare il convoglio all’attivazione del primo sensore, mentre l’attivazione del secondo sensore porta all’arresto del convoglio e distrugge, liberandolo, l’itinerario d’arrivo.
Come sempre, i programmi informatici non pensano ma eseguono ordini semplici, così dovremo assegnare ad un certo blocco una certa loco e dare a questa loco un blocco di arrivo. A quel punto, manualmente, potremo partire con la loco percorrendo l’itinerario che il programma avrà predisposto, rispettando gli eventuali segnali, fino ad arrivare al blocco finale. I sensori che andremo ad attivare lungo il percorso informeranno il programma della nostra posizione anche se, occorre ricordarlo, non c’è una chiara identificazione della loco. Il programma cioè si fida del fatto che abbiamo indicato la presenza di un certo convoglio e quindi associa l’occupazione dell’itinerario alla presenza di quel tale convoglio; esistono sistemi più complessi che individuano specificatamente il decoder (con il suo indirizzo univoco e quindi la loco) quali Railcom e altri, ma questo esula dal nostro attuale contesto.
Ecco, chiariti questi concetti base proveremo a costruire il nostro tracciato e a dotarlo degli accessori necessari affinchè possa arrivare anche a gestire il traffico in automatico.
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Re: Rocrail – impariamo giocando
Roby
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Re: Rocrail – impariamo giocando
Questa prima fase di disegno del tracciato permette di riprodurre sul pannello del programma l’ipotetico tracciato che abbiamo nella realtà, fatto solo di binari e deviatoi. Per esigenze di spazio sul pannello si riprodurranno solitamente i tracciati in modo schematico modificandoli poi al bisogno.
Per prima cosa regoliamo le dimensioni del piano di lavoro con lo zoom in modo da avere una chiara visione di quello che stiamo facendo; cliccare su “Aspetto” e quindi su “Zoom”. Nel mio caso ho scelto una visione corrispondente al 100%.
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Abilitiamo ora la modifica del piano di lavoro andando su “Pannello tracciato” e spuntando la voce “Modifica pannello”
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A questo punto comparirà una finestrella dove scegliere gli elementi che ci occorrono; cominciamo a mettere un primo binario dritto, trascinando col mouse la figura dalla finestrella al punto desiderato sul pannello.
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Trasciniamo ora il simbolo del binario morto che però si dispone in modo non corretto; cliccando col tasto destro del mouse scegliamo la voce “Orientamento” e proviamo a trovare la direzione corretta.
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Procediamo ora mettendo un deviatoio sinistro; scegliamo la voce “Deviatoio” nella finestrella e trasciniamo il simbolo del deviatoio sinistro fino al punto desiderato. Si aprirà una finestra in cui vi si chiede di codificarlo con un nome o una sigla; io ho scelto “SX”
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Proseguiamo con altri binari e altri deviatoi; per riprodurre un deviatoio inglese doppio ho preferito, per praticità e semplicità, inserire due deviatoi semplici contrapposti denominandoli XLOW e XHIGH. Occorrerà spesso orientare in modo corretto gli elementi del tracciato mano mano che si dispongono.
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Completiamo il piano binari con altri due deviatoi destri denominati DXSU e DXGIU.
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A questo punto abbiamo riprodotto integralmente il piano binari del nostro progetto, in un modo che sembra poco schematico ma fra poco capirete perché……
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Re: Rocrail – impariamo giocando
Procediamo quindi con l’introduzione dei blocchi nel pannello del tracciato. Un blocco, in Rocrail, è simboleggiato da uno spazio bianco contornato da una cornice in cui è presente il simbolo del blocco; cambierà colore e riporterà la sigla della loco che eventualmente lo occupa o che vi è diretta per effetto dell’attivazione di un itinerario.
Scegliamo la voce “Blocco” nella finestrella degli elementi e, spostando degli elementi già posati, prepariamo lo spazio sul binario in basso a sinistra per introdurre un simbolo di blocco che occuperà quattro caselle. Trascinando col mouse il primo simbolo in alto di blocco nello spazio creato sul binario si aprirà la solita finestrella in cui indicare nome o sigla del blocco che stiamo introducendo; in questo caso ho inserito la sigla “BL1”
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Ecco il blocco1 correttamente posizionato
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Procediamo con lo stesso metodo per introdurre gli altri quattro blocchi
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Eliminiamo, cancellandoli, tutti i binari in sovrannumero che abbiamo spostato per far posto ai blocchi e procediamo inserendo i sensori che caratterizzeranno i vari blocchi.
Il sensore, in Rocrail, ha come simbolo un pallino colorato in verde sul binario, se questo è diritto, o appena di fianco se curvo. Il pallino diventerà rosso se il sensore verrà attivato. Come per gli altri elementi introdotti, scegliamo la voce “Sensore”, liberiamo una casella nel binario di fianco al Blocco1 e posizioniamo il primo sensore che chiameremo “S1”.
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Inutile dilungarsi, visto che state diventando esperti disegnatori, e procediamo inserendo tutti e 9 i sensori che ho previsto di introdurre
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Re: Rocrail – impariamo giocando
Abbiamo quindi un pannello del tracciato che comincia ad essere un po’ più complesso
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Per meglio comprendere i passi successivi direi di prendere in considerazione tutti gli elementi fin qui introdotti e organizzarli in una tabella che sarà utile tenere in evidenza da qui in avanti.
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Concludo questo passo con una ulteriore annotazione sui sensori; nel mio caso userò sensori di assorbimento, quindi dovrò prevedere una tratto di rotaia sezionata alle due estremità e alimentata tramite modulo elettronico che registra un consumo di energia e lo comunica alla centrale.
Il tratto di rotaia sezionato, se corrisponde ad un tratto in cui una loco deve rallentare o arrestarsi, deve essere abbastanza lungo da permetterne il rallentamento o l’arresto. Nel caso il tratto sezionato e assoggettato al sensore sia troppo corto e l’inerzia di arresto impostata sulla loco sia eccessiva, può succedere che la loco oltrepassi la sezione senza essersi ancora arrestata del tutto, riprendendo quindi la marcia normale. Ecco perché nei blocchi 1 e 3 ho previsto un solo sensore.
Dilungandosi ancora un po’ sui sensori, prenderei in esame la situazione di una stazione. In una situazione di buona organizzazione dei sensori, occorrerebbe un sensore posto poco prima dei deviatoi di ingresso alla stazione che produca un rallentamento di tutti i convogli in transito (o uno stop per la presenza di un segnale di protezione). Ogni binario di stazione dovrebbe poi avere tre sensori, due alle estremità collegati a sezioni di lunghezza ridotta (20-30cm) e uno centrale con sezione più lunga. In base alla direzione di marcia il primo sensore incontrato produrrà un ulteriore rallentamento, seguito da un rallentamento ancora più pronunciato con il secondo sensore, fino ad arrivare al terzo e ultimo sensore che produrrà l’arresto definitivo di un convoglio che ha avuto una decelerazione progressiva quanto più simile al vero.
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Re: Rocrail – impariamo giocando
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Re: Rocrail – impariamo giocando
Anche se uscendo dal programma questo spesso chiede di salvare il lavoro fatto, ricordate di chiudere sempre ogni sessione salvando comunque quello che avete fatto, cliccando sull'apposito menù a tendina.
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Re: Rocrail – impariamo giocando
Occorre quindi definire gli indirizzi dei deviatoi perché il programma possa riconoscerli e azionarli. Che lo si faccia davvero o lo si simuli, non c’è differenza, immaginiamo di aver motorizzato i deviatoi e aver collegato questi motori ai relativi decoder. Immaginiamo poi di aver dato gli indirizzi ai decoder e quindi riportiamo questi indirizzi nell’apposita tabella del programma informatico.
Partendo quindi dalla tabella aggiornata con gli indirizzi dei decoder procedo nell’operazione
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Dal menù a tendina “Pannelli” scegliamo la voce “Deviatoi”
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Si aprirà una finestra con elencati i nostri deviatoi e relative sigle nella pagina “Indice”
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Scegliamo, cliccandoci sopra ed evidenziandolo, il deviatoio con sigla “SX” cui dobbiamo attribuire l’indirizzo “1”
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Spostiamoci nella pagina “Interfaccia” e scriviamo l’indirizzo “ 1” nella casella “Porta”. Per rendere effettiva l’operazione cliccare su “Applica” nella parte in basso a destra.
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Torniamo nella pagina “Indice” e clicchiamo ed evidenziamo il deviatoio “XGIU”; torniamo nella pagina “Interfaccia e inseriamo l’indirizzo “2”. Confermiamo l’operazione con “Applica”
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Ripetiamo l’operazione con i restanti deviatoi fino ad avere, nella pagina “Indice” la corretta sequenza di indirizzi. Confermiamo un volta in più (che non guasta mai…..) con “Applica” e chiudiamo con “OK”
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A questo punto, per verificare la correttezza della procedura, andiamo sul pannello del tracciato, assicuriamoci che l’interruttore di alimentazione (virtuale) del tracciato sia su “ON” e proviamo a cliccare ripetutamente prima su uno e poi a rotazione su tutti i deviatoi. Dovreste vedere muoversi la direzione impostata (trattino di colore diverso che indica la direzione impostata) e sul pannello sottostante (Centrale) scorrere i comandi.
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Se tutto funziona abbiamo finalmente fatto lavorare un po’ il programma informatico…..
N.B.: ricordiamo di salvare il tutto prima di uscire.
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Re: Rocrail – impariamo giocando
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Nel caso invece si passi ad un esercizio vero su un tracciato reale, corredato di sensori, occorre comunicare al programma l’indirizzo di ciascun sensore e togliere la spunta alla voce “Sensori simulati”.
La procedura di inserimento degli indirizzi è del tutto simile a quanto fatto per i deviatoi. Si deve aprire il menù a tendina scegliendo la voce “Sensori”
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Si evidenzia il primo sensore
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Ci si sposta nella pagina “Interfaccia”, si inserisce l’indirizzo (in questo caso “1”) nel campo “Indirizzo”, e si conferma cliccando su “Applica”
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Si ripete l’operazione per tutti i sensori fino ad ottenere un riscontro nella pagina “Indice” dove confermeremo ulteriormente con “Applica” uscendo poi con il tasto “OK”.
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Nel mio caso ho dato ad ogni sensore un indirizzo numericamente simile alla sigla del sensore stesso.
Un sensore che segnala una occupazione ha un circolo che appare di colore rosso e di dimensioni maggiorate rispetto a quando non segnala alcunché e rimane di colore verde.
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Non c’è differenza di aspetto tra sensori attivati in modalità virtuale, quindi simulata, rispetto a quelli realmente comunicanti un’occupazione. La presenza di un indirizzo per ogni sensore permette però al programma di elaborare l'informazione come si vede nella stringa presente in prossimità del sensore attivato nell'ultima foto.
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Re: Rocrail – impariamo giocando
Come al solito apriamo “Pannelli” e scegliamo la voce “Locomotive”
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Si aprirà la finestra che ormai avete imparato a conoscere in cui dovremo cliccare sul tasto “Nuovo” per inserire quella che sarà la nostra prima loco, che il programma chiamerà semplicemente “NEW”.
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Evidenziate la loco in oggetto cliccandoci sopra
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Passate quindi nella cartella “Interfaccia” dove andrete ad inserire l’indirizzo della loco, ovvero il valore della sua CV1, in questo caso “10” e come sempre confermate la procedura cliccando su “Applica”
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Sarà il caso dare un nome o una sigla alla nuova loco e per fare questo spostarsi sulla cartella “Generale” e cambiare l’ID della loco con quello che vi servirà a meglio identificarla; io l’ho indicata con “ROSSA”. Confermiamo sempre cliccando su “Applica”
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Alla fine ho inserito tre loco con tre indirizzi diversi e successivi, 10, 11 e 12 e ho dato un nome “colorato” alle loco che mi serviranno per le fasi successive.
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Avrete notato che la parte dello schermo relativo alle “Locomotive attive”, prima vuoto, si è ora popolato delle nostre loco appena inserite. Per informare il programma su dove si trova una loco occorre digitare col tasto destro del mouse su un blocco e scegliere la voce “Assegna locomotiva…”
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Nel nostro caso ho inserito la loco NERA che apparirà ora nel blocco BL1 che ha cambiato colore in quanto occupato. Anche nella finestra delle loco compare il blocco in cui si trova la loco. Per togliere una loco sempre tasto destro del mouse sul blocco e si sceglie “Disimpegna locomotiva”.
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Le locomotive si possono comandare direttamente dalla finestra “Locomotive attive” cliccando sulla loco desiderata e poi agendo sui comandi presenti nella parte inferiore della finestra.
Facendo doppio click su una loco nella finestra delle “Locomotive attive” si potrà aprire una finestra specifica per quella loco che simula un comando palmare completo
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Un elemento importante da tenere in considerazione quando si posiziona una loco in un blocco o quando la si vuol far muovere dal blocco stesso, è l’orientamento che la loco ha e secondo il quale può muoversi. Parlo di quella piccola freccetta nera che si trova su uno dei margini laterali del blocco e che indica l’unica direzione in cui una loco può muoversi rispetto al blocco. La posizione della freccia ha importanza solo per gli automatismi del programma informatico ma dimenticarsene e non riuscire a far partire qualche loco è tutt’altro che infrequente.
Nella figura che segue abbiamo la loco NERA in corretto orientamento per muoversi verso gli altri blocchi, mentre le altre due loco hanno un orientamento verso la fine del binario morto in cui si trovano.
Per correggere la direzione sempre tasto destro del mouse sul blocco e scegliere la voce “Invertire orientamento”. Solo così la loco potrà seguire gli ordini del programma che la farà partire verso uno degli altri blocchi.
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Re: Rocrail – impariamo giocando
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Abbiamo visto che con i deviatoi codificati e dotati di indirizzo digitale è possibile muoverne gli aghi, sia sul pannello che nella pratica se correttamente collegati. Sarà quindi possibile creare itinerari digitando col mouse sui vari deviatoi in modo da disporli nella giusta posizione desiderata.
Per chi ha un tracciato collegato sarà anche possibile porre una o più loco sul tracciato e comandarne la marcia dalla finestra “Locomotive attive” vista poco fa. Sempre per chi ha un tracciato collegato e munito di sensori anch’essi codificati e collegati al pc col bus di retroazione potrà vedere quali tratti del tracciato vengono via via occupati dalle loco in movimento.
Per chi invece non ha un tracciato collegato, ma effettua solo simulazioni, occorrerà avere ancora un attimo di pazienza e addentrarsi in quegli aspetti tecnici che andremo a vedere nei prossimi passi.
Per tutti, per ulteriore documentazione, c’è una guida quasi integralmente tradotta cui fare riferimento
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In particolare scendete fino alla parte indicata con “Oggetti” dove troverete tutto e di più su quello fatto fin qui
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Re: Rocrail – impariamo giocando
Mi scuso per tutta la parte noiosa fin qui illustrata ma come sapete preferisco partire dalla base e non dare per scontato nulla; in ogni caso, per arrivare alle funzioni più interessanti e qualificanti di questo, come di altri programmi, bisogna pur fornirgli tutte le informazioni di base. [:I]
La creazione degli itinerari è una procedura che fa automaticamente il programma se opportunamente istruito come da noi fatto fino ad ora. In base alle caratteristiche del tracciato, alle connessioni e ai deviatoi presenti, il programma creerà e codificherà tutti i possibili collegamenti tra i blocchi esistenti.
Vedrete infatti che nel nostro piano binari creerà un doppia possibilità di itinerario tra due blocchi.
La procedura è molto semplice e veloce. Lanciato il programma, si toglie alimentazione al tracciato cliccando sull’interruttore generale. Poi si apre il menù a tendina alla voce “File” e quindi “Analyser”
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Nel caso abbiate creato voi, in precedenza, sul vostro tracciato, qualche itinerario consiglio di cliccare su “Azzerare analyser”. In ogni caso, una volta cliccato sulla funzione “Analyser” il programma in meno di 3 secondi creerà gli itinerari e avviserà di chiudere e rilanciare il programma per renderli attivi.
Nell’immagine successiva vedete l’interruttore generale con cui togliere alimentazione e in basso le scritte con cui il programma comunica di aver creato 14 itinerari e invita a rilanciare il programma
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Chiuso e rilanciato il programma potete controllare la presenza degli itinerari con il menù a tendina alla voce “Pannelli” e quindi “Itinerari”; avrete la solita finestra in cui non si sarà nulla da fare per il momento, se non andare a curiosare nella cartella “Comandi” come ogni itinerario preveda la movimentazione dei deviatoi. Nell'immagine che segue ho evidenziato le due doppi possibilità di itinerario tra i blocchi 1 e 3 di cui accennavo prima.
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In questa fase gli itinerari sono attivi ma mancano ancora alcuni elementi per l’automazione; quello che si può fare però è testare l’effettiva funzione degli itinerari, controllando ad esempio che per ogni itinerario la disposizione dei deviatoi sia quella corretta e attesa. Per fare questo occorre ridare corrente la tracciato e poi nel menù a tendina andare su “Controllo” e poi sulla voce “Controllo itinerari”.
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Da questa finestra, spostata di lato in modo da controllare visivamente tutto il pannello del tracciato, scegliete un itinerario e cliccate sul tasto “TEST”; se tutto è stato fatto correttamente dovreste vedere i deviatoi attraversati da quell’itinerario disporsi in modo corretto.
Vi invito ad osservare come anche nelle stringhe di codifica del programma i blocchi siano identificati anche con + e un -, intesi come lati da cui parte o a cui arriva un itinerario.
La presenza di questi simboli indica un lato ben preciso del blocco e questo ci servirà ben presto quando andremo a caratterizzare le funzioni dei sensori.
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Re: Rocrail – impariamo giocando
Veniamo ora ad una procedura delicata che sarà la caratterizzazione dei sensori rispetto ai blocchi di appartenenza. Dobbiamo cioè spiegare al programma come interpretare e di conseguenza agire, ogni volta che un sensore invia una informazione di cambiamento di stato.
Questa caratterizzazione è un passaggio fondamentale per permettere al programma di gestire anche in automatico il traffico dei convogli.
In questa sessione useremo essenzialmente tre tipi di caratterizzazione dei sensori, quelli principali e più spesso usati ed esattamente:
“ENTER” il treno entra nel blocco e dimezza la velocità con cui è entrato
“IN” il treno deve fermarsi, la velocità è portata a zero e il blocco precedente così come l’itinerario di arrivo vengono liberati
“ENTER2IN” una combinazione di ENTER e IN con applicazione sequenziale di detti eventi; viene usato quando è disponibile un solo sensore.
Passiamo ai fatti aprendo la cartella “Blocchi” dal menù “Pannelli”. Ci viene proposto l’elenco dei blocchi; noi evidenziamo il Blocco1 e andiamo nella cartella “Generale” per cambiare alcune impostazioni.
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Poiché tutti i nostri blocchi sono punti da cui le loco devono ripartire in senso contrario, togliamo la spunta tra le “Configurazioni” alla voce “Permettere il cambio di direzione” e la mettiamo a “Stazione di testa”, così il cambio di direzione avverrà in automatico. Confermiamo cliccando su “Applica”.
Passiamo ora alla cartella “Itinerari” sempre del blocco1 e vediamo elencati tutti gli itinerari che arrivano al blocco. Ricordando che al blocco1 fa capo solo il sensore S1, dovremo qui indicare al programma come interpretare l’informazione che arriva da questo unico sensore. Faccio notare che tutti gli arrivi sono dal lato – (meno) e quindi posso scegliere “all enter-” anziché ripetere la procedura per ognuno degli itinerari elencati sotto. Apro il menù a tendina nella sezione sottostante e scelgo il sensore1 (S1)
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Scelto il sensore S1 vado nella finestrella accanto ed essendo l’unico sensore gli attribuisco il carattere “ENTER2IN” come evento da segnalare al programma. Confermo cliccando su “Applica”
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Passiamo rapidamente al blocco2; ricordo di ripetere per tutti i blocchi, almeno in questo mio tracciato di prova, l’attribuzione della configurazione “Stazione di testa”. Anche per il blocco2 tutti gli arrivi sono dal lato – (meno) ma ci sono due sensori che i treni in arrivo attivano in sequenza, prima S2 e poi S3.
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Scegliamo quindi ancora “all enter-“, al sensore S2 attribuiamo “ENTER” mentre al sensore S3 attribuiamo “IN” e confermiamo con “Applica”
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Senza indugi andiamo al blocco3 che ha un solo sensore S4 e tutti gli arrivi sono dal lato +(più). Quindi scegliendo “all enter+” attribuiamo al sensore S4 il valore “ENTER2IN” e confermiamo con “Applica”
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Per il blocco 4 e il blocco 5 riporto semplicemente le videate conclusive che immagino capirete ormai al volo
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Nella guida è presente un paragrafo dedicato agli “Eventi” con cui si caratterizzano i sensori; riporto i dati essenziali
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Nella prossima puntata cercherò di farvi vedere il filmato dell’automazione del traffico sul piano binari del pannello che ormai il programma può gestire da solo grazie a tutto quello che gli abbiamo fin qui comunicato.
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Re: Rocrail – impariamo giocando
Come potete vedere ho assegnato due loco a due blocchi differenti, ho corretto la direzione di marcia di quella sul blocco2 e ho avviato l'automazione. Nella sua semplicità il programma sposta le loco da un blocco all'altro e io, cliccando sui sensori che abbiamo appena caratterizzato, simulo l'occupazione dei binari.
La stessa cosa la riprodurremo dal vero non appena avrò realizzato il tracciato e l'avrò dotato di sensori e decoder.
Come si vede nell'ultima parte le due loco si muovono in contemporanea su due itinerari che non sono in conflitto.
Fra un pò parleremo di altre automazioni, di segnali, di passaggi a livello e di quello che vorrete parlare.
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Re: Rocrail – impariamo giocando
Docdelburg ha scritto:
In questa parte della discussione andremo a creare gli itinerari automatici.
Mi scuso per tutta la parte noiosa fin qui illustrata ma come sapete preferisco partire dalla base e non dare per scontato nulla; in ogni caso, per arrivare alle funzioni più interessanti e qualificanti di questo, come di altri programmi, bisogna pur fornirgli tutte le informazioni di base. [:I]
Parole sante....grazie Doc
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Re: Rocrail – impariamo giocando
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Re: Rocrail – impariamo giocando
buddacedcc ha scritto:
Doc, Rocrail supporta il Drag&Drop per l'assegnazione delle loco nei blocchi
Grazie, aggiungiamo questa informazione.
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Re: Rocrail – impariamo giocando
L’inserimento degli accessori, per chi ci ha seguito fin qui, sarà un gioco da ragazzi … … farli funzionare a dovere in sincronia con gli itinerari e i blocchi sarà un’altra piccola sfida. :geek:
Per iniziare bisogna andare sul menù a tendina e scegliere “Pannello tracciato” e dare la spunta a “Modifica pannello”; così facendo si aprirà la finestra “Aggiungi elemento”
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Dalla finestra scegliamo “Segnale” e, dopo aver liberato due posti singoli alla testa dei binari 4 e 5, andiamo a trascinare i due segnali che ho siglato con SN4 e SN5
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Liberiamo un altro posto nel binario tra i blocchi 1 e 3, scegliamo dalla finestra la voce “Accessorio” e scegliamo il simbolo di un passaggio a livello. Per la conformazione del tracciato e viste le finalità didattiche dell’operazione, ho scelto un PL con una sola sbarra; nulla cambia usando quello a 2 sbarre.
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Trasciniamo il simbolo al giusto posto siglando il passaggio a livello con PL; eliminiamo i binari in sovrannumero e salviamo il tutto (menù a tendina “File” e “Salva”)
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Chiudiamo la finestra degli elementi aggiuntivi e andiamo a informare il programma sugli indirizzi dei nuovi accessori.
Andiamo nel menù a tendina alla voce “Pannelli” e quindi “Segnali”; dalla consueta finestra scegliamo il segnale SN4, andiamo nella cartella “Interfaccia” e digitiamo i due indirizzi, uno per il rosso e uno per il verde. Ricordarsi di confermare con “Applica”
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Stessa procedura con il segnale SN5 e indirizzi diversi
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Per il passaggio a livello, che il programma vede come deviatoio, andiamo in “Pannelli” e “Deviatoi”, scegliamo PL e nella cartella interfaccia indichiamo il corretto indirizzo del decoder. Sempre “Applica”
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Fatto! Adesso abbiamo due segnali e un PL ma soprattutto, nella prossima puntata, dovremo istruire il programma ad azionarli nel modo corretto!
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