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Mah mi da da pensare il cambio di due intere cabine su una sola machina....
E poi perché non mantenere la 005 (full chopper) o le 056/7 (shunt chopper)? Storicamente avrebbe molto più senso....
In questo caso come per la E491, la Fondazione ha toppato.....
Bellissima notizia
Roberto riguardo al discorso storico sono d'accordo con te, però qui si parla di mezzi operativi quindi credo fondazione abbia fatto le opportune valutazioni di ricerca sul gruppo e mi immagini che le due macchine scelte siano quelle in condizioni migliori per un servizio storico operativo, niente vieta di salvaguardare anche le unita da te citate, magari statiche se non altro [:I]
Massimiliano
Una bella notizia, molto bene per la conservazione di due macchine nelle due differenti versioni.
Quanto alle unità scelte, credo la cosa sia stata dettata da una ottimizzazione degli interventi di manutenzione. Tenendo presenti le esigenze di ottimizzazione e sfruttamento degli interventi per le unità ancora in servizio, dovrebbero essere quelle che avranno accumulato meno chilometri al momento del ritiro dal servizio operativo. Poi non saprei.
...mmmm...Ni.
Vale forse il discorso manutenzione per la macchina che si vuole lasciare in condizioni attuali.
Ma per quella che vogliono riportare con le cabine addirittura originali??
E a che scopo??
Rimango ancora convinto della mia posizione....
L'idea di trasformare la E444.041 e riportarla allo stato d'origine (speriamo che oltre alle cabine esterne venga ricostruita tutta la strumentazione allo stato d'origine mantenendo ovviamente l'SCTM in modo che circolino senza problemi)deriva dal fatto che Fondazione FS sta ricostruendo il TEE Mediolanum, e poi gli serve a dare il cambio alle E656 che ora trainano storici composti da vetture UIC-X in modo da renderle più coerenti, visto che tanti fotografi ferroviari si lamentano delle composizioni "fantasiose" che viaggiano sui binari soprattutto del nord-Italia, la scelta delle UDT è data dal fatto che sono le ultime uscite dalla revisione e quindi che hanno fatto meno km rispetto alle altre
Nel cinquantenario della carriera delle E.444, non poteva arrivare notizia migliore......
Anche se la loco con cabine d'origine manterrà i banchi unificati, rivedere le vecchie forme esteriori della vecchia Tartaruga sarà una cosa bellissima.
Se a tornare indietro nel tempo sarà la 041, avremo di nuovo una delle tre E.444 origine con la delfina, come accadde nel 1984.......
Luigi Voltan - Alcuni indicano la luna, altri guardano solo il dito; diffida sempre di questi ultimi.
E' entrata a far parte del parco rotabili storici della Fondazione FS Italiane la ALn 668.1904, che è stata ristrutturata e riportata nelle condizioni di origine dalla SITAV di Rottofreno.
L'automotrice fa parte delle ALn 668 di terza generazione, serie 1900 e si differenzia dalle altre serie sopratutto per la presenza dei due vestiboli in luogo dell'unico vestibolo centrale presente sulla maggior parte di tutte le altre ALn 668 (hanno due vestiboli solo le serie 1900 e 1000). La ALn 668.1904 è stata costruita da Fiat, negli stabilimenti di Savigliano, nel 1975 e monta due motori diesel IVECO 8217.32.032 da 147 kW (i seguito alla installazione del climatizzatore elevata a 170 kW), sovralimentato 6 cilindri da 13.798 cm[sup]3[/sup] di cilindrata.
Le macchine serie 1900 sono la prima serie delle ALn 668 di terza generazione, macchine che hanno introdotto moltissime novità rispetto alle serie precedenti. Il disegno della cassa è diverso, la lunghezza maggiore e lo spazio interno aumentato di conseguenza. I motori sono del tipo turbocompresso e, grazie all'aumento di potenza, consentono di elevare la velocità massima da 110 a 130 km/h.
L'automotrice è stata riportata nelle condizioni di origine, eccezione fatta per la presenza dei cristalli piani di sicurezza (in origine le macchine avevano vetri curvi), le antenne del sistema SSC e la presenza dei climatizzatori sul tetto.
Noto che gli interni non sono quelli originali. I sedili sono quelli normali in opera su tutte le ALn 668 in servizio, rifoderati in velluto, è stata applicata una moquette sul pavimento (al vero mai esistita) e riverniciate le pareti in colore bianco.
Gli interni originali erano più simili a questi
Non so se sarebbe stato possibile recuperare o ricostruire le panchette originali, ma a mio parere, un ripristino degli interni con i colori e allestimento di origine, sarebbe stato più caratteristico, magari mantenendo solo l'impianto di climatizzazione (in effetti oggi utile).
Il ripristino degli interni originali sicuramente più caratteristici e personalmente erano anche più belli cosi a salottino potrebbe essere fatto in seguito, bisogna vedere anche quanto è stato stanziato ora per il recupero del mezzo, credo che gli interni originali, con tutti i restyling che anno avuto tutti i gruppi di Aln668 siano ormai tutti andati perduti(ci vorrebbe che qualcuno fosse stato accantonato in un magazzino ma la vedo dura, (vedi il settebello che dopo aver rimosso gli interni originali, questi invece di essere conservati sono andati perduti per sempre), una ricostruzione ex-novo non credo costi poco... per ora mi accontento anche cosi, in futuro se ci sono i fondi chissà
Massimiliano
Mah...dubito per il futuro. A me sembra che, più che una vera ed effettiva ricerca dello storico, si voglia imbastire qualcosa di buono per far sembrare i treni storici e accontentare la gran parte della gente, che tanto non si accorge di questi dettagli. Quello che mi è piaciuto poco e che, vedendo gli interni, non li si ricollega in alcun modo ad una ALn 668, un mezzo spartano e robusto a servizio del traffico locale. Con quel velluto sui sedili, moquette in terra e soprattutto quel bianco alle pareti, sembra più un mezzo atto a dei servizi di qualità. Forse, poiché il recupero dei sedili originali sarebbe stato in effetti difficile, si sarebbe potuto optare per rivestire gli stessi nei colori e tessuti originali (similpelle marrone e verde con telai verdino) e sopratutto mantenere la classica cromia verde/giallo degli interni. Ad essere sincero, sembrano più d'epoca alcune ALn 668 in servizio ordinario che questa
Grazie per la condivisione Fabrizio
Peccato per il falso storico riguardante i sedili...
Da notare che nella foto della Aln 668 1904 ripresa da fuori all'interno dell'officina dietro l'automotrice si può intravedere un Tigrone riportato in livrea d'origine, penso sia la E 632 030 :geek:
Ciao
Andrea
Sono andato a leggere attentamente sul sito di Fondazione FS il discorso sulla Aln668 1904, in realtà non è stato fatto un restauro storico del mezzo ma un revamping, più precisamente quello che è stato ottenuto rappresenta un "prototipo di mezzo ad uso turistico per viaggi di livello"
Qui l'articolo completo http://www.fondazionefs.it/content/fond ... -1904.html
Il discorso interni quindi è visto sotto questo concetto, non è un discorso di riportare il mezzo come in origine, di storico è stata solo riportata la livrea originale al posto dell'xmpr, gli interni invece sono stati personalizzati da Fondazione Fs, basti pensare che le tendine dei vetri riportano il logo della fondazione.
Il mezzo verrà assegnato a Siena e credo verrà utilizzato sulla Asciano-Monte Antico, avevo letto tempo fa di una possibile riapertura a tempo pieno della linea, non vorrei che questa operazione venga gestita direttamente da Fondazione FS che quindi si sta attrezzando con una propria flotta di mezzi personalizzati per questo scopo, l'articolo parla di altre Aln668 tolte dal servizio ordinario che potrebbero subire tale trattamento, sto fantasticando ma non troppo, ho l'idea che si voglia utilizzare questi mezzi in maniera quotidiana e quindi si ricerca il confort interno con lo storico solo di facciata a scopo puramente turistico della zona(la linea tutti i giorni aperta per apprezzare la zona con la possibilità di utilizzare materiale della Fondazione, mezzi ormai storici ma confortevoli) e come viene fatto ora saltuariamente l'utilizzo di mezzi storici a tutti gli effetti (littorine o vaporiere) potrebbe essere l'idea di fondazione per valorizzare ulteriormente le linee chiuse e se il treno si prende con il comune biglietto poter offrire anche un mezzo di spostamento per i residenti della zona che ne vogliono usufruire, insomma delle corsette in piena regola e quotidiane [:I]
Sono d'accordo con quanto espresso da Massy, una flotta di rotabili storici (in questo caso le Aln 668 in livrea d'origine) in servizio quotidiano sarebbe il top :geek:
Ciao
Andrea
Sono d'accordo con quanto espresso da Massy, una flotta di rotabili storici (in questo caso le Aln 668 in livrea d'origine) in servizio quotidiano sarebbe il top :geek:
Ciao
Andrea
E grazie per la condivisione Fabrizio. Saluti. Egidio.
Entrano a far parte del parco rotabili della Fondazione FS le locomotive elettriche E 632.030 e E 636.164. Entrambe le macchine sono state portate nelle loro livree d'origine.
Foto da Facebook - Fondazione FS Italiane
Foto da Facebook - Fondazione FS Italiane
Foto da Facebook - Fondazione FS Italiane
La E 632.030 è finora l'unica locomotiva della serie delle "Tigri" (E 633, E 632, E 652) ad essere nel parco rotabili storici ed è stata costruita da Fiat Ferroviaria Savigliano-Ansaldo nel 1985. Si tratta delle prime locomotive italiane con azionamento full chopper, ovvero ad azionamento completamente elettronico. La locomotiva è dotata di tre azionamenti a chopper con motori di trazione in corrente continua. La tensione continua a 3000V cc captata dai pantografi è frazionata dai chopper, che permettono di erogare ai motori in corrente continua una tensione variabile da 0 a 2000V. Il fatto di potere erogare una qualsiasi tensione nel campo 0-2000V è il principale del vantaggi che deriva dalla adozione di questa tecnologia, che permette così di regolare in maniera molto più precisa ed accurata la velocità e l'erogazione della coppia.
La E 636.164 è invece una macchina ad azionamento reostatico, costruita dalle Officine Ferroviarie di Savigliano nel 1956. La locomotiva è stata riportata nella livrea "castano-isabella".
La 632 faceva già parte del parco storico da circa un anno e mezzo, ma aveva la livrea XMPR che era già stata spellicolata a Milano, ora è stata riportata in livrea d'origine con con alcuni errori grafici che spero vengano aggiustati
Grazie per la bella notizia Fabrizio, a me sembrano venute molto bene entrambe
Effettivamente come dice Jonny la tigre era già da un po' sotto le cure di fondazione ed aspettava la ricoloratura in livrea d'origine, mentre so meno della E636 si sa dove era accantonata prima di entrare in assetto storico? immagino restauro funzionale, gusto?
Massimiliano
La 636 era già funzionante anche se non attrezzata di SSC/SCMT e al momento non si sa se verrà installato, è stata solo riverniciata nei colori originali, ma non saprei dove era di deposito, penso La Spezia Migliarina ma non ne sono sicuro
Grazie delle informazioni Jonny
La Spezia Migliarina ha assegnate diverse di E636, sicuramente quindi era li anche se non ricordavo di averla vista
Massimiliano
Grazie per la condivisione Fabrizio
Sono molto contento che abbiano riportato in livrea d'origine il Tigrone, apparte le sottili imperfezioni su quest'ultimo ho notato che sulla E 636 164 (sulla quale ho avuto occasione di salirci in cabina e farci un giro sulla rotonda di Milano Smistamento nel 2013) hanno verniciato in castano anche il tetto della cabina di guida andando a sostituire l'isabella e cancellando quindi la peculiarità della colorazione di questa macchina[8]
Ciao
Andrea