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Ferrovia della Val Venosta

Ferrovie in esercizio e dismesse, stazioni, impianti, segnalamento e infrastrutture.

Moderatori: MrMassy86, Fabrizio

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Fabrizio
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Ferrovia della Val Venosta

#1 Messaggio da Fabrizio »

La Provincia Autonoma di Bolzano ha annunciato di avere pronto il piano per la elettrificazione della ferrovia della Val Venosta.

Il progetto, approvato nel 2014, vedrà la luce tra il 2017 e il 2019.

http://www.provincia.bz.it/news/it/news ... _id=514521

Particolarità di questa elettrificazione è la scelta di usare la alimentazione 25 kV 50Hz monofase, diversamente da tutto il resto della rete italiana, alimentata invece a 3 kV cc, ad eccezione delle linee dedicate alla alta velocità, che invece usano proprio l'alimentazione a 25 kV 50 Hz monofase (sistema 2x25 kV).

Su tutta la linea, inoltre, sarà installato il sistema di gestione e controllo ETCS/ERTMS livello 2, attuale standard di gestione e controllo volto a garantire l'interoperabilità a livello europeo.

La ferrovia della Val Venosta, precedentemente gestita da FS, è ora gestita da STA (Strutture Trasporto Alto Adige) e vi circolano i treni di SAD (Südtiroler Autobus Dienst).

La ferrovia, a singolo binario, collega Merano a Malles è a trazione termica ed è lunga 60 km. E' stata chiusa dal 1990 al 2005, anno in cui è stata rilevata da STA ed è iniziato il nuovo servizio con i treni Stadler GTW 2/6 (ATR 100 diesel-elettrici) di SAD.

Ad elettrificazione completa opereranno su questa linea convogli elettrici Stadler Flirt alimentabili a 3kVcc e 25kV c.a. con sistema di segnalamento tipo ERTMS level 2.

Un treno Stadler GTW 2/6 (ATR 100) di SAD in servizio sulla ferrovia della Val Venosta
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Foto:http://www.ferroviavalvenosta.it/it/mod ... rcizio.asp

http://www.ferroviavalvenosta.it/


Fabrizio

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Massimo Salvadori
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Re: Ferrovia della Val Venosta

#2 Messaggio da Massimo Salvadori »

Su una rivista tedesca è riportata la notizia che la SAD e RFI hanno in corso una trattativa per costruire una bretella tra la linea della Val Pusteria e la stazione di Bressanone in modo da eliminare il regresso nella stazione di Fortezza, causa di perditempo che penalizza l' uso del treno nel traffico diretto Val Pusteria- Bolzano.
Bisogna riconoscere che in Alto Adige le scelte degli amministratori sono orientate tutte verso i mezzi su rotaia.
In sei anni - da che è stata presa in gestione dalla SAD la linea della Val Pusteria - il traffico passeggeri è triplicato. Oggi circolano solo elettrotreni Stadler a sei pezzi; c'è un treno ogni mezz'ora e un treno ogni ora è prolungato sino a Lienz, in Austria, cosa fattibile perchè i treni sono bitensione. Le stazioni hanno ricevuto tutte nuovi marciapiedi a livello, nuove illuminazioni, alcune sono state completamente ricostruite, è in corso una discussione a livello locale per decidere la costruzione della nuova stazione di San Candido, più centrale dell' attuale ed è stata aperta una nuova fermata in corrispondenza di impianti a fune in un comprensorio sciistico.
I treni hanno tutti il compartimento per trasporto biciclette, attacchi per sedie a rotelle e per carrozzine, wi-fi gratuito e ... poi basta altrimenti viene il magone a fare il raffronto con i treni della Pianura Padana.
Se la linea della Val Pusteria non fosse stata una linea di valico internazionale, quindi soggetta ad accordi internazionali, credo che le FS l' avrebbero chiusa da un pezzo.Il traffico merci è inesistente, nemmeno transitano più treni merce internazionali, i piazzali di San Candido e Brunico sono una desolazione tanto sono vuoti, il fascio binari che si trovava appena dopo Fortezza , in direzione di Brunico, e che serviva ad alleviare l' ingresso in stazione di Fortezza ( armato ancora con gli scambi a mano ex Südbahn ) era già stato abbandonato nella metà degli anni '70. La tramvia Brunico - Campo Tures gestita dalle FS, ha seguito la sorte di tante linee secondarie lasciate senza manutenzione nè investimenti fino a farle morire di consunzione. :? :? :?
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Re: Ferrovia della Val Venosta

#3 Messaggio da Fabrizio »

Interessante il fatto del raccordo a Bressanone, Massimo.
Massimo ha scritto:

....
Bisogna riconoscere che in Alto Adige le scelte degli amministratori sono orientate tutte verso i mezzi su rotaia.
In sei anni - da che è stata presa in gestione dalla SAD la linea della Val Pusteria - il traffico passeggeri è triplicato. .....


Secondo me tutto gira attorno a questo punto. L' organizzazione e pianificazione del servizio di trasporto pubblico locale spetta agli enti locali. Dove questi lavorano bene i risultati si vedono. Se chi si occupa della pianificazione, fa una scelta oculata di aziende di trasporto, gestori ma soprattutto si interessa attivamente alla situazione, i risultati positivi ci sono. Sicuramente, poi, in certi contesti il lavoro degli enti preposti sarà più facile, in altri più difficile.
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Re: Ferrovia della Val Venosta

#4 Messaggio da Massimo Salvadori »

X Fabrizio:
Le tue riflessioni sono corrette, a scelte oculate corrispondono risultati gestionali ottimi, e soprattutto tali da mantenere un rapporto di fiducia tra cittadini ed istituzioni.
Tuttavia - come mi ha rammentato un amico in un altro forum - non dobbiamo dimenticare che il Trentino-Alto Adige è una regione autonoma che gode di un trattamento fiscale di favore, in pratica ricevono da Roma più soldi di quanti non ne versino, questo non trascurabile fatto ( credo risalga agli accordi De Gasperi - Gruber che applicati hanno permesso la fine della guerriglia degli anni '60 ) permette di tradurre in pratica tante belle idee e proposte. :wink:
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Re: Ferrovia della Val Venosta

#5 Messaggio da Massimo Salvadori »

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Un paio di foto della Val Pusteria
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Re: Ferrovia della Val Venosta

#6 Messaggio da MrMassy86 »

Una notizia molto interessante, la SAD ha rilevato la linea Merano-Malles che era in stato di abbandono da anni e in 10 anni dalla sua riapertura ne ha fatto un servizio che funziona bene potenziando l'infrastruttura di anno in anno :wink:
Non capisco però la scelta di utilizzare un'elettrificazione diversa da quella standard, cosi facendo si isola dal resto della rete :sad:
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Re: Ferrovia della Val Venosta

#7 Messaggio da Massimo Salvadori »

Noi essere molto difersi da resto rete Italiener
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stizzy
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Re: Ferrovia della Val Venosta

#8 Messaggio da stizzy »

Conosco molto bene tutta questa storia.
Diciamo anche che la elettrificazione è una scelta obbligata dato il successo esponenziale del servizio e che la rampa Marlengo-Tel è tosta con un paio di Stadler andati arrosto.....Quest'anno si vedevano gli Stadler in doppia trazione.
Comunque, il MobilCard è veramente una dragata. L'abbonamento settimanale, fornito gratuitamente da alcuni alberghi, ti consente di fare su e giu. In effetti la Merano Malles è oramai da considerarsi una vera e priopria metropolitana di superficie.
Il progetto di collegare con un tunnel Malles a Scuol in Bassa Engadina potrebbe andare in soffitta dopo che La Provincia Autonoma di Bolzano e la Regione Lombardia hanno di recente sottoscritto l'accordo di individuare la fattibilità di un collegamento ferroviario Prato allo Stelvio - Bormio passando per la Val Monastero (Svizzera). Nel progetto sarà (ovviamente) prevista la tratta Tirano Bormio assicurando anche la connessione alla rete RhB.
-
Comunque, volevo dire che non solo a Bolzano sono bravi ma anche noi in Emilia Romagna non siamo male (vedi http://www.regione.emilia-romagna.it/no ... uovi-treni) .
Daltronde, colui che ha voluto fortemente il ripristino della Merano-Malles è un ingegnere trasportista laureato a Bologna....bravo Helmut !!!

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Fabrizio
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Re: Ferrovia della Val Venosta

#9 Messaggio da Fabrizio »

MrMassy86 ha scritto:
...
Non capisco però la scelta di utilizzare un'elettrificazione diversa da quella standard, cosi facendo si isola dal resto della rete :sad:
...


Massy, non sei il solo ad aver avuto questo dubbio, che è più che lecito.

Tecnicamente, da quanto l'elettronica di potenza ha fatto la sua comparsa, i benefici nell'uso del sistema 3 kV cc sono decaduti. Risulta oggi in uso perché molto esteso e quindi molto complicata una sua sostituzione, per ragioni di opportunità e uniformità viene quindi mantenuto ove in opera.

A grandi linee il sistema a 25 kV c.a. è più semplice di quello in corrente continua (non servono raddrizzatori, filtri e similari) e mette in gioco correnti minori, con tutti i benefici del caso.
La minore caduta di tensione consente maggiore distanziamento delle sottostazioni (quindi sul totale della linea serviranno meno sottostazioni ),una configurazione delle stesse più semplice (non servono i raddrizzatori) e architettura dei sistemi di distribuzione meno complessa. Le correnti in gioco sono più basse, con conseguente possibilità di ridurre il dimensionamento dei componenti, migliore captazione e minore usura degli striscianti.

In questo caso, quindi, i vantaggi risiedono principalmente in un sistema più semplice ed efficace, lo svantaggio è quello di dover creare un posto di cambio tensione e usare mezzi policorrente. Con l'uso di mezzi policorrente, di fatto non c'è isolamento.

Probabilmente si è calcolato che il solo vantaggio di avere un sistema più semplice, avere meno sottostazioni e ridotti assorbimenti di corrente ripaga il tutto. Inoltre credo che SAD avrebbe comunque comprato mezzi multisistema, avendo già oggi tutti mezzi bitensione (3 kV-15 kV) interoperabili con l'Austria, dove effettua già dei servizi. Probabilmente la differenza fra l'acquisto di un mezzo bitensione e uno tritensione (3 kV-15kV-25kV) non è così marcata.

E' poi sicuro che una simile cosa non è fattibile in ogni contesto.

Qui la ferrovia è raccordata alla rete RFI, ma comunque ne costituisce un appendice. Si prevede di comprare nuovi mezzi da destinare a quell'utilizzo e non è previsto che altri mezzi vi debbano accedere. Anzi, credo sia molto plausibile che prima o poi la gestione del servizio di trasporto possa essere affidata solo a SAD sull'intero asse fino a Bolzano e non solo. SAD effettua già servizi in Alto Adige ed Austria e il fatto che acquisti mezzi tricorrente e con ERTMS/ETCS fa pensare al fatto che possa espandere ulteriormente il suo campo di azione (in Austria la conversione delle linee tradizionali al sistema ERTMS è già in corso).

Tutto questo potrebbe essere quello che ha portato a questa scelta, senza voler dire che sia giusta o sbagliata. Anche la scelta di mantenere l'uniformità del 3 kV cc probabilmente avrebbe avuto i suoi aspetti positivi, primo dei quali il fatto di poter usare tutti i mezzi già in uso a SAD.


Un altra nota a parte riguarda l'uso del sistema di segnalamento ETRMS/ETCS, previsto come standard europeo per tutti i tipi di ferrovia.

L'uso del sistema di segnalamento ERTMS/ETCS L2, scambiando dati via radio, consente l'eliminazione di tutti i segnali luminosi in linea nonché delle apparecchiature per la ripetizione dei segnali. Rimangono invece le boe in linea e i sistemi di rilevamento della sezione occupata (blocco conta assi o circuiti di binario). Ma sono apparecchiature più semplici di quelle legate al segnalamento luminoso e relative ripetizioni sui mezzi.
Fabrizio

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Re: Ferrovia della Val Venosta

#10 Messaggio da Massimo Salvadori »

Per concludere, grazie ai soldi che abbondantemente Roma Ladrona gli elargisce, sono più avanti di noi FS Italia di un bel pezzetto. :sad:
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Re: Ferrovia della Val Venosta

#11 Messaggio da MrMassy86 »

Fabrizio ha scritto:
MrMassy86 ha scritto:
...
Non capisco però la scelta di utilizzare un'elettrificazione diversa da quella standard, cosi facendo si isola dal resto della rete :sad:
...


Massy, non sei il solo ad aver avuto questo dubbio, che è più che lecito.

Tecnicamente, da quanto l'elettronica di potenza ha fatto la sua comparsa, i benefici nell'uso del sistema 3 kV cc sono decaduti. Risulta oggi in uso perché molto esteso e quindi molto complicata una sua sostituzione, per ragioni di opportunità e uniformità viene quindi mantenuto ove in opera.

A grandi linee il sistema a 25 kV c.a. è più semplice di quello in corrente continua (non servono raddrizzatori, filtri e similari) e mette in gioco correnti minori, con tutti i benefici del caso.
La minore caduta di tensione consente maggiore distanziamento delle sottostazioni (quindi sul totale della linea serviranno meno sottostazioni ),una configurazione delle stesse più semplice (non servono i raddrizzatori) e architettura dei sistemi di distribuzione meno complessa. Le correnti in gioco sono più basse, con conseguente possibilità di ridurre il dimensionamento dei componenti, migliore captazione e minore usura degli striscianti.

In questo caso, quindi, i vantaggi risiedono principalmente in un sistema più semplice ed efficace, lo svantaggio è quello di dover creare un posto di cambio tensione e usare mezzi policorrente. Con l'uso di mezzi policorrente, di fatto non c'è isolamento.

Probabilmente si è calcolato che il solo vantaggio di avere un sistema più semplice, avere meno sottostazioni e ridotti assorbimenti di corrente ripaga il tutto. Inoltre credo che SAD avrebbe comunque comprato mezzi multisistema, avendo già oggi tutti mezzi bitensione (3 kV-15 kV) interoperabili con l'Austria, dove effettua già dei servizi. Probabilmente la differenza fra l'acquisto di un mezzo bitensione e uno tritensione (3 kV-15kV-25kV) non è così marcata.

E' poi sicuro che una simile cosa non è fattibile in ogni contesto.

Qui la ferrovia è raccordata alla rete RFI, ma comunque ne costituisce un appendice. Si prevede di comprare nuovi mezzi da destinare a quell'utilizzo e non è previsto che altri mezzi vi debbano accedere. Anzi, credo sia molto plausibile che prima o poi la gestione del servizio di trasporto possa essere affidata solo a SAD sull'intero asse fino a Bolzano e non solo. SAD effettua già servizi in Alto Adige ed Austria e il fatto che acquisti mezzi tricorrente e con ERTMS/ETCS fa pensare al fatto che possa espandere ulteriormente il suo campo di azione (in Austria la conversione delle linee tradizionali al sistema ERTMS è già in corso).

Tutto questo potrebbe essere quello che ha portato a questa scelta, senza voler dire che sia giusta o sbagliata. Anche la scelta di mantenere l'uniformità del 3 kV cc probabilmente avrebbe avuto i suoi aspetti positivi, primo dei quali il fatto di poter usare tutti i mezzi già in uso a SAD.


Un altra nota a parte riguarda l'uso del sistema di segnalamento ETRMS/ETCS, previsto come standard europeo per tutti i tipi di ferrovia.

L'uso del sistema di segnalamento ERTMS/ETCS L2, scambiando dati via radio, consente l'eliminazione di tutti i segnali luminosi in linea nonché delle apparecchiature per la ripetizione dei segnali. Rimangono invece le boe in linea e i sistemi di rilevamento della sezione occupata (blocco conta assi o circuiti di binario). Ma sono apparecchiature più semplici di quelle legate al segnalamento luminoso e relative ripetizioni sui mezzi.


Ti ringrazio Fabrizio per questa interessante spiegazione tecnica, ora la cosa mi è più chiara e riesco a comprendere meglio il perché di questa scelta da parte di SAD, poi vedremo se risulterà giusta o sbagliata, è vero che oggi i tempi sono cambiati e con i mezzi bicorrenti o tricorrenti i cambi di trazione non servano più, la perplessità nasceva vedendo quello che si voleva realizzare sulla rete sarda, progetto che poi è fallito clamorosamente, ma come detto i tempi oggi sono diversi :wink: Massimiliano :cool:
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Re: Ferrovia della Val Venosta

#12 Messaggio da Fabrizio »

Dal 6 Luglio è interrotta la circolazione ferroviaria sulla linea Merano-Malles gestita da STA (Strutture Trasporto Alto Adige), dopo che si sono verificati alcuni problemi con i sistemi di gestione dei passaggi a livello.

I tecnici delle industrie Ansaldo STS e Wegh hanno messo a punto una soluzione del sistema, ma essendo necessario modificare tutti i cablaggi elettrici dei sistemi che gestiscono i passaggi a livello e le interfacce con i dispositivi che regolano la circolazione, sarà necessario del tempo.

Nella giornata del 6 Luglio, un treno avrebbe trovato i segnali di protezione di un passaggio a livello disposti a via libera, nonostante le sbarre dello stesso non fossero completamente abbassate, probabilmente a causa di un guasto o impedimento. La direzione di esercizio ha quindi deciso di sospendere la circolazione e istituire dei servizi sostitutivi con autobus.

E' stata adottata una soluzione che prevede una doppia verifica del sistema che regola le sbarre e ora, i sensori che controllano la chiusura dei passaggi a livello, saranno accoppiati con quelli che sovrintendono all'apertura. In questo modo si realizza un sistema ridondante che verifica la chiusura delle sbarre, aumentando i livelli di sicurezza. In caso di malfunzionamento di una parte del sistema, rimarrà comunque attiva ancora una altra parte di sistema, in grado di garantire che i segnali dei treni rimangano disposti a via impedita in caso di mancato abbassamento delle sbarre o avarie al sistema.
La soluzione deve essere validata da un soggetto indipendente addetto alle verifiche sulla sicurezza, quindi i treni potranno essere rimessi in esercizio.

Per approntare questo sistema è necessario un nuovo cablaggio per i comandi delle sbarre di ogni passaggio a livello, nonché la verifica da parte dell'ente addetto alle verifiche. Saranno quindi necessari alcuni giorni, nei quali il servizio ferroviario sarà sostituito da bus.

http://www.sta.bz.it/it/news/2017-07-14 ... l-sistema/
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Re: Ferrovia della Val Venosta

#13 Messaggio da Fabrizio »

Da Domenica 23 Luglio 2017, riprende la circolazione ferroviaria sulla linea Merano-Malles "della Val Venosta".

http://www.sta.bz.it/it/news/2017-07-20 ... esercizio/
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Re: Ferrovia della Val Venosta

#14 Messaggio da Egidio »

Grazie per la condivisione Fabrizio. Saluti. Egidio. :cool:
Egidio Lofrano

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Re: Ferrovia della Val Venosta

#15 Messaggio da Fabrizio »

Proseguono i lavori di elettrificazione della ferrovia della Val Venosta (Merano-Malles).

Oltre ai lavori per l'elettrificazione vera e propria si stanno realizzando anche lavori per il miglioramento generale dell'infrastruttura, come il rifacimento dei marciapiedi della stazione di Marlengo e la costruzione di un sottopasso a Lagundo, per l'eliminazione di un passaggio a livello.

Per consentire i lavori di elettrificazione della linea ferroviaria, la circolazione dei treni è attualmente interrotta tra Merano e Tel fino a domenica 18 marzo, sul resto della linea i treni viaggeranno regolarmente. I collegamenti nell'area interessata dalla chiusura saranno garantiti da un servizio di autobus sostitutivi. Gli interventi riguardano l'allungamento del marciapiede alla stazione di Marlengo, l'adeguamento della galleria di Marlengo, la sostituzione completa dell'armamento e la costruzione di un sottopasso a Lagundo.
Posa del nuovo armamento a Marlengo
Posa del nuovo armamento a Marlengo
Da lunedì 19 marzo 2018, la ferrovia della Val Venosta, sarà di nuovo attiva tra Malles e Merano, mentre i prossimi step per l’elettrificazione della ferrovia saranno l’ampliamento della tratta a Lasa e della stazione di Senales, in programma per quest’estate.

http://www.provincia.bz.it/news/it/news ... _id=605950
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Re: Ferrovia della Val Venosta

#16 Messaggio da Egidio »

Bene Fabrizio grazie per l' aggiornamento. Saluti. Egidio. [51]
Egidio Lofrano

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