@Pecetta: i miei riccioli sono ancora abbastanza saldi, nonostante qualche sprazzo di grigio qua e là!
roy67 ha scritto:
Sono più che convinto che abbiano un suono "paradisiaco".
Ciao Roy!
E' proprio così, anche perché le casse sono state rimaneggiate in base ai consigli di alcuni amici autocostruttori che col tempo mi hanno passato molti dei loro "segreti" e in base anche alla mia esperienza di musicista. E così le ho personalizzate.
marioscd ha scritto:
complimenti! mi ricordo quando si era giovincelli che si andava al negozio che vendeva gli "hi-fi" e ci si chiudeva nella stanza insonorizzata con tutte le casse disposte a semicerchio e si commutava da una all'altra per cercare la timbrica che ci piacesse di più... io nel 81 col primo stipendio andai a comprarmi l'impianto (che ho tutt'ora ed è perfettamente funzionante) e scelsi delle stranissima casse Cizek (assolutamente semisconosciute ma che poi scoprii essere tra le le più quotate negli ambienti del cosiddetto "hi-fi esoterico", quello con i giradischi con il piatto in marmo pesantissimo ed effetto volano spaventoso o con i finali valvolari e trasformatori toroidali a basso rumore ed altre amenità simili). quelle Cizek che mi costarono un'ulteriore rata non prevista sono ancora oggi fedeli compagne...
Caro Mario, succedeva anche a me ... andavo sempre alla RIAF, finché è durata. Lì c'erano delle vere e proprie sale d'ascolto dove venivano commutate le varie coppie di diffusori (tutte collegate ad amplificatori stratosferici) e si poteva comparare uno o l'altro modello.
L'Hi-Fi esoterica è un po' mito e un po' realtà, nel senso che non tutte le finezze che poi si pagano a peso d'oro sono amenità; spesso per ottenere dei risultati d'eccellenza ci vogliono materiali d'eccellenza, e il costo diventa veramente inaccessibile per molti.
Comunque è anche vero che la qualità costa, e nell'Hi-Fi esoterica costa molto. Io mi sono sempre tenuto al limite, scegliendo prodotti Hi-Fi con doti quasi di Hi-Fi esoterica (ce ne sono molti) e affidandomi sempre alle mie orecchie. Ho sempre ascoltato molto e molto attentamente. Avendo poi sempre suonato di tutto (ho suonato nella banda del comune di Scandicci per un decennio, nella Big Band jazz, ho avuto un paio di complessi rock e ho suonato anche in concerti di musica classica), riconosco quando un impianto riproduce più o meno bene uno strumento o una voce; è questa la cosa più importante, la riproduzione.
Spesso ho ascoltato impianti esoterici al costo di svariate decine di migliaia di euro che non mi hanno entusiasmato, mentre ho un amico che autocostruisce pre e finali valvolari, come anche i suoi diffusori (progettati in proprio), che nelle prove di ascolto a casa sua mi ha veramente lasciato allibito per la qualità del suono in generale. Ma è anche vero che ho ascoltato impianto esoterici altrettanto incredibili.
C'è da dire comunque che è tutto molto soggettivo e che in una catena che va dalla testina e la puntina del giradischi al piatto, all'amplificatore, ai cavi, fino ad arrivare al diffusore, basta uno di questi elementi a rovinare tutto la qualità che c'è a monte e a valle.
Il consiglio che do è semplicemente di ascoltare molto e con molta attenzione.Le Cizek le ha un mio carissimo amico(tre coppie diverse)
e le trovo molto interessanti....non mi ricordo i modelli però...una,mi pare fosse la Model 2!!Cizek ,se non ricordo male era il progettista cieco,e questo probabilmente spiega la qualità dei suoi diffusori!
Docdelburg ha scritto:
Complimenti Carlo! Non sono un fine intenditore degli apparecchi HIFI, anche perchè negli anni fine settanta primi ottanta lavoravo per mantenermi gli studi e ascoltavo musica con quello che c'era...
Ma qualche anno fa mi sono andato a cercare gli elementi per un impianto HIFI che mi godo quasi quotidianamente; lettore DENON, sinto premplificatore e piastra MARANTZ, amplificatore DENON e due coppie di casse PIONEER, una coppia a 2 e una a 3 vie. Tutto rigorosamente d'epoca e ben mautenuto (eccetto il lettore CD ovviamente).
Non sono ai tuoi livelli ma queste erano le marche che trovavo a casa degli amici (c'erano anche SANSUI e AKAI) dove si ascoltava la musica come si doveva!
Sono sicuramente ottime marche (dipende molto anche da che modelli sono) che garantiscono comunque alta qualità nell'ascolto.
Gli apparecchi degli anni '70/'80 sono secondo me insuperabili, e se ben tenuti continuano a dare soddisfazioni per tutta la vita.
Enrico57 ha scritto:
Carlo, ti capisco alla perfezione visto che la musica per me è come una seconda pelle e come te conservo ancora (ed utilizzo regolarmente) un paio di casse AR Bookshelf da 100w con un Sansui AU-G33X che sfida il passare del tempo. La musica è una linfa vitale e mi concentra durante i lavori modellistici, ma spesso il modellismo deve accettare di prendersi delle pause perchè la mia batteria mi reclama (o sono io che non posso fare a meno di lei?).....credo che tu sappia cosa voglio dire! :geek:
Enrico, ho capito bene, suoni anche tu?
Con le AR ho avuti molti incontri ravvicinati ... mi ricordo che erano le regine dei Bookshelfs e in generale la qualità del suono era veramente fantastica, un suono molto controllato e se non sbaglio anche le AR sono inglesi (Audio Research). Molti miei amici musicisti le avevano e ne ho ascoltati diversi modelli, e il suono che veniva fuori era sempre ottimo, nonostante abbinamenti a volte al limite del bizzarro.
Io personalmente non riesco ad accendere l'impianto se non ascolto attentamente ... come dire, non riesco ad usarlo come sottofondo, ma ho comunque musica che mi accompagna mentre mi dedico ai lavori fermodellistici.
Per me l'impianto in salotto è per ascolti attenti; nello stanzino dove lavoro ho sempre casse e cassettine collegate a qualche riproduttore con musica classica di sottofondo (l'unica che mi distende mentre autocostruisco!).
Per le pause sono d'accordo; anch'io ogni tanto vado a fare qualche paradiddle alla batteria da studio di mia figlia (Alesis DM6). La Tama in un appartamento è assolutamente improponibile! Che batteria hai?