Ciao a tutti. Ricordo molto bene l'esperienza di Novegro, con i problemi al blocco elettrico. Ma non sono stati gli unici, inconvenienti sono nati anche dalla "non standardizzazione" dell'impianto elettrico di alcuni moduli, che ha creato qualche problema.
Fermo restando che questi sono stati aspetti marginali, se rapportati alla bellissima e costruttiva esperienza, rimango dell'idea che le esposizioni sono l'unico momento in cui i problemi possono venire a galla, se ne può parlare e se ne può iniziare a studiare i modi di risoluzione.
Se dalla parte del pubblico il modulare viene visto come un esposizione, dalla parte dei costruttori è invece il momento dei test, delle prove e del momento giusto per individuare aspetti critici e dare nuovo impulso e miglioramento allo sviluppo del progetto.
Quindi io credo sia molto bello, durante le esposizioni, poter trovare i problemi e con tutti i moduli allestiti studiare soluzioni tecniche di implementazione e potenziamento.
Tutto questo si deve misurare con la necessità del pubblico, che vuole vedere i treni circolare.
Credo quindi che, poiché occorre fornire uno spettacolo, sia necessario approntare un "piano minimo" per la circolazione dei convogli, cosi che poi sia possibile per gli interessati (leggasi smanettoni dell'elettricità
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) concentrarsi sugli aspetti che possono contribuire a migliorare il tutto e dare più "automazione" al sistema.
I parametri in gioco sono tanti e le vie dello sviluppo anche. A Novegro 2013 si è approntato il "piano minimo" facendo circolare i convogli senza blocco elettrico, il risultato è stato un successo.
Per Novegro 2014 (o Verona) credo sarà possibile introdurre il blocco automatico funzionante, per poi passare successivamente di manifestazione in manifestazione ad un continuo miglioramento e sviluppo delle tecniche.
Credo che, così come ad alcuni piace il paesaggio, ad altri piaccia smanettare con l'elettricità e trovare innovazioni e potenziamenti di volta in volta. Secondo me sarà un evoluzione continua e non sia arriverà mai ad un punto in cui l'implementazione degli automatismi e dispositivi elettronici avrà fine.
Detto questo, ringrazio Edgardo per l'ottimo lavoro che sta facendo sulle schede, mettendo in luce che ha scovato il famoso troll del filo rosa di Novergro 2013, consistente in un particolare esemplare di troll, noto in letteratura come "autoritenuta". Cosa che a primo avviso non sembrerebbe un troll, ma si sa che lo status di "troll" non è un principio assoluto, ma dipende dalla situazione
Per quel che riguarda le cadute di tensione, con così tanti moduli la lunghezza comincia a farsi sentire. Se per le alimentazioni di trazione il problema non c'è, essendo previsti i sezionatori SE ed SI, per la condotta dei servizi il problema si potrebbe presentare.
Se questo problema si dovesse presentare, a questo punto si potrebbe prevedere che ogni modulo provveda in proprio alle alimentazioni ausiliarie, quali luci e apparati in movimento, mentre la condotta esistente potrebbe servire solo alla gestione del blocco elettrico e relativi segnali. Tuttavia questo potrebbe creare dei problemi per alimentare poi a 230V tutti i moduli (ogni modulo avrebbe necessità di una presa), si potrebbe quindi pensare ad una condotta passante di potenza a 12V con cavi di sezione 4mmq, da mettere in parallelo agli attuali morsetti +/- presenti in quantità abbondante su ciascuna scheda.
Su ogni modulo dovrebbe essere messa e collegata alla scheda questa condotta passante, il collegamento fra moduli potrebbe avvenire con prese/spine, volendo anche le normali prese/spine volanti del tipo 230V 10A dotate di un apposito segno per evitare lo scambio di polarità.
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Per quanto riguarda l'altro problema, gestione scali, credo occorra trovare per ora un espediente semplice, per non incidere troppo sulla modifica delle attuali schede. Forse la soluzione del pulsante per alimentare temporaneamente il sezionamento è la cosa più proponibile. Tuttavia è bene anche discutere sul come poter trovare sistemi più avanzati per la gestione di questi ultimi.
Credo che vada affrontato un problema alla volta, magari alla prossima manifestazione i treni circoleranno con il blocco automatico attivo, ed un problema è risolto. Dopodichè si potranno studiare diversi provvedimenti per la gestione degli scali, in modo che si possano poi avere strumenti più avanzati per la gestione degli stessi.
Ovviamente tutto questo si intende secondo il mio parere. Tra l'altro io non mi sono mai mosso per risolvere questi problemi, ne sono estremamente attivo nello sviluppo del progetto modulare scala TT, essendo che già solo per portare avanti il mio modulo impiego tempi lunghissimi
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. Quindi io posso al massimo dire cosa ne penso e se posso dare qualche consiglio, ma di sicuro non posso dire qualcosa a chi si impegna molto più di me per portare avanti questo bellissimo progetto
Ciao
Fabrizio