Problematiche sulla realizzazione dei moduli
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Ciao, Carlo
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Per regolare il movimento dei treni con i deviatoi sul tuo modulo devi inserire dei semplici sezionamenti prima dei deviatoi in modo tale da fermare un treno, muovere con calma il deviatoio e far ripartire il treno verso lo scalo.
Il sezionamento sarà gestito da un doppio deviatore che alimenterà anche un eventuale segnale posto in corrispondenza del sezionamento stesso.
Faccio un esempio così parliamo anche delle schede del blocco elettrico automatico.
In un impianto modulare il tuo modulo è di piena linea che solitamente è collocato tra dua moduli di blocco.
I due moduli di blocco gesticono in automatico il distanziamento dei treni, cioè un treno non parte da un blocco fino a quando il treno che lo precede non avrà liberato il suo blocco.
In mezzo c'è il tuo modulo con i deviatoi dove ad un certo punto transita un treno che vuoi deviare nello scalo.
Con il sezionamento lo fermi, azioni il deviatoio e lo inserisci nello scalo.
A questo punto il treno è uscito dalla linea e ripristini il deviatoio in corretto tracciato in modo tale che gli altri treni seguenti possano procedere al transito sulla linea.
Attualmente questo è l'unico sistema che abbiamo per gestire il traffico dei treni da e per uno scalo e i moduli che per ora hanno le potenzialità per farlo sono il mio, quello del deposito di Giuseppe e quello di Carlo della sottostazione, in quanto sono gli unici ad avere dei deviatoi.
Anche il cappio sinistro di Flavio usa i sezionamenti per l'uscita/entrata dei treni dal caricatore e si basa su questo principio.
Per l'inserimento dei treni provenienti dallo scalo il concetto è identico, basta realizzare un sezionamento sulla linea prima del deviatoio che consente di fermare un convoglio per consentire al treno che esce dallo scalo di immettersi in piena linea.
Purtroppo questo sistema non è perfetto in quanto il nostro impianto è analogico e in questo caso ferma i treni solo ed eclusivamente tramite sezionamenti manuali (blocco escluso), quindi sarà cura dell'operatore (capostazione) preoccuparsi di gestire il traffico ferroviario.
Ciao
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Marshall61 ha scritto:
Prego Edgardo, figurati!!!! Ottima ed esaustiva spiegazione, dai dai incomincio a capire qualcosa di elettronica.....sarò duro, nèh!!!!
Ciao, Carlo
Grazie Carlo e Andrea
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
di parvenza elettrotecnico veniva a me con illuminate idea.
La nuova scheda del blocco elettrico a doppio strato:
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A presto i risultati del collaudo.
Ciao
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Edgardo_Rosatti ha scritto:
Nel mezzo del cammin di nostra vita....... mi ritrovai in un modular che non ne volea saper di funzionar! Ma dalla obscura selva che mi tangea, un barlume
di parvenza elettrotecnico veniva a me con illuminate idea.
La nuova scheda del blocco elettrico a doppio strato:
Lato inferiore:
380,94 KB
Lato superiore:
318,73 KB
A presto i risultati del collaudo.
Ciao
Ottimo Edgardo, questa volta l'eventualità troll da autoritenuta dovrebbe essere scongiurata
Ciao
Fabrizio
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Edgardo_Rosatti ha scritto:
Nel mezzo del cammin di nostra vita....... mi ritrovai in un modular che non ne volea saper di funzionar! Ma dalla obscura selva che mi tangea, un barlume di parvenza elettrotecnico veniva a me con illuminate idea..........
A presto i risultati del collaudo.
Ciao
Edgardo...... sei <font color="navy"><font face="Comic Sans MS">GRANDEEEEE !!!!!!!!!</font id="Comic Sans MS"></font id="navy">
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Edgardo_Rosatti ha scritto:
La nuova scheda del blocco elettrico a doppio strato...
10 piani di morbidezza?
Grande ED!!
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Fabrizio Borca ha scritto:
Ottimo Edgardo, questa volta l'eventualità troll da autoritenuta dovrebbe essere scongiurata
Ciao
Fabrizio
Direi proprio di si Fabrizio, il problema era l'autoritenuta elettrica che inibiva il segnale di ritorno del blocco. Rimanendo "alta" non permetteva più di inviare correttamente l'informazione di libero.
Ora che l'autoritenuta è meccanica non abbiamo più questo problema. Se penso che la soluzione era così semplice mi girano un po' gli zebedei, ma va bene così.
Per ora sto facendo le due schede dei moduili che ho in casa, il mio e quello di Andrea, poi dopo il collaudo provvederò a farne altre 3, una per il modulo di Carlo, una per il tuo e la terza per un modulo di blocco che sta per nascere.
Ma di questo non anticipo nulla, posso solo dire che qualcuno aspettava di sapere che tipo di modulo faceva qualcun'altro
Grazie a tutti per il supporto morale
Ciao
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Ciao, Carlo
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Qui con tutte le novità che si aggiungono il modulare si infiamma :geek:
Comunque grazie per la solidarietà.
In questi giorni sto facendo la revisione generale delle schede di blocco e vorrei portare all'attenzione una problematica che potrebbe verificarsi quando si decide di immettere o far uscire un treno dalla linea nei moduli dotati di deviatoi con scali.
Il problema riguarda i moduli con blocco elettrico.
Quando si fa uscire un treno dalla linea per inviarlo in uno scalo, non essendoci più un treno in grado di liberare la tratta appena disimpegnata, o meglio, non giungendo più nessun treno alla sezione di blocco successiva, l'ultimo segnale superato rimarrà sempre al rosso e di conseguenza avremo che uno ad uno si fermeranno anche tutti gli altri treni.
Faccio un esempio aiutandomi con qualche disegno che mostra la logica di funzionamento del modulare nel suo complesso.
Logica blocco:
26,74 KB
Lo schema raffigura la linea molto stilizzata.
Nello schema sono rappresentati diversi moduli di linea e di blocco che si alternano e i sezionamenti più relativi segnali.
Inoltre ho inserito gli interruttori SE + SI e un paio di alimentatori di trazione per evidenziare anche la logica dei cablaggi di alimentazione e del perchè esistono SE ed SI.
La linea del blocco è colorata in azzurro e mostra come sono collegati tra loro i vari moduli con le freccie che indicano come viaggiano i comandi attivati dai magneti posti sotto i treni.
In questo caso, la loco1 ha appena superato un segnale che è stato mandato al rosso dalla loco stessa dopo il suo passaggio sul sezionamento evidenziato in rosso, questo ha anche mandato al verde il segnale precedente.
In questo modo un treno che segue (loco2) si fermerà prima del segnale rosso come in figura.
In condizione di normale esercizio, la loco1 procede verso il blocco successivo e trovando il segnale al verde supera il blocco, manda al rosso il segnale appena superato ed al verde il segnale precedente che farà partire la loco2. A questo punto il ciclo si ripete all'infinito.
Se togliamo dalla linea la loco1, avremo che il treno che segue (loco2) non potrà più ripartire perchè la sezione di blocco successiva non potrà più inviare il comando di libero alla loco2 in attesa.
Loco1 in uscita:
27,75 KB
La soluzione più semplice che mi è venuta in mente, in questo caso è quella di installare un semplice pulsante NA manuale collegato al sezionamento della loco2 in attesa per alimentare temporaneamente il suo sezionamento. Come se fosse un bypass temporaneo.
Così facendo, l'operatore che gestisce l'uscita del treno potrà alimentarlo solo quando la loco1 avrà liberato la linea e dopo aver riposizionato il o i deviatoi in corretto tracciato per consentire al treno che segue di ripartire in sicurezza.
Per l'uscita dei treni dagli scali il problema è relativamente semplice da risolvere, in quanto basterebbe farli uscire quando i blocchi adiacenti ad esso sono a via libera e senza treni in transito.
Diverso è il discorso in merito alle stazioni, in quanto le protezioni e le partenze dovranno per forza interfacciarsi col blocco elettrico.
Spero di essere stato chiaro; ogni suggerimento in merito è sempre ben accetto.
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Tutto stò pensare è stata colpa mia
- giuseppe_risso
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
saverD445 ha scritto:
Povero Edgardo...
Tutto stò pensare è stata colpa mia
Non solo tua, anche le loco che entrano nel mio deposito creano lo stesso problema .
- Docdelburg
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Quindi bisognerebbe fare in modo di collocare il comando NA in corrispondenza del modulo con i deviatoi che influenza il blocco.
Con un contatto volante l'operatore chiude l'interruttore una volta eseguita la manovra di uscita e ripristinato il corretto tracciato dei deviatoi.
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Se non ricordo male nel BUS ci sono ancora 3 fili liberi.
La butto li comunque.
Nel deviatoio del modulo con scalo, deposito, sottostazione, etc.., quando viene posto in deviata, un segnale parallelo alla spia del finecorsa va ad armare un relè a 2 contatti che viene autoritenuto da se stesso. L'altra uscita (non quella dell'autoritenuta) va ad alimentare il contatto di un altro relè. Quando il deviatoio viene riportato in corretto tracciato, l'uscita del fine corsa alimenterà il secondo relè, spedendo il segnale di "tratta libera". Ovviamente toglierà tensione al primo relè, che diseccitandosi, toglierà anche l'impulso. Tale impulso potrà essere mantenuto da un condensatore da 2200 uF, che sarà sufficiente, per tempo, a simulare l'impulso del reed.
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Un modulo "tecnico" deve essere solo di stimolo e non di impasse, siamo noi che facciamo la differenza
Il problema riguarda solo i moduli di blocco che dovranno avere un paio di pulsantini in più per gestire le varie manovre.
- Edgardo_Rosatti
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Docdelburg ha scritto:
Molto chiaro Edgardo!
Quindi bisognerebbe fare in modo di collocare il comando NA in corrispondenza del modulo con i deviatoi che influenza il blocco.
Con un contatto volante l'operatore chiude l'interruttore una volta eseguita la manovra di uscita e ripristinato il corretto tracciato dei deviatoi.
Esatto Mauro, solo che per praticità l'interruttore NA andrebbe montato sul modulo di blocco montato prima del modulo che ha lo scalo. Poi ci si dovrà mettere daccordo tra modellisti, ma questo non credo sia un problema.
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Chiedo: si potrebbe anche rimediare e fare questa procedura?
Si mette lo scambio in deviata e la loco entra. Si riporta lo scambio in corretto tracciato e poi si interviene sul pulsante di forzatura reed del blocco successivo.
- Andrea
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Comunque mi pare che abbiate le idee molto chiare.
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
giuseppe_risso ha scritto:
saverD445 ha scritto:
Povero Edgardo...
Tutto stò pensare è stata colpa mia
Non solo tua, anche le loco che entrano nel mio deposito creano lo stesso problema .
Si Giuseppe, hai ragione, la mia era una battuta .
Con Edgardo abbiamo passato un ora al telefono una sera ed è stato la sera stessa che abbiamo parlato del problema che la loco che sarebbe entrata in uno scalo/deposito non avrebbe dato il via libera al treno successivo.
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Re: Problematiche sulla realizzazione dei moduli
Prendendo ad esempio il modulo di Valerio, la loco che esce dallo scalo, dovrà percorrere una piccola tratta di binario illegale (binario dispari) per raggiungere il binario pari.
Ecco perché penso che il semplice pulsante crei problemi. C'è alto rischio d'incidenti. Bisogna presidiare contemporaneamente più moduli per fare una semplice deviata.
La posizione dei deviatoi dovrà dialogare con il sistema di blocco di entrambi i binari. In questo modo si scongiurano decine e decine di grattacapi.