lontano 1996...
La voglia allora di costruire mini ambienti era moltissima , questa fu la terza , un'idea nata per caso recandomi da un calzolaio, dovevo risistemare un paio delle mie scarpe quindi....hehehe , ho voluto immmortalarne modellisticamente uno di questi ambienti , ora a Venezia sono totalmente scomparsi , ricordo , ve ne erano moltissimi , spesso si trattava di ambienti piccoli , poco illuminati , strapieni di scarpe acccatastate in ogni parte , l'atmosfera era molto particolare , quello di un mestiere antichissimo ed umile che ormai non conviene più esercitare .
La scala di questo piccolo diorama è di circa 1:12
La prima cosa quindi che dovevo pensare era quella di realizzare le scarpe , in breve tempo , trovai la soluzione , dopodichè realizzare
l'ambiente fu un problema minore ; per documentarmi quindi , mi recai presso alcuni di questi calzolai , dovevo comprendere quali
attrezzature si usavano ed inoltre alla mia richiesta di scattare
fotografie , ricordo , un calzolaio mi guardò un pò stupito per questa mia richiesta , poi quando gli mostrai il modello completato
ne rimase molto sorpreso . Questa scenetta misura cm 36 X 28 x 25 di altezza :


- Iniziamo allora dalle scarpe ; sono in legno di tiglio , lavorate con fresette e minitrapano , scavate internamente , in molte ho applicato anche i lacci , richiedono circa 2 ore e mezza per completarne un paio , alll'inizio non mi fu facile , poi facendo pratica
mi sveltii notevolmente , alcuni cataloghi di calzature mi furono di
aiuto per realizzarne modelli particolari , le foto dimostrano sia la varietà , oltre che per uomo e donna e la quantità di paia realizzate .

In questa scena si presentavono due problemi : il primo e molto complesso , realizzare la grossa macchina risuolatrice , eccone
la foto al vero :

Ed il secondo , ovvero la grossa macchina da cucire , anche qui , ecco la foto a vero :

La grossa macchina , di marca " La San Crispino " era stata misurata , realizzata in alluminio , contiene internamente anche le cinghie di trazione ( non è funzionante , peccato , non ci pensai , ma mi avrebbbe complicato notevolmente il lavoro ) la sua costruzione e studio , mi portò via molto tempo, eccone il modello :



Mentre ecco anche il modello della Necchi realizzata totalmente
in alluminio a grosso spessore con lime ed archetto da orefice ,
assai complessa è la sua base curvata e dettagliata con profili
sagomati che dovevano rispettarne le forme .
Un modello di difficoltà elevata . Notate a lato anche la macchina rossa allarga scarpe , realizzata anch'essa in alluminio ; d'altra parte
fin da questo periodo avevo progressivamente iniziato ad eliminare
l'uso delle plastiche .


Vediamo dunque l'ambiente :
Come dicevo, in questi ambienti , il caos e disordine , regnava spesso sovrano , ricco di oggetti di ogni tipo che ho cercato di riportare in scala ; per prima cosa avevo notato al vero , che in una parete vi era un armadietto contenente il contatore della luce collegato ai tubi al neon che ho realizzato con bacchettine in vetro di Murano , in cui vi sono riprodotte anche le marcature !
La pavimentazione "alla Veneziana " è stata realizzata con fogli
di plastica adesiva in rotolo , l'effetto era molto fedele al vero .

A lato ho riprodotto questo semplice scaffale contenente anche le scatolette di lucido da scarpe....

Qui invece , oltre al telefono , ho riprodotto la licenza di esercizio
incorniciata , foto di amici , una bottiglia ( tornita in plexxiglass ) e l'immancabile radio :


Qui ho realizzato una rastrelliera con le scarpe di produzione propria
e di occasione , notate la lato anche le suolette di feltro appese ed imbustate ed uno leva stivali a lato sul pavimento :

Ecco qui invece lo scaffale riempito di scarpe riparate o da riparare :


Il bancone di vendita.....


Ed il relativo banchetto di lavoro in cui ho riprodotto i ferri del mestiere manuali e particolari realizzati in alluminio, i tacchi sono in vera gomma , notate anche la sedia consunta...


Qui ho realizzato anche la scopa , ( finissimo filo di rame dipinto ad aerografo ) ricordo che un tempo veniva ricoperta con una calza in nylon da donna , ma ora non ne ricordo il motivo :

E stata anche questa un'esperienza molto divertente , anche se molto lunga da realizzare , circa 5 mesi .....ero diventato ciabattino
anch'io....hehehehe !
Ciao a tutti


Andrea