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Sito e forum dedicati al fermodellismo, il nostro hobby viene praticato in molte maniere diverse, tutte ugualmente valide: hai un plastico? oppure sei un collezionista? oppure un semplice appassionato? Non esitare a scrivere nel forum, tutti gli interventi sono benvenuti... Postate foto e video del vostro plastico e chiedete aiuto per ogni problema o curiosità inerente al nostro hobby.
Mi sono arrivati il Peco PL11 e il deviatoio ST5. Ho fatto qualche prova che voglio condividere sul forum.
Per le prove ho utilizzato vecchio materiale Fleishmann: trasformatore e un interruttore per scambi.
Innanzitutto confermo che il motore funziona perfettamente sia con lo scambio Peco sia con quello DeA, l’unica accortenza da tener presente, come ha già documentato Salvatore, è quella di accorciare di 1 mm i supporti lato scambio in modo che il motore si accosti un poco di più al binario. Gli altri accessori forniti a corredo non devono essere utilizzati.
Confermo inoltre che il motore del deviatoio non ha il fine corsa (se tengo premuto il pulsante il motore continua a ronzare).
Fin qui le note positive, vediamo quelle dolenti. Le note negative riguardano il deviatoio, in quanto anche se sembra perfettamente uguale a quello DeA in realtà non lo è. Infatti è più corto di 2 mm. Ora non so quanto questa differenza possa pregiudicare in maniera significativa la realizzazione dei rami di tracciato interessati, però temo di si.
Altro problema sono le scarpette. Queste della Peco sono lunghe 8-9mm a fronte dei 12mm dei binari Darstaed. Queste ultime non si adattano ai binari Peco perché su questi lo spazio per inserirle è tarato per gli 8mm. Quindi per accoppiare binari Peco con quelli Darstaed si devono utilizzare scarpette da 8.
Alla fine della storia ritengo che, per chi ha bisogno di ulteriori deviatoi, convenga acquistare fascicoli arretrati della DeA: col prezzo siamo là e si va più sul sicuro con la compatibilità; per i motori non c’è problema perché i PL11 vanno bene; mi restano dubbi sui binari aggiuntivi, ma valuterò in corso d’opera. Allego qualche foto
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Anto, l'accorciamento lato scambio è da farsi anche per lo scambio Peco o solo per lo scambio DeA?
@Vincenzo
Non ho ben capito la tua domanda. E' lo scambio Peco che è più corto, quindi utilizzandolo coi binari Darstaed resta uno spazio vuoto teorico di 2mm. Ora può essere che la lunghezza del tracciato ne renda il fatto ininfluente, ma non ho esperienza tale per affermarlo con sicurezza (che dicono gli esperti?). Ecco perché, in ottica di ampliamento, penso sia meglio dotarsi di materiale DeA.
(nelle foto il più corto è il Peco)
Due mm sulla lunghezza totale di un deviatoio o spezzone di binario non comporta complicazioni, se dovesse rimanere una fessura più larga basta chiuderla con una strisciolina di plasticard, va incollata con cianoacrilato, tagliata a filo del fungo, e pareggiata con carta seppia senza calcare troppo sulla rotaia. Il plasticard molto tenero basta poco per carteggiarlo
Vedete qui topic.asp?TOPIC_ID=12561&whichpage=3
Roby - In ogni fermodellista in enne c'è un po di masochismo.
@Vincenzo
Non ho ben capito la tua domanda. E' lo scambio Peco che è più corto, quindi utilizzandolo coi binari Darstaed resta uno spazio vuoto teorico di 2mm. Ora può essere che la lunghezza del tracciato ne renda il fatto ininfluente, ma non ho esperienza tale per affermarlo con sicurezza (che dicono gli esperti?). Ecco perché, in ottica di ampliamento, penso sia meglio dotarsi di materiale DeA.
(nelle foto il più corto è il Peco)
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Anto, scusami, forse non mi sono espresso bene ma mi riferivo all'accorciamento dei supporti del PL11 per accostarlo correttamente allo scambio, mi è stata data comunque la risposta: sia con lo scambio Peco che con il DeA si rende necessario limare circa 2 mm dai supporti dell'attuatore Peco PL11. Grazie.
Vincenzo Passalacqua ha scritto:
Anto, scusami, forse non mi sono espresso bene ma mi riferivo all'accorciamento dei supporti del PL11 per accostarlo correttamente allo scambio, mi è stata data comunque la risposta: sia con lo scambio Peco che con il DeA si rende necessario limare circa 2 mm dai supporti dell'attuatore Peco PL11. Grazie.
Allora ci avevo giusto, anche perchè non mi è sfuggito e me lo sono annotato, è troppo importante, si eviterà di fare pasticci, magari rovinando lo scambio.
Alceo - Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. (Oscar Wilde)
Dopo aver fatto l'ennesima prova di funzionalità, e dopo aver posato un altro tratto di binario, ho constatato che le mie due loco, a pantografi alzati, interferivano in altezza con il tratto superiore del tracciato. Non so se questo è dovuto ad un mio non esemplare posizionamento dei pilastri o congenito nella progettazione del plastico della DeA - probabilmente le loco previste dall'opera non interferiranno, ma ho considerato la cosa come riduttiva. Ho spessorato i pilastri interessati di circa 4 mm e tutto è andato a posto oltre al fatto che ora il tracciato, a mio parere, ha assunto un andamento più uniforme. Spero che la foto sia esplicita circa la zona interessata. Qualcuno ha constatato lo stesso problema?
Vincenzo
Dopo aver fatto l'ennesima prova di funzionalità, e dopo aver posato un altro tratto di binario, ho constatato che le mie due loco, a pantografi alzati, interferivano in altezza con il tratto superiore del tracciato. Non so se questo è dovuto ad un mio non esemplare posizionamento dei pilastri o congenito nella progettazione del plastico della DeA - probabilmente le loco previste dall'opera non interferiranno, ma ho considerato la cosa come riduttiva. Ho spessorato i pilastri interessati di circa 4 mm e tutto è andato a posto oltre al fatto che ora il tracciato, a mio parere, ha assunto un andamento più uniforme. Spero che la foto sia esplicita circa la zona interessata. Qualcuno ha constatato lo stesso problema?
Vincenzo
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Non ho fatto questa verifica, domani ci provo e vi faccio sapere[8]
*Francesco* - Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso. (Albert Einstein)
Calcolando il sughero e rotaie si ha un altezza di 6 mm più spessore delle plance altri tre mm tot 9 mm arrotondiamo a 1 cm, anche sul forum Tedesco non hanno calcolato l'elevazione dei pantografi e lo spessore plance.
Ma prima apriamo una parentesi sui pantografi:
il pantografo oltre che essere un componente estetico della locomotiva in scala ridotta, nei primi esemplari aveva anche una funzione elettro meccanica ovvero captare un polo elettrico dalla catenaria.
Per compensare sbalzi di altezza della catenaria il pantografo modellistico è dotato di molle che lo spingono verso l'alto in modo di mantenere il contatto con la catenaria in tutte le situazioni.
In base alla geometria degli snodi i nostri pantografi tendono ad assumere una altezza notevole, poi compensata dalla catenaria che li spinge verso il basso mantenendoli alla giusta altezza.
Ora non avendo una catenaria che ferma il pantografo nella sua elevazione ovviamente urterà con le varie strutture presenti sul tracciato( gallerie,ponti, mensole pali reggi catenaria ).
Esistono un paio di modi per evitare ciò,
il primo levare le molle in modo che il pantografo rimanga deflesso leggermente mantenendo una posizione più bassa
Secondo legare il pantografo con un sottile filo in nailon da pesca in modo da fermare l'innalzamento in una posizione intermedia a noi congeniale.
In enne per vari motivi legati alla manutenzione si evita di montare la catenaria, mantenendo la palificazione. Quindi questi sistemi sopra descritti sono di uso normale.
Roby - In ogni fermodellista in enne c'è un po di masochismo.
Il limite massimo credo sia l'altezza della bocca del tunnel, ovviamente sollevata degli spessori aggiunti con la posa del sughero, per il resto, ad occhio dovrebbe essere ok, almeno prendendo come riferimento questa foto
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*Francesco* - Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso. (Albert Einstein)
I punti più bassi come altezza sono:
Mensole reggi catenaria dei pali.
Apice arco galleria.
Soletta inferiore dei ponti.
Nel nostro plastico il portale galleria rimane il punto critico, mentre per il viadotto credo che vi sia ampia luce per far transitare una loco con il pantografo alzato ( in presa ).
P.S
Con che loco avete avuto problemi?
Roby - In ogni fermodellista in enne c'è un po di masochismo.
I punti più bassi come altezza sono:
Mensole reggi catenaria dei pali.
Apice arco galleria.
Soletta inferiore dei ponti.
Nel nostro plastico il portale galleria rimane il punto critico, mentre per il viadotto credo che vi sia ampia luce per far transitare una loco con il pantografo alzato ( in presa ).
P.S
Con che loco avete avuto problemi?
Roby, fondamentalmente ho riscontrato i problemi con il mio Coccodrillo Minitrix. Dopo la tua analisi del problema sono contento di aver risolto il tutto sollevando quanto basta la tratta. Non rientra nelle mie intenzioni intervenire in alcun modo sulla loco a cui tengo troppo.
Vincenzo
Bene Vincenzo, felice che hai risolto.
Anche i Tedeschi nelle guide hanno sottovalutato il pantografo alzato in relazione ai portali galleria , poi hanno spessorato in corso d' opera e avvisato gli utenti.
Roby - In ogni fermodellista in enne c'è un po di masochismo.
Il limite massimo credo sia l'altezza della bocca del tunnel, ovviamente sollevata degli spessori aggiunti con la posa del sughero, per il resto, ad occhio dovrebbe essere ok, almeno prendendo come riferimento questa foto
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Ciao Francesco
mi pare dalla foto che la discesa in primo piano faccia uno scalino ovvero non ci sia una pendenza regolare nel passare dal c 145 al S1 e quindi al c 145 da sinistra verso destra, conviene ricontrollare le altezza dei poloni o spostarne uno in modo da evitare delle inclinazioni variabili che possono causare svii.
Scusa per l'intervento magari è solo un effetto della foto.
Sergio
Il limite massimo credo sia l'altezza della bocca del tunnel, ovviamente sollevata degli spessori aggiunti con la posa del sughero, per il resto, ad occhio dovrebbe essere ok, almeno prendendo come riferimento questa foto
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Ciao Francesco
mi pare dalla foto che la discesa in primo piano faccia uno scalino ovvero non ci sia una pendenza regolare nel passare dal c 145 al S1 e quindi al c 145 da sinistra verso destra, conviene ricontrollare le altezza dei poloni o spostarne uno in modo da evitare delle inclinazioni variabili che possono causare svii.
Scusa per l'intervento magari è solo un effetto della foto.
Sergio
La foto è stata scattata durante la costruzione, manca anche il rinforzo tra il C145 ed S1, ora è tutto ok
grazie comunque per la segnalazione
*Francesco* - Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso. (Albert Einstein)
Mi sono alla fine deciso ed ho appena acquistato sei motori Pico PL11 dal sito suggerito da Antonio, a sua volta suggerito da Salvatore, per un prezzo totale, compresa spedizione, di 55,55 Euro, niente male direi.
Alceo - Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. (Oscar Wilde)
Mi è arrivata per email dalla DeA la pubblicità del Gottardo in nuova uscita, viene da pensare come mai una nuova uscita che ancora non è terminata la vecchia?
che sia rimasto parecchio materiale oppure che ci sia stata una notevole richiesta ed abbiano valutato una nuova uscita...
Siamo sotto Natale è il trenino tira, spero che poi alcuni acquirenti della raccolta proseguano il cammino del fermodellismo.
Come ENNISTA tifo per la seconda ipotesi
Roby - In ogni fermodellista in enne c'è un po di masochismo.
Ad oggi il nostro tethered ha avuto:
78351 letture
1722 risposte
Il che denota un certo interesse non solo tra gli utenti del forum ma anche da frequentatori esterni.
Colgo l'occasione per ringraziare gli amici che postando i loro lavori e le richieste permettono di sviluppare il discorso a tutto campo su come costruire il plastico della De Agostini.
Roby
Roby - In ogni fermodellista in enne c'è un po di masochismo.
Mi è arrivata per email dalla DeA la pubblicità del Gottardo in nuova uscita, viene da pensare come mai una nuova uscita che ancora non è terminata la vecchia?
che sia rimasto parecchio materiale oppure che ci sia stata una notevole richiesta ed abbiano valutato una nuova uscita...
Non c'è da meravigliarsi, stava uscendo la seconda edizione di "Tutte le moto di Valentino Rossi", quando la prima non era ancora terminata, aggiungendo alla seconda soltanto due modelli.
Io la vedo in questo modo : chi ha iniziato la prima andrà fino in fondo, i ritardatari od indecisi, anzichè richiedere arretrati, inizieranno e termineranno la seconda.
Gli specialisti del marketing della DeA lo sanno bene e quando un articolo tira lo ripropongono più volte, c'è soltanto da sperare che non venga ampliata, altrimenti bisognerà richiedere le copie mancanti e questo è un altro modo per incrementare le vendite.
Alceo - Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. (Oscar Wilde)