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La Aln 772 produce cortocircuito

Il sistema digitale (DCC) applicato al modellismo ferroviario.

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cararci
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La Aln 772 produce cortocircuito

#1 Messaggio da cararci »

A quanto pare le OsKar che non vanno capitano tutte a me. Un anno e mezzo fa (senza accento, please) mi è stato sostituito uno dei motori della 772. In giugno m'è saltato il collegamento tender-loco della 640, per cui aspetto lo spinotto di ricambio. Oggi si è verificato questo: il tracciato è andato in corto circuito appena ho tentato di far marciare la 772, ma ancora prima mi ero accorto che il cardanico di uno dei due motori si era rotto. Riparato questo, si è presentato il problema del corto, allora ho provato a cambiare decoder, ma il problema si ripresenta. In fase di stop le luci esterne ed interne funzionano, ma quando avvio i motori si verifica il problema. Ovviamente tutte le altre loco vanno normalmente.
A questo punto temo che qualcosa sia andato nel PCB oppure nel motore di cui si era rotto il cardanico.
Voi cosa ne pensate?


Carlo - Il guizzo della trota - Teatro greco - Il Castellaccio

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saverD445
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Re: La Aln 772 produce cortocircuito

#2 Messaggio da saverD445 »

Certo Carlo che se le Os.kar malfunzionanti sono capitate tutte a te, non hai avuto molta fortuna, io sono possessore di ben nove rotabili os.kar e mai nessun problema.

Si Carlo, penso come te, qualcosa che nel momento di rottura del cardanico abbia creato il corto, magari dei fili o dei pezzi di metallo e se anche hai riparato il cardano e sostituito il decoder persista ad evidenziare il corto.
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roy67
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Re: La Aln 772 produce cortocircuito

#3 Messaggio da roy67 »

Hai possibilità di provare il rotabile in analogico?

Se il problema persiste è sicuramente elettrico, altrimenti potrebbe essere il decoder. Prova ad andare per esclusione.
Ti consiglierei una "visita" con il tester... sulla parte elettrica... :wink:
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fabio
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Re: La Aln 772 produce cortocircuito

#4 Messaggio da fabio »

scrivi a battino alcune serie hanno problemi ai motori,chiedi la sostituzione,non metterci le mani :wink:
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cf69
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Re: La Aln 772 produce cortocircuito

#5 Messaggio da cf69 »

Ciao Carlo, ti riporto quanto scritto, sul suo blog (http://seven-progmecc.blog.tiscali.it/2 ... ng_wp_cron) il 12 dicembre 2012, dal progettista della tua 772 riguardo la bruciatura del motore e l'impuntamento della vite senza fine:

<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext"> Periodicamente (e “leggermente” a orologeria, ma il problema comunque è oggettivo), sui forum si riparla di un funzionamento poco fluido di alcune ALn772, cui di recente si è aggiunto anche un numero non trascurabile di motori bruciati. Gli “strattoni” in fase d’avvio sono dovuti a una causa, tanto casuale quanto banale, la cui soluzione (è un residuo della materozza del carter, che può bloccare la vite senza fine) avevo dato da subito in Os.kar (oddio, non che fosse geniale… bastava ripulire quel residuo e verificare che la vite senza fine girasse senza sforzo). Ho letto sui forum che la Os.kar avrebbe attribuito il problema del moto poco fluido alle basse velocità, a una meccanica “troppo precisa”, modificata nei modelli successivi. Son portato a credere che sia una minchiata da forum.

[/quote]

Scrive ancora il 22 gennaio 2013:

<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">PARENTESI TECNICA: VEDIAMO COME SISTEMARE L’ANDAMENTO A STRATTONI MANIFESTATO DA ALCUNE ALn772 A VELOCITA’ MINIMA, PROVOCATO DA UN ERRORE DI STAMPAGGIO/ASSEMBLAGGIO

Veniamo così all’ultima carta che si giocano quelli che vogliono per forza affermare che i loro motoroni che sbucano dalla capotta del modello sono, alla fin fine, la miglior scelta possibile. Bene, quest’ultima carta è data dalla loro “dimostrazione empirica” che una doppia motorizzazione funziona male, dato che le ALn772 vanno a strattoni al minimo.

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98,05 KB

Questo problema si era manifestato fin da subito su una certa percentuale (non trascurabile) di modelli. Al tempo ero ancora in Os.kar, e individuai il problema nella resistenza al moto che incontrava la vite senza fine. La cosa era piuttosto strana, dato che la vite era stata progettata con quel minimo di gioco necessario per evitare che le sue estremità strisciassero contro la scatola degli ingranaggi, generando attriti. Non si trattava pertanto di un errore di progettazione, ma rilevammo invece un difetto in fase di stampaggio/assemblaggio. In pratica, il coperchietto che chiude la vite senza fine entro il suo vano del carter, presentava un residuo di plastica (in corrispondenza del punto di iniezione della plastica nello stampaggio). Questo residuo si trova nel fondo del coperchietto, esattamente in corrispondenza di dove questo poggia sulla boccola anteriore della vite senza fine. Chiudendo il coperchietto, quindi, questo dentino andava a pressare sulla boccola, determinando l’anomalia (che vedremo dopo). Era quindi sufficiente asportare questo residuo di plastica per eliminare il problema. Non so se la Os.kar abbia anche fatto un comunicato per informare su come risolvere, banalmente, il problema. Ricordo però, perché allora ero ancora in Os.kar, che diffondemmo l’informazione tra i forum e i negozi, tant’è che molti modellisti risolsero subito il problema.

L’effetto determinato da quel residuo di plastica sulla vite senza fine, tuttavia, è nel suo piccolo diabolico, e merita di essere descritto. Come abbiamo visto, quel dentino pressava la boccola della vite senza fine verso il basso, ma non era certo la semplice pressione verso il basso a provocare una resistenza al moto della vite senza fine. Infatti, la boccola poggia, alla base, nel rispettivo incavo del carter in cui è alloggiata, e quindi chiaramente non può muoversi verso il basso, spostando giù con se la vite senza fine (e quindi è escluso che il dentino potesse spingere giù la vite senza fine, mandandola a pressare contro l’ingranaggio sottostante, provocando per questo il disturbo al moto). Il problema era un altro, e spiega anche perché, nonostante quel residuo di plastica fosse su tutti i modelli, solo alcuni avessero problemi alle basse velocità.

Immaginiamo il cinesino che deve installare la vite senza fine: inserirà le boccole nel suo alberino, quindi, con pollice e indice, stringerà il tutto per inserirlo nella sede sul carter. Facendo quest’operazione, potrebbe pressare le due boccole contro la vite senza fine e a questo punto, chiudendo il coperchietto, il dentino terrebbe la boccola anteriore bloccata in pressione contro la vite senza fine (perché, pressando sulla boccola, le impedisce di allontanarsene in direzione assiale). Però potrebbe anche accadere che, chiudendo il coperchietto, la boccola, che verrà comunque bloccata dal dentino, si trovi immobilizzata in una posizione che non pressa contro la vite senza fine, e quindi non ne ostacola la rotazione. Il primo caso è quello che crea i problemi alle basse velocità, in quanto a velocità minima la motorizzazione dispone di potenza e forza d’inerzia molto basse, che non riescono quindi a compensare il forte attrito subito dalla vite senza fine (quindi avremo un rallentamento in corrispondenza dei minimi dell’erogazione sinusoidale della potenza motrice, e un’accelerazione in corrispondenza dei massimi, il che provoca appunto l’andamento a strattoni). Il difetto quindi, come detto, sparisce se si elimina il residuo di plastica, in quanto in questo modo la boccola è libera di traslare in direzione assiale (distaccandosi quindi dalla vite senza fine, e liberandola dall’attrito, qualora si trovasse pressata ad essa).

E’importante tenere conto del fatto che questo attrito anomalo appena descritto, oltre a penalizzare la qualità del moto al minimo, fa si che la motorizzazione lavori sempre con uno sforzo supplementare (dato che l’attrito della vite senza fine agirà anche alle alte velocità, anche se gli effetti verranno mascherati dall’inerzia che garantirà comunque una marcia regolare). Ciò significa che il motore lavorerà in condizioni differenti da quelle di progetto, dovendo erogare costantemente un surplus di potenza per vincere l’attrito anomalo, e questo lo costringerà a un assorbimento ulteriore di corrente, con conseguente riscaldamento che ne accelera l’usura.

Potrebbe anche accadere che, a causa del solito residuo di plastica, la vite senza fine sia sottoposta a un attrito che, tuttavia, non è talmente elevato da provocare strattoni al minimo. Tuttavia, sarà comunque presente questo attrito ulteriore che assorbirà inutilmente potenza motrice (e quindi anche stavolta il motore sforzerà più del dovuto). E’ opportuno quindi asportare in ogni caso quel dentino, in modo da esser certi che la meccanica lavori secondo le condizioni previste dal progetto, evitando qualunque tipo di usura indotta.

[/quote]
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cararci
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Re: La Aln 772 produce cortocircuito

#6 Messaggio da cararci »

Caro Fabio, devo essere incappato proprio in un residuo di stampaggio! Ti ringrazio dell'informazione illuminante.
Mi resta il problema del corto circuito, ma credo che la soluzione potrà venirmi solo dalla OsKar. Però fra qualche giorno "calu cu li casci" in Sicilia, perciò vedrò il da farsi a fine agosto.

P.S.: per i non siciliani, "calari cu li casci" è una frase che si diceva nel lavoro bracciantile quando c'era la raccolta delle arance, almeno dalle parti mie, Sicilia orientale, e significa scendere (dal carro) sul terreno con le casse (per la raccolta).
La frase ha assunto anche il significato di prepararsi adeguatamente ad un'attività.
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dilan
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Re: La Aln 772 produce cortocircuito

#7 Messaggio da dilan »

Ciao Fabio, ottima informazione.

La mia 772 al momento non ha dato problemi, ma soltanto ora sta cominciando a girare sul plastico.

La terrò sotto controllo e, se necessario, farò tesoro del consiglio fornito.

Ciao
Antonio

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cararci
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Re: La Aln 772 produce cortocircuito

#8 Messaggio da cararci »

Ultime positive, ma dubbiose notizie:

ho provato a far andare in analogico la 772, sia con il decoder, sia senza, e la loco mostrava di poter andare, sia pur con difficoltà e non sempre. Ma rimessa sul circuito digitale, si è ripresentato il corto. Ma è un corto, visto che in analogico non si verificava?
Allora ho provato a smontare i carrelli e a far girare il cardano manualmente. Operazione fatta più volte, rimontando e facendo andare sia in analogico, sia in digitale, con il risultato di una marcia più efficace in avanti e lenta indietro e ritorno del "corto" in digitale.
Ho verificato che uno dei motori a volte si blocca ed ho pensato che sovraccarica l'assorbimento di corrente e che dunque il corto possa non essere un vero corto, ma un blocco automatico causato dal sovraccarico.
Ho capito che il Pcb non c'entra niente e che il cardano di uno dei motori gira quasi sempre normalmente se libero dal carrello, ma si blocca spesso se innestati gli ingranaggi del carrello. Allora ho provato ad invertire i carrelli e l'altro motore si comporta come il primo, segno che il problema sta in uno dei carrelli.
Dunque ho smontato il carter della vite senza fine e dopo varie prove mi sono accorto che la boccola alla quale si innesta il cardano sotto sforzo (verde nella foto) girava a vuoto. Allora ho incollato con una micro goccia di Attack l'asse della vite senza fine e la boccola spanata.
Adesso la 772 va, anche se mi restano dei dubbi sul fatto che anche senza carrello il motore a volte si bloccava. Probabilmente c'è stato un concorso di fattori a provocare il problema.
Vorrei provare ad eliminare la linguetta del carter di cui parla l'intervento riportato da Fabio, ma voglio capire se ho capito: non si rischia che la boccola che tiene in sede la vite senza fine venga spinta verso l'alto dal moto della vite stessa, essendo libera di fluttuare verso il coperchio del carter, con il risultato di un moto anomalo?

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Re: La Aln 772 produce cortocircuito

#9 Messaggio da dilan »

Ciao Carlo,
fai attenzione!

Non devi eliminare tutta la linguetta ma, eventualmente, solo la sbavatura di fusione della plastica che si trova sulla linguetta stessa.

Da quello che mi sembra di capire non tutte le automotrici presentano questo problema (la mia va perfettamente).
Antonio

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cf69
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Re: La Aln 772 produce cortocircuito

#10 Messaggio da cf69 »

Ciao Carlo, da quello che dici sembra proprio che il "cortocircuito" è in realtà un assorbimento di corrente anomalo, per come descritto dall'ingegnere Tuveri nel post che ho copiato ed incollato dal suo blog.
Se riesci a fare un paio di foto del particolare incriminato, diamo un'occhiata anche noi e cerchiamo di consigliarti al meglio.

Per Dilan, secondo quanto scritto è un'operazione che va fatta comunque: ".... E’ opportuno quindi asportare in ogni caso quel dentino, in modo da esser certi che la meccanica lavori secondo le condizioni previste dal progetto, evitando qualunque tipo di usura indotta."
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Re: La Aln 772 produce cortocircuito

#11 Messaggio da cararci »

cf69 ha scritto:

Ciao Carlo, da quello che dici sembra proprio che il "cortocircuito" è in realtà un assorbimento di corrente anomalo, per come descritto dall'ingegnere Tuveri nel post che ho copiato ed incollato dal suo blog.
Se riesci a fare un paio di foto del particolare incriminato, diamo un'occhiata anche noi e cerchiamo di consigliarti al meglio.

Per Dilan, secondo quanto scritto è un'operazione che va fatta comunque: ".... E’ opportuno quindi asportare in ogni caso quel dentino, in modo da esser certi che la meccanica lavori secondo le condizioni previste dal progetto, evitando qualunque tipo di usura indotta."


Ciao Fabio,
nel frattempo ho limato un po' quel dentino e lavorato ancora sulla boccola che si era spanata. La loco va, ma si notano uno sfarfallio intermittente delle luci e difficoltà di captazione della corrente in alcune curve, nonostante un'accurata pulizia di ruote e contatti. Probabilmente il lavoro sui carrelli, con frequente smontaggio e rimontaggio ha lievemente modificato qualcosa nell'assetto generale. Da qui a lunedì proverò ancora, poi me ne vado in Sicilia e buona notte al secchio e alla OsKar!
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Re: La Aln 772 produce cortocircuito

#12 Messaggio da dilan »

cf69 ha scritto:



Per Dilan, secondo quanto scritto è un'operazione che va fatta comunque: ".... E’ opportuno quindi asportare in ogni caso quel dentino, in modo da esser certi che la meccanica lavori secondo le condizioni previste dal progetto, evitando qualunque tipo di usura indotta."



Fabio, grazie della precisazione, alla prima occasione provvederò alla sistemazione.

Ciao
Antonio

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Re: La Aln 772 produce cortocircuito

#13 Messaggio da cararci »

Due lamelle non facevano contatto con gli assali. Adesso è tutto a posto, posso partire per la meritata vacanza dopo tanto lavoro in officina :geek:
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Re: La Aln 772 produce cortocircuito

#14 Messaggio da cf69 »

Meglio così, sono contento che hai risolto.
Fabio Cuccia - La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché! (Albert Einstein)
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Re: La Aln 772 produce cortocircuito

#15 Messaggio da lorelay49 »

Grande Carlo..... a furia di dai e dai ci sei riuscito :wink:
Giuliano

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