"progettini" per zona industriale USA
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"progettini" per zona industriale USA
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Re: "progettini" per zona industriale USA
una simpatica idea che qualche volta e stata utilizzata a beneficio dei bambini, interessante la versione per adulti o ragazzi in modo da far avvicinare nuove leve al fermodellismo.
Credo che piuttosto far provare sul modulare sarebbe opportuno permettere di manovrare su un plastico a parte ( anche in digitale) in modo da non ostacolare le sessioni di circolazione .
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Re: "progettini" per zona industriale USA
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Re: "progettini" per zona industriale USA
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Re: "progettini" per zona industriale USA
v200 ha scritto:
Ciao Gianpaolo,
...Credo che piuttosto far provare sul modulare sarebbe opportuno permettere di manovrare su un plastico a parte ( anche in digitale) in modo da non ostacolare le sessioni di circolazione .
Ho ideato il circuito prendendo spunto da un altro plastico, non modulare, trovato su Model Railroader anni fa, che rappresentava l'Argentine Industrial yard di Kansas City (la città dei cinque smistamenti) e che mi ha subito affascinato perchè saltava a piè pari la circolazione sulla piena linea, che volenti o nolenti non è possibile rappresentare in modo realistico se non mostrandone solo un pezzetto tra due gallerie sotto altrettante montagne (glisso sull'AA.VV.: sono sicuro che non devo spiegarne il motivo...).
La sequenza operativa prevista è la stessa: i convogli partono dalla stazione nascosta, lasciano i carri nello scalo e, se già presenti, portano via i carri a loro destinati, mentre le loco in dotazione allo scalo stesso consegnano i carri nei vari punti di carico/scarico e portano allo scalo quelli destinati alla spedizione; la velocità massima permessa è ovviamente molto bassa ed il settaggio delle CV nei decoders ne impedirebbe il superamento.
Tutte queste operazioni possono essere delegate ai visitatori, una alla volta seguendo una lista di prenotazioni (che, dopo i primi due o tre che "rompono il ghiaccio", diventerà subito lunghissima...), con i gestori del plastico che controllano quello che fanno, danno una mano per l'aggancio/sgancio, avvisano se stanno per fare qualcosa di pericoloso per gli altri convogli in movimento, più un operatore dedicato al CTC (nel centro del plastico) ed un altro che smista i convogli nella stazione nascosta.
Anni addietro partecipai ad una manifestazione presentando una versione del Time Saver di John Allen ed invitando i visitatori a mettere alla prova la loro capacità di manovrare: trenta partecipanti in quattro ore, quindi un'iniziativa del genere avrebbe sicuramente un successone... e non accadrebbe quello che già stanno lamentando tutti i presentatori di plastici alle manifestazioni, il consumo dei rotabili non ripagato da nulla: le geremiadi di Piombino al riguardo ancora mi ronzano nelle orecchie!
- gian paolo cardelli
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Re: "progettini" per zona industriale USA
Mauricio ha scritto:
interessante, vedo che tecnicamente l'idea è che ogni modulo sia collegato con l'altro con un solo binario per facilitare il montaggio, ma da come è fatto il tracciato non c'è possibilità di sosta nelle stazioni di passaggio per un treno che viene in direzione opposta senza far manovra
I convogli previsti infatti sarebbero lunghi al massimo un metro e mezzo (locomotiva più sei-otto carri a seconda della loro dimensione), con qualche eccezione di poco superiore per rendere qualche movimento più impegnativo: se guardi bene ogni gruppo di tre moduli rappresentante un'industria specifica ha il binario di raddoppio di questa lunghezza, permettendo gli incroci.
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