La scatola dei bottoni tra sogni e ricordi
- marione
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La scatola dei bottoni tra sogni e ricordi
Diciamo di preferire i surrogati moderni ( le lampo anonime, senza stile, ma pratiche ), ma quando acquistiamo un cappotto o un tailleur importante è la prima cosa che guardiamo: i bottoni.
Sono quelle piccole sferette o dischetti colorati, a fiori, ad animali, a gioiello o solo variamente lavorati che da sempre hanno fatto la gioia dei bambini di ogni epoca e dato classe al nostro vestire.
Mi piace ricordare l'importanza del bottone non solo come elemento di distinzione sociale, seduzione ed oggetto di comunicazione, pertanto, riferimento storico.
I bottoni stimolano l'attenzione, o meglio il ricordo, infatti chi di noi non rammenta con nostalgia la gioia che si provava da bambini quando si riusciva ad impossessarsi della scatola dei bottoni della nonna, che si conservava in ogni casa di ogni ceto sociale. Un ricordo un po' sbiadito nel tempo. Di solito erano le scatole di latta dei biscotti buoni che una volta vuote venivano utilizzate per raccogliere i bottoni di ogni genere.
Aprirla era come scoprire un mondo fantastico fatto di mille colori e forme. Erano le zingare che vendevano i bottoni più belli, attaccati al cartoncino, per dozzine con il filo.
Poi i bottoni verdi militari, persi dagli eskimo, gli alamari, quelli dei jeans di ferro brunito e di rame. Di cuoio per il loden di papà, quello grande della nonna con grogrè di raso nero attorno sempre tenuto caro. I fiori colorati per le camicette, i rosa confetto dei vestitini, quelli per le federe.
Il bottone è come un diamante, perchè ha tante facce. Il bottone non abbottona solamente il vestito. Egli parla, trasmette dei messaggi. Il bottone può essere utilitario, di ostentazione, di superstizione, usato come ornamento, essere simbolo o una immagine.
Quando i bottoni smettono di essere utili per l'ago ed il filo lo diventano per i sogni. Il piccolo oggetto che apre e chiude anche i ricordi ... è il limite oltre l'immaginario, il confine fra il mondo esteriore e quello interiore.
Piccolo ed utile, comunica, ostenta, seduce e diventa un simbolo pieno di arte e di storia.
Il re francese Francesco I si era fatto fare una veste di velluto nero con tremila bottoni d'oro, perchè doveva ricevere un sultano. Questi bottoni erano di ostenzasione, con lo scopo di far vedere che il più ricco era lui. Lo stemma sui bottoni dei servi comunicavano a quale famiglia appartenevano.
Lo stesso sgnificato hanno i bottoni dei corpi militari, dei vari club, delle divise delle hostess, dei partiti, anche quelli legati ad un lutto. Insomma tutta una serie di storie, legate alla creazione del bottone, perchè a certi livelli è una vera arte minore che non si deve assolutamente perdere.
I ricordo della sua semplicità, lascia trasparire credo tutto l'entusiasmo, per non dire amore per questo piccolo/grande accessorio dell'abbigliamento che coinvolge emotivamente il desiderio di rovistare nella nostra vecchia scatola dei bottoni alla ricerca di quelle piccole, seducenti scaglie colorate del passato, per divenire tante storie, care alla comune memoria .
Marione
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Re: La scatola dei bottoni tra sogni e ricordi
Sei davvero molto bravo nel raccontare queste e altre storie di vita vissuta (e non).
Continua così.

- Massimo Salvadori
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Re: La scatola dei bottoni tra sogni e ricordi
Posso fare una precisazione ? "grogrè" è una parola che si usava anche in casa mia, mia mamma faceva la "sartina" , e io ero avevo l' incarico di andare a comperare qunato occorreva, il negozio - abitavamo a Milano - era "Foderami Carcano" una volta c'erano una mezza dozzina di negozi per Milano, adesso credo sia rimasto solo uno in corso San Gottardo. Ho impiegato un pò di anni, poi finalmente una signora che conosceva il francese mi ha illuminato, si scrive "grosgrain" . E speriamo che me l'abbia raccontata giusta.
Grazie Marione.
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Re: La scatola dei bottoni tra sogni e ricordi
Massimo ha scritto:
si scrive "grosgrain" . E speriamo che me l'abbia raccontata giusta.
Grazie Marione.
Oui, c'est vrai! [:o)] http://it.wikipedia.org/wiki/Gros_grain
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Re: La scatola dei bottoni tra sogni e ricordi
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Re: La scatola dei bottoni tra sogni e ricordi




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Re: La scatola dei bottoni tra sogni e ricordi
Andrea ha scritto:
Marione, è sempre un piacere leggere i tuoi racconti che spesso evocano ricordi d'infanzia e mi fanno tornare bambino.
Sei davvero molto bravo nel raccontare queste e altre storie di vita vissuta (e non).
Continua così.
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E' vero cosa aggiungere di piu' ?.........


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Re: La scatola dei bottoni tra sogni e ricordi





