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E' la mia Città e le voglio bene

Quando non sai dove mettere una discussione ovvero non è fermodellismo.

Moderatori: liftman, Fabrizio

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marione
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Iscritto il: lunedì 4 marzo 2013, 13:41
Nome: Mario
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Città: treviglio
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E' la mia Città e le voglio bene

#1 Messaggio da marione »

Non chiedetemi se Treviglio è bella o brutta. Non sono in grado di giudicare. E' la mia città e le voglio bene. Ho letto da qualche parte che la propria città è come la propria mamma: non si può dire se è bella o bruttta; le si vuole bene e basta, anche se si riconoscono molti difetti e anche se non le si fanno esplicite dichiarazioni d'amore. So che Treviglio è piena di difetti, per cose fatte male , o in fretta, o non fatte; anche per le disgustose imbrattature murali che deve subire, ma è la mia città e gli voglio bene lo stesso. Il trevigliese in genere ama molto alla sua città e tiene alla sua reputazione, anche se,dall'interno, è sempre molto, molto critico nei suoi confronti; ritengo per il troppo amore che nutre per essa, che vorrebbe perfetta e che comunque ama e stima, tanto che cerca di non starle lontano e, se costeretto ad allontanarsi, sempre vuole ritornarvi. Non che consideri Treviglio il centro del 'mondo', ma senz'altro penso che tutto il 'mondo' ( o quasi) finirà per affacciarsi sul palcoscenico trevigliese. Tutto il mondo senza discriminazione di colore e di ideologie, di etnie, viene infatti qui accolto. L'insediamento trevigliese ha mutato condizione, economia, immagine ed anche modalità di vita.
Un città, è bene sottolinearlo, talmente creativa ed egocentrica che non si accontenta di vivere nel presente, ma che procede con un piede nel passato ed un altro nel futuro. Una città che si rigenera strada facendo, consolidando sul suo percorso tante storie, l'una diversa dall'altra, ma che insieme vanno a comporre un unico intrigante romanzo capace di suscitare in chi lo legge o, meglio ancora, in chi lo interpreta riconoscendosi parte del copione, un senso di orgogliosa fierezza. Una città sembra suggerire che è da vivere in centro ed in periferia, in tutte le stagioni e in tutte le ore, e a tutte le età.
Certo lascia trasparire nel complesso, e forse involotariamente, una certa predilizione per la città feriale, quella che vive la quotidianità, senza drammi ed esaltazioni, ed è proprio allora che la città ritrova veramente la sua unità e ritorna naturale che le sue ombre e le sue luci vere, con i suoi pregi e i suoi difetti non effimeri.
E sopratutto questa la citta che amo e voglio conoscere meglio: per i suoi viali, le sue piazze che le ore riempiono e svuotano, per i suoi monumenti e chiese che parlano di una lunga storia, per i suoi parchi verdissimi che nelle belle giornate offrono larga ospitalità a bambini e anziani, per i suoi modesti ritrovi e i suoi mercati in cui è possibile ritrovare sè e gli altri meglio che nei grandi raduni, per le sue tante attività artigianali, industriali e sportive. E per la campagna in cui sfuma la periferia, una campagna fertile che una volta costituiva la vera ricchezza della città, e che conserva ancora una bellezza che non è soggetta ai miti ed alle mode, ma dipende solo dal lavoro costante dell'uomo e dall'avvicendarsi delle stagioni. E che custodisce gelosamente la memoria delle origini e della fortuna primigenia di questa Treviglio, sempre fortemente amata 'con scetticismo' dai suoi veri abitanti.

..............................

E voi che rapporto avete con la 'vostra' città ?


Marione


Mario Mancastroppa

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Fulvio Zanda
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Re: E' la mia Città e le voglio bene

#2 Messaggio da Fulvio Zanda »

Caro Mario

Da cittadino DOC, e ancor più DOC perchè cresciuto in un quartiere di Bergamo vicino allo stadio " Azzurri D' Italia ", dove la Dea si esprime, posso dirti che fino al lontando 2000 per me quelli di Treviglio e zone limitrife erano " chei dela basa ".

Sai come siamo noi cittadini DOC, un pò altezzosi, ci teniamo a differenziarci rispetto alla provincia...fin qui tutto bene o male a seconda dei punti di vista....se non fosse che come ben sai a Treviglio c'è una via che porta il mio cognome.
Difatti mio nonno era Trevigliese, per me quindi si è trattato di un ritorno alle origini.
A distanza di 14 anni devo dire che mi trovo più che bene, nella tanto vituperata Basa, che le leggende descrive, immersa nella nebbia anche a luglio

Certo...a quelli di Morengo...e nella fattispecie la mia signora, tengo a precisare che io sono cittadino...

sai comè , non posso prescindere dalla mia altezzosità.

ciao

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Massimo Salvadori
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Re: E' la mia Città e le voglio bene

#3 Messaggio da Massimo Salvadori »

Io sono Milanese, e come tutti i cittadini, per inciso siamo cittadini dal 1200 d.c., guardiamo sempre con un po' di sufficienza tutti quelli che non sono cittadini come noi, ma a Treviglio ci vengo abbastanza spesso, magari di sabato pomeriggio, con in negozi aperti e le strade pedonali piene di vita.
Bella o brutta non saprei, è una città lombarda, piena di contraddizioni, ma a me piacciono tutte.
Ciao ragazzi . :geek:
Massimo Salvadori - la mia collezione in scala TT

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MrPatato76
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Re: E' la mia Città e le voglio bene

#4 Messaggio da MrPatato76 »

Che dire: io sono nato a Monza, cresciuto a Sesto San Giovanni, ed ora abito a Nova Milanese.
Quest'ultima è la classica cittadina di periferia nata come sobborgo agricolo nel medioevo ed evolutasi negli anni sopprattutto con l'immigrazione di massa negli anni del secondo dopoguerra: non c'è nulla d'interessante ma si ci vivo bene.
Diverso è il discorso per Sesto: secondo me rappresenta bene quello che è il nostro paese oggi: nato come borgo agricolo, evolutosi con le grandi aziende metalmeccaniche (Falck, Breda, Ercole Marelli per citarne alcune) nel corso del secolo scorso e decaduta con la morte di queste stesse aziende.
Ora è un banale "quartiere periferico" di Milano pieno di aree dismesse che una volta erano il motore non solo della Lombardia ma anche dell'Italia intera.
Quando passo da Sesto mi si stringe il cuore......
Roberto - Socio GasTT - Socio CMP

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EMIGRANTE
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Re: E' la mia Città e le voglio bene

#5 Messaggio da EMIGRANTE »

Sono ormai 14 anni che vivo in Lombardia,nella provincia di Varese...
Terra e persone che mi hanno sempre offerto ospitalità e genuinità...Contro ogni tipo di preconcetti campanilistici...
Ma la mia città è un'altra e,come per ogni altro,la mia città è la più bella per me!

Un mio amico la canta così...

Se vi capita,andate a visitarla... :cool:
Gabriele - DEA PARTENOPE DIFENDI I TUOI GUERRIERI

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giuseppe_risso
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Re: E' la mia Città e le voglio bene

#6 Messaggio da giuseppe_risso »

Io sono nato a Genova.
Vivo a Chiavari da una quarantina di anni, quindi, dovrei sentirmi Chiavarese, ma non è così.
A Chiavari abbiamo una qualità di vita decisamente buona, la città non è troppo grande, ma nemmeno troppo piccola; in una trentina di minuti la puoi attraversare tutta, a piedi, per il lato lungo.
E poi: il mare, il clima, le montagne subito alle spalle.
Come posto per vivere non lo cambierei, e l'occasione c'è stata più di una volta.
Però, Genova...
Ogni volta che torno è oramai un rito: posteggio in Piazza della Vittoria, salgo per Via XX Settembre, sotto i portici medioevali, sino a Piazza De ferrari; sfioro la fontana e scendo attraverso i carruggi sino a Caricamento.
Umori e sensazioni si alternano nella mia mente: mi vedo scendere dal tram N° 9 per andare al Liceo Artistico, camminare con gli amici verso Marassi per andare a vedere il Vecchio Balordo, passeggiare vicino a una giovane ragazza che ora è mia moglie.
Tantissimi ricordi e pochi rimpianti.
Genova è la mia città :cool: .

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marioscd
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Re: E' la mia Città e le voglio bene

#7 Messaggio da marioscd »

beh anche per me vale lo stesso discorso... io sono nato a Milano, ho vissuto i primi 35 anni della mia vita in città e mi sento sempre e solo milanese anche se da anni ormai vivo in un paesino della "bassa" lodigiana, tra rane, risaie e zanzare (una volta c'era anche la nebbia ma ora questa pare sia sparita...). Ho amato ed odiato Milano, come, credo, ogni milanese sa fare. Ma la mia Milano, quella della gioventù, era una Milano diversa, aperta, europea, per nulla provinciale... era la Milano descritta così bene da un bolognese doc come Lucio Dalla (nella canzone "Milano", appunto, specialmente quando la definiva "zucchero e catrame"). Era la Milano con "i scarp del tennis" di Jannacci, la Milano borghese ed intellettuale che si ritrovava in tanti monologhi e canzoni di Gaber, era la Milano dei Rivera e dei Mazzola, dei Gianni Brera e dei Sandro Viola, del "paron" triestino doc Nereo Rocco che con loro si ritrovava a bere vino in qualche sperduta osteria della periferia sui navigli. Era la Milano dei locali all'avanguardia, del Capolinea, del bar Cavour, dello Stalingrado con i panini in puro stile sovietico (almeno nel nome!) oppure del Concordia con quelli in stile milanista... Si andava a San Siro (nota bene... San Siro, non "Meazza" che "quel lì l'era un'interista...! Meazza lo chiamavano solo i giornalisti RAI!) e si saliva nei popolari del secondo anello oppure dietro alle reti, nei parterre... e poi si usciva, vincitori o vinti, e tutto finiva li, magari con qualche sfottò se era un derby. Era la mia Milano della scuola, delle follie da ragazzo, delle bigiate in centro, alla Rinascente... si girava in metro, sui tram, i bellissimi "28" che tutto il mondo ci invidia e che ora, purtroppo, stanno radiando a grappoli. Non vivo più li e non tornerei a viverci. Però il mio cuore in fondo è rimasto tra quelle vie lastricate di granito, tra quelle rotaie, tra quei due fiumiciattoli finti che sono i navigli con le loro case di ringhiera, tra i padiglioni della "campionaria" di aprile. Me ne sono andato prima di vedere il declino odierno, di vedere la darsena prosciugata e un'immonda isola di sporcizia al suo interno, di vedere la fiera demolita, di vedere il degrado e la sporcizia in ogni via, di vedere tutti i miei locali chiudere, uno dopo l'altro, di vedere che il panettiere ed il lattaio sotto quella che era casa mia sostituiti da due negozi vuoti...

ciao
Mario Scuderi - C.M.P. Club Modellismo Pavese ...ciò che è piccolo a volte diventa grande...

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Edgardo_Rosatti
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Re: E' la mia Città e le voglio bene

#8 Messaggio da Edgardo_Rosatti »

Io sono nato a Desio, nel sud della Brianza e sono di origini per metà venete e per metà emilaine. In particolare della provincia di Rovigo e di Ferrara.
Ora abito a Muggiò che confina con Desio e Monza e francamente questi paesi non mi piacciono. Tuttavia abito qui e lavorando a Milano devo confrontarmi tutti i giorni con lo stile di vita tipico milanese che è molto frettoloso.
Desio ha ospitato molte realtà industriali negli anni 60, e per questo ha avuto un notevole affllusso di immigrati dal sud Italia che ha incrementato di molto la sua popolazione.
Non mi piacciono perchè si sono sviluppati talmente tanto che i confini non esistono più; non vorrei dire una stupidata, ma pare cha questa zona sia la più densa d'Europa, inteso come numero di persone in area suburbana e non di città singole.
Muggiò, che è relativamente un paese piccolo ha 23.443 abitanti, Desio 40.937, fonte dai siti dei comuni. I paesi confinanti come Nova MIlanese, Cinisello Balsamo e Seregno, tutti insieme fanno quasi l'intera popolazione della città di Milano. Cioè qualche milione di abitanti se sommati ai comuni limotrofi.
In una realtà come questa non si vive bene, perchè appena esci di casa sei in una giungla. Le strade fanno schifo e per trovare un posto dove respirare un po' d'aria buona devi prendere la macchina per andare in qualche parco dove puoi portare il cane senza che ti denuncino perchè non ha il guinzaglio; il mio lo ha sempre e ho sempre la museruola in tasca per sicurezza.

Tuttavia sono anche un po' affezzionato alla mia terra, ho lavorato per parecchi anni sulle tranvie della Brianza e ho conosciuto i pendolari dell'AutoBianchi. Persone comuni e lavoratori doc.

Da bambino ricordo che c'erano molti campi coltivati vicino casa che ora sono occupati da case o condomini.

Da una parte provo tristezza, ma dall'altra mi piace che se ne parli e anche se è una discussione OT vorrei ringraziare Marione che l'ha aperta :grin: :grin: :grin:
ED

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roy67
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Re: E' la mia Città e le voglio bene

#9 Messaggio da roy67 »

Anch?io voglio bene alla "mia" Parma, ove sono nato 46 anni fa, e tutt'ora ci abito.
Città pregna di storia, fondata dai romani nel II sec. A.C. (anche se ci sono voci non provate che fu fondata dagli Etruschi 200 anni prima). Fondata come scudo (da cui il nome "Paerma", piccolo scudo romano) costruita sulla via Emilia, che ne era il decumano, a protezione della val Parma, valle che s'inerpica sugli appennini, sbucando a Lerici (La Spezia).
Città che vide periodi di decadenza, dopo i saccheggi di Attila e le tremende guerre gotiche a periodi di immense ricchezze, tanto che, durante il periodo bizantino, venne chiamata "Città d'oro".

Parma, per noi parmigiani (abitanti della città, a differenza dei parmensi, abitanti della provincia) viene definita "Paesone". La si può attraversare in 7 Km, per il decumano, e 5 Km per il cardo.
Con il suo torrente Parma (la Pèrma voladòra) che taglia la città esattamente in mezzo, come tutte le città romane.

Ma anche Parma (Pèrma) non è più la mia "vecchia" Parma. Città ove, un tempo non tanto lontano, si potevano incontrare anziani che cantavano un opera di Giuseppe Verdi (illustre parmense), mentre in bicicletta si recavano al mercato della "ghiaia". Oppure fischiettavano una celebre direzione di Arturo Toscanini (altro illustre parmigiano).

Oggi è diventata solo un immensa zona industriale. Con le sue megagalattiche industrie alimentari e tecnologiche, si è ritrovata ad avere più partite IVA accese che abitanti. Questo le è valso l'onore di ospitare l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, il Magistrato per il Po...
Già.. Parma, oltre che sorgere ai piedi dell'Appennino, sorge a 10 mt dallo "zero idrometrico" del fiume Po, a 10 Km di distanza.

Grazie a Marione per aver aperto questa discussione, che, con un po' di malinconia, mi ha fatto ricordare la mia vecchia Parma, quella di un tempo, che conobbi, studiai e vissi da ragazzino.
Ciao. Roberto Alinovi - L'uomo non teme ciò che in lui non c'è. (Hermann Hesse)

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Giacomo
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Re: E' la mia Città e le voglio bene

#10 Messaggio da Giacomo »

Che dire della mia città? Siena è Siena, per un senese (anche se non DOC come me, dato che sono nato a S.Gimignano) è "LA CITTA'", pur con tutti i suoi problemi e contraddizioni, e sono tanti, soprattutto in questi ultimi tempi. Il senese, almeno la grandissima maggioranza, ama la propria città, anche se a un'accurata disamina ci si accorge che siamo rimasti troppo ancorati all'antico, e la modernità fatica a farsi largo, almeno in certi aspetti. Città abbastanza tranquilla, bella dal punto di vista artistico come poche altre, la storia qui si respira, purtroppo è carente per diversi aspetti... lavoro e sviluppo in primis, purtroppo il fatto di aver contato (esageratamente) per anni sul Monte dei Paschi ha pesantemente e negativamente, in fin dei conti, influito sul tessuto economico della città. Per anni si è andati avanti con la politica del "tanto paga il Monte" e ora i nodi vengono al pettine..... però Siena è Siena... e se non ci sei (quasi) nato non la puoi capire.... siamo strani noi senesi, legati come siamo alle Contrade e al Palio in tutti i momenti della vita, però in questo forse sta anche la forza della città..... spero però che qualcosa cambi in meglio... questa città merita molto di più secondo me.
Come ho detto però io sono nato a S.Gimignano, la "città dalle belle torri" conosciuta in tutto il mondo.... da bambino ero tremendamente legato e guai a chi ne parlava male.... tutt'ora non rinnego certo le mie radici... ma la realtà è brutta da digerire.... S.Gimignano è ormai una cittadina turistica e basta, praticamente invivibile o quasi per i suoi (pochi) abitanti... tutto è votato al turismo di massa, nel peggiore dei sensi.... se vuoi andare a visitare dei parenti non trovi posto per la macchina, spesso non riesci fisicamente ad entrare in paese per la massa di persone in giro.... non puoi andare a prendere un caffè e fare due chiacchere al bar perchè c'è troppa gente.... meglio la chiuda qui... entrerei in una grossa polemica.....

Eh sì... come hanno detto altri prima di me... le nostre città erano diverse e migliori quando eravamo più giovani..... ma rimangono comunque le nostre città.........
Giacomo - free climber modellista, attore, motociclista ecc ecc...

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claudio.co958
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Re: E' la mia Città e le voglio bene

#11 Messaggio da claudio.co958 »

Vivo a Latina, ( già Littoria, fondata nel 32 dal duce ), ma non è la mia città, forse sono cittadino del mondo o meglio dell'Italia.
nato a Roma, nel caratteristico quartiere dei Cesaroni, la Garbatella e romano de Roma da tutte le parti, fino a 24 anni, ..... destinazione Ancona, per lavoro e poi tante Marche, fino al 97 trasferitomi a Latina.
è una cittadina a misura d'uomo, come ha detto qualche altro amico, ne piccola ne grande, c'è tutto ( tranne un bel negozio di fermodellismo ) e siamo a 60 km da ROMA !!!!!
la mia città ...... che dire .... si può dire tutto e non dire niente ...... si può dire dei difetti e dei pregi e altro ancora e stare qui a parlare per giorni e giorni e giorni ...... e non si può dire niente, .... bastano gli occhi, le parole, penso, che non servano, ...... basta salire su un bel colle e guardarsi intorno, ...... si !!!! .... sono innamorato di questa città e sono geloso di tutti quelli che ne parlano male .... e poi in fondo in fondo .... la amano anche loro !!!!

Claudio
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giuseppe_risso
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Re: E' la mia Città e le voglio bene

#12 Messaggio da giuseppe_risso »


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