Nel 2003 è stata aperta la tratta in variante tra Apricena e Lesina, (Puglia) eliminando così la vecchia tratta a binario unico, seguita poi nel 2005 dalla apertura della variante tra Ortona e Vasto-San Salvo, che ha permesso di eliminare un tratto di linea a singolo binario tortuoso e soggetto a frequenti mareggiate. Nel 2007 sono state aperte le nuove tratte in variante tra Apricena e San Severo, che hanno permesso di eliminare la ferrovia a singolo binario che si snodava sul Tavoliere delle Puglie.
Rimangono ancora a binario unico le tratte tra Termoli e Lesina e un breve tratto a nord di Ortona.
Proprio nel breve tratto a nord di Ortona sta per essere ultimata una breve ma impegnativa galleria a semplice binario, mista fra "naturale" e artificiale. Questa galleria costituirà il secondo binario da affiancare a quello esistente, che sarà mantenuto.
Le difficoltà maggiori incontrate nella costruzione dell’opera sono di origine ambientale, dato che la nuova galleria verrà scavata all’interno di un ammasso franoso sopra il quale si trovano numerose strutture, come una scuola e l’antico castello aragonese.
La nuova galleria prenderà il nome di "Galleria dei Frentani", lunga circa 500 m è costituita da due tratti iniziale e finale realizzati come galleria artificiale, mentre la tratta centrale di 388 metri costituisce la "vera" galleria. I due tratti di galleria artificiale sono costruiti a cielo aperto e poi ricoperti e sono realizzati in cemento armato, lunghi rispettivamente 47 metri lato Nord e 88 metri lato Sud, mentre nel tratto centrale la perforazione avviene su un unico fronte di scavo per 388 metri con metodo tradizionale.
Data l’instabilità del materiale escavato, il fronte in avanzamento, viene stabilizzato mediante metodi particolari che prevedono l'iniezione di miscele cementizie particolari alla pressione di 400 bar al fine di stabilizzare i terreni. Successivamente, una volta stabilizzato il fronte di scavo, avviene la rimozione del terreno tramite l’ausilio di frese ed escavatori idraulici. Si passa poi alla realizzazione della volta definitiva con rivestimento in cemento armato.
Durante l’intero ciclo dei lavori il cantiere, i terreni circostanti e le strutture adiacenti vengono monitorate in remoto per rilevare eventuali movimenti sospetti.
Tutte queste modalità costruttive specifiche ed i monitoraggi si sono resi necessari per il particolare tipo di terreno in cui la galleria ha dovuto essere scavata. In particolare servono per la salvaguardia, sia in fase costruttiva che in fase di esercizio, di tutte le strutture e delle persone che sono presenti nella zona d'intervento. Al di sopra del promontorio, infatti ci sono la fortezza Aragonese, insieme con tutte le altre strutture storiche, pubbliche e private.
I problemi hanno riguardato anche la messa in sicurezza dei terreni e delle strutture che si trovano nei pressi dell'imbocco nord della nuova galleria, dove si sono rilevate difficili condizioni idro-geologiche.
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L'unico tratto ancora a singolo binario della adriatica rimane quindi quello tra Termoli e Lesina, dove la ferrovia transita in un ambiente delicato e l'impatto sull'ambiente dei lavori di raddoppio deve essere attentamente valutato