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Il treno in questione è un TGV Résaeu tricorrente, già utilizzato per le relazioni tra Milano e Parigi. Le prove avvengono in vista di un possibile utilizzo di questi treni sulle relazioni tra Milano e Marsiglia/Nizza.
Mi "cascano le braccia" quando vedo il TGV transitare dalla stazione di Magenta invece di transitare sulla AV/AC Milano-Torino.
Non l'ho mai capita... IpGio
Giorgio Nihil difficile volenti
N/TT/H0-Ep.III-IT GASTT/FIMF
IpGio I plastici di Gio https://www.gtg3b.it
Il problema riguarda la mancata autorizzazione alla circolazione dei TGV sulla linea AV tra Torino e Milano (e anche tutte le altre). I TGV in uso sulle relazioni tra Italia e Francia non hanno a bordo i dispositivi di segnalamento/sicurezza ERTMS livello 2 necessari per la circolazione sulle linee AV italiane, ma solo il livello 1 del ERTMS e i relativi sistemi di sicurezza per la circolazione su linee francesi ed italiane tradizionali (RS+SCMT). Non so il motivo per il quale questi mezzi non siano attrezzati con i dispositivi ERTMS L2, ma questo è uno dei motivi per cui il treno non viaggia sulla AV tra Torino e Milano.
Interessante Franco. In realtà non mi sembra incredibile, ma più che plausibile. Non sembra, ma spesso si pensano delle cose contorte e complesse e poi in realtà il problema è molto più banale. Del resto, per un mezzo costruito oltre 25 anni fa, tritensione e attrezzato con diversi sistemi, la cosa non sorprende.
Adesso l'ho capita... Grazie...
Ma neanche un buchino, tolgo uno scompartimento... ci attacco un LDn... lo stacco e riattaco ai limes.
Vabbè dai adesso in Francia ci mandiamo un bel Frecciarossa ETR.1000 a quintupla tensione, tre marce avanti e due indietro, accensione elettronica, 27 sistemi di sicurezza, navigatore, stop & go, spoiler, tettuccio apribile, vernice metallizzata... e vavavumaaa... a Parigi in un batter d'occhio. IpGio
PS: dimenticavo nella dotazione... mangianastri stereooooo... e antenna a frusta... mitico!!!
Giorgio Nihil difficile volenti
N/TT/H0-Ep.III-IT GASTT/FIMF
IpGio I plastici di Gio https://www.gtg3b.it
Mi sono reso conto di aver dato solo mezza risposta perchè, ai problemi tecnici, si affiancano anche considerazioni di tipo economico nel senso che, alla fine della fiera, i mezzi interessati sono tre o quattro (letteralmente e almeno per quanto riguarda la relazione Parigi-Milano) e quindi i costi di trasformazione sarebbero esorbitanti tenuto conto che si tratta di mezzi ormai abbastanza vecchi .... un po'come mettere il climatizzatore su una Ritmo
Comunque sia, il collegamento con la Francia è in corso di modifiche visto che qui stiamo preparando dei Frecciarossa proprio per quella relazione.
Poi con l'arrivo a termine lavori della NLTL (quando sarà..), porteranno ad ulteriori cambiamenti sul corridoio Lisbona-Kiev... https://ec.europa.eu/transport/infrastr ... /maps.html
Stiamo a vedere... IpGio
Giorgio Nihil difficile volenti
N/TT/H0-Ep.III-IT GASTT/FIMF
IpGio I plastici di Gio https://www.gtg3b.it
Condivido. Oltre ai limiti tecnici, che in un modo o in un altro (anche se non sempre) sono superabili, un vincolo molto importante è quello economico. C'è da tener presente che, oltre ai costi dell'attrezzatura (che potrebbero essere più alti dello standard vista la situazione di mancanza di spazio), ci sono quelli della manutenzione e della gestione, tutt'altro che irrisori. Ci sono da certificare i macchinisti e mantenere le loro abilitazioni, altro costo elevato. Probabilmente tutte queste cose messe assieme hanno fatto si che l'operatore abbia ritenuto non conveniente intraprendere questa strada, considerando anche che si sarebbero guadagnati circa 45 minuti per marciare a 300 km/h tra Milano e Torino per poi salire agli oltre 1000 metri di Bardonecchia su una linea molto lenta e quindi arrivare a Lione percorrendo, nel complesso, molti chilometri su linee lente e tortuose. Per quel che riguarda gli ETR 400 in Francia, erano già stati inviati i mezzi, ma poi il covid ha bloccato tutto.
Detto questo è anche vero che la cooperazione internazionale sui collegamenti ferroviari non è che brilli per disponibilità, ma ci sono un po' di attriti e rallentamenti da entrambe le parti. Gli ETR 500 erano già stati in Francia, così come ci sono state le E 402B e gli ETR 463, ma tutti senza grandi successi. Probabilmente anche per i TGV sulle linee AV italiane non è che si sia steso un tappeto rosso
Fabrizio... prima o poi quelli che tu definisci "attriti" dovranno sparire come già sta succedendo con le loco per i merci, poi ci sarà sempre la concorrenza e l'Europa che metterà sempre di più i "puntini".
Quanto a tappeti rossi... ricordi come andò a finire con Arenaways (2010-2012) ma c'era in arrivo un'altra entità (2006-2012) nel panorama di offerte per il servizio viaggiatori (treno e autobus). IpGio
Giorgio Nihil difficile volenti
N/TT/H0-Ep.III-IT GASTT/FIMF
IpGio I plastici di Gio https://www.gtg3b.it
Beh, la storia di Arena (conosciuto personalmente) come imprenditore mi ricorda molto quel personaggio disneyano che risponde al nome di "Filo Sganga", molte idee, alcune innegabilmente buone, altre un po' velleitarie ma purtroppo nessun capitale e soprattutto nessun "santo in paradiso"
E' giunto in Italia per le prove di omologazione il treno TGV-M, noto come Alstom Avelia Horizon. Il nuovo treno, sviluppato da Alstom, rappresenta la più recente evoluzione della famiglia TGV, a doppio piano, capace di viaggiare fino a 350 km/h ed offre una capacità aumentata fino a 740 posti. Il mezzo sarà impiegato dall'operatore francese SNCF per servizi ad alta velocità in Italia in concorrenza con i Frecciarossa di Trenitalia e Italo. Le prove in Italia rientrano nel programma di SNCF, che punta a introdurre i propri servizi ad alta velocità a partire dal 2026, inizialmente sulle direttrici Torino - Milano - Roma - Napoli e Torino - Milano - Venezia.