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E' attivo da Domenica 13 Ottobre 2013 il "collegamento nord-sud", facente parte del nodo ferroviario di Napoli. Questo collegamento, previsto insieme alla realizzazione della Linea a Monte del Vesuvio (LMV) e della AV Roma-Napoli, permette ai treni provenienti dalla linea AV da Roma di immettersi direttamente sulla LMV verso Salerno (e quindi verso Villa San Giovanni e Reggio Calabria), evitando quindi il transito a Napoli Centrale. Quando la nuova stazione di Napoli Afragola sarà attiva questo permetterà ai collegamenti con treni ad alta velocità verso il sud Italia (Frecciargento per Reggio Calabria, Italo e Frecciarossa per Salerno) di guadagnare 15 minuti buoni di percorrenza evitando l'inversione di marcia a Napoli Centrale fermando invece nella nuova stazione (però anche più periferica) di Napoli Afragola, che dovrebbe risultare poi collegata ai servizi metropolitani dell'area partenopea. I collegamenti tramite linee tradizionali, senza la fermata e inversione di marcia a Napoli Centrale, continuano invece ad avvenire attraverso Napoli Piazza Garibaldi o via Sarno-Cancello-Caserta.
Il nuovo collegamento consiste in un breve viadotto su cui è posata una linea a doppio binario banalizzata, percorribile a 160 km/h anche sugli scambi posti in deviata. La tensione di alimentazione è 3 kVcc, sistema di segnalamento tradizionale con BAcc e SCMT, analogo al sistema in uso sulla linea a monte del Vesuvio.
la gestione è demandata ad un Apparato Centrale Computerizzato che in condizioni normali di circolazione funziona in regime di telecomando dal DCO di Roma
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">(però anche più periferica)[/quote]
Molto periferica!
Parliamo di 15 chilometri circa da Napoli Centrale e, tra l'altro, totalmente isolata dal contesto urbano.
Per 15 minuti guadagnati in percorrenza convoglio, il passeggero che sale/scende a Napoli Afragola ne avrà spesi almeno il doppio!
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">(però anche più periferica)
Molto periferica!
Parliamo di 15 chilometri circa da Napoli Centrale e, tra l'altro, totalmente isolata dal contesto urbano.
Per 15 minuti guadagnati in percorrenza convoglio, il passeggero che sale/scende a Napoli Afragola ne avrà spesi almeno il doppio!
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Ciao Ale, è lo stesso concetto di ciò che accade a Roma Tiburtina e Milano Porta Garibaldi per Italo....
Fabrizio, grazie per gli aggiornamenti, sempre puntuali....
una domanda, che voi sappiate, prima e dopo la stazione di Cassino (venendo da Napoli o Caserta), dove sono gli svincoli delle linee AV-lenta?
Se non erro ne ho visto uno nei pressi di San Vittore del Lazio (FR) / Rocca D'Evandro (CE), prima della stazione di Cassino, proprio sul confine Lazio-Campania, mentre un altro (dopo la stazione di Cassino) mi risulta nei pressi della stazione di Anagni. Ma non ne sono sicuro
E' impensabile una fermata di AV alla stazione Cassino, intermezzo della AV Roma-Napoli?
Purtroppo, come detto da Alessandro, la stazione di Napoli Afragola AV, al pari anche di Reggio Emilia AV sono al di fuori dei centri urbani. Sono stati previsti collegamenti con autobus, linee metropolitane, ferrovie locali e ampi parcheggi per consentire ai passeggeri di raggiungerle. Si tratta di una visione leggermente diversa da quella attuale, anche se non impensabile. Nella stazione di Reggio Emilia, dopo l'attivazione si sono cominciati ad attivare anche i collegamenti per raggiungerla (anche se sarebbe stato auspicabile fare il contrario), mentre per Napoli Afragola, ancora tutto rimane da fare (compresa la stazione). Secondo il mio parere, la ferrovia dovrebbe puntare proprio sul fatto che le stazioni sono nei centri delle città a differenza degli aeroporti che sono al di fuori. Tuttavia non dovrebbe esistere una soluzione unica, ma anche soluzioni che prevedano di raggiungere le stazioni ferroviarie in auto possono essere vantaggiose. Inoltre occorre sempre tenere presente che a Napoli Afragola, cosi come a Reggio Emilia AV, fermeranno solo una parte dei treni, mentre altri collegamenti continueranno ad attestarsi e fare inversione a Napoli Centrale.
Per quel che riguarda Roma Tiburtina e Milano Porta Garibaldi, queste sono stazioni comunque inserite in ambito urbano e attivate in modo da avere una distribuzione più uniforme dei servizi all'interno delle città. Personalmente in diversi casi mi è stato utile usare queste stazioni anziché Termini o Tiburtina (a parte Torino Porta Susa che mi viene sempre e comunque più comoda di Porta Nuova). Sarebbe però auspicabile che i convogli di NTV (Italo) potessero effettuare servizio a Milano Centrale, Roma Termini e Torino Porta Nuova. Non conosco la vera causa di ciò, potrebbe essere una scelta aziendale di NTV o una indisponibilità vera o presunta di disponibilità delle stazioni in oggetto.
@Gianfranco: Le interconnessioni che citi, sono nelle posizioni che hai detto. Quella che si collega a Rocca d' Evandro è l'interconnessione di Cassino, che consente ai treni lungo la linea storica di immettersi sulla linea AV in direziona Napoli, mentre i treni provenienti dalla AV possono immettersi sulla storica in direzione Roma. L'altra interconnessione è quella di Frosinone, posta però parecchi chilometri più a nord. Questa consente ai treni della AV di immettersi sulla storica in direzione Napoli e ai treni della storica l'immissione in AV in direzione Roma. A Le interconnessioni della linea AV Roma-Napoli non sono state studiate (come quelle della Direttissima e Milano-Bologna) in vista di fare servizio passeggeri nelle stazioni poste lungo la linea storica, ma sono state pensate come connessioni di servizio da usare nelle operazioni di manutenzione o in caso di necessità per problemi sulla linea AV per uscire e immettersi sulla linea lenta (stesso discorso vale per la Torino - Milano). In teoria poi sarebbero funzionali al traffico merci, ma per ora questa opzione è stata messa in accantonamento.
Per quanto riguarda l'inserimento di una fermata sulla linea AV nei pressi di Cassino, occorre sempre tenere presente che il concetto di alta velocità è strettamente legato ad effettuare un numero limitato di fermate. Altrimenti i tempi di percorrenza non risultano più competitivi tra i due estremi. Questo concetto mal si concilia con le peculiarità del territorio italiano, dove la popolazione è diffusa fra tanti centri di media grandezza. Sarebbe auspicabile studiare un sistema costituito di stazioni lungo la AV dove fermerebbero alcuni treni con percorrenza più corta, mentre sarebbero istituiti treni con poche fermate intermedie (al più nessuna fermata) su percorrenze più lunghe. I grandi nodi dovrebbero poi costituire l'interscambio fra i flussi, dove si attesterebbero poi anche tutti i servizi regionali a corto raggio. Purtroppo la topologia del territorio italiano è abbastanza critica, sia dal punto di vista orografico che dal punto di vista della urbanizzazione. Questo crea grossi problemi e richiede che il servizio sia costituito da una moltitudine si soluzioni, non per ultima quella della costruzione di alcune stazioni dedicate alla AV in posizioni localmente baricentriche, da raggiungere con mezzi propri o con appositi sistemi di trasporto locale. In tutto questo però dovrebbero essere integrate le altre tipologie di soluzione, per il collegamento rapido fra i grossi centri urbani e per l'efficiente collegamento a corto raggio.