I transistor JFET
Un altra categoria di transistor, molto utilizzata in elettronica digitale, sono i "JFET". Sigla che deriva, come sempre, dall'acronimo anglosassone
Junction
Field-
Effect
Transistor, ovvero "transistor ad effetto di campo a giunzione. Questo tipo di transistor, a differenza dei
BJT (PNP o NPN) non ha giunzioni di semiconduttori, benché si avvalgano sempre di semiconduttori P ed N.
I transistor JFET sono una via di mezzo fra i transistor a giunzione ed i transistor di tipo MOSFET, puri transistor ad utilizzo digitale.
Nei transistor JFET la saturazione di uscita avviene tramite un "corridoio" P od N (detto canale P o canale N) frapposto a due semiconduttori di opposto segno, separati dal primo da una zona di "vuoto".
Per meglio spiegare come funziona si guardi il seguente schema:
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Come si nota immediatamente, non abbiamo più i terminali chiamati Base, Emettitore e Collettore (B-E-C), ma abbiamo Gate, Source e Drain (G-S-D), talvolta anche Bulk, ma molto spesso, quest'ultimo, è interno al componente, connesso al Gate, senza connessioni esterne. Ma questo aspetto lo vedremo più avanti.
Il semiconduttore N forma il canale di scorrimento della corrente fra Source e Drain, le due facce dei semiconduttori P, connesse entrambe a Gate, sono isolate dal semiconduttore N tramite una zona detta "di svuotamento".
Il principio di funzionamento del JFET è basato sul controllo della corrente elettrica che lo attraversa, da Source a Drain, modificando, attraverso il Gate, il campo elettrico che si forma nel canale di scorrimento dei portatori di maggioranza del semiconduttore.
Questo tipo di transistor non viene definito NPN oppure PNP, ma prende il nome dal semiconduttore che attraversa il "canale" che si forma fra i semiconduttori di egual segno connessi al "Gate". Quindi, se il canale è un semiconduttore N (come nello schema) il transistor viene definito N-JFET, se invece il canale è costituito da un semiconduttore P, il transistor viene definito P-JFET. Per questo motivo tale tipo di transistor viene chiamato "unigiunzione", perché la giunzione P-N è una solamente.
Come funziona:
Avendo applicato una tensione a Source, superiore alla tensione di soglia, quando applicheremo una tensione inferiore a Gate (prossima a zero), inizierà il transito di corrente verso Drain.
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Riducendo la tensione di Gate, ovvero, aumentando la differenza di voltaggio fra Gate e Source, inizierà ad aumentare la zona di vuoto intorno al canale, riducendolo, limitando quindi il passaggio di corrente.
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Riducendo ulteriormente la tensione di Gate, rispetto a quella di Source, si arriverà ad avere il canale totalmente chiuso (detto stato di CUT-OFF), la corrente smetterà quindi di transitare.
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Riassumendo, anche se è già moltissimo riassunto e semplificato (forse troppo):
- La tensione di Source dovrà essere superiore alla minima tensione di soglia, altrimenti vi è resistenza.
- La tensione di Gate dovrà essere inferiore a quella di Source, ma non troppo, altrimenti avremo lo stato di CUT OFF.
Quindi: questo tipo di transistor, va in saturazione solo quando la tensione di Souce è superiore alla tensione di soglia, ma va in CUT-OFF se la tensione di Gate è troppo inferiore a quella di Source.
Di conseguenza, il transistor funzionerà solo quando la tensione in transito sarà ottimale e non approssimativamente simile.
Il simbolo elettrico dei transistor JFET, sugli schemi elettrici, è il seguente:
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