E infatti "Bordesando … bordesando" in internet ho trovato questa interessante pagina.
Milano | Cavi e mensole abbandonati: archeologia industriale o negligenza? - Fonte blog.urbanfile.org
A partire dal 1850, quando viene stesa la prima telegrafica in Italia, iniziano ad apparire i primi cavi appesi a degli edifici.
Nel 1881 furono create le prime società telefoniche nel nostro paese.
La prima centrale termoelettrica europea e seconda nel mondo nel 1883 era situata nel centro di Milano.
Il 1885 apre l’epoca della luce elettrica in strada e l'estensione dei cavi elettrici nelle città.
Cavi, isolatori, mensole di ogni foggia e genere si trovano sulle facciate dei fabbricati ferroviari, civili ed industriali.
Telegrafo, linea elettrica, linea telefonica che fosse tra palificazione e mensole sono ancora oggi ben presenti nel nostro quotidiano e con molta lentezza da decenni vengono sostituiti da linee interrate o dalle più moderne tecnologie di comunicazione.
Legno, ferro e rame a costruire una fitta ragnatela sopra le nostre teste tra facciate e pali.
Nella pagina che vi ho segnalato una ricca documentazione fotografica è fonte di spunto per una riproduzione ferromodellistica che molte volte viene trascurata nei nostri elaborati.
A parte il Fai da Te per la riproduzione, mi risulta ad oggi in tema di mensole solo la produzione in scala H0 della ditta MS Accessori Ferroviari - Fonte www.msaccessoriferroviari.it cosi come la palificazione telegrafica nostrana.
Altre aziende commerciali producono pali telegrafici ma in foggia diversa dalle nostre infrastrutture.
Oggi più che mai la stampa 3D credo possa dare una soluzione...
Per i cavi, nessun problema la ditta Essebiemme produce un filo elastico SBM WIRE e l'alternativa sono i cavi in rame che si trovano ad esempio negli avvolgimenti di piccole bobine.
Da ultimo non dimentichiamo quella miriadi di cavi che sono semplicemente attaccati in vario modo sulle facciate, senza l'ausilio di mensole che con fare ardito attraversano le strade cittadine al limite alle volte della sicurezza.
Dunque non trascuriamo questi particolari nei nostri plastici.