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Sito e forum dedicati al fermodellismo, il nostro hobby viene praticato in molte maniere diverse, tutte ugualmente valide: hai un plastico? oppure sei un collezionista? oppure un semplice appassionato? Non esitare a scrivere nel forum, tutti gli interventi sono benvenuti... Postate foto e video del vostro plastico e chiedete aiuto per ogni problema o curiosità inerente al nostro hobby.
Comincio con il sottoporre alla vs benevlente comprensione l'officina con nome dedica ad un fior di meccanico che nn c'è più. Il nuovo plastico e armamento sono genericamente riferiti agli anni '30-'primi '50; il piccolo centro rurale è dotato di complesso edilizio essenziale e dato in appalto ex novo ed in parte in restauro conservativo; è dotato di uno scalo ferroviario con un traffico di merci raccoglitori, servito da un diretto e con transito saltuario di direttissimi nel corso di lavori alla linea piena in ammodernamento.
L'Officina LAngella Giuseppe, porticese, presenta un operaio alla demolizione di mezzo pesante per recupero ricambi mentre un collega prova a rabberciare il vecchio tetto crollato... si sa, tempi duri quelli e ci si arrangiava! E' arrivato il fornitore per pezzi da magazzino mentre il capo officina sbriga un meraviglioso Mercedes... roba di poco: piccola manutenzione per il ricco possidente, germanofono e molto chiacchierato... L'interno mostra pareti così-così cui pendono attrezzi e ricambi e una vetusta berlina sui ceppi..
Infine solo un cenno di qche altro lavoro in corso; m'auguro che l'appaltante nn faccia fesserie né si faccia bloccare i lavori... anche se, dormendo allora con le porte aperte, furbate nn ce ne dovrebbero essere...
Marianone... hai centrato il" tentatoivo" di riconnettermi a quel che fa parte cque delle radici di quel che siamo oggi, nel buono e nel bello... infatti mi ci diverto ma senza pretese di abilità modellistiche, in specie per la componente rotabile ed elettrica...
Mbé Mario, questi appaltatori improvvisati, in tempi grami come quelli poi, tra guerra e ricostruzione, hanno in H0 usato per il tetto ricetta un pò "zingaresca": da tendina di paglia per finestre, sfilare una cannuccia quanto basta, indurirla con velo di vinavil o Attak e ripassare in colore simil-legno quale trave trasversale alla linea di colmo (botta di terminologia architettonica, tié!); per palo di appoggio tegole, carpire stecchino infilza-rollé-di carne, sminuzzare a misura e "azzeccare" sui frontalini (proseguire con cautela antimoglie per completare la travaura se nn ci si scoccia di ricoprire tutta la superficie e se nn si vuole mostrare l'interno dell'edificio. Come vedi Mario, operazione mooolto complessa e laboriosa (!)... per le tegole, furto in uno scarico di materiali edilizi avanzati o cannibalizzati e verniciatura (preferisco ad olio ma con colori dei noti barattolini per modellismo, nn quelli cheil Committente usa per i suoi quadri, ché gli paiono più "oleosi" e con minor "aggrappamento".
Circa i colori modellistici, chi come me li possiede da anni, decenni anche, diluente inodore vegetale e olio di lino invece, usati per pittura ad olio, mi pare risolvano il problema dell'essicamento: in rapporto uno a tre diluente-olio, magari con siringa a perdere e quanto basta (cioé poco), agitare alla MAga MAgò con bastoncino nel barattolino dopo aver pestato per bene i grumi di colore essiccato, lasciare decantare qche ora e quindi utilizzare. Cque una sbatacchiata a tuti i barattolini ogni tanto nn guasta, a prescindere dell'uso che s'intenda farne.
A proposito del tetto, ne posterò foto appena ne faccio, su un ricovero monoposto per locotender, tagliato con cutter nelle sei parti in cui è stampato un tetto di ua San Colombano (troppo grande per le proporzioni del plastico in progetto, sono state rimontate congiungendole con attak cinese (1 euro e ottimo!!), sostenuto al di sotto con travetti di cartoncino spesso o similare, il tetto a due spioventi è stato completato e rifinito con: prima passata colore secondo bisogna; poi splamata di cera per mobili di color mogano chiaro o scuro a seconda, è di forma e misura di una gomma per matite presso coloristi a pochi spiccioli; dopo averla strofinata trasversalmente sulle tegole, con un saldatore (magari con lama taglierina riscaldata in mancanza), ripassare con pressione sciogliendo e lisciando in tal modo la cera che si conforma al tegolato. L'effetto vecchio, sporco, brutto e cattivo che in famiglia proprio nn piace ma a me si, si ottiene con un utilizzo nn omogeneo qui e lì sul tegolato. Il saldatore nn scioglie quel tipo di plastica, specie se nn gli si dà corrente se nn per riscaldarlo e consente di ben ricoprire, nel mio caso, le giunture che diventano quasi invisibili. Dopo qche giorno in zona un pò freddina, la cera si è ben rappresa e si puà rifinire con colorazione e sporcatura quanto basta.
qui di seguito lavori all'abitato paesello con scalo merci da montare sul plastico, ma ancora in progress e nn ultimati. Ciaotutti
scusate ma clicco distrattamente e faccio un pò caos..
dunque, sopra l'alberghetto, dicevamo siamo in tempi storici travagliati e anche stà costruzione lo è, devo riaprire un appalto di finitura ma qui si vede la preparazione grezza dell'intonacoe la selvaggia cannibalizzazione di diversa origine delle varie componenti, assemblate in un unicum "fuori catalogo", insomma poco raffinata sarà anche al termine lavori ma... che dì, chi s'accontenta gode!
Qui sotto il FV di cui il tetto a spiovente è in fase di collaudo... realizzato in cartone con marchingegno di sostegno e chiusura amovibile fin quando sarà inserito in loco e con allaccio luce (al proposito: che lampade? dove reperirle e affidabilità di unico allacciameno in parallelo per i fabbricati...?)
Gli interni son poco visibili, c'è del movmento...
per l'illuminazione al posto dele lampade ti consiglio l'uso dei LED. Basso consumo, assenza di calore, e li trovi di tutte le forme, dimensioni e colori. un posto a caso per farti un'idea: http://stores.ebay.de/ledbaron
uàà![:X] grazie! sono un pò arcaico... già mi ci vedevo con luminaria a tipo natalizio, luce sproporzionata con plastiche in squaglio, trasformatore, fili etc etc
..."m'incoraggi e mi stimo" [:I] ... devo dì che di compagnia e sguardi competenti se nn di Maestri, ne senvo bisogno... qui, dalle mie parti tutto tace.. su FB in un gruppo porticese ho lanciato qche esca, ma più di un like nn esce... voglio sperare e credere nei nipotini... un solo maschietto ma nn si sa mai... chissà, intanto proseguo ed entro un paio d'anni finisco il tutto e vedremo se il "trenino" potrà combattere contro giochini elettronici e supereroi....
Si, per l'illuminazione ti consiglio anche io i LED. Oltre a quel che già è stato detto, li trovi in diverse tonalità di luce (luce calda o fredda) per adeguarti a cosa devi riprodurre (freddo luci neon caldo luci ad incandescenza).
Di solito, è sempre bene tappare tutto, in modo che non escano fili di luce. Non è opportuno esagerare troppo con l'intensità luminosa, che nei LED può essere regolata (entro certi limiti) regolando l'intensità di corrente che li attraversa.
Grazie Fabrizio, diciamo ch'ero rimaste alle candele e suppongo, l'alimentazione... dal trafo?
Volevo poi aggiungere a quanto sopra su cera per mobili e uso del saldatore per scioglierla e stenderla, l'ho applicata su suna AZ 1:80 cui un sinistro aveva fatto saltare parte dello sportello d'accesso proprio nello spigolo della carrozza con i profili di sportello e finestratura... insomma raccolta un pò di cera sul saldatore, applicata, raffreddata e sagomata su un pezzetto di plastica, tagliato a misura, sagomando con stuzzicadenti e passato colore castano, devo dire che mi pare almeno decoroso...