Voglio condividere con voi questa mia ennesima elaborazione, e contestualmente vi prometto che ne seguiranno altre, sempre su materiale FS, poiché attualmente mi interesso solo della nostra Amministrazione “nazionale”, che peraltro rispecchia il contesto del mio costruendo plastico, che riguarderà un tratto di linea ligure. Premetto che tale lavoro mi ha portato via 2 mesi, lavorando nei ritagli di tempo, lavoro e famiglia permettendo, e l’ho completato solo adesso (complice qualche giorno di ferie, in pieno scirocco qui in Sicilia). Mi sono basato, come faccio sempre, su foto dal vero prese in rete, cosa che consiglio sempre di fare prima di “imbarcarsi” nelle elaborazioni di qualsiasi rotabile.
Qualche anno fa presi sulla “baia” la D445-1089 nei colori MDVC, serie LIMA COLLECTION per circa 85 euro, modello cardanico ben fatto, con doppia fanaleria (ma inspiegabilmente senza luci rosse), cassa stampata in modo più che buono, ma con tutti i mancorrenti anch’essi stampati.
Tale modello, tuttavia, ben si presta ad un “upgrade”, per renderlo quanto meno paragonabile ai modelli attuali. Vi dico subito che il lavoro più impegnativo su questo modello è stato proprio quello della sostituzione dei mancorrenti, in quanto bisogna operare con utensili a lama molto stretta e affilata, cercando di danneggiare il meno possibile le zone vicino ai mancorrenti stampati, soprattutto sull’imperiale (è impossibile non intaccare la carrozzeria !!!!).
Pur avendo avuto molta cautela nel lavorare, ho dovuto fare uso di piccolissime quantità di stucco, per ripristinare i seppur lievi danni, completando poi con vari tipi di carta vetrata (fino a grana 1000 passata con acqua).
Riassumo di seguito le varie parti dell’elaborazione.
PARTE MECCANICA
- Smontaggio totale, lavaggio in acqua tiepida e detersivo da cucina (tipo Svelto), strofinatura con pennello a setole dure, asciugatura e successivo re-ingrassaggio con grasso di vaselina tecnica (poco); con questo metodo, che uso da tempo, vi posso garantire che le meccaniche vecchie di anni tornano nuove di fabbrica, ovviamente a condizione che non siano danneggiate. Ho pulito anche tutte le superfici di rotolamento degli assali con solvente AVIO, che reputo molto superiore all’alcool.
PARTE ELETTRICA
- Ho tolto completamente il PCB originale in quanto, seppur aveva la presa per il decoder, risultava troppo ingombrante e non si prestava molto a nuovi cablaggi; al suo posto ho inserito un piccolo PCB che tempo fa comprai dall’amico Paolo (se volete saperne di più cercate con Google “DESPX” oppure “K652”); tale PCB è concepito proprio per rendere “DCC Ready” tutte le motrici che sono sprovviste della presa a norme NEM a 8 poli.
- Sostituzione lampade originali con Led SMD (PCB luci Hornby), con piccola fresatura della testata A; testata B non illuminata;
- Aggiunti fanali rossi testata A (n.2 led tondi da 1,6 mm in parallelo); per fare ciò ho dovuto creare un piccolo “telaio” in plastica trasparente molto sottile, dove ho praticato i due fori per i led rossi; tale telaio va messo tra la guida-luci originale e l’interno della cassa. Siccome i led non entravano nelle rispettive sedi e la luce visibile era poca, ho risolto togliendo i “tappi” rossi di serie e mettendo al loro posto dei pezzetti di fibra ottica tonda opportunamente limata…. adesso la luce è pure troppa, pertanto dovrò agire sulla rispettiva CV.
- Aggiunta luce interna cabina A (led smd tipo PLCC2 banco caldo con trasparente arancio);
- Come decoder ho inserito un Lenz Silver+, unico modello di decoder con cui finora ho equipaggiato le mie motrici .
PARTE ESTETICA
- Aggiunti 2 macchinisti in cabina A (ROCO);
- Colorate in nero opaco le cornici dei vetri frontali e laterali, inseriti sbrinatori;
- Inseriti n.4 ganci d’officina sulle testate;
- Colorate ventole dei compressori sull’imperiale;
- Sostituzione di tutti i mancorrenti stampati con altri in plastica (D345 Roco) e in metallo (auto costruiti con tondini in rame da 0,5mm;
-Parziale limatura dei quattro sostegni superiori dei carrelli, ciò per migliorare il movimento laterale degli stessi in quanto i carrelli delle vecchie D445 LIMA erano troppo rigidi (non so i nuovi Hornby);- AGGIUNTIVI
- Scalette e ganci d’officina sono della D345 Roco;
-I mancorrenti, come già detto, sono in parte sempre della d345 Roco, in parte ho dovuto auto costruirli in quanto i fori sulle cassa della D445 sono disposti a distanza diversa dalle D345 Roco;
- I cavi REC maschio e 78 poli (navetta) sono della Rail Detail , in metallo fotoinciso;
- i vomeri sono quelli originali, quello della testata B è stato modificato creando uno scasso per far passare il gancio modellistico, operazione non facilissima; per adattarlo ho usato strisce di polistirene e pezzetti di schede telefoniche, rinforzando la base del vomere con una sottile striscia di cartoncino, colorando il tutto in nero opaco.
SPORCATURA
Premetto subito che amo i rotabili “vissuti”, anche per una questione di realismo (ho visto circolare mezzi in condizioni davvero pietose), infatti TUTTE le mie loco elaborate sono state più o meno invecchiate e sporcate. Forse la sporcatura vi sembrerà eccessiva, ma vi assicuro che “dal vivo” la macchina rende parecchio (ai tempi mi è capitato di vederne anche di peggio).
Tale operazione l’ho eseguita dapprima dando risalto a tutte le griglie con smalto nero opaco molto diluito, quindi ho usato le polveri (set TAMIYA) di vari colori; per fissare il tutto, dopo aver mascherato i vetri, ho usato uno spray trasparente opaco della Arexons (codice 3175, smalto a base d’acqua) che risulta totalmente opaco quando è asciutto, a differenza di altri che si sono dimostrati “semi-opachi”.
Spero che tale lavoro sia di vostro gradimento, o possa essere uno stimolo a “mettere le mani” sui nostri amati modelli; un’ elaborazione, buona o mediocre che sia, conferisce sempre un valore aggiunto al modello, lo personalizza……. e non abbiate paura di smontare modelli “costosi”, basta iniziare con modelli economici (ad esempio ci sono le D445 LIMA Hobby, costo circa 40 euro, di cui pubblicherò l’elaborazione di quella in livrea origine, fatta tempo fa). So bene che la loco non è perfetta (avrei potuto rifinire meglio qualche altro particolare) ma a me sta bene così, il mio obiettivo era quello di avere un modello quanto meno “credibile”.
Seguono….. le foto, che spesso dicono di più di mille parole.
A presto.
Josef
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