A quell'epoca non avevo un plastico e quindi per me non era un problema.
Avendo adesso un plastico in costruzione con pendenze leggere che variano dall'1% al 1,5%, ho voluto subito fare prove di trazione e, come effettivamente era stato evidenziato, ho dovuto constatare che già al traino di due carrozze nella curva in salita di 70 cm. di raggio facevano una grande fatica e le ruote cominciavano a slittare.
Come molti sapranno il problema deriva dallo scarso peso (la locomotiva senza tender pesa 178 grammi) e dal fatto che a causa della rigidità del quarto asse, il terzo, che ha le ruote gommate, a volte non poggia sul binario e gira a vuoto, facendo slittare le altre ruote.
A questo punto, non volendo rinunciare alla circolazione di queste locomotive, alle quali sono legato da ricordi d'infanzia, ho deciso di muovere le manine e mettere a frutto tutti i consigli dati sull'argomento sia su riviste del settore che su vari forum.
Per l'elaborazione ho seguito questa scaletta:
1) Sostituire gli anelli di aderenza con altri della Roco di maggiore spessore.
2) Limare leggermente la sede del quarto asse di circa di poco più di tre decimi di millimetro, per avere un leggero gioco che permetterà al terzo asse gommato di restare sempre in presa.
3) Appesantire con dei pesi di piombo la locomotiva sfruttando tutte la zone possibili.
4) Piccoli interventi estetici per migliorarne l'aspetto.
5) Patina di usura.
So che molti conoscono già l'argomento, ma spero che la mia elaborazione possa essere utile a chi non ha avuto modo di documentarsi.
Per prima cosa dobbiamo smontare il modello separando la caldaia e la cabina dal telaio.
Per far questo dobbiamo smontare i corrimano che partono dal pancone (che sono incollati) facendo leggermente leva e staccare il biellino sul quarto asse lato dx svitando la vite esagonale.
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Togliamo il carrello anteriore e svitiamo le due viti sul telaio e quella nella parte posteriore vicino la barra di agganciamento al tender.
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A questo punto facciamo leva dalla parte posteriore, dopo aver scostato i tubi riprodotti sotto la cabina, e separiamo la caldaia dal telaio.
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Cominciamo ad operare sul telaio svitando le viti esagonali del biellismo sul quarto e terzo asse facendo ben attenzione a come sono posizionate le bielle e le boccole distanziatrici (una per lato), maneggiando il tutto con molta attenzione perchè sono molto delicate.
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Svitiamo ora le tre viti che fermano il carter e solleviamolo quel tanto che basta per poter liberare le ruote del quarto e terzo asse. (Attenzione perchè il carter ha un movimento molto limitato in quanto è bloccato dai fili che portano alle lamelle di presa corrente).
Avendo estratto il terzo asse, togliamo gli anelli gommati in dotazione e sostituiamoli con quelli Roco leggermente più spessi, aiutandoci con uno spillo.
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Adesso viene il lavoro un po più impegnativo. Con l'ausilio di una piccola lima da modellismo, limiamo leggermente la sede del quarto asse di circa tre decimi di millimetro portandola da mm. 2,47 a 2,80.
Si procede poco per volta misurando in continuazione con il calibro munito di display, fino al raggiungimento della misura stabilita.
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Fatto questo inseriamo nella sede del quarto asse un pezzetto di spugnetta che fungerà da molla spingendo l'asse verso il basso, ma nello stesso tempo permettendo allo stesso di avere un leggero gioco.
Rimettiamo a posto le ruote richiudendo il carter e facendo attenzione a che le lamelle di presa corrente tocchino il bordino delle ruote interessate.
Rimontiamo anche il biellismo e facciamo un controllo sulla fluidità dello scorrimento degli assi ; in questa fase, nell'avvitare le viti del biellismo mettiamo un po di vinavil che funge da frenafiletto per evitare che si svitino durante la marcia ( Il biellino sotto la cabina lo fisseremo alla fine).
Passiamo ora alla terza fase per appesantire un po il modello.
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Ho inserito e bloccato con colla dei pezzi di piombo tagliati a misura, come da foto, facendo attenzione a non interferire con le parti in movimento del motore, portando il peso della locomotiva (senza tender) da 178 a 214 grammi.
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Rimontato il tutto per fare una prova la locomotiva ha trainato senza problemi 10 carrozze. Ovviamente è stato solo per testare la forza di trazione, perchè nella realtà queste locomotive trainavano non più di quattro o cinque carrozze.
Per la parte estetica:
ho sostituito il fischio sproporzionato con uno di adeguate misure in ottone ;
la valvola a bilanciere;
il rubinetto del soffiante;
il volantino dello sportello della camera a fumo;
ho ridimensionato il triangolo dei fanali;
ho riprodotto alcune tubature del compressore;
ho aperto verso l'esterno le ali del vomere;
ho dipinto l'interno della cabina in giallo.
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Ultima fase sarà la patina alla locomotiva, che posterò appena possibile.
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