Ale 792 in scala HO
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Ale 792 in scala HO
Il mio quarto modellino era un ETR 200 che realizzai nel 1979.
Vittima anch’esso del cedimento del collante giaceva smontato in una scatola, con le testate aereodinamiche ancora parzialmente integre.
Avrei voluto rimetterlo in sesto, ma il risultato non sarebbe stato accettabile in termini modellistici.
Lo avevo costruito per gareggiare in velocità e la somiglianza con l’elettrotreno reale era poco più che vaga.
Scartata l’idea di rifarlo, ho deciso di ripiegare su qualche altra elettromotrice.
Ho scelto di realizzare una Ale 792 perché sul web ho trovato elementi sufficienti a definire il tutto con ragionevole approssimazione.
Disponendo di fiancate con le porte incernierate ho cercato di rappresentare la macchina nell’aspetto originale (senza porte pneumatiche).
Ho ottenuto la scala 1:87 in lunghezza, con larghezza ed altezza maggiorate entrambe di circa 1 mm rispetto alla misura corretta.
L’altezza del sottocassa dal p.d.f. è 3 mm, con gli scassi per i carrelli il più possibile simili al reale.
Non conosco con esattezza il minimo raggio di curva percorribile dal modello, sulle curve r = 585 mm gira, ma non ho sottomano delle curve di raggio inferiore per definire tale limite.
Anche questa macchina ha i suoi errori, in parte dovuti al riutilizzo dei pezzi dell’ETR, in particolare:
- le ruote hanno diametro di 11,5 mm e non 10,5 mm;
- lo schema di verniciatura è un po’ diverso dal reale, il cambio di tinta corrisponde all’unione delle parti inferiore e superiore e risulta più in basso di circa 2 mm, inoltre le porte sono bicolori e non completamente castano (data la presenza di pezzi minuti avrei dovuto utilizzare un pennello a mano libera ed ho deciso di evitare disastri);
- gli spigoli della carrozzeria sono meno arrotondati rispetto al reale, ciò comporta l’impressione che i finestrini siano troppo in basso, mentre è il tetto che non ha la giusta curvatura;
- le protezioni antipioggia dei finestrini sono piene e non trasparenti;
- le testate sono un po’ più tozze rispetto al reale;
- i carrelli sono “nude look”.
Per la motorizzazione ho utilizzato un carrello con trasmissione ad alberino che avevo realizzato, credo, nel 1997 o giù di lì.
Non lo utilizzai per un altro modello perché era troppo alto.
Stavolta, rimontando il vecchio ETR, la “voragine” del carrello mi è tornata comoda per farcelo stare, assieme ad un motore “ex mangianastri”, preventivamente riavvolto e munito di un portaspazzole “da trenino”.
Anche i pantografi provengono dalla “scatola dei pezzi cannati”.
Sono un tentativo di riproduzione del Tipo 42 L (quello originale della Ale) che realizzai tempo fa per completare un E424 RR serie economica acquistato a poche lire in un mercatino.
Seppure grossolani (specialmente nella parte alta) non sfiguravano sulla macchina, ma dovetti rifarli perché la macchina era in scala 1:80 ed apparivano piccoli.
L’elemento più impegnativo è risultato il cablaggio sulla copertura, per il quale non ho la certezza di avere “indovinato la riproduzione” a causa dell’imprecisione dell’unica immagine trovata sul web nella quale è visibile il tetto della elettromotrice.
Una scena del filmato dedicato al rientro della Ale 792 al Museo di Pietrarsa è stata girata dalla copertura di un edificio.
Il tetto della Ale è ben visibile, ma il cablaggio e gli scaricatori non sono presenti.
Risultano al loro posto solo gli isolatori, in modo, a mio avviso, incompleto.
Per questo ho dovuto ricorrere ad una “ricostruzione ragionata” che mi ha impegnato un po’.
Per la realizzazione dei dettagli ho… fatto quello che ho potuto, con tubetti, filo armonico e qualche chiodo tornito.
Mi dispiace che ho “annegato” il contorno delle porte durante la verniciatura (le bombolette hanno una portata simile a quella di un idrante).
Di questo nuovo giocattolo sono extra felice.
Non tanto per averlo “tirato in porto”, quanto per avere ritrovato la determinazione necessaria.
Dopo 15 anni di stop modellistico credevo di “durare poco”, invece, seppure non come 30 anni fa, l’appetito modellistico mi viene…. modellando.
Lavorando a tempo perso, in poco più di 6 mesi ho finito/risistemato ben 4 modelli.
Tre sono su questo forum ed il quarto (una Gr 625) l’ho inserito nel forum Ferramatori a metà dell’anno scorso (ho lo stesso nickname Claudio_62 e vi invito a sbirciarla perché ha una storia particolare, il titolo è “una signorina di 35 anni”).
Ringrazio tutti quanti leggeranno questo articolo.
Claudio Gariboldi – Milano
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Re: Ale 792 in scala HO
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Re: Ale 792 in scala HO
mi hai fatto un regalo, adoro i musi di vipera e questo è bifronte come Giano!
però hai trascurato la fotografia, ammettilo, sei geloso.
a presto
- claudio_62
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Re: Ale 792 in scala HO
x Giampiero Venturi
In realtà, la pessima qualità delle immagini è dovuta alla scarsa qualità del mio cellulare ed al fatto che, tra tutti gli hobby che ho, la fotografia mi manca.
Il tutto condito dalla necessità di realizzare le foto la sera, con la luce artificiale.
Grazie ancora
Claudio
- venturi giampiero
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Re: Ale 792 in scala HO
non devi giustificarti, il tuo modello è ottimo!
La mia era una semplice battuta per ribadire quanto sia importante oggi l'immeditezza dell'immagine.
Ma resta tutta la bontà del tuo lavoro, che si vede, a chi lo sa vedere!
Importante è anche la scelta della riproduzione, il che la rende unica.
giampiero