Illuminazione rotabili in analogico
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Illuminazione rotabili in analogico
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Re: Illuminazione rotabili in analogico
Le resistenze servono a regolare l'intensità della corrente elettrica che arriva alle luci, specie se si tratta di led luminosi, mentre i diodi servono a far si che si accendano le luci a seconda del senso di marcia.
Puoi anche pensare di aggiungere le luci rosse ma sono sinceramente poco convincenti visto che la loco ha al seguito dei carri o delle carrozze e le luci rosse sono solo a fine convoglio.
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Re: Illuminazione rotabili in analogico
Se vuoi cimentarti domani io (o qualcuno d'altoi di noi) ti posterò lo schema elettrico.
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Re: Illuminazione rotabili in analogico

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Re: Illuminazione rotabili in analogico
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Re: Illuminazione rotabili in analogico
avrai le luci accese anche a bassa velocità, e risentiranno pochissimo del variare della tensione, ma saranno quasi sempre (dico quasi perché a loco ferma si spegneranno) accese alla stessa intensità.
Il circuito è semplice. Utilizza un paio di condensatori elettrolitici ed un integrato 78L05. Che avrà la funzione di regolatore di tensione costante a 5 volts. A quel punto serviranno solo led, resistenze (da 33 Ohm-1/4 W) e diodi 1N4007.
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Re: Illuminazione rotabili in analogico
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Re: Illuminazione rotabili in analogico
Considera che le luci direzionali da far funzionare saranno solo quelle del lato "realistico". Dal lato del gancio non dovrebbero funzionare, a meno che la loco non giri in "solitaria". Nelle vecchie Lima spazio interno ce n'era in abbondanza. Oggi, spesso, si fatica a trovare lo spazio per un decoder.

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Re: Illuminazione rotabili in analogico
Purtroppo ho dato un consiglio non più realizzabile, per le dimensioni dell'integrato. 10 anni fa non ci sarebbero stati problemi.. Oggi, ci sono sorprese. Ti preparo comunque uno schema di collegamento dei semplici led con diodi e resistenze.
Scusami... Ma ho scoperto solo ora che tale tipo di integrato, nel formato "micro", è uscito di commercio. Si vede che non ha utilizzo. Infatti aveva un erogazione di corrente non superiore a 250 mA (che per un paio di led erano più che sufficienti). Oggi, probabilmente, si commercializza solo materiale superiore a 1 Ampere, appunto i "TO-220"
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Re: Illuminazione rotabili in analogico

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Re: Illuminazione rotabili in analogico
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Re: Illuminazione rotabili in analogico
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E' molto semplice. devi mettere i 2 diodi in posizione corretta in quanto si creerebbe un "giro vizioso" nel motore. Questa anomalia farà spegere le luci e fermare la locomotiva.
Mi sono guardato i link che hai postato.
Un solo consiglio:
I led sarebbe bene fossero di tipo "a luce calda" e non ad "alta luminosità", altrimenti avresti un effetto "fari allo xenon".. Tutt'altro che realistico.
Inoltre, aggiungo. I led non sono lampadine, sono diodi luminosi, l'acronimo di led significa "Light emitting diode". Di conseguenza, mi viene la "pelle d'oca" quando leggo che mettono in vendita resistenze per alimentatre led a 12volts.
I led hanno bisogno di una resistenza corretta in base al'alimentazione ed alle caratteristiche interne dei semiconduttori che lo compongono.
La resistenza vuole calcolata in modo "quasi" esatto con la seguente formula: (V-Vl):I=R. Ove "V" è la tensione di alimentazione, "Vl" è la tensione massima sopportata dal led, "I" è la corrente ottimale di assorbimento ed "R" è la resistenza.
Nel nostro caso avremo 12V di tensione alimentazione, 5 volts tensione led, 0,015 Ampere di corrente ottimale.
Il calcolo sarà il seguente: (12-5):0,015= 466,66.
Dirai.. Quindi la resistenza da 470 Ohm è corretta. Sei sicuro che il led funzioni a 5 Volts?

Normalmente i led alimentati a 5 volts sono di tipo "Bianco"-"Blu"-I.R"-"U.V.A."
tutti gli altri sono alimentati a 3 Volts. Ma bisogna sempre fare riferimento ai datasheet del costruttore.
Ecco perchè consigli una resistenza da 560. Ridurrà leggermente la luminosità, portando l'assorbimento a 0,013 Ampere (ricordando che va bene da 0,012 a 0,018) e sarà corretta anche per il led rosso (con assorbimento da 0,016 ampere).
Tutto questo per alimentare un solo led. Se i led sono 2 in serie il calcolo si complica:
[V-(Vl+Vl)]:I=R
Scusa la lungaggine. Ma certe cose vanno spiegate in modo corretto.
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Re: Illuminazione rotabili in analogico

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Re: Illuminazione rotabili in analogico
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Re: Illuminazione rotabili in analogico

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Re: Illuminazione rotabili in analogico
roy67 ha scritto:
Purtroppo ho dato un consiglio non più realizzabile, per le dimensioni dell'integrato. 10 anni fa non ci sarebbero stati problemi..
Io non ho idea di quanto spazio abbia a disposizione Silvestro, ma date le basse correnti in gioco, il TO-220 se "depurato" della parte metallica sporgente, che funge da supporto all'eventuale aletta dissipatrice, e tagliando al minimo per garantire una saldatura decente i reofori, non è che occupi poi chissà quanto spazio, se poi si ama il rischio, (sempre tenuto conto della bassa dissipazione), su può sempre assottigliare di un mm la parte plastica del contenitore.
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Re: Illuminazione rotabili in analogico
Però il "case TO-92" è 6 volte più piccolo

Questa una foto di confronto fra i 2 formati (sono dei 7809 ma è la stessa cosa)
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Re: Illuminazione rotabili in analogico
i 7805 in TO92 li potete trovare sulla Baia es:
http://www.ebay.it/itm/L78L05ACZ-7805-L ... 35bc249fa4
http://www.ebay.it/itm/500pcs-78L05-L78 ... 3cc3c6f483
Io li ho comperati in Cina qualche mese fa.
Può essere interessante anche questo circuito, trovato in rete, che mantiene i 2 volt costanti da 2 a 24 volt. Io non l'ho provato.
Immagine:

24,87 KB
Ciao Walter
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Re: Illuminazione rotabili in analogico
roy67 ha scritto:
Se vi sono 12 Volts in ingresso ha ben 7 volts da dissipare.
a "braccio" direi che la dissipazione non supererebbe i 150mA, quindi ben al di sotto della capacità del regolatore in TO-220. Mi giocherei il ciuffo

<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">
Però il "case TO-92" è 6 volte più piccolo

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eccelosò [:o)]
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Re: Illuminazione rotabili in analogico
liftman ha scritto:
roy67 ha scritto:
Se vi sono 12 Volts in ingresso ha ben 7 volts da dissipare.
a "braccio" direi che la dissipazione non supererebbe i 150mA, quindi ben al di sotto della capacità del regolatore in TO-220. Mi giocherei il ciuffoche al più diventerebbe tiepido, anche senza appoggiarlo alla zavorra.
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">
Però il "case TO-92" è 6 volte più piccolo![]()
eccelosò [:o)]
[/quote]
Verissimo ciò che dici. probabilmente dovrà dissipare anche meno della metà. Un led assorbe circa 15 mA. Due led in parallelo assorbiranno 30 mA (2 0 3 led in serie mantengono lo stesso assorbimento). Ecco perché consiglio il "formato TO92".
Da aggiungere che, spesso, si "preleva" corrente da qualsiasi fonte, senza preoccuparsi dell'assorbimento.

In alcune mie locomotive non c'era nemmeno lo spazio per il decoder. Ho dovuto fresare la scocca per ricavarlo.

Purtroppo, per la scala H0, si pensa ad avere "prestazioni" di traino, espresse in peso di aderenza, risparmiando sulla costruzione e tutto lo spazio è occupato dalla zavorra. Non sono novità, quelle che si leggono in giro, di locomotive che non riescono a trainare 3 carrozze su per una rampa del 2%.
P.S. Walter: Interessante il circuito. Non proverò a costruirlo in quanto il mio plastico è in DCC. Ma lo terrò in considerazione per altre applicazioni

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Re: Illuminazione rotabili in analogico
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Re: Illuminazione rotabili in analogico
seber ha scritto:
Se non ricordo male Trissa aveva realizzato un circuito per impianti in analogico per l'illuminazione delle carrozze indipendentemente dall'alimentazione della locomotiva, credo utilizzando corrente in alta frequenza che il motore non sentiva, per cui potevi avere la luce accesa anche a treno fermo.
Ciao hai un link ? GRAZIE