Si riparte

[FrancoV]

In un tempo ormai abbastanza remoto iniziai un microplastico (qualche centimetro in più di un foglio A4 in orizzontale) che, fatti i rapporti fra le dimensioni dell'opera e il tempo impiegato, si può tranquillamente assimilare alla Salerno - Reggio Calabria o per restare in campo ferroviario al raddoppio della Palermo - Messina.
Inizialmente il progetto prevedeva uno scambio piazzato più o meno al centro in posizione leggermente sghemba e tre "prolunghe" di cui due sui lati corti e la terza in diagonale sul lato lungo posteriore, tralascio i motivi delle varie interruzioni per non annoiarvi oltre e arrivo alla revisione del progetto poichè mi sono reso conto che, specie nelle esposizioni, un circuito "chiuso" è molto più comodo in quanto permette di intrattenersi con il pubblico, visitare gli altri espositori e, ultimo ma non meno importante, .... assentarsi per le normali esigenze fisiologiche.
Di qui sono ripartito disegnando due curve e uno scambio per cui il tracciato è diventato una specie di fagiolo con un cappio di ritorno al suo interno.
Nella prossima puntata metterò anche qualche foto ....

[FrancoV]

Arieccomi, la volta scorsa vi avevo parlato delle "prolunghe" e quindi ve ne presento una di quelle originali :

come vedete si tratta di un banalissimo ritaglio di compensato irrigidito da due listelli su cui ho incollato un pezzo di binario, nella parte inferiore due comuni spine di tipo domestico assicurano al contempo la giunzione meccanica e la connessione elettrica essendo collegate alle rotaie da uno spezzone di cavo.

Avendo in mente di trasformarlo in circuito chiuso è stato necessario passare qualche quarto d'ora davanti allo schermo e alla stampante per disegnare le varie parti, il risultato di tanto lavoro sono :
i due segmenti della curva a destra ....

..... i corrispondenti sinistri ....

.... e lo scambio .....

ovviamente simili raggi e angoli di deviata non esistono in commercio per cui prossimamente vedremo come procedere per realizzarli, per il momento i pezzi stampati sono stato incollati con normalissima colla da tappezzeria sui soliti ritagli di compensato spessore 4/5 mm

arrivedorci ...

[FrancoV]

]Come si è visto nella puntata precedente il binario è posato su dei pezzi di compensato irrigidito da listelli in legno massiccio che, finchè parliamo di sezioni rettilinee, non è un problema realizzare con la comune attrezzatura di cui può disporre il bricoleur medio, ma quando si parla di curve la questione diventa più complicata; facciamo una piccola digressione, per ottenere del legno curvo o si dispone di un'autoclave e di una pressa di adeguate dimensioni o si ricorre alla tecnica "lamellare", esclusa la prima per fin troppo ovvii motivi resta la che consiste nell' incollare delle liste sottili così da poterle flettere agevolmente e comprimendole in una morsa sagomata in modo che, a incollaggio avvenuto, mantengano la forma assunta. La questione è che non avevo materiale per realizzare le sagome così ho rimediato recuperando dei ritagli di multistrato da 20 mm sui cui ho incollato dei fogli su cui erano segnate le linee guida e infisso dei pioli (sempre di legno) che fungeranno da morsa.
Il risultato di tutto questo lo vedete nelle foto che seguono ....

.....il ramo deviato dello scambio ...

.... e le due curve .....

per oggi è tutto, ci rivediamo ....

[FrancoV]

Bene, riprendiamo il discorso della curvatura del legno, purtroppo il tentativo di realizzare strisce sufficientemente sottili per poterle flettere, con l'attrezzatura di cui dispongo, non ha dato i risultati sperati ma, un modellista non si ferma certo davanti a queste difficoltà; per questo genere di situazioni, una valida alternativa è il cartone ondulato quindi ho preso lo scatolone di un vecchio televisore e ho nell'ordine:
a) tagliato delle strisce dell'altezza opportuna perpendicolarmente alla cannellatura, la lunghezza è ovviamente in funzione della curva
b) tagliato una delle due facce in ogni ondulazione ... un'occhiata alla foto spiega meglio di tutti i discorsi ....

.... a questo punto prendiamo la sagoma e la rivestiamo con un pezzo di pellicola da cucina quindi si infilano tra le due file di pioli le strisce che avremo precedentemente incollato (con abbondante "ccooolla vinilica" ) fra loro e precurvato a mano libera ....

.... va da se che il numero di strisce è in funzione dello spessore del cartone e del pezzo da realizzare (nel mio caso tre strisce). E' opportuno che i pezzi di cartone entrino a forza, se si dovessero ammaccare si può sempre rimediare dopo; il risultato dopo una mezza giornata saranno dei pezzi simili a quelli della foto .... leggeri, indeformabili e facilmente lavorabili

.... per oggi abbiamo finito anche perchè devo realizzare tutti i pezzi che mi servono

.... ma non temete .... ritornerò

[MrPatato76]

...onestamente non ho capito a cosa ti servono e strisce di cartone piegato...
Se ci spieghi il tuo progetto iniziando dal layout, potremmo aiutarti meglio.

[FrancoV]

La domanda denota una buona dose di curiosità ma anche un po' di mancanza di spirito deduttivo .... rifletta ... rifletta

[FrancoV]

Giusto per dirvi che non sono morto ma l'attività di questo periodo (e delle prossime settimane) si riassume in "tagliare pezzi .... incollare pezzi" e se è già abbastanza noiosa da fare, mi sono detto che a leggerne la descrizione avreste finito col mandarmi a quel paese. Ci rivedremo quando avrò finito questa fase

[FrancoV]

Bene, rieccomi dopo una ventina di giorni passati, come avevo detto, a tagliare, incollare, scartavetrare .... la cosa che ha portato via più tempo è stato aspettare che le varie colle facessero presa, comunque ecco il risultato complessivo
da cui si evince il tracciato nella sua semplicità, la parte "scenica" è dentro la scatola il resto a vista ....

come avevo anticipato i vari pezzi sono collegati fra loro da comuni spine e prese volanti incollate sotto il piano, così facendo avremo sia il collegamento meccanico sia quello elettrico (adesso mancano ancora i fili ma verranno in seguito) ....

..... sulla parte superiore ho incollato le traversine, ricavate da bastoncini da gelato .....

.... idem per lo scambio dove ho lasciato uno spazio libero per poter installare la traversa mobile la cui posizione sarebbe stato difficile calcolare in anticipo ....

un dettaglio della testata (thump) in cui si capisce a cosa serve il cartone ondulato messo in forma a suo tempo ....

al prossimo giro cominceremo a vedere delle rotaie, ma vi dico già che ci vorrà almeno una decina di giorni .... perchè ho altri impegni

Acciribicerci

[MrPatato76]

Interessante l'uso del cartone ondulato.
Attenderò i tuoi aggiornamenti

[FrancoV]

Si, in effetti è un interessantissimo materiale, a mio avviso trascurato, che per strutture piccole/medie può, con qualche accortezza, tranquillamente sostituire il legno anche nelle parti portanti. Senza dimenticare che se ne trova praticamente ovunque a costo zero, che bastano un coltello ben affilato e una riga metallica per tagliarlo e un po' di colla vinilica per tenerlo insieme.

[FrancoV]

Dopo lunga pezza eccoci ad un momento saliente, la posa del primo pezzo di binario ...
per prima cosa passiamo in rassegna l'utensileria, come vedete nulla di più basilare ....

... cominceremo dalla parte destra (per chi guarda) della parte "scenica" segnando la posizione di una delle rotaie dopo aver verificato "a dito" il corretto allineamento verticale ....

la sezione successiva ci serve per avere un punto di riferimento, essendo un rettilineo ci aiuteremo con un righello ....
dopodichè con una punta da 0,5 mm facciamo quattro fori ai lati della rotaia e circa a metà della traversine .....

.... a parte, ricavandoli da graffette da cucitrice industriale, ci fabbricheremo gli arpioni con cui andremo a fissare le rotaie alle traversine infiggendoli nei fori dopo averli bagnati con cianoacrilato....

sicuramente ci sarete arrivati da soli ma chi vorrà cimentarsi in questo lavoro in scala N dovrà scegliere delle graffette più piccole ....

a questo punto si procede allo stesso modo per ogni traversina, fortunatamente in quelle centrali bastano due arpioni e in capo a un quarto d'ora il risultato sarà questo ....

.... una volta fissata una rotaia per tutta la lunghezza, grazie alle dime che ci saremo costruiti in precedenza, posizioniamo la seconda sempre previa verifica dell'allineamento verticale con la rotaia della sezione precedente ...

.... si ripetono le operazioni già descritte e dopo un'altra oretta avremo il nostro binario posato ....

... la prossima volta ci occuperemo delle curve ...

[FrancoV]

Mamma mia, non mi ero accorto che fosse passato così tanto tempo dall'ultima volta in cui vi avevo promesso che vi avrei parlato della posa del binario in curva (a dire il vero ero anche convinto di averlo fatto )
Sostanzialmente non è molto diverso dalla posa in rettilineo ma se, come nel mio caso, si devono posare curve molto strette (dai 25 cm di raggio in giù) è meglio "snervare" il profilato stirandolo in qualche modo; (faccio una piccola digressione per spiegare che esistono degli utensili appositi il cui costo però può essere anche rilevante, l'alternativa è costruirseli a base di squadrette, molle, rotelle, viti ecc. ecc. ma non ne avevo voglia visto che a passarlo passo un po' di volte sul ginocchio funziona benissimo) per ridurre l'effetto molla. Un'altra differenza è nel numero di chiodi da piantare perchè, come si vede dalle foto, anzichè un chiodo per lato della rotaia ritengo sia meglio metterne uno sul lato interno della curva e due su quello esterno, mentre all'estremità è sempre meglio metterne quattro ....

qui vediamo due momenti del collaudo della giunzione fra la parte scenica e l'elemento curvo

.... alla prossima con la costruzione dello scambio ....

[FrancoV]

Eccoci dunque al momento cruciale della costruzione dello scambio, prima di addentrarci penso sia meglio premettere che:

1) è più difficile da descrivere che da fare
2) non bisogna avere fretta di finire
3) per quanto si possa pianificare è meglio lasciare spazio a tecniche alternative perchè l'imprevisto è sempre in agguato
4) le cose possono variare leggermente se l'apparecchio è posato su un piano continuo (molto più semplice) o se, come ne caso di specie, parliamo di elementi separati tra di loro.

Nella foto si vede l'elemento dello scambio collegato alle sezioni adiacenti....

.... si passa quindi a ricavare nel fianco interno la sede in cui si appoggerà l'ago (nella foto non si vede ma c'è) e alla posa della rotaia del corretto tracciato che verrà allineata alle rotaie corrispondenti sulle sezioni d'entrata e d'uscita dalle dime che si vedono in foto.
In questo caso è indifferente cominciare dalla punta o dal calcio ....

.... mentre per la posa della rotaia deviata è meglio cominciare sempre dalla punta dello scambio e procedere verso il calcio ....

.... alla fine di questa prima parte il risultato dovrebbe essere questo ....

Tutto chiaro fino qui?

[Giacomo Rinaldo]

Tutto bellissimo, con una pulizia e precisione nel lavoro davvero invidiabile!
Però non mi è chiara la scala e l'idea dell'ambientazione...
Buon lavoro!
Giacomo

[FrancoV]

Tutto bellissimo, con una pulizia e precisione nel lavoro davvero invidiabile!
Però non mi è chiara la scala e l'idea dell'ambientazione...
Buon lavoro!
Giacomo

Grazie dei complimenti e degli auguri; come ho detto in precedenza, i pezzi che ho descritto fin qui sono la parte che in un plastico normalmente sarebbe nascosta; nel mio invece, essendo trasportabile, saranno a vista.
La scala è 1/35 e lo scartamento 16,5 mm (600 mm al vero), per l'ambientazione sono ancora in fase decisionale ma sarà comunque un ambiente industriale.

[FrancoV]

Bene, bene, bene .... i lavori proseguono con la posa delle rotaie interne; per prima cosa si limano all'estremità del cuore secondo l'angolo ....

(mi scuso per la qualità della foto)

.... quindi si posano allo stesso modo delle altre curando l'allineamento all'angolo del cuore ....

.... quest'ultimo è del tipo "isolato" ed è fatto con una striscia di cartoncino arrotolato in forma allungata, inserito a forza tra le due rotaie e imbevuto di colla cianoacrilica ....

.... ovviamente così non permette il passaggio dei rotabili ma di questo parleremo alla prossima puntata ....

[filipo1]

bel lavoro bel risultato complimenti

ma le rotaie dove le acquisti ? grazie

[Giacomo Rinaldo]

Grazie dei complimenti e degli auguri; come ho detto in precedenza, i pezzi che ho descritto fin qui sono la parte che in un plastico normalmente sarebbe nascosta; nel mio invece, essendo trasportabile, saranno a vista.
La scala è 1/35 e lo scartamento 16,5 mm (600 mm al vero), per l'ambientazione sono ancora in fase decisionale ma sarà comunque un ambiente industriale.

Scala inusuale per il fermodellismo! I lavori sembrano procedere benissimo, continuo a seguirti ammirato e non vedo l'ora di vedere il proseguo
Ciao,
Giacomo

[FrancoV]

Scala inusuale per il fermodellismo! I lavori sembrano procedere benissimo, continuo a seguirti ammirato e non vedo l'ora di vedere il proseguo
Ciao,
Giacomo

Nel mio caso la scelta è per ragioni economiche .... oltre a riutilizzare le meccaniche dell' H0 sfruttando quei modelli (generalmente i vecchi Lima) che nei mercatini si comprano a due Euro la dozzina, si possono usare gli accessori e i figurini del modellismo militare che costano infinitamente meno dei loro corrispondenti ferroviari .... e sai, io sono di origini alessandrine

bel lavoro bel risultato complimenti ma le rotaie dove le acquisti ? grazie

Grazie, molto banalmente compro il binario flessibile e lo smonto, in questo caso sono disposto a spendere qualcosa in più perchè la qualità delle rotaie è importante

Esaurita la pagina della posta proseguiamo con i lavori ....
dopo aver atteso che il cianoacrilato con cui abbiamo imbevuto il cartoncino che forma la punta del cuore si sia ben solidificato (per non saper ne leggere ne scrivere l'ho lasciato 24 h) si procede alla sua sagomatura ...

.... non credo sia necessario spiegare come si usa il disco da taglio per rimuovere le parti in eccesso o la lima (o altro abrasivo) per la rifinitura, anche se superfluo vi raccomando di tenere a portata di mano il calibro per controllare lo scartamento e un vagone per verificare che non vi siano scalini, una volta finito si prova che non vi siano contatti indesiderati fra le due rotaie in uscita dal cuore; un'altra bella bagnata di cianoacrilato (non si sa mai) e abbiamo finito.
La prossima volta inizieremo a realizzare gli aghi, vi annuncio fin da ora che sto facendo un esperimento "in diretta", c'è quindi la possibilità di dover rifare tutto in corso d'opera

[Edgardo_Rosatti]

Mi piace molto questo progetto e adoro l'autocostruzione dell'armamento. Complimenti!
Cio neh!

[FrancoV]

Mi piace molto questo progetto e adoro l'autocostruzione dell'armamento. Complimenti!
Cio neh!

Grazie, nel mio caso è una questione di necessità perchè curve di quel raggio e scambi di quel tipo non esistono in commercio e perdipiù ho usato materiali di recupero. Comunque, in qualunque scala, esistono accessori ad hoc (chiavarde, piastre di giunzione ecc. ecc) con cui in effetti l'aspetto del binario cambia dal giorno alla notte rispetto a quello commerciale.

[IpGio]

Franco... un suggerimento... non sarebbe opportuno cambiare il titolo della discussione... anche per facilitare eventuali ricerche sia con il motore di ricerca interno sia dai più famosi esterni...
Fammi sapere...

IpGio

[FrancoV]

Franco... un suggerimento... non sarebbe opportuno cambiare il titolo della discussione... anche per facilitare eventuali ricerche sia con il motore di ricerca interno sia dai più famosi esterni...
Fammi sapere...

IpGio

In linea di principio nulla in contrario, accetto suggerimenti per il nuovo titolo perchè in questo momento sono in ribasso di fantasia ...

[IpGio]

Tu medita il titolo con calma... poi quando si accende la lampadina... fischia...
Intanto buon lavoro.

IpGio

[FrancoV]

Bene, il gioco si fa interessante perchè, come vi avevo preannunciato, in questi giorni mi sono dedicato alla realizzazione degli aghi, non che la cosa sia così complicata ma richiede, già in partenza, una certa precisione e quindi è bene prendersi il tempo necessario.
Si parte come sempre da due spezzoni di rotaia la cui lunghezza dev'essere pari a quella dell'ago vero e proprio più la zampa di lepre .... più 2/3 mm perchè non si sa mai e a tagliare c'è sempre tempo.
Dopo averlo presentato sullo schema, con una lima a triangolo si fanno due tacche nella suola in modo da poter sagomare la zampa di lepre e dopo aver piegato la rotaia si segna il tratto della punta che andrà assottigliato in modo da poter combaciare con le rotaie esterne, lo stesso si fa su queste ultime e per limate successive si arriva al punto in cui tutto combacia a dovere permettendo il passaggio del solito vagone di prova senza impuntature. Non pensate che tutto quadri al primo colpo, qualche aggiustamento sarà necessario anche a lavoro finito quindi non preoccupatevi se qualcosa non va alla perfezione.
Vi metto qui una foto degli aghi visti da sotto

in alto l'ago della deviata e in basso quello del corretto tracciato
alla prossima ....