Distruzione itinerari
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- FRANCO
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Distruzione itinerari
Alla prossima Franco
- Docdelburg
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Re: Distruzione itinerari
L'itinerario è occupato quando i sensori rilevano la presenza di un convoglio (sensori di assorbimento, reed, barriere IR.....) e quindi occorre che ci sia anche un canale di retroazione o feedback.
In analogico, se ti riferisce agli itinerari creati con la matrice di diodi, non c'è alcuna distruzione ma solo un successivo cambiamento allorché un nuovo comando (manuale o automatico) non attivi un nuovo itinerario.
In ogni caso, sia in digitale che in analogico, la distruzione di un itinerario coincide con la non occupazione dello stesso e non significa riposizionare i deviatoi in un senso o in un altro; in entrambe i casi i deviatoi modificano la loro posizione quando un nuovo itinerario viene attivato.
Spero di aver interpretato in modo corretto la tua domanda; in caso contrario aiutami a capire cosa intendi.
- FRANCO
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Re: Distruzione itinerari
Pertanto probabilmente poco si trova perche' pochissimi plastici configurano la stazione con questo schema essendo peraltro anche costoso,visto che sarebbero tutti dei doppi scambi,quindi la mia era una curiosita' per poterla implementare sulla scheda ad itinerari,ma anch'io di conseguenza dovrei sostituire parecchi deviatoi per il motivo di cui sopra.
Grazie alla prossima Franco
- marioscd
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Re: Distruzione itinerari
ciao
- Docdelburg
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Re: Distruzione itinerari
In questo senso puoi operare in modo manuale, automatico (tutto delegato al pc) o semiautomatico (manuale con blocco di sicurezza).
- Edgardo_Rosatti
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Re: Distruzione itinerari
Mauro e Mario hanno spegato più che correttamente quali siano i problemi relativi alla gestione di una stazione modellistica come nella realtà e sicuramente l'unica strada percorribile è la digitalizzazione.
Lavorando in metropolitana come macchinista conosco un po' i sistemi ACEI, ma più quelli di tipo ATC e ACS che sono di ultima generazione e completamente informatizzati.
Noi ad esempio usiamo dire che un itinerario "cade" dopo il passaggio del treno, ma il concetto non cambia.
Mario ha citato Arduino (e non a caso) che consente di tentare un approccio diverso dalla digitalizzazione. Cioè consente di avere 2 circuiti ridondanti; uno di gestione degli enti che verifica i comandi ed eventualmente imposta gli itinerari e uno che legge le occupazioni attraverso sensori ottici e impone dei vincoli su circuiti di comando.
Io ci sto provando con il modulo della Vecchia Brianza, ma i tempi di lavoro sono lunghi.
Qualcosa puoi vederlo qui dove c'è un simulatore che per ora permette di impostare gli itinerari di una stazione senza conflitti:
http://gasttlab.altervista.org/brianza.php
Per le occupazioni ci sto lavorando.
- schunt
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Re: Distruzione itinerari
Ti posso garantire che in talune situazioni , quando gli appatari erano a leve , si poteva ricorrere al vocabolo " distuzione dell'istradamento", gia' perche' non avveniva automaticamente, andava distrutto un poco alla volta .
Negli apparati si adotta la divisione tra i vari tipi di percorsi come segue:
ISTRADAMENTO- corrisponde ad un percorso per movimenti di manovra all'interno dell'impianto, con la sola apertura dei segnali bassi, cioe' marmotte;
ITINERARI - corrispondono ad un percorso con l'apertura dei segnali bassi e dei segnali di partenza io di ingresso a seconda della necessita';
Nel caso degli itinerari una volta aperto il segnale, esso puo' essere distrutto dopo il passaggio del treno, cioe' quando si possono rimettere nella posizione di riposo le leve manovrate.
Nel caso di apparati centrali ACEI o statici, i percorsi si " Cancellano" cioe' e' il convoglio stesso che diopo averli percorsi le cancella dal programmatore, poiche' la posizione di ogni singolo ente ( PL Deviatorio, Circuiti di occupazione binario) deve inviare il proprio segnale di posizione ad un apparecchio, esso deve azionare i fermascambi, una volta che ha tutti i consensi dagli enti interessati, si mette in posizione tale che si aprono il segnali .
Fino a che il treno non impegna l'itinerario il percorso resta attivo, solamente spiombando un apposito tasto abbiamo la cancellazione, come se per un guasto viene a mancare un consenso chiude immediatamente il segnale e va in allarme.
Nel modellismo un AC si puo' anche ricostruire, ma e' necessaria una particolare conoscenza del funzionamento di quelli reali poiche' tantissimi circuiti devono essere adattati ai plastici, per cui oltre alla scheda di programmazione a diodi, superando i tre deviatoi, si rende necessario comandarli in sequenza, avere il controllo di ritorno, i circuiti di occupazione binario, e tanti altri circuuiti la cui descrizione e' pazzesca.
Nel mio apparato sono ricorso ai circuiti CMos, ai microcontrollori Picaxe, tanto e' che per gestire una stazione di 7 Binari, due rimesse, 31 deviatoi, una linea principale a doppio binario+ una locale TD, un Pl, circolazione banalizzata, stazione fantasma a 6 binari) ho una consolle di comando al cui interno sono collocate 29 circuiti su schede.
Il mio apparato e' fedele ad uno vero delle stesse dimensioni al 95%, puiu' oltre non sono riuscito ad andare, e' alimentato a diverse tensioni 24,12, 6, volt dc.
L'impianto e' documentato fotograficamente nel plastico di Schunt.
- marioscd
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Re: Distruzione itinerari
ciao
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Re: Distruzione itinerari
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- schunt
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Re: Distruzione itinerari
Appena il tempo me lo consente contattero' Andrea per inviarli le foto che ritiene piu'adatte.
- schunt
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Re: Distruzione itinerari
Comunque tengo a precisare un concetto che e' problematico illustrarlo, in particolar modo ogni persona deve decidere di propria testa, ma e' sconsigliabile qualsiasi centralizzazione in piccoli impianti, per la manutenzione costante che richiedono i plastici, sia nella parte scenografica che nella parte elettrica, con l'aggiunta dei rotabili.
Mi sono voluto levare la soddisfazione di realizzare un apparato centrale quasi identico a quello vero, ma richiede attenzione, ore di manutenzione, una certa scorta di componenti elettronici ( quindi una cifretta) poiche' in certi casi i predetti componenti sono di difficile rerperimento.
In Pisa e provincia hanno chiusoben 5 negozi di elettronica, ne sono rimasti solamente due, entrambi la maggior parte dei componenti le fanno arrivare su ordinazione, per cui in certi casi conviene avere una scorta fatta on line.
- FRANCO
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Re: Distruzione itinerari
Alla prossima Franco
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Re: Distruzione itinerari
Coloro che hanno studiato e realizzato vari sofware per il sistema DCC, hanno contribuito a dare una visione distorta ma appetibile, che in realta' e' talmente lontana anni luce , fatto solamente per vendere componenti come una Catena di S. Antonio, poiche' e' nel loro interesse.
Gli apparati di sicurezza si articolano su procedure ben diverse, meno complicate delle centraline commerciali, ed in taluni casi tutto cio' e' avvenuto per la superficialita' progettuale, e 'la necessista' immediata di fare cassa!!!!!