Fremo in scala TT
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Re: Fremo in scala TT
- forma delle testate per un congiungimento corretto tra moduli e altezza del piano del ferro da terra.
- impianto elettrico dei moduli e relative connessioni elettriche tra moduli.
- tipo di armamento e raggi minimi delle curve e caratteristiche dei deviatoi (raggio minimo di deviata su linea di corsa rispetto a stazioni e depositi, permesso o meno di utilizzare deviatoi doppi inglesi e tripli nei piazzali di manovra ma mai su piena linea). Presenza o meno della linea aerea.
Solo in second'ordine viene specificato il tipo di amministrazione, l'epoca (o le epoche) di esercizio, il periodo stagionale della scenografia, i colori dei moduli e così via.
Sono poi normate le carte stazioni, depositi e carte di tutti i rotabili.
Tra una testata e l'altra ci puoi mettere quello che vuoi, da un breve tratto rettilineo a una stazione a 10 (per dire un numero) binari passanti fino a un grande piazzale di deposito merci.
Basta guardare i plastici a norme Fremo di tre conosciuti gruppi italiani, CV19, Corretto Tracciato e CMP. Inutile dire che la fantasia italiana ha surclassato in termini di realizzazione tanti plastici d'oltralpe; avete visto il deposito merci con la sella di lancio del gruppo Corretto Tracciato? Fantastico, enorme, complesso..... eppure si interfaccia al resto con una semplice testata a norme Fremo.
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Re: Fremo in scala TT
Ho aggiornato le norme perché un paio di dettagli ormai erano obsoleti.MrPatato76 ha scritto: ↑venerdì 3 luglio 2020, 15:30 Allego una prima bozza di quelle che potrebbero diventare le norme per un modulare a norme Fremo in scala TT.
NORME COSTRUTTIVE MODULARE FREMO GASTT.docx
Sono molto simili a quelle che utilizza il CMP tranne per il fatto della testata diversa.
Dicutiamone...![]()
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Re: Fremo in scala TT
Mauro grazie per le precisazioni...
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Re: Fremo in scala TT
Queste norme hanno un che di familiare.....MrPatato76 ha scritto: ↑martedì 18 marzo 2025, 16:06
Ho aggiornato le norme perché un paio di dettagli ormai erano obsoleti.
NORME COSTRUTTIVE MODULARE FREMO GASTT Rev01.docx

Direi di prendere in considerazione, per i deviatoi, anche i motori MTB, specie il tipo MP4 o il suo omologo già dotato di decoder, DP4.
Inserirei qualche indicazione sulla segnaletica, per quanto facoltativa.
Il discorso di dotare i moduli di sensori di assorbimento è sicuramente valido ma andrebbe sviluppato in modo più specifico in riferimento ai moduli tipo le stazioni, dove avvengono incroci e sorpassi.
Se si prevede un possibile esercizio automatico gestito dal software, le stazioni devono essere adeguatamente predisposte così come eventuali cappi di ritorno.
In questi casi ogni binario di stazione dovrebbe essere interamente soggetto almeno a un sensore dedicato, così come deve esserci un sensore all'interno del tratto sezionato di ogni cappio.
Rimane sottointeso che, pur essendoci testate con profilo pianeggiante, è possibile creare moduli contigui con profili collinari e/o depressioni.
Da ultimo si consiglia (giusto per non dire si impone) la saldatura di ogni filo elettrico nel contatto a crimpare, per evitare che la semplice crimpatura, per quanto ben fatta, permetta lo sfilamento del filo elettrico nelle manovre di inserimento/disinserimento dei connettori.
Extra norme, si dovrà nominare un socio come riferimento per la gestione degli indirizzi dei decoder accessori (deviatoi, segnali, PL e altro), dei sensori di occupazione, e per la distribuzione degli slot indirizzi locomotive (in genere una decina di indirizzi pro capite sono più che sufficienti).
Bisognerà poi dotarsi di una centrale digitale con bus Loconet e di un certo numero di palmari Loconet tipo Fredi.
Per ora mi sembra tuTTo....
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Re: Fremo in scala TT
Chiedo...
Palmari... solo i tipo Fredi?
Binari solo i Tillig, non sarebbe meglio i Peco in scala TT.
La norma prima di farla circolare qui non sarebbe più opportuno farla girare in un gruppo di lavoro, dopo averlo creato?
Non mi piacciono i connettori da crimpare (e giustamente da saldare come suggerito).
TuTTi ma proprio tuTTi i moduli devono avere un sensore di retroazione (stazioni, scali a parte dove ogni binario e fascio deviatoi ne devono avere uno)?
Sul documento che circola ci meTTiamo una filigrana con scritto "bozza" e si inizia ad indicare le versioni e la si fa circolare come ho detto prima in un gruppo di lavoro?
La norma sarebbe poi FREMO, FREMO o simil FREMO, leggi FKTT, sTTandard e via via tutte le altre che sto trovando in giro per il mondo in questa scala?
Se si stesse in ambito FREMO, FREMO non sarebbe più opportuno per eventualmente interfacciarsi con altri gruppi europei (chissamaicheundoman)?
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Re: Fremo in scala TT
L'unica cosa che deve combaciare tra il nostro modulare Fremo e quello di altri gruppi è la testata. In quel punto termina tutta la parte elettrica nostra e inizia quella dell'altro gruppo, come se fossero due distretti separati. Deve esserci solo il DCC in fase.
Ogni gruppo ha la sua centrale e i suoi comandi per il tracciato, non necessariamente digitalizzati come vorremmo i nostri.
Le norme riportate da Roberto le avevo in gran parte scritte io per i modulari Fremo del CMP e, con piccole varianti, per CV19, prendendo spunto dalle norme ufficiali. Facciamo pure un gruppo di lavoro, ma non è che ci sia poi tanto altro da normare.
Ti assicuro che i connettori a crimpare proposti, usati sia dal CMP che da CV19, sono molto pratici, resistenti e soprattutto a prova di errore.
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Re: Fremo in scala TT
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Re: Fremo in scala TT
GioIpGio ha scritto: ↑martedì 18 marzo 2025, 23:17 Mauro, ci siamo leTTi nei pensieri?
Chiedo...
Palmari... solo i tipo Fredi?
Binari solo i Tillig, non sarebbe meglio i Peco in scala TT.
La norma prima di farla circolare qui non sarebbe più opportuno farla girare in un gruppo di lavoro, dopo averlo creato?
Non mi piacciono i connettori da crimpare (e giustamente da saldare come suggerito).
TuTTi ma proprio tuTTi i moduli devono avere un sensore di retroazione (stazioni, scali a parte dove ogni binario e fascio deviatoi ne devono avere uno)?
Sul documento che circola ci meTTiamo una filigrana con scritto "bozza" e si inizia ad indicare le versioni e la si fa circolare come ho detto prima in un gruppo di lavoro?
La norma sarebbe poi FREMO, FREMO o simil FREMO, leggi FKTT, sTTandard e via via tutte le altre che sto trovando in giro per il mondo in questa scala?
Se si stesse in ambito FREMO, FREMO non sarebbe più opportuno per eventualmente interfacciarsi con altri gruppi europei (chissamaicheundoman)?
IpGio
Ho indicato Tillig perché già li usiamo sul modulare.
Non ho esperienza con i Peco inTT, ma se hanno lo stesso codice (questo si deve essere comune) non vedo controindicazioni ad usarli.
Esiste un catalogo Peco TT da consultare?
La filosofia Fremo permette di fare meeting unendo plastici e moduli di diverse associazioni anche di paesi diversi.
Ma consentimi una domanda: quanti di noi sarebbero disposti ad una trasferta estera per giocare con i trenini?
Perché già in passato siamo stati invitati all’estero con il modulare, ma la cosa si è dissolta nel nulla.
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Re: Fremo in scala TT
Come sospettavo, hanno codice rotaia differente.
Peco usa il 55,
Tillig 83,
Hornby non sono riuscito a trovare info a tal riguardo,
Kuehn /Roco sono più bassi dei Tillig ma non conosco il codice relativo.
Quindi se si vuole adottare uno standard, dobbiamo basarci sul codice ovvero sull’altezza della rotaia.
Quale codice? Questo sta a noi sceglierlo.
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Re: Fremo in scala TT
Si possono usare i Fredi, i Daisy e i palmari Alice di DCCWorld; in pratica tutti quelli che usano il bus Loconet con collegamento a filo.
I Fredi vanno dispacciati di volta in volta, cioè ricevono, con una procedura da centrale, un certo indirizzo per cui comandano una sola locomotiva per volta.
I Daisy funzionano sia potendo scegliere qualsiasi indirizzo che a "dispach" come i Fredi.
Alice funziona scegliendo liberamente l'indirizzo che si vuole.
Esiste poi un dispositivo, l'articolo Uhlenbrock 66410 che è un trasmettitore radio che funziona con il bus Loconet e permette di usare i palmari wireless come Alice, Daisy2 e Multimaus Z21, ma costa quanto una centrale digitale.
Allora, con il costo del modulo Uhlenbrock, molto meglio sarebbe acquistare una centrale tipo la Yamorc YD7100 che fa tutto quello che serve e, in più, è punto di accesso wifi. Con questa centrale (o la YD7010) puoi usare tutti i palmari che vuoi, sia col filo che wireless e gestisci tutto il plastico.
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Re: Fremo in scala TT
A titolo informativo, segnalo questa playlist su YT fatta da Luca Dentella che parla di DCC++, JRMI, RRail e bus Loconet abbinati ad Arduino.
Siccome vengono spiegate bene molte cose tecniche, ho pensato di segnalarlo qui:
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Re: Fremo in scala TT
Roberto è già molto avanti in questo senso.....Edgardo_Rosatti ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 21:48 Sto iniziando ora a cocumentarmi sul mondo del digiale, o meglio lo sto facendo da un po' ma molto lentamente e trovo molto interessante tutto quello che sto leggendo.
A titolo informativo, segnalo questa playlist su YT fatta da Luca Dentella che parla di DCC++, JRMI, RRail e bus Loconet abbinati ad Arduino.
Siccome vengono spiegate bene molte cose tecniche, ho pensato di segnalarlo qui:
viewtopic.php?f=117&t=16946&hilit=dcc&start=25
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Re: Fremo in scala TT
Mica è una gara, tempo fa ne parlammo e feci questo che pubblicai sul GASTT Lab e che poi fece anche lui:Docdelburg ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 21:58Roberto è già molto avanti in questo senso.....Edgardo_Rosatti ha scritto: ↑mercoledì 19 marzo 2025, 21:48 Sto iniziando ora a cocumentarmi sul mondo del digiale, o meglio lo sto facendo da un po' ma molto lentamente e trovo molto interessante tutto quello che sto leggendo.
A titolo informativo, segnalo questa playlist su YT fatta da Luca Dentella che parla di DCC++, JRMI, RRail e bus Loconet abbinati ad Arduino.
Siccome vengono spiegate bene molte cose tecniche, ho pensato di segnalarlo qui:
viewtopic.php?f=117&t=16946&hilit=dcc&start=25
https://gasttlab.altervista.org/gasttla ... torshield/
https://gasttlab.altervista.org/gasttla ... ver-wi-fi/
PS: Roberto ne parla nella prima pagina del suo post.
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Re: Fremo in scala TT
Anzi quella di Ed funziona anche meglio perché puoi collegare i cell via bluetooth per usarli come palmare.
Dimenticavo un altro particolare da standardizzare:
I ganci, croce e delizia per i nostri rotabili.
In scala H0, sono obbligatori quelli a occhiello classici perché le manovre di sgancio si fanno a mano.
Ma in TT? Quasi tutti i produttori usano oramai quelli Tillig
Stiamo su quelli?
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Re: Fremo in scala TT
Mica è una gara, tempo fa ne parlammo e feci questo che pubblicai sul GASTT Lab e che poi fece anche lui:
https://gasttlab.altervista.org/gasttla ... torshield/
https://gasttlab.altervista.org/gasttla ... ver-wi-fi/
PS: Roberto ne parla nella prima pagina del suo post.
[/quote]
Scusa Ed, intendevo solo segnalarti che Roberto aveva già fatto alcune esperienze in tal senso. Come anche tu d'altronde....
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Re: Fremo in scala TT
A disposizione per commenti o suggerimenti.
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Re: Fremo in scala TT
Se i motori dei deviatoi sono comandati da decoder sccessori, come si pensa di muovere detti deviatoi nel caso si faccia esercizio manuale (senza cioè l'uso di pc e software)?
Occorre considerare che alcuni comandi palmari, come i Fredi e i Daisy, non permettono l'azionamento degli accessori.
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Re: Fremo in scala TT
Ho esperienza con decoder accessori Esu per motori a bobina.
Si comandano come fossero una locomotiva ( devi dare un indirizzo ad ogni singolo motore).
In più permettono il comando “manuale” tramite pulsante. Questo lo si può mettere sul fianco del modulo .
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Re: Fremo in scala TT
Si, con gli Esu si può fare, sia con i motori a bobina ma anche con i servomotori. Avevo fatto il deposito carburanti, ora gestito da Corretto Tracciato, con Esu Lokpilotservo e servo comandabili sia da centrale che da pulsantiera locale.MrPatato76 ha scritto: ↑giovedì 20 marzo 2025, 14:06 Per il momento direi di focalizzarci sull’esercizio manuale.
Ho esperienza con decoder accessori Esu per motori a bobina.
Si comandano come fossero una locomotiva ( devi dare un indirizzo ad ogni singolo motore).
In più permettono il comando “manuale” tramite pulsante. Questo lo si può mettere sul fianco del modulo .
Considera però un bivio, che ha un solo deviatoio; sarebbe assurdo usare gli Esu che hanno 4 o 8 uscite.
Era per quello che suggerivo di prendere in considerazione i motori MTB. Il DP4 è un motore equipaggiato già di decoder ma si può azionare comunque con due pulsanti e ha due switch liberi per la polarizzazione del cuore.
Bisogna quindi indicare, nelle norme, che venga previsto un azionamento manuale dei deviatoi, nonostante siano digitalizzati.
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Re: Fremo in scala TT
Non conoscevo questi motori con decoder integrato.
Sono interessanti!!
Esiste uno spacciatore italiano?
Ho visto che non si possono comprare direttamente dal produttore…
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Re: Fremo in scala TT
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Re: Fremo in scala TT
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Re: Fremo in scala TT
Panoramica su alcuni motori per deviatoi di tipo modellistico - Fonte www.scalatt.it/forum
Per la retroazione invece non mi risulta che ci siano moduli ad una uscita, naturalmente Loconet.
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Re: Fremo in scala TT
Se mi dai un recapito ti invio l'indirizzo mail di Sergio Ferrari.