E.646 navetta
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E.646 navetta
questa loco in colorazione navetta,posso abbinarla solo in composizioni vicinali,mdvc,mdve...o anke al traino di uic x,treni espresso?
come del resto faceva in verde magnolia.
grazie
- MrMassy86
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Re: E.646 navetta

Spero di eserti stato di aiuto, io ti rispondo da appossionato poi per le cose più specifiche sicuramente avrai le risposte dagli amici del forum

Ciao Massimiliano

- Fabrizio
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Re: E.646 navetta
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Re: E.646 navetta
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Re: E.646 navetta

Ciao
Fabrizio
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Re: E.646 navetta
L'esperimento iniziò con la modifica di 24 esemplari (dalla 187 alla 210 sul nodo di Milano) per estendersi a tutti gli altri esemplari di seconda serie in concomitanza dell'entrata in servizio delle E444 ed E656. Queste ultime hanno sostituito completamente le E646 sul servizio passeggeri a lunga percorrenza, mentre le E444 le sostituirono completamente sui rapidi e direttissimi.
Quindi, nel 1981, inizio la ricoloritura nella livrea MDVC e destinate al traino di convogli reversibili (con l'entrata in servizio delle nuove carrozze a piano ribassato, doppio piano e semipilota).
Già dal 1986 tutte le percorrenze passeggeri vennero espletate dalle E444 ed E656, fatto che "liberò" anche le E645 dalle trazioni passeggeri sulle lineee aclivi. Con l'entrata in servizio delle E633, anche le E645 vennero pensionate dal traino di treni merci.
(Riassunto dal libro "Locomotive FS E646 - E645").
- roy67
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Re: E.646 navetta
Il tempo di prepararla in formato "Word".
- Fabrizio
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Re: E.646 navetta
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Re: E.646 navetta
Fabrizio Borca ha scritto:
Interessante Roberto. Quindi negli anni tra l'inizio della trasformazione e il 1981 le macchine erano già in configurazione navetta ma con livrea grigio nebbia - verde magnolia?
Teoricamente si. Considera che le prime modifiche vennero approntate contemporaneamente alla consegna delle prime carrozze intermedie e pilota, quindi, il sistema "remoto" dei comandi alla carrozza pilota venne pensato in quel periodo.
Fu solo più tardi, con l'entrata in servizio dei "caimani", che vennero definitivamente verniciate in livrea MDVC e trasformate tutte.
Senza aprire un'altra discussione, metto una breve storia fotografica del gruppo E 646.
<center>Antefatti:</center>
Verso il finire degli anni '50, dopo l'arresto tecnico temporaneo imposto dalla II G.M, le autorità FS si accorsero della necessità di un rinnovo del parco rotabile, tenendo conto delle ristrettezze economiche che il periodo imponeva. Le "gloriose" E428, locomotive titolari dei convogli veloci sulle tratte principali, cominciavano il loro "tramonto", a causa dell'esagerato sbilanciamento, dovuto al rodiggio di aderenza parziale che produceva ingenti danni all'armamento ed alla potenza continuativa che ormai era insufficiente, lasciando sempre più spazio alle ormai consolidate E626 ed E636. Ma erano locomotive di progetto ventennale. L'Italia stava iniziando un nuovo percorso di tecnologia, queste locomotive non potevano essere paragonate alle innovative FIAT 1900S, FIAT 1100 Spider, Alfa Romeo Giulietta, nonché l'accattivante livrea del nuovo DC8 Alitalia. Anche il parco rotabili FS aveva bisogno di una svolta.
L'unico progetto ancora sulle scrivanie dei progettisti FS era quello della E 636, ma il momento non era di "tranquillità" politica ed economica. Le E 636 stavano dimostrandosi all'altezza della situazione, in termini di velocità e trazione, considerando anche che l'armamento poteva garantire una velocità massima di 150 Km/h.
I tecnici pensarono quindi ad una riprogettazione, andando a migliorare il progetto iniziale, mantenendo valido ciò che si era già dimostrato all'altezza della situazione. Il rodiggio Bo'Bo'Bo' appariva sufficiente, ma si poteva migliorare la potenza continuativa ad oltre 3500 Kw.
Vennero, in primo luogo, riprogettati i carrelli della E636 (di tipo I 1250) e modificati per ospitare i motori di tipo 82-333 FS più performanti, calettati a due a due su ogni asse, con trasmissione diretta pignone-corona, secondo il rapporto 25-64, trasformandoli in carrelli del tipo Im 1250. Tale rapporto garantiva la velocità di 145 Km/h al traino di 500 t di rimorchio. Il telaio fu mantenuto quello della E 636, come la colorazione, in livrea castano-isabella, ma solo per alcuni mesi. Già a metà del 1959, le E646, adottarono un inconsueta ed accattivante livrea Grigio nebbia/Verde magnolia. Entraroro quindi in servizio le prime 5 unità del gruppo E646 (E646-001/005). La produzione continuò, modificando il rapporto di trasmissione per le locomotive passeggeri e per le locomotive merci, di altre 32 unità (E646-006/037).
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Nel 1961 il progetto venne aggiornato, abbandonando la forma della cassa smussata sui lati della cabina, tipica della E636, per una forma che desse più spazio interno alle cabine di macchina, bombando il frontale.
Naque così la E646 di seconda serie.
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Ma questo portò alla luce un'altro fattore. La confusione di tipologia all'interno del gruppo stesso. Se le prime 5 unità avevano un rapporto di trazione 25-64, le successive vennero dotate di rapporto 25/64 per i passeggeri e 21/68 per i merci, senza distinzione e senza regole.
Venne quindi la necessità di distinguere tali gruppi in 2 gruppi ben precisi. Vennero rivisti tutti i progetti ed eseguito le modifiche del caso.
Verso la metà del 1961 venne inserito il gruppo E 645, gruppo che inglobava solo locomotive con rapporto 21/68, specifico per treni pesanti su tratti ferroviari acclivi.
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Se per le locomotive in costruzione non ci si poneva il problema, per quelle già in esercizio il problema c'era, ed anche grande.
Rimasero quindi invariate le immatricolazioni delle E646.001/005 per treni passeggeri, mentre vennero riclassificate le 021/037 (con prapporto 21/68) in E645 e le 006/020 per treni passeggeri (con rapporto 25/64), dopo la modifica al rapporto di trasmissione, riclassificate in E645 per treni merci con numeri di servizio 001...032. A queste ultime venne modificato l carrello, installando il tipo U1250, perché fossero ancor meno aggressive all'armamento.
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Fra il 1961 ed il 1967 entrarono in produzione le nuove E646 (dette di seconda serie), con il frontale modificato ed il rapporto di trasmissione 25/64, in 199 unità, classificate con numeri di servizio 006..210. (Da tenere presente che alcune locomotive, in via sperimentale, uscirono con rapporto di trazione diverso, furono quindi successivamente reimmatricolate) ed altre 61 unità della serie E645, con rapporto 21/68, classificate con numero di servizio 038..068.
Verso la metà degli anni sessanta due locomotive (la 035 e la 037) vennero ridipinte nella livrea "Treno azzurro" (Milano-Napoli) insieme ad alcune carrozze della serie Az 23.000; Bz 45.000 e ABz 64.000. Ma a causa dell'impossibilità di mantenere omogenea la composizione vennero ben presto ridipinte nella livrea originale. Da dire che anche la 645.040 fu verniciata in livrea "Treno Azzurro".. Ma non risulta su alcun documento... Tranne questa foto:
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Verso la metà degli anni '60 si pensò di "risparmiare" eliminando le modanature in alluminio, lasciando quindi la cassa "cruda".
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Nel 1968, con la consegna delle prime carrozze intermedie e pilota, pensate appositamente per treni navetta, vennero modificate alcune locomotive, dalla 187 alla 210, per fare i primi esperimenti di treni bidirezionali.
Date le loro doti di alta affidabilità, l'esito fu più che positivo, al punto che, dopo l'entrata in servizio delle nuove E656, tutte le E646 vennero trasformate in locomotive per treni navetta, adottando la classica livrea MDVC
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All'inizio degli anni '80 vennero trasformate anche le prime 5 locomotive E646 in E645, immatricolandole come E645.101/105
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Ovviamente è un super riassunto, che, come sempre, omette tante informazioni, ma vuole solo dare una piccola traccia temporale delle intricate vicende della serie E646/645.
- Christian-E.656
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Re: E.646 navetta
Ma la foto che ritrae la E646.196, per chi chi conosce bene l'argomento "treni veri" non ha bisogno di commenti, ma per gli altri....
E' al traino di una "piano ribassato" in grigio ardesia, con la tabella (fra i respingenti) di "fine convoglio"... Era quindi in spinta con una carrozza pilota dal lato opposto. Il senso di marcia è rilevabile anche dal pantografo in presa...

Da notare anche la carrozza in livrea MDVC che s'intravedde a lato.