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Secondo alcune voci gli ETR 470 sarebbero destinati ad essere utilizzati in Grecia, dove il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (FSI) opera già come impresa di trasporto ferroviario con TrainOse.
Il treno ETR 470 n° 07 è presso la SITAF di Rottofreno (PC), mentre il treno n° 1 è stato qui trasferito da Vicenza il 22 Settembre. I mezzi dovrebbero riceve, in questo stabilimento, le modifiche necessarie per la circolazione in Grecia. Le modifiche riguardano principalmente la parte elettrica, che sarà adattata per l'utilizzo su linee ferroviarie alimentate a 25 kV 50 Hz, sistema in uso in Grecia. Attualmente tutti i treni ETR 470 sono alimentabili a 3 kV cc e 15 kV c.a. essendo stati sviluppati per le relazioni Italia-Svizzera, poi ritirati con l'arrivo dei treni ETR 610.
E' pronto il primo ETR 470 per l'invio in Grecia. Il primo treno ad essere stato trasformato per TrainOse è il n° 07, che ha ricevuto nuovi interni, una nuova livrea e tutte le modifiche necessarie per l'alimentazione a 25 kV c.a. in luogo di quella precedente bitensione 3 kV cc 15 kV c.a.
Il treno è stato trasformato presso la SITAF di San Nicolò e sarà inviato in Grecia il 12 Gennaio, per poi prendere servizio nei prossimi mesi sulla linea Atene-Salonicco. E' prevista la trasformazione e l'invio in Grecia per tutti gli ETR 470 ex-Trenitalia, mentre quelli ex-SBB sono stati demoliti, ad eccezione di alcune casse utilizzate per il recupero di un ETR 485 coinvolto in un incidente. Il treno ETR 470 n° 01 (numerazione originaria) è invece in lavorazione presso l'impianto Trenitalia di Vicenza.
Il nuovo treno (ex ETR 470 n° 07) è stato marchiato ETR 470 n° 01.
L' ETR 470 n°01 ex Trenitalia è stato trasferito da Vicenza alla SITAV di Rottofreno per continuare gli interventi di trasformazione in vista dell'invio in Grecia. Probabilmente riceverà la nuova livrea e sarà rimarchiato ETR 470 n°02.
A Salonicco è stato costruito un nuovo impianto per la manutenzione del treni ETR 470
Si tratta di un impianto per la manutenzione corrente dotato di quattro binari, di cui due passanti, lunghi 250 metri e 200 metri in grado di accogliere gli ETR 470, lunghi 236 metri.
E' in ritardo le messa in servizio dei treni ETR 470 in Grecia. Il problema riguarda l'assenza delle sabbiere, non presenti su questi treni ma che sono invece obbligatorie secondo i regolamenti ferroviari in vigore sulla rete greca. Sembra che la soluzione sia quella di adottare una deroga per questi treni, poiché la applicazione delle sabbiere potrebbe essere difficoltosa visto che questo dispositivo non è mai stato previsto fin dalla costruzione del treno. Le sabbiere sono utilizzate su diversi mezzi ferroviari per aumentare l'aderenza nel momento dell'avviamento in condizioni di scarsa aderenza, come per esempio su salite ripide con binario umido.
Dovrebbero essere stati risolti i problemi relativi alla assenza delle sabbiere (obbligatorie per la circolazione in Grecia) sugli ETR 470. Potrebbero iniziare dalla seconda metà di Gennaio 2022 i servizi tra Atene e Salonicco con gli ETR 470. Le sabbiere sarebbero state aggiunte sui treni già inviati in Grecia, mentre ne è prevista l'installazione su quelli in lavorazione.
Gli ETR 470 viaggiavano tra l'Italia e la Svizzera su linee abbastanza impegnative, sia dal punto di vista del clima (umidità, acqua e temperature) che del profilo altimetrico, ma non hanno mani avuto difficoltà dovute agli slittamenti (difficoltà ne hanno avute, ma dovute ad altri fattori diversi dalla aderenza). Anche quando hanno operato in Italia non si sono mai riscontrate difficoltà in questo senso, anche se il rapporto di trasmissione corto di cui erano dotati, adatto alle linee acclivi che dovevano percorrere, favorisce gli slittamenti rispetto al rapporto più lungo da 250 km/h in uso sugli ETR 460 e 485. Su questi ultimi treni, in alcuni casi, si sono riscontrati problemi in fase di partenza in salita, proprio per via del rapporto di trasmissione lungo che ne impediva la ripartenza su salite ripide senza il sufficiente abbrivio. Non mi risulta, però che gli ETR 470 abbiano mai sofferto di problemi di slittamento.
Probabilmente è una questione di regole del gestore della infrastruttura, che è un soggetto diverso dall'operatore ferroviario che userà i treni. Del resto, ogni gestore di infrastruttura, ha delle regole a cui devono sottostare i mezzi che circolano sulla sua rete e queste regole possono differire a seconda del gestore. Per esempio, sulla rete gestita da RFI, è richiesto l'impianto di spegnimento degli incendi sui mezzi adibiti al trasporto di passeggeri, cosa che non è richiesta (per adesso) da altri gestori.
IpGio ha scritto: ↑lunedì 18 ottobre 2021, 18:49
Grazie Fabrizio, è proprio vero il detto citato da Franco.
Spero dunque nelle FE... Ferrovie Europee.
IpGio
Grazie, quanto alle Ferrovie Europee magari ci si arriverà ma, come cantava il grande Augusto, " .... noi non ci saremo...."
Diciamo che la direzione è quella, esempi sono le norme TSI (specifiche tecniche di interoperabilità) cui devono sottostare tutti i veicoli di nuova costruzione, i sistemi di gestione e segnalamento ETCS/ERTMS, che si pongono l'obbiettivo di unificare a livello europeo i sistemi di gestione del traffico. Poi è chiaro che la strada è lunga e tortuosa, non è un processo di pochi giorni e nemmeno un processo che si potrà dire concluso un determinato giorno, è una cosa in evoluzione. Già oggi, però, alcuni effetti si possono vedere, soprattutto nel settore delle merci, dove sono numerose le locomotive che passano i confini senza problemi e c'è già una discreta unificazione a livello di misure dei container e casse mobili.