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Stop all'assetto variabile sugli ETR 460

Locomotive, carri, carrozze, servizi ferroviari e treni in generale.

Moderatori: MrMassy86, Fabrizio

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Fabrizio
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Stop all'assetto variabile sugli ETR 460

#1 Messaggio da Fabrizio »

Dall'11 Dicembre 2016, sono stati disattivati i dispositivi di assetto variabile su tutti i treni ETR 460, ETR 463 ed ETR 470. Ne consegue che questi treni viaggiano ora in rango C e non più in rango P (ove esistente e ove applicato), ovvero viaggiano come qualsiasi treno ordinario. La velocità massima ammessa dovrebbe essere di 220 km/h.

Il provvedimento è stato preso per ridurre i costi di manutenzione, elevati anche a causa delle particolarità nella fornitura delle parti di ricambio. I treni, in questa configurazione, verranno portati a fine vita utile, prevista per il 2021, anno in cui entra in vigore l'obbligatorietà di avere un sistema antincendio a bordo dei treni http://www.scalatt.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=14004. Non è prevista l'installazione di sistemi antincendio a bordo dei treni ETR 460, ETR 463 e ETR 470. Nel 2021 i treni avranno fra i 26 e i 24 anni, per una vita utile stimata per treni di questo tipo attorno ai 25-30 anni. In totale il provvedimento riguarda 12 treni.
Un provvedimento analogo era stato adottato, a suo tempo, per i treni ETR 450, poi dismessi.

Al loro posto si parla dell'arrivo dei treni AnsaldoBreda V250 (Fyra), i treni prodotti da AnsaldoBreda per NS tra il 2009 e il 2013, poi rifiutati dal committente in seguito a svariati problemi di natura tecnica, politica e commerciale. Si tratta di 19 convogli lunghi 201 metri, alimentabili a 3kVcc e 25kV c.a. e capaci di marciare a 250 km/h. I treni sarebbero forniti a Trenitalia ricondizionati e a prezzo di occasione.

Questi mezzi potrebbero convenientemente essere impiegati sulle relazioni miste tra linee ad alta velocità (25 kV) e linee tradizionali ove l'assetto variabile non permette di avere grossi benefici (relazioni da Roma verso Verona, Brescia, Mantova, Venezia , lungo l'adriatica e in prospettiva anche Bari, dopo la costruzione della linea ad alta velocità Roma-Bari), liberando così diversi mezzi ad assetto variabile della più moderna famiglia ETR 600.

I restanti mezzi ETR 485, ETR 600 ed ETR610 (in totale 34 treni) sarebbero sufficienti a coprire le relazioni ove l'assetto variabile consente di ottenere vantaggi significativi nei tempi di percorrenza (soprattutto da Roma verso Reggio Calabria, Genova, Bolzano, Bari, Trieste e da Milano verso la Svizzera)

Al fine di potere sfruttare tutti i benefici dell'assetto variabile, non solo i treni devono essere dotati di questi dispositivi, ma anche la linea ferroviaria deve essere costruita secondo certi canoni e avere determinati requisiti di segnalamento. Laddove detti requisiti esistono, si dice che la linea ammette la circolazione in rango P. La massima velocità ammessa in rango P non è riportata sugli appositi cartelli in linea, ma figura solo sui fascicoli linea.

Non si prevedono grossi cambiamenti nei tempi di percorrenza, in quando molti dei servizi effettuati con questi treni, avevano tracce orarie calcolate per la circolazione in rango C, ovvero senza considerare la maggiore velocità raggiungibile con il sistema di assetto variabile attivo.

Treno ETR 460 nella livrea originaria rosso e bianco
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148,02 KB
Foto:http://www.fotoferrovie.info/displayima ... play_media

I treni ETR 460 sono stati costruiti in 6 esemplari, nel 1995-96, sono alimentabili a 3kVcc e sono dotati di azionamenti con inverter GTO e motori asincroni trifase. Raggiungono la velocità massima di 250 km/h (220 con sistemi di assetto variabile esclusi). Nel corso degli anni hanno subito interventi ai dispositivi di assetto variabile, resi uguali a quelli degli ETR 485. Non hanno subito importanti interventi di riqualificazione degli interni, a parte la rifoderatura dei sedili, la sostituzione dei tavolini interni nei posti a salottino e l'installazione delle prese elettriche ai posti. Sono stati pellicolati nella livrea "Frecciabianca".


I treni ETR 463 sono stati costruiti in 3 esemplari nel 1996, per servizio in Francia. Sono alimentabili a 3kVcc e 1,5kVcc, raggiungono la velocità massima di 200 km/h. Ritirati dal breve servizio (senza successo) in Francia, sono stati eliminati di dispositivi per la circolazione all'estero. Non hanno subito importanti interventi di riqualificazione degli interni, a parte la rifoderatura dei sedili, la sostituzione dei tavolini interni nei posti a salottino e l'installazione delle prese elettriche ai posti. Sono stati pellicolati nella livrea "Frecciabianca".


Fabrizio

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matteob
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Re: Stop all'assetto variabile sugli ETR 460

#2 Messaggio da matteob »

Grazie delle preziose info. Chissà perché all'estero questi elettrotreni hanno avuto tante sfortune e i clienti hanno fatto di tutto per disfarsene senza riqualificare.. Motivi tecnici o politici.. forse anche concorrenza spietata che offre di meglio producendo in quantità esagerate, rischiando anche flop.
Matteo

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Fabrizio
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Re: Stop all'assetto variabile sugli ETR 460

#3 Messaggio da Fabrizio »

Ciao Matteo, non saprei che fortuna hanno avuto i derivati degli ETR 460 all'estero, ma colgo l'occasione per ricordare i modelli che sono stati venduti anche in altri paesi, come il Portogallo (Alfa Pendular), la Finlandia (S220), Svizzera (ETR 470), la Russia (Allegro), Repubblica Ceca (CDT 280), la Slovenia con l' ETR 310 e la Spagna con Alaris 490.


Pendolino Allegro (Russia)
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S220 Diesel-Elettrico (Finlandia)
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Alfa Pendular (Portogallo)
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CDT 280 (Repubblica Ceca)
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ETR 310 (Slovenia)
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Sono tutti mezzi diversi, talvolta anche profondamente, dall' ETR 460, ma comunque una certa parentela si nota (molti sono stati prodotti da Alstom, dopo la cessione di Fiat Ferroviaria).

Non so quale sia lo stato di questi mezzi, a parte gli Alaris 490 e gli ETR 470 di SBB, tutti radiati.

Renfe 490 "Alaris"
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125,53 KB

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292,22 KB

Per quel che riguarda i mezzi italiani, pare che molto sia dovuto al fatto che, i mezzi, hanno raggiunto già una buona età e una riqualificazione sarebbe comunque costosa. C'è da considerare che si tratta anche di mezzi dalla meccanica più complessa del normale (non solo assetto variabile, ma anche motori sospesi sulla cassa e trasmissione con alberi cardanici), il che incide sul tempo previsto di vita utile e sui costi. Probabilmente, fra l'occasione di cui si parla dei V250 e il crescente numero di linee AV aperte negli ultimi anni (dove come noto non serve l'assetto variabile), la necessità di questo tipo di mezzi è ridimensionata e i più moderni ETR 600 e 610 dovrebbero essere sufficienti per coprire quelle tratte ove ancora con l'assetto variabile si può avere un margine significativo. Concordo poi sul fatto che, probabilmente, sarebbe più conveniente sfruttare una delle moderne piattaforme, che offrono treni nuovi a prezzi abbastanza concorrenziali. Credo anche che, con tutte le diverse normative ora in vigore cui i mezzi devono rispondere, anche le operazioni di riqualificazione vengano ad essere più complesse e costose, con relativa minore convenienza.

A margine, dico che ho usato ultimamente gli ETR 460 (ma anche gli ETR 485), ed effettivamente, pur essendo gli interni ancora in uno stato discreto e accettabile, cominciano a vedersi gli effetti del tempo. Servirebbe appunto una riqualificazione più profonda, ma probabilmente non conveniente.
Fabrizio

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matteob
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Re: Stop all'assetto variabile sugli ETR 460

#4 Messaggio da matteob »

Belle le foto del nostro ETR all'estero!
Matteo

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Andreacaimano656
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Re: Stop all'assetto variabile sugli ETR 460

#5 Messaggio da Andreacaimano656 »

Grazie per la notizia Fabrizio :wink:
Purtroppo anche per i pendolini di seconda generazione comincia il declino :cool:
Ciao
Andrea
Andrea Ferreri

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MrMassy86
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Re: Stop all'assetto variabile sugli ETR 460

#6 Messaggio da MrMassy86 »

Grazie per gli aggiornamenti Fabrizio :wink:
Massimiliano :cool:
Massimiliano Paolinelli - il mio canale YouTubeViaggio in quel di Verni -Il Ponte dei Pescatori - C.L.A.F. Lucca

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Fabrizio
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Re: Stop all'assetto variabile sugli ETR 460

#7 Messaggio da Fabrizio »

Un ETR 460 a Mulinetti, in servizio con un treno Frecciabianca Genova-Roma. Si nota la poca inclinazione delle casse, segno dell'assetto variabile disattivato.

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Foto:http://www.ipdt-community.it/2017/05/05 ... rile-2017/
Fabrizio

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