Il sistema 2x25 kV ha i seguenti vantaggi
- la tensione di alimentazione di 25/50 kV è abbastanza elevata da mettere in gioco "piccole" correnti pur trasportando grandi potenze
- non sono necessari gruppi raddrizzatori per la conversione ca/cc nelle sottostazioni
- basse perdite e cadute di tensione
- impiego di conduttori di minore sezione
- migliore captazione per le piccole correnti in gioco
e i seguenti svantaggi
- distrurbi ed interferenze di origine elettromagnetica
infatti essendo in gioco correnti alternate, si generano campi magnetici variabili nel tempo che inducono forze elettromotrici sui circuiti elettrici adiacenti (distrurbi nei sistemi di segnalamento).
Il problema è parzialmente mitigato usando il sistema 2x25 kV. infatti due conduttori vicini, percorsi da correnti uguali ed opposte generano nello spazio un campo magnetico nullo, poiche nel singolo punto gli effetti del campo generato da un conduttore vengono annullati dagli effetti generati dall'altro conduttore che è percorso dalla stessa corrente in verso oposto. Questo è vero se ci si pone ad un'adeguata distanza tale da far si che sia vera l'ipotesi che i due conduttori possano considerarsi vicini. Il problema nasce quando un conduttore è la linea di contatto e l'altro è il binario. In questo caso infatti le due correnti non sono uguali, poichè il binario non è isolato da terra e parte della corrente si richiude attraverso il terreno, rendendo così le correnti nei conduttori diverse e generando disturbi. Nel sostema 2x25 kV però la corrente viaggia nella linea di contatto e nel feeder, e non sul binario, per tutto il tratto dalla sottostazione al treno, solo nell'ultima cella, quella occupata dal convoglio, la corrente viaggia nella linea di contatto e nel binario. Essendo il feeder isolato da terra, allora in tutto quel tratto le correnti saranno uguali ed opposte, quindi il campo elettromagnetico nullo. Solo nel tratto occupato dal treno si hanno fonti di inquinamento elettromagetico.
Tutto questo è vero in prima approssimazione, a meno di non considerare fenomeni secondari, ma di trattazione alquanto complessa
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