....riprendo il racconto.....
visti il risultato della chiusa, il dove posizionarla, considerate le sue generose dimensioni, non poteva che essere posta a "guardia" di un lago.....ma lo spazio esiguo a disposizione ( 30 x 70 cm.) non lasciava molta scelta.
Ho optato per utilizzare una lastra di polistirene espanso, sia per praticità che per peso, posizionata la chiusa ho iniziato a disegnarne i contorni e successivamente a scavarlo con un coltello affilato, dita, raspa e quant'altro mi aiutasse nell'impresa; ho alzato di qualche centimetro i bordi del lago sempre con dei pezzi di polestirene nel contempo ho scavato il fondo del lago per qualche centimetro avendo cura di abbassarmi ed allargarmi di più in prossimità della chiusa. Nel posizionamento della chiusa ho dovuto anche pensare al torrente che ne scaturisce dopo l'ho immaginato e costruito così:
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...il muro in pietra è sempre realizzato scolpendo l'Eaulithe, così come il muretto di mattoni che regge la spalletta tracciato con la punta di una spatola.
I lavori di svuotamento dell'alveo lacustre, ho pensato di realizzare qualche costruzione per movimentare un pò la scena, cercando qualche costruzione che potesse interessarmi mi sono imbattuto in una baita ristrutturata con la particolarità del balcone, quindi sviluppata su due piani....ma solo la baita non mi convinceva ed allora gli ho aggiunto un piccolo magazzino; come mio grande difetto, non ho fatto il disegno, ma ho tracciato subito dimensioni e muri direttamente sul materiale di costruzione ritagliando porte e finestre ed incidendo il solito materiale usato per la realizzazione della chiusa con una spatola appuntita, il tetto è realizzato in carta vetrata tagliata con le forbici da deocupage con lama a "zig-zag", la base del tetto è di balsa da un millimetro, i grembiuli del tetto sono di tiglio ricavati da un llistello da 0,5 mm tagliati con le solite forbici porte, portoni e finistre sono in cartoncino tagliato al laser, a loro volta tagliati ed adattati allo scopo (portoni del magazzino) le persiane sono realizzate in Forex da 1 mm. e contornate da un listello 1x1 di evergreen e dopo circa una settimana di lavoro questo è stato il risultato:
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...il muro a fianco della baita è stato scolpito con opera incerta rettangolare mentre quello subito successivo è ricavato da stampo in gomma siliconica e realizzato in gesso alabastrino (metodo che sconsiglio, meglio la resina ma nè parlerò più avanti) così come le pietre della spalletta.....le piante sono state prese in prestito, non faranno parte della scena, come già detto in altro post le ho costruite per un amico e per un'altra destinazione di più ampio respiro.....
questa è una foto di insieme degli ingombri:
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....la parte destra in basso della scena risultava decisamente vuota.....ho così deciso di usare un kit in cartoncino tagliato al laser della Joswood.de il quale mi era stato omaggiato con una spedizione dalla Germania a seguito di un ordine di materiale.....avevo ringraziato il negoziante ma avevo accantonato il kit....pensavo....in cartoncino...mah![8]
Seguendo i post di Gianni e vedendo le sue costruzioni eseguite magistralmente con il cartoncino mi sono ricreduto e ho ripreso nelle mani il kit....con mio grande stupore era ciò che faceva al caso mio e nell'eseguire la costruzione ho apprezzato la qualità e le caratteristiche del cartoncino....ho destinato l'edificio ad officina/magazzino per la baita e per la chiusa poco distante; l'ho illuminata, costruito il pavimento, dipinto le pareti e messo all'interno un banco per la meccanica, un trapano a colonna ed una mola (Presier)...dipinto il tutto questo è stato il risultato:
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ho rifatto il tetto applicando degli strati successivi di carta vetrata incidendoli con il cutter, dipinto ed invecchiato...... continua......
Ciao, Carlo
Carlo - Non esistono problemi, esistono solo le soluzioni. È lo spirito dell'uomo a creare il problema dopo. (Andrè Gide)