Ringrazio ancora tutti per i validissimi consigli

Andando con ordine:
IpGio ha scritto: ↑venerdì 30 ottobre 2020, 12:45
Mi riferisco al fondale che è una delle primissime cose da considerare nello sviluppo di un plastico o di un diorama
Il fondale dovrebbe arrivarmi giovedì.
L'ho acquistato su Amazon

è l'art. 180509 della Faller, che riproduce uno scorcio urbano in secondo piano rispetto alla vegetazione. Ho scelto questo sfondo in quanto si sposa perfettamente con l'atmosfera ferroviaria che vorrei tentare di mettere in scena

In realtà su questo aspetto ho le idee piuttosto chiare
Nick8526 ha scritto: ↑venerdì 30 ottobre 2020, 12:31
Una possibile soluzione potrebbe anche essere quella di mettere un secondo scambio in galleria ottenendo una specie di X.
Avevo pensato anche io ad un secondo tronchino nella zona nascosta, inserendo un deviatoio curvo subito dopo quello in vista, per alternare i convogli e creare più movimento. In effetti, pensandoci, avrei anche un deviatoio curvo della hornby che si presterebbe allo scopo.
Oppure, la soluzione alternativa sarebbe proprio quella che hai condiviso con lo schema, ossia inserire un deviatoio subito dopo la curva, ma in questo caso dovrei sacrificare i convogli più lunghi, favorendo però le littorine. Non saprei, nei prossimi giorni farò delle prove per verificare la fattibilità delle idee
antogar ha scritto: ↑venerdì 30 ottobre 2020, 11:52
Altra considerazione: benissimo i due pulsanti per muovere lo scambio, ma se sei un pò pratico con l' elettronica ti consiglio di usare uno dei tanti circuiti a scarica capacitiva che si trovano i rete, questo preserverà la vita del motore e eviterà pericolosi impulsi prolungati sul motore che potrebbero danneggiarlo.
In realtà non dovrei correre questo rischio in quanto i pulsanti in foto sono del tipo NA, per cui il circuito elettrico si chiude solo nell'istante in cui si preme il suddetto pulsante, attivando il motore dello scambio, dopodiché il pulsante ritorna in posizione aprendo il circuito ed impedendo il passaggio di corrente.
antogar ha scritto: ↑venerdì 30 ottobre 2020, 11:52
Un ultima cosa: hai detto che il tutto sarà analogico. Non so cosa ti ha portato a questa conclusione ma sappi che gestire un piccolo tracciato in DCC ti permette di tenere più di una loco alimentata sul plastico senza alcuna complicazione di cablaggio, sezionamento etc. ed è un vantaggio che si apprezza proprio sui tracciati semplici
In realtà non ho mai avuto modo di familiarizzare con il digitale...sono rimasto ai vecchi trenini rivarossi che sfrecciavano sull'ovale montato "alla buona" sul pavimento e alimentati con il classico trasformatore che usciva dalla confezione
Ho parecchi interrogativi al riguardo, pur avendo compreso la differenza tra analogico e digitale anche grazie alle discussioni presenti sul forum.
La prima domanda che mi sorge è la seguente:
Esistendo diversi produttori (roco, marklin, piko ecc) le centraline leggono in modo universale tutti i decoder oppure no?
Provo a farmi capire meglio:
Per interagire con un decoder, ad esempio, della roco è necessaria la centralina della stessa marca oppure va bene anche, per dire, una centralina della hornby?
P.s. parlo di decoder montati su loco
