Buongiorno a tutti, vi presento questo mio ultimo ed impegnativo lavoro.
Alcuni anni fa, incuriosito dall'eleganza estetica, acquistai il kit Auhagen 11368 con il nome di fantasia di Floathal.
Scoprii in seguito e con molto piacere, che in realtà si trattava di una stazione realmente esistita in Germania, situata a pochi chilometri dai
confini con dalla Repubblica Ceca.
Il kit ne ricalca molto fedelmente l'architettura generale e per curiosità la Ditta Auhagen si trova non molto distante da questo luogo.
Ho dovuto eseguire diverse modifiche estetiche per riportarla esattamente come al vero.
La scena finale (base di 80 x 40 cm) è ambientata verso la metà degli anni 60, stato in cui era ancora in buone condizioni estetiche e con un
discreto esercizio ferroviario, in maggioranza merci.
Questa stazione fu chiusa il giorno 1 di ottobre 1978, tuttavia non la linea a binario unico, infatti ancora nel 1998 vi transitavano
saltuariamente le poderose BR 50 con un modesto servizio merci.
Attualmente (2016) questa stazione e la stessa linea, sta per essere demolita e smantellata.
Purtroppo il luogo circostante, conserva i memoriali di una tragedia della II° guerra mondiale , un treno di deportati verso i campi di
concentramento si fermò qui, 33 di essi riuscirono a fuggire, ma ripresi subito e purtroppo fucilati dai soldati nazisti.
Prima di illustrarvi il mio lavoro, credo sia interessante e necessario pubblicare alcune foto reali.
Tutta la linea era circondata da una estesa zona boschiva, lontana ed isolata dai modesti centri abitati.
Ben presto, dopo il cessato esercizio, la natura riprese il suo corso, ricoprendo quasi totalmente i binari.
Il Diorama
Negli anni 60 si trovava, presumo, ancora in ottimo stato.
È facilissimo confondersi con le rispettive facciate, ognuna diversa dall'altra.
Quella rivolta a nord è la sola rivestita a tessere di ardesia per un miglior isolamento termico e l'ho realizzata sovrapponendo una lastrina
incisa della Auhagen in quanto quella del kit era semplificata a parete liscia normale.
Sul tetto ho inserito un pò di vegetazione e di muschio, come al vero e solo da un lato (in inverno è una regione molto fredda ed umida).
Ho rimediato, studiando un metodo nuovo e dal risultato di grande realismo.
Se notate la foto precedente, ho preferito non riprodurre le tende internamente, sostituendo i trasparenti con del plexiglass scurissimo,
quasi nero.
In questo modo, dipingendo di nero le intelaiature nel loro contorno interno e mantenendo solo il bianco per i frontali, ho ottenuto un effetto
di finissimo spessore.
Ho anche evitato le riproduzioni spesso poco convincenti dei tendaggi interni che il kit fornisce stampati su carta.
I sottotetti sono stati foderati a listelli in noce con le rispettive travature ed ho rifatto anche grondaie e pluviali.
Una nota anche sulla colorazione che è stata assai varia.
Ho dato un fondo a smalto Humbrol di color giallino su tutto l'edificio seguito per il definitivo dalla tonalità mattone molto diluita (Humbrol).
Infine ho usato polveri in tonalità beige, in alcune zone, ma spesso ho fatto uso di matite colorate.
Non sono mancate parti in cui le ho evidenziate con leggere e fini pennellate di inchiostro di china seppia.
Per il tetto, il solito pennello a secco con il bianco o grigio chiarissimo.
Per la scritta della stazione avevo trovato i font corretti che poi ho stampato.
L'autore Andrea Robassa, è a disposizione per domande, curiosità, informazioni e chiarimenti nella
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