La storia.
Sin dai tempi remoti il lago d'Iseo era caratterizzato da una elevata concentrazione industriale.
A partire dal 1842 le sponde del lago vennero raggiunte da ferrovie e tramvie.
Tutte queste linee vennero completate con la nascita, nel 1906, di un efficiente sistema di trasporto lacuale realizzato a mezzo di chiatte
dalla società Gregorini di Lovere proprietaria dello stabilimento siderurgico che in quegli anni si specializzò nella costruzione di assali
ferroviari.
Lo scalo merci lacuale era posto sul prolungamento della stazione di Paratico – Sarnico.
Superato il passaggio a livello oltre la stazione, la tradotta arrivava al grande scalo lacuale.
Il piazzale presentava nove binari di cui sei si diramavano da due rari deviatoi tripli simmetrici e due si prolungavano verso i pontili.
Qui sostavano alcuni carri pianali a due assi, detti scudo, i quali venivano utilizzati per eseguire le manovre di imbarco e sbarco dalle chiatte.
Quando i carri, prevalentemente tipo E, giungevano allo scalo, nella darsena si trovavano il rimorchiatore Adamello e le chiatte cariche di assali
ferroviari.
Nel 1999 la fine del servizio.
Oggi lo scalo lacuale non esiste più.
Tutto è stato distrutto.
Il comune ha utilizzato l'area per ospitare giardini.
A testimonianza dell'ultimo scalo lacuale d'Europa rimangono i due pontili che, tristi e immobili, raccontano la loro storia.
Rivatica di Paratico in scala TT.
Novegro 2014.
Visito il modulare GAS TT, osservo una creatività diversa dai soliti plastici presenti alla manifestazione.
Rimango affascinato e improvvisamente mi scatta il desiderio di realizzare un modulo nella scala perfetta.
Avendo realizzato la stazione di Paratico Sarnico in scala H0, mi venne l'idea di riprodurre lo scalo lacuale di Rivatica di Paratico in 1:120.
Per la sua costruzione sono stato agevolato grazie alla documentazione raccolta anni fa quando realizzai il documentario "Carri e chiatte…
il treno sul lago".
Rispetto al vero, per l'esiguo spazio disponibile, ho dovuto giocoforza eliminare alcuni binari e un pontile ma nonostante queste limitazioni, il
risultato finale mi ha soddisfatto parecchio.
Le tecniche costruttive sono il frutto di esperienza che ho maturato in tanti anni.
I fabbricati presenti nei due moduli sono la riproduzione fedele degli originali.
Iniziamo con la chiesetta con giardino e porticato.
Un pizzico di esoterismo templare, 1200 d.C..
Anche la fontana è costruita in forex.
Avevo anche realizzato una cabina elettrica ma alla fine non l'ho messa per non infarcire troppo il paesaggio.
Qui lo si intravede appena.
È realizzato in forex e verniciato con colori acrilici.
Tagliati a misura li ho rialzati con blocchetti di legno per ottenere l'esatta altezza.
Ho fatto uno stampino con il silicone e replicati in resina (metacrilato di metile).
Alle due basi dei tralicci, ho fissato due piccole pulegge per il leveraggio che, proseguendo sulla banchina.
Ecco il video realizzato all'Hobby Model Expo di Novegro 2015.
LINK YOUTUBE
Prima di tutto ho dipinto il fondo in acrilico con varie sfumature di blu,verde e nero, poi ho steso la resina trasparente monocomponente.
Asciugato il sottile strato, con un altro prodotto (resina trasparente in gel) ho creato, con un pennellino, il moto ondoso.
L'effetto mi sembra ottimo.
L'autore Carlo Ferruggia, è a disposizione per domande, curiosità, informazioni e chiarimenti nella
DISCUSSIONE FORUM GAS TT
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