Nell'XI secolo appare nel luogo una nobile famiglia, col titolo di "domini de Glemona", forse discendente da una famiglia longobarda.
A costoro sarà dovuta la costruzione di un primo maniero; nelle carte del Duecento c'è memoria di due costruzioni contigue, di cui una doveva
appartenere al Patriarca castrum domini Patriarchae.
I resti attuali ci suggeriscono solo alcune ipotesi di come si presentava in antico l'insediamento.
Si presume ci fossero tre torri, almeno nel cinquecento; con l'avvento del dominio veneziano il castello fu lasciato in abbandono e se ne usarono
le pietre per altre costruzioni.
Dai fianchi della rocca partivano le mura della cittadina, di cui oggi abbiamo ancora notizia o traccia.
Alla fine del Seicento le mura erano ancora tutte visibili con le loro merlature, con le porte guardate da torri, coi ponti sui fossati.
Il colle del Castello prima del sisma del 1976.
Il castello prima del terremoto.
Passaggio del "Diretto" all'alba.
Romano Pedi
Consulta anche la fotostoria
"Stazione di Gemona del Friuli prima del sisma del 1976"
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