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Panoramica su alcuni motori per deviatoi di tipo modellistico

(a cura di Mauro MENINI)

Prefazione

Partiamo dalla conformazione del deviatoio (spesso erroneamente chiamato "scambio") dove si distinguono:
- Radice: parte del deviatoio dalla quale si può decidere la direzione a seconda della disposizione degli aghi.
- Ramo di Corretto Tracciato: parte del deviatoio in linea con la Radice.
- Ramo Deviato: parte del deviatoio che indirizza verso una direzione diversa dal Corretto Tracciato.
- Aghi: sono le punte delle rotaie mobili che si adagiano alle rotaie fisse per determinare la direzione di marcia.
Gli aghi sono per lo più incernierati a punti chiamati Talloni.
- Telaio degli aghi: gli aghi sono fissati ad un telaio che si muove rigidamente così da evitare che due ruote della stessa sala (o asse) possano seguire due rotaie di direzione diversa.
- Cuore: punto di intersezione i cui lati devono essere percorsi dalle ruote con il bordino.
Per questo motivo c'è una soluzione di continuità delle rotaie detto Zona Nociva perché c'è una brevissima perdita di contatto tra ruota e rotaia.
Per mitigare l'effetto della Zona Nociva sono poste delle apposite Controrotaie.

Struttura di un deviatoio
Struttura di un deviatoio
Un rotabile che percorre il deviatoio incontrando prima la parte con gli aghi si dice che incontra il deviatoio "di punta" e ha due possibili direzioni.
Un rotabile che percorre il deviatoio incontrando prima la parte con i talloni si dice che incontra il deviatoio "di calcio" e ha direzione obbligata.
Il termine "Tallonare un deviatoio" si riferisce al fatto che un rotabile percorre il deviatoio "di calcio" trovando gli aghi in posizione incompatibile con la sua direzione e quindi li "forza" al momento del passaggio.
Il tallonamento di un deviatoio è tipico delle piccole stazioni a due binari di sosta su linee a binario unico; permette l'incrocio senza dover manovrare i deviatoi di ingresso in stazione.
Un deviatoio, a un estremo della stazione, sarà posto in Corretto Tracciato mentre l'altro, all'estremo opposto, sarà posto in Deviata (vedi Deviatoio tallonabile con ritorno elastico nella posizione iniziale - Fonte www.youtube.com - Canale fabiano_p .
Deviatoio modellistico
Deviatoio modellistico
In un deviatoio modellistico ritroviamo tutti gli elementi sopra descritti; da notare, in particolare, la barra lineare con forellino centrale (traversa degli aghi) che comanda il movimento degli aghi (telaio degli aghi).
In quel foro si andrà, di solito, ad infilare un'astina metallica con la quale il motore sottostante sposterà gli aghi nella posizione desiderata.
Deviatoio modellistico (particolare)
Deviatoio modellistico (particolare)
Per quanto riguarda il movimento del telaio degli aghi esistono in commercio tre tipi di deviatoi e precisamente:
- Aghi elastici, quindi senza cerniera o tallone, come i Tillig, che richiedono pertanto motori con una certa forza e che mantengano la posizione una volta terminato il movimento.
- Aghi con sistema a molla che mantiene le due posizioni, come i Peco, che richiedono di nuovo un motore che abbia la forza di vincere la resistenza della molla stessa.
- Aghi incernierati ma con telaio mobile libero, come i Roco, che richiedono quindi motori che mantengano la posizione una volta terminato il movimento.
Deviatoi con aghi elastici e dispositivo a molla
Deviatoi con aghi elastici e dispositivo a molla
A sinistra deviatoio Tillig con aghi elastici e a destra deviatoio Peco con dispositivo a molla.

Un altro motivo di distinzione tra i vari tipi in commercio è la possibilità di polarizzare o meno il cuore del deviatoio; in tal senso si chiamano Insulfrog quelli che hanno un cuore plastificato e isolato, Elettrofrog quelli che invece hanno un cuore metallico da polarizzare.

Polarizzare il cuore del deviatoio significa dare a quest'ultimo una alimentazione elettrica compatibile con la direzione impostata dagli aghi.
Il cuore del deviatoio dovrà cioè avere continuità elettrica con una delle due rotaie compatibilmente con la direzione impostata come ben illustrato nella figura successiva.
Deviatoio Elettrofrog
Deviatoio Elettrofrog
Veniamo ora ad alcune caratteristiche riguardanti i motori.
Si indicano come "motori lenti" quei dispositivi realizzati con piccoli motori elettrici che hanno generalmente un movimento lento molto realistico e che si contrappongono a quelli che in realtà motori non sono e che hanno un movimento brusco.
Si tratta, in questo secondo caso, di bobine o solenoidi, quindi di dispositivi elettrici che si spostano bruscamente in risposta ad un impulso elettrico.
Alcuni motori hanno come caratteristica il fatto di possedere il "fine corsa" ovvero una soluzione per cui, pur mantenendo la posizione, non sono costantemente alimentati o, se anche lo sono, non si danneggiano.
Al contrario i motori a bobina non mantengono generalmente la posizione e si danneggerebbero rapidamente se continuamente alimentati.
Anche perché generalmente i motori lenti richiedono una alimentazione continua con basso amperaggio mentre i motori a bobina richiedono impulsi brevi con tensioni e amperaggi più elevati.

L'autore Mauro Menini, è a disposizione per domande, curiosità, informazioni e chiarimenti nella DISCUSSIONE FORUM GAS TT

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