Capita di voler realizzare un particolare edificio e di non trovare i relativi disegni completi delle dimensioni.
Se l'edificio è nei paraggi corriamo a fare una o più foto dello stesso possibilmente di "tre quarti" con la macchina fotografica ben parallela
al suolo e giacché ci siamo, prendiamo qualche misura o inseriamo nella foto un oggetto di lunghezza nota ben appoggiato ad una parete.
Ricavare le dimensioni di un rotabile da una foto (es: Gr 900 delle F.S.)
Ricavare le dimensioni di un rotabile da una foto (es: ex Aln 56.2054 delle F.S.)
Se la foto è vostra stampatela in modo che occupi un foglio A4.
Altrimenti, se possedete uno scanner, fate la vostra scansione e poi stampatela in modo che occupi sempre un foglio A4; se non possedete scanner
fate o fatevi fare una buona fotocopia ingrandita al punto giusto.
Prima di cominciare è necessario possedere un tavolo con un ripiano abbastanza ampio, una o due righe metalliche piuttosto lunghe, un paio di
squadre, matita e compasso nonché una provvista di fogli A4 e del nastro adesivo, meglio se del tipo per disegno tecnico.
Possono essere utili alcuni pennarelli a punta fine.
In mancanza del tavolo può andar bene una parete libera o alle bruttissime il pavimento.
In mancanza del compasso può andare un chiodo e uno spago, ma poi non cercate le tolleranze al centesimo!
Mettiamo di voler realizzare la Stazione FEA di Moscufo (PE).
Con il nastro adesivo colleghiamo fra loro, dal retro, la nostra copia e più fogli A4 fino a formare una specie di T.
Come incominciate a cercare i punti di fuga (che vedremo fra poco) capiremo di quanti fogli abbiamo bisogno: a fotografie piccole corrispondono
minor numero di fogli e minor precisione; cercate un compromesso.
Congiungiamo con una retta i punti V1 e V2 e tracciamo la verticale che passa per lo spigolo comune alle due facciate.
Congiungiamo V1 e V2 con il punto C.
Poiché le squadre lunghe costano, possiamo usare dei profilati d'alluminio al loro posto.
Ecco che ci serve il compassone, ma in sua mancanza si può ricorrere al vecchio trucco dello spago con legata una matita ad un capo mentre col
dito blocchiamo nel centro l'altro capo.
Dobbiamo disegnare due archi, uno con centro in V1 e raggio V1C, l'altro con centro in V2 e raggio V2C.
Gli archi intersecheranno la retta per V1 e V2 nei punti M2 e M1.
I segmenti D1C e E1C rappresentano le basi desiderate.
Con procedimento analogo traccio le verticali passanti per i bordi delle finestre fino ad intersecare la V2C e le proietto dal punto M2 i
piccoli segmenti che si vengono a generare sulla orizzontale per C rappresentano la larghezza della finestra.
In genere non c'è necessita di ripetere l'operazione per tutti gli elementi di una facciata perché sfrutteremo le simmetrie della stessa per
semplificare il lavoro.
Da uno dei fuochi, in questo caso V2, tracciamo delle semirette passanti ad esempio per i bordi orizzontali delle finestre e per il vertice
superiore all'incrocio delle facciate.
Queste semirette intersecheranno la verticale per C in vari punti.
Con il righello andiamo a misurare ed appuntiamoci le distanze di questi punti dal vertice di base.
Dobbiamo tracciare una retta verticale passante per il vertice superiore della facciata sinistra (non confondetelo con il colmo del tetto) e
proiettare questo punto dal fuoco V1 fino ad incontrare la verticale per C.
La distanza fra questo ultimo punto e la base è l'altezza dell'edificio.
Non disegniamo tutte le misure e tutte le rette per non ingolfare il disegno.
Riportando sullo stesso o su un nuovo foglio tutte le misure orizzontali e verticali si incomincia ad intravedere il disegno del fabbricato.
Ma in che scala abbiamo ottenuto il disegno?
Ipotizziamo di aver misurato l'altezza di una finestra durante la nostra sessione fotografica e di aver trovato che è di 800.
Misuriamo la stessa altezza sul disegno e ipotizziamo di trovare che è di 243-178 = 65 mm; vuol dire che 65 mm rappresentano 800 mm ovvero che
la scala è di 800/65 ovvero circa 1/12 (caso assolutamente teorico).
Ci armiamo di calcolatrice e riportiamo tutte le misure alla canonica scala H0 1/87 oppure alla TT 1/120 sfruttando le proporzioni 1:12 = x:87
ovvero 1:12 = x:120 ottenendo nei due casi x=87/12=7,25 per l'H0 e 120/12=10 per la TT.
Dividendo tutte le misure trovate per uno di questi due fattori possiamo finalmente riprodurre il disegno in una delle due scale.
Partendo da foto con prospettive non troppo forzate abbiamo notato che l'errore nelle dimensioni è accettabilissimo per le scale più piccole e
praticamente non rilevabile.
Se siete arrivati fino alla fine di questa cavalcata senza addormentarvi e senza gettare la spugna avrete un nuovo strumento per realizzare
cosette diverse dai soliti caselli FS: basta utilizzare il metodo tre o quattro volte per poterlo utilizzare ad occhi chiusi.
Un'ultima nota: se le foto che avete fatto hanno comunque una distorsione prospettica dal basso verso l'alto (pensate alla foto di un campanile
ripreso dal basso) prima di utilizzare questo metodo dovete correggere l'immagine con un programma di grafica anche freeware in modo che le linee
verticali siano effettivamente verticali.
Antonello
L'autore Antonello Lato, è a disposizione per domande, curiosità, informazioni e chiarimenti nella
DISCUSSIONE FORUM GAS TT
Il sito ScalaTT.it utilizza cookie solamente nel forum. I cookie sono esclusivamente utilizzati, nel rispetto della Legge sulla Protezione dei
dati (RGPD) - 2018, per un migliore utilizzo del forum. Qui trovate le regole a cui ci atteniamo
Cookie Policy Sito ScalaTT e Forum GAS TT.
Il sito ScalaTT.it non ha scopo di lucro, non è una testata giornalistica e viene aggiornato senza alcuna periodicità fissa (pertanto non può
considerarsi un prodotto editoriale - legge n. 62 del 7/3/2001). Immagini e testi sono coperti da diritti e possono essere utilizzati solo se
autorizzati.