Mi chiamo Gian Carlo e, senza presunzione alcuna, mi avrete sicuramente riconosciuto per aver pubblicato su questo sito, per altro ben realizzato
e soprattutto ben curato, una mia precedente opera dal titolo
"Stazione Centocelle"
.
Da qualche anno a questa parte, ho ripreso a lavorare, in maniera smisurata nella realizzazione di diorami sia statici che dinamici, sperimentando
sempre più, nuove tecniche nella verniciatura sia manuale oppure mediante l'utilizzo dell'aerografo.
Come spesso accade, l'interesse nel realizzare questo convoglio, è nato quando per la prima volta (nei pressi della stazione di Roma Tuscolana), ho
potuto apprezzarlo da vicino.
Ma prima di descrivere le varie fasi per la realizzazione dello stesso, vorrei ripercorrere la storia di questo progetto delle Ferrovie dello Stato.
Nel migliorare continuamente l'addestramento e le capacità professionali del personale di condotta, nel 1988 le FS diedero vita alla realizzazione
del Complesso Istruzione Freno, un moderno "simulatore" in grado di fornire al personale un riscontro chiaro e semplice sul funzionamento del freno
continuo su qualsiasi rotabile e in qualsiasi situazione possibile. Complesso Istruzione Freno
Il convoglio, formato da una carrozza tipo UIC-X di seconda classe e da un carro a grande capacità tipo Gabs, venne allestito nelle officine di
Cittadella e consegnato ufficialmente alle FS nel 1990.
La carrozza UIC-X ospitava, oltre ai locali di servizio, anche la grande aula didattica dove trovavano posto 24 poltroncine disposte ad ampio
semicerchio, il banco con i diversi rubinetti del freno, tre grandi quadri sinottici e l'elaboratore con cui era possibile programmare le diverse
simulazioni e gestire l'intero sistema.
Il carro Gabs costituiva invece il "cuore" dell'intero convoglio.
Al suo interno trovavano infatti posto un gruppo elettrogeno per l'alimentazione dei sistemi di bordo e gli impianti freno di ben 36 veicoli
trainati, disposti in appositi moduli e composti principalmente da un serbatoio di comando, un serbatoio ausiliario, un distributore, un cilindro
freno e una serpentina simulante la lunghezza media della condotta passante di un carro.
Le modifiche estetiche alla carrozza tipo X erano limitate all'accecamento di 6 finestrini nella parte centrale della cassa (lato corridoio) e allo
spostamento della griglia dell'impianto di condizionamento in una posizione più centrale.
La livrea era costituita da vistose linee diagonali e orizzontali giallo segnale su fondo blu scuro (schema già applicato alla Carrozza Misure
Elettriche e alla carrozza per la sperimentazione dei sistemi frenanti). Complesso Istruzione Freno
Il carro Gabs, appartenente a una serie prototipo con cassa sperimentale (riconoscibile dalle nervature orizzontali sui pannelli della cassa),
presentava una testata modificata in modo da accogliere una porta intercomunicante con la carrozza, griglie di ventilazione supplementari e un
pannello centrale recante l'insegna del complesso.
La livrea di questo carro era dello stesso colore (blu) della carrozza sperimentale, senza però le linee giallo segnale.
Il modello in H0
Prima di tutto una breve premessa: un grande aiuto, nel realizzare questo tipo di rotabile, è stato dato dall'aver visionato il progetto di
F. Caramazza (www.siciliaintreno.org).
Subito dopo, ho iniziato a cercare i due modelli necessari.
Presa la decisione di elaborare in prima istanza solo la carrozza, la preferenza è andata su una UIC-X Lima serie anni 1980, con carenatura e
livrea grigio ardesia e per la possibilità di separare, con una certa facilità, telaio, cassa ed imperiale. Complesso Istruzione Freno
In questo modo è stato più semplice maneggiare il modello durante i lavori e realizzare il corretto schema di verniciatura.
Inoltre non sarà necessario ricolorare il telaio che in questo modo manterrà tutte le bellissime tampografie delle marcature di servizio (anche
se non correttissime) risparmiandoci cosi, di andare alla ricerca di eventuali decals.
Iniziamo i lavori smontando completamente la carrozza (la cassa si separa dal telaio allargando delicatamente i fianchi per liberare gli incastri
col telaio.
Per non danneggiare il telaio è possibile utilizzare una vecchia scheda telefonica per favorire il distacco). Complesso Istruzione Freno
Immergiamo la cassa in un comune sgrassatore per qualche ora in modo da cancellare tutte le tampografie.
Per quelle piu resistenti, possiamo aiutarci con un vecchio spazzolino.
Una volta smontata la carrozza in tutte le sue parti occorrerà solo chiudere alcuni finestrini lato corridoio, applicando all'interno delle
aperture (finestrini), del nastro carta adesivo.
A questo punto, con una piccola spatolina, si andrà ad applicare dello stucco da carrozziere.
Successivamente ho tracciato sulla parte frontale della cassa, mediante l'utilizzo di una punta di acciaio (ai lati del mantice che ospita il
passaggio intercomunicante) le aperture dei vetri frontali.
Con un taglierino (cutter) molto affilato, ho effettuato i relativi tagli per le aperture degli stessi.
Con una punta di diametro 1,5 mm, ho realizzato (manualmente) i fori per le luci esterne, sia sulla cassa che sull'imperiale.
Modificando una piccola scheda elettronica di un vecchio circuito di alimentazione, ho provveduto a realizzare l'impianto di illuminazione,
saldando una coppia di microled bianchi e rossi che si illuminano a seconda del senso di marcia, ed una serie di microlampade ad incandescenza per
l'illuminazione interna della carrozza. Complesso Istruzione Freno
L'ultima fase è stata quella di collegare i relativi poli con gli assali dei rispettivi carrelli.
Completata questa fase, nel caso in cui vi siano eccessi di stucco, appena essiccato si procederà delicatamente a carteggiare le parti interessate,
rimuovendo gli eccessi e di conseguenza spianando e levigando la superficie trattata.
Grazie ai preziosissimi disegni tecnici ed a diverse foto prese dal sito internet di,
www.siciliaintreno.org, ho cercato di ricostruire l'interno della vettura che si presenta
con un'area centrale "open space" dotata di poltroncine disposte a semicerchio, una consolle centrale, e diverse altre apparecchiature.
Peccato che il tutto non possa essere visibile una volta riposizionata la cassa sul telaio.
Dopo aver pulito per bene la cassa da eventuali residui di polvere si dà una mano di primer per dare un fondo aggrappante alla vernice e nello
stesso tempo evidenziare eventuali difetti di stuccatura per poter poi correggere mediante opportuni interventi.
Lo schema di verniciatura della cassa è costituito da un fondo blu con fasce diagonali e orizzontali di colore giallo segnale, realizzate con nastro
adesivo di diversa altezza (un po' complicato se non si ha molta pazienza). Complesso Istruzione Freno
Si passa quindi a un primo strato di Giallo Segnale, successivamente con nastro da carrozziere si va a realizzare una mascheratura con la forma
delle fasce gialle diagonali e oblique.
Un ulteriore mano leggera di primer seguita poi dal Blu Elettrico.
Una volta rimosso il nastro vedremo affiorare le fasce gialle sottostanti e quindi la livrea definitiva della carrozza, che dovrà successivamente
essere completata con le opportune decals.
Infine, per completare il lavoro, sull'intero convoglio ho dato una mano molto leggera di trasparente.
Per la verniciatura ho utilizzato:
- nero opaco per il telaio ed i carrelli;
- bianco opaco per l'imperiale;
- Blu Elettrico ed il giallo segnale per la cassa.
Di seguito ed in sequenza sono riportate una serie di immagini che documentano le fasi principali per la realizzazione della carrozza, mediante
l'utilizzo di alcuni diorami espositivi da me realizzati. Complesso Istruzione FrenoComplesso Istruzione FrenoComplesso Istruzione Freno
Arrivederci alla prossima realizzazione con qualcosa da condividere con tutti i lettori ed appassionati di scalatt.it.
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